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Full text of "MC microcomputer 209"

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5! 2 3 § B O 


209 


SETTEMBRE 


2000 


10 EDITORIALE 

di Marco Marinacci 

12 IL CD-ROM di MCmicrocomputer 


18 

22 


nerob 

nuHNiNU parvi 


POSTA 

a cura 

NEWS 


a cura i 


ATTUALITÀ' _ 

Comdex - Basilea, 26-29 settembre 2000 di 
Trading on line servizi finanziari di Luca Seripa 
Windows Millennium Edition di Aldo Ascenti 


78 .™ '$ 0 ' 

Burning Rom 5.0 



ARTE INFORMATICA 

Enrico Cocuccioni di Ida Gerosa 

DIECI ANNI FA 

Dagli all'untore, ovvero ; 

TECNICA 

I nuovi Celeron con "Core Coppermine 128" di Franco Paiamaro 


OVERVIEW 

Nero, Burning Rom 5.0 di Raffaello De Masi 
Due WebCam per tutti gli usi di Raffaello De Masi 
Panasonic ToughBook CF-27 di Andrea Montesi 
Waitec Shuttle CD-RW di Andrea Montesi 
Asus AGP-V7700 di Andrea Montesi 
Fiat Panel System SC 300 di Alessandro Fette 
Multiplayer Dardine di Raffaello De Masi 


86 


Panasonic 

ToughBook 

CF-27 



98 


SPECIALE 

Mastrizziamo le nostre vacanze di Pierfrancesco Fravolini, Franco Paiamaro, Bruno Rosati 


4 


MCmicrocomputer n. 209 




















Masterizza le tue vacanze 

E’ settembre, le vacanze sono finite. Inizia 
ora la serie di cene con amici e conoscenti 
per scambiarsi le foto e raccontarsi 
i dettagli delle avventure estive. 
Ma in piena era Internet, con il dilagare del¬ 
la presenza del computer nelle case, per¬ 
ché non pensare di trasferire su CD-ROM 
le foto e i filmati dell'estate e portarne una 
copia in regalo ai vostri amici? 
Niente più VHS da doppiare e foto da 
ristampare (cose che si fa sempre 
in tempo a fare), foto e filmati si vedono 
sul PC. MC vi spiega come fare. 
Ma se il vostro amico non ha il PC? 
E’ l'occasione buona per farglielo 
comprare. 
Rino Nicotra 


f 

Ir 

} 



reme vacali 

f attuali < 

fi tuoi ramali 
e le lue loto V 
Eiiconmi, , 


Direttore 

Marco Marinacci 


Vicedirettore 

Rino Nicotra 



146 LightWave 3D 5.5 di Raffaello De Masi 


NEW PROGRAMMINO 

nerazione automatica di Pagine per Internet di France: 


INTERNET 

Internet pratica: Lavori in corso di Bruno i 
Il piede sull'acceleratore di Raffaello De Masi 
Avvisi ai navigami - Vento di guerra! di Raffaello De Mas 

174 DESKTOP PUBLISHING 


Progetti inusuali di Mauro Gandini 


178 LINUX 


L'amministrazione di sistema di Giuseppe Zanetti 


182 PD-SOFTWARE OS/2 


Sydney 2000 Olympic Games di Team OS/2 Italia 


184 MACINTOSH 


Microsoft Outlook Express 5 di Raffaello De Masi 


RECENSIONI 


Libri di Aldo Ascenti 
Giochi di Pierpaolo Turirto 
Giochi di Pierpaolo Turino 
Giochi di Massimiliano Cimelli 
CD ROM di Nero Bern 


COME USARE 


isare in grande di Aldo Ascenti 
filtro automatco di Excel di Francesco Pomponio 


188 AMIGA 

Ì|| PageStream A di Maurizio Bonomi 


Assistente di direzione 

Roberta Rotili 

Direzione Tecnica 

Andrea de Prisco 

Hanno collaborato: 

Enrico Altavilla, Aldo Ascenti, 

Nero Beni. Maurino Bonomi, Massimiliano Cimeli! 

Ratlaallo Do Masi, Valter Di Dio, 
Piortranoeaco Ftavollni. Mauro Gandini, IdaGorosa. 
Massimiliano laquaniello, Andrea Moniesi, 
Franco Paiamaro, Francesco Petroni, 
Alessandro Pene, Francesco Romani, 

Bruno Rosari, Leo Soifle, Giovanni Sparato, 
Pierpaolo Turino, Luca Seripa, Giuseppe Zanetll 

Copertina e direziono artistica 

Paola Filoni 

Grafico e Impoginaziono 

Adulino Saltarelli, Fabio Dello Vecchia 

Fotografia 

Dario Tassa 

Coordinamento produzione 

Giovanna Molmarl 

Pubblicità 

Luca Martelli, Achille Barbera, 

Flavia Di Gregorio, 

Segreteria e materiati 
Paola Nesbltt 

Pubblicità USA Global Ad-Net - 94 Giove Street, 
Poterborough, NH 03458. pitone .1160319341040. 
la» *1(60319241041. e-mail. inlotfgonpubs.com 
Pubblicità Taiwan: Acteam International Marketing 
Corporation - P O. Box 82-163 Toipei, Taiwan R O C.; 
tei .8861217751755, fax: *886(2)7415110 

Direttore Responsabile 

Marco Marinacd 

IVOnaonmputer a mi rxtUcaxrw ( Ttnrluar s,j. 
http./Avww.plurlcom, it 

RegstrazionedelTribi»BlediRcrnan2198ldel3!>ugnot98t 
■ ISSN 11232714 • Copyright ® Pluncom srl - Tutti i diritti 
riservati - Manoscritti e loto originati, anche se non pub¬ 
blicali. non si restituiscono ed è vietata la riproduzione 
non autorizzata, anche parziale, di testi e fotografie 
Abbonamento a 11 numen Italia L 50.000. Europa o 
Bacino Mediterraneo L. 150.000, Americhe, Asm e Afri¬ 
ca L 200 000. Oceania L 250.000 
c/c postale n 60106002 intestato a Pluncom S.t.l, 
V lo Ettore Fronceschlni. 73 - 00155 Roma 

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Redazioni: lei 0643219202 - fax 06.43219302 

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di Marco Marinacci 


P 

I rr 



\luricom, un po¬ 
meriggio poco pri¬ 
ma delle ferie es¬ 
tive. Ho in mano un dé¬ 
pliant di compu¬ 
ter. "Fammi vedere quel 
dépliant, devo assoluta- 
mente comprare un 
computer per casa... 
ma la Pluricom non ha 
un computer usato da 
vendermi? Guarda che però non voglio un 486, una cosa 
moderna, veloce. . ". 

La guardo con aria fra il sorpreso e l'interrogativo... 

"Ma sì, come faccio a stare senza Internet "... 

"Ma... sei matta, ce l'hai tutto il giorno in ufficio, non ti 
basta più, adesso?... " 

"Si, ma la sera, sai, se cerco qualcosa... che ne so, le 
quotazioni del fondo di investimento, o dove andare in va¬ 
canza con le offerte last-minute... e poi devo catechizzare 
mìo marito, che in ufficio non ha Internet e non ne sente 
l'esigenza... secondo me, se ce l'ha a casa scopre che è 
utile e si appassiona... ". 

Il nostro rapporto di lavoro dura da dieci anni, anche se fi¬ 
no ad un paio di anni fa aveva un incarico diverso e solo negli 
ultimi due è entrata in contatto con il mondo del computer... 
Solo poco tempo fa un giorno aveva buttato lì "ma non 
potremmo fare una rivista di viaggi, dì natura, di piante? Mi 
piacciono molto di più dei computer. .."e adesso vuole por¬ 
tarne uno nella sua casa piena di piante... chi lo avrebbe mai 
detto.. 

Dal non usarlo affatto abusarlo in ufficio, affusarlo sem¬ 
pre di più, all'interessarsene, al volerlo a casa. In poco tem¬ 
po e senza condizionamenti o sollecitazioni. Si chiama 
evoluzione, ed è quello che in molti volevamo che suc¬ 
cedesse al maggior numero di persone. 

Ma perché? Che ci farà a casa, con questo computer? Se 
prevede di usarlo solo per Internet, perché non preferire un 
"dispositivo dedicato", capace dì fare solo questo ma 
meglio di un ìper-versatìle personal computer? Ah già, questi 
dispositivi sono forse più facili da usare, forse più affidabili 
ma non hanno prestazioni migliori,.. e il costo tutto consider¬ 
ato non è poi così basso . Eppure i dispositivi dedicati ri¬ 
solverebbero un sacco di problemi,.. Ma già, tanto ci pren¬ 
derà gusto e, dopo aver controllato le quotazioni del fondo 
su Internet, vorrà immagazzinarle e analizzarle con uno 
spreadsheet... e vedrai che le foto delle vacanze le vorrà sul 
computer e farà su CD anziché su cassetta le sue compila¬ 
tion da ascoltare in viaggio... Insomma. ecco un altro com¬ 
puter che sarà utilizzato per un sacco di applicazioni molto di¬ 
verse fra loro, che subirà variazioni di configurazione, ag¬ 
giunte, sostituzioni, installazioni e disinstallazìonì di program¬ 
mi. e che quindi, molto probabilmente, prima o poi "si in¬ 
casinerà", termine che in teoria non significa nulla e che in 
pratica si capisce benissimo che significa guai, arrabbiature e 
perdite di tempo. Quello che non si capisce è perché l'uomo 
abbia dovuto inventare un arnese che ha nella versatilità il 
suo maggior pregio, ma del quale è opportuno cercare di 
non sfruttare in maniera troppo spinta questa versatilità per¬ 
ché "non si sa mai quello che può succedere". Perché il 
problema è sempre quello, rimane ineluttabile: "prestazioni 
o affidabilità " era il titolo di un editoriale di esattamente due 
anni fa, che ha prodotto una serie di commenti dei lettori: 
uno ancora alcuni giorni fa, da parte di Enrico, un lettore uni¬ 
versitario in crisi di studio da pre-esame... 


Sei il solito bron¬ 
tolone, mi dicono tutti .. 
Il fatto è che questi 
computer sono proprio 
utili, e quando tanti anni 
fa ero fra i pochi a 
sostenere che tutti 
avremmo dovuto avvici¬ 
narci a questo mondo 
avevo proprio ragione... 
solo che nessuno di noi 
pensava che saremmo arrivati a tanto. Chi si occupa di com¬ 
puter da parecchio tempo la pensa, in genere, come me: og¬ 
gi nessuno di noi sarebbe disposto a tornare indietro e ad ac¬ 
quistare computer meno potenti di quelli attuali, ma se ci 
fosse stato un po' meno progresso e un po' più di affidabilità 
probabilmente staremmo meglio. Lo pensa anche la respon¬ 
sabile di un'officina nautica, appassionata di computer e let¬ 
trice da tempo di MC, che ho conosciuto per caso e che ri¬ 
mane aggrappata, per il suo lavoro, al vecchio 386 perché si 
sente più sicura, pur dovendo mettere le mani per risolvere i 
guai nei vari computer degli amici. Nonostante questo, gli 
"error" e i reset sono all'ordine del giorno... il marito, in¬ 
vece. che i motori marini li fa funzionare, non può permetter¬ 
si di lasciare la gente in mezzo al mare, e allora, un po' di 
prudenza verso gli ultimi motori a iniezione elettronica i 
buoni vecchi carburatori avranno dei difetti ma non si fer¬ 
mano mai.. in effetti, però, queste centraline sono affid¬ 
abili. .. e infatti te le fanno pagare un bel po', in un momento 
in cui un hard disk da oltre venti gigabyte costa solo duecen¬ 
tomila lire e una scheda di rete poco più dì ventimila. Già, 
restare in mezzo al mare è pericoloso .. invece trovarsi con il 
computer in panne no... provate a "incasinare " i calcoli per 
un'anestesia, i dati di un bilancio, ditemi un po' voi se non è 
pericoloso... 

Tanti anni fa, più di dieci ma anche dieci anni fa, il com¬ 
puter interessava non la maggioranza ma la minoranza delle 
persone, e di Internet se ne cominciava appena a parlare Se 
non ricordo male, era uno solo l'operatore del settore con il 
quale potevo comunicare abitualmente via posta elettronica, 
nel '90, e comunque nessuna agenzia 

Oggi, perfino quelle tre frane un po' snob che navigano 
nelle acque dell'Argentario possono fare a meno di Internet 
neanche per un istante... e non si sa perché devono "wap- 
pare" a tutti i costi... considerando che la comunicazione 
con le bandiere provoca qualche gaffe lì avete visti gli 
spot, vero? A proposito di spot... che una volta la maggioran¬ 
za erano detersivi, salami, digestivi, elettrodomestici 
adesso Internet, Internet, Internet... in un modo o nell'altro 
(e sempre rigorosamente gratis) 

Insomma, non potete non avere il vostro web. Ne siamo 
cosi convinti che... vi diamo tutte le indicazioni per realizzarlo 
con l'allegato MC-Guide dì questo mese. Ci siamo usati, io e 
Rino, e abbiamo usato ì nostri figli come cavie. Il risultato è 
stato che Pamela (Nicotra) e Francesco IMarinacci), coinvolti 
da noi, hanno realizzato i loro siti su i negozi di una strada la 
prima e Ineanche a dirlo) sulla formula 1 il secondo una 
sera torno a casa e trovo che Alessandra, trascurata, aveva 
inventato zitta zitta il suo sito dedicato a Baggio. Ecco per¬ 
ché, pochi giorni fa, mi aveva chiesto "ma uno se fa un sito 
lo può fare su quello che gli pare?". Ehi, ma. . 
allora è vero che realizzare un sito da soli è 
così facile che una ragazzina di neanche quat¬ 
tordici anni ci riesce senza chiedere aiuto a 
nessuno? 


A 


io 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 







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V 





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Ultimissime notizie: Samsung, il primo produttore al 
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Il CD-ROM di MCmicrocomputer 

Più di 50 applicativi, 20 driver aggiornati per varie periferiche, 8 esercizi di programmazione, una dozzina 
di file MIDI e MIDIoke, lo SpotLight sulla nuova versione 6.0 di Netscape Navigator, progetti di pagine 
HTML e una serie di filmati in MPEG da vedersi in fullscreen sul nostro monitor. 

Il totale porta a circa 600 Mbyte: qualità, ma anche quantità! 

di Bruno Rosati 


Software: 

Evergreen 


Nella cartella dei "sempreverdi" 
anche sul CD di questo numero 
c'è una serie di upgrade da verifi¬ 
care con attenzione ed eventual¬ 
mente sostituire alle proprie ver¬ 
sioni. 

La serie degli upgrade riguarda es¬ 
senzialmente la rinnovata versione 
4.20 di GetRight che va a sosti¬ 
tuire la precedente 4 12, la novità 
assoluta del Word Viewer Plugin 
per Navigator (ora anche gli uti¬ 
lizzatori di tale browser potranno 
visualizzare i documenti (fino alle 
versioni 6 e 79 di Word) e la nuova 
versione di Adobe Acrobat Read- 
er ora salito alla 4.05 ovviamente 
in italiano Ricordiamo al riguardo 
che, prima d'installare qualsiasi 
versione 4.x, va preventivamente 
disinstallata qualsiasi versione 
precedente. 

Per quanto poi riguarda il nostro antivirus 
preferito, CA Inoculate Iti P.E., abbiamo 
provveduto a inserire l'aggiornamento delle 
definizioni dei virus con l'ultimo rilasciato dei 
primi giorni di luglio. Per quanto riguarda gli 
altri applicativi inseriti nella lista, risultano tut¬ 
ti confermati nelle versioni precedenti. A 



La pagina di Nero Buming ROM: a partire da questo stesso numero e in stret¬ 
ta collaborazione con la Ahead che lo produce, mese dopo mese troverete tut¬ 
ti gli aggiornamenti, le patch e le utility collaterali più recenti dell'intera pro¬ 
duzione del sistema di masterizzazione in questione 


questi, abbiamo infine aggiunto anche il 
Windows Media Player Nello specifico 
potrete ora trovare pronte per l'installazione 
sia la versione 6.4 "full", (ovvero la versione 
che contiene anche il plugin per Netscape 
Navigator) sia la beta della nuovissima ver¬ 
sione 7.0 





Dall'Acquisizione alla Masterizzazione 

Wiwatt |>M «VMor, inMi«to4*rv, iotti«fmrr* • iiuHlrnr/iWc 



La pagina di presentazione e installazione degli applicativi per "lare il video" 
proposti da MCD-ROM 


Software: 

Novità 

Un piccolo "speciale " 
dedicato al mondo di 
dava, utility per Office, 
programmi di comuni¬ 
cazione e ricerca per il 
Web e il solito, buon 
multimedia. 

Tool & SDK 

QuickTime for Java 
SDK. Tool di sviluppo 
per realizzare appli¬ 
cazioni sinergiche tra 
Java e QuickTime, con 
quest'ultimo quale 
ovvio motore iperme- 
diale. 

Java Script Iti Ap¬ 


plicativo di sviluppo in grado di re¬ 
alizzare, Iramite praticissimi wiz¬ 
ard, codice js per la gestione di 
effetti. 

Kawa 4.0. La piu recente ver¬ 
sione di uno tra i più diffusi ed ap¬ 
prezzati tool di sviluppo per appli¬ 
cazioni Java. 

lexplorer Debugger 4.01. Una 

volta installato, IE Debugger per¬ 
mette di utilizzare lExplorer per il 
debug di applicazioni realizzate sia 
in formato HTML che asp. 

Internet 

Scour Exchange Applicativo 
dotato di un motore di ricerca in 
grado di individuare online siti 
dove siano presenti brani Mp3. 
immagini fotografiche, filmati 
MPEG, ecc. 

BroadPage 2000 Add-on per lEx- 
plorer con il quale è possibile vi¬ 
sualizzare contemporaneamente 
fino a 100 siti contemporanea¬ 
mente! 

AOL Instant Messenger Pro¬ 
gramma tra i più diffusi per l'invio di messag¬ 
gi personali istantanei verso altri corrispon¬ 
denti telematici dotati dello stesso program¬ 
ma. 

Multimedia 

3DEM Generatore di scenari tridimensionali 
compatibili con i modelli di elevazione USGS 
(DEM, appunto) e le mappe topografiche del¬ 
la NASA(DTM) 

Xara3D 4,0 Versione aggiornata del più sem 
plice e funzionale dei rendering 3D in grado 
di sfruttare i font TrueType per rendere tito¬ 
lazioni e logos animati 

Tesselation Plug-in per tutti gli image- 
processor compatibili con Photoshop. Otti¬ 
mo nella resa di sfondi e modelli in 3D 
ThumbsUp 2.4. Image Manager per mezzo 
del quale è possibile catalogare e ricercare 
immagini in formato JPEG L'inserimento e 
la ricerca avviene ordinando per nome, data 
e dimensione. 

Home-Office 

The Microsoft Excel Virus Search 2.0. 

Add-on per Excel capace di rilevare Macro in¬ 
teressate dalla presenza di virus. 

Edwin's Power Tools Set di utility in grado 
di aggiungere alle funzioni di Excel caratteris¬ 
tiche avanzate nella generazione di interfac¬ 
ce tridimensionali, creazione di filtri aggiun¬ 
tivi e barre di navigazione più razionali e 


12 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 




























Una sene di filmali di prova -realizzali dal Dazzle " Digital Video Creator- che ripro¬ 
poniamo su MCD-ROM per un giudizio realmente pratico. 

Il Power DVD in assetto di lavoro. 



sofisticate. 

EZ-Forms Maker. Disegnatore vettoriale di 
forms per la generazione di moduli, cartacei 
e/o elettronici. 

Photocopier. Uno scanner, una stampante 
ed ecco che con Photocopier installato nel 
nostro PC potremo ben dire di possedere la 
più efficace e raffinata delle fotocopiatrici. 

Spotlight: Primopiano 
su Netscape Navigator 

Sul numero scorso, pure se tentati d'inserir- 
la, alla fine decidemmo di soprassedere: la 
Pre- Release 1 del nuovo Navigator s'era di¬ 
mostrata instabile e, forse per un eccesso di 
prudenza, non ci sembrò il caso d'mserirla 
sul CD. Prudenza che, in molti, pur apprez¬ 
zandola, ci hanno scritto di rimuovere e 
pubblicare lo stesso la preziosa PR-1 Venen¬ 
do incontro ai molti entusiasti del browser di 
Netscape, decidiamo pertanto di esaudire il 
desiderio e finalmente pubblicare la PR-1 


Facciamo ciò ricordando che la sua instal¬ 
lazione e la prova conseguente andrebbero 
fatte solo da chi è veramente esperto. Il soli¬ 
to smanettone che, tra crash di sistema e 
(pur remote) sovrascritture di librerie di¬ 
namiche, ò comunque in grado di ripristinare 
la situazione precedente all'installazione sen¬ 
za troppi affanni. Insomma: non stiamo di¬ 
cendo che non dovete installare e provare 
Navigator 6 PR-1, ma che dovete farlo con 
un po' di prudenza. Per il resto il programma 
promette effettivamente molto. A parte l'in¬ 
terfaccia -decisamente poco Windows ma 
molto Linux - che ci lascia un po' perplessi, 
il resto è un insieme di moduli (già definitivi 
alcuni e ancora un po' instabili altri) di bellis¬ 
sime novità. Come ad esempio il pannello 
My Sidebar per le occorrenze e le nostre 
preferenze, la funzione Auto Traslate per la 
traduzione delle pagine in automatico, l'In- 
stant Messanger incorporato, ecc. Insom- 
ma, per entusiasmarci ce ne sono di argo¬ 
mentazioni anche in questa PR-1. Provatela 
ed aspettate ansiosi che, proprio sul finire 
dell'estate si arrivi al rilascio ufficiale di ques¬ 
ta versione dal salto signi¬ 
ficativo: da 4,7 a 6.0, Ci sarà 
pure un perché, giusto? 


La Rivista 

Per quanto riguarda le es¬ 
tensioni alle nostre 
rubriche, su questo terzo 
numero di MCD-ROM 
trovano la loro conferma, 
nonché il vostro gradimen¬ 
to: 

Internet Pratica; con la 

struttura di due pagine 
HTML messe a dispo¬ 
sizione, comprensive di 
codice JavaScript e parti 
grafiche, quindi la serie dei 
"webware" con il Web Edi¬ 
tor DotCool. il generatore 
di foto panoramiche Ulead 
Cool 360 e il relativo plugin- 
viewer (per IE e NN), l'ulti¬ 
ma release di valutazione di 
PaintShop Pro 6.02, il se- 
quencer MIDI NoteWhorty 
e il tradizionale ''condimen¬ 


to" di file MIDI e Karaoked. A questa è ovvi¬ 
amente attaccata "la coda" degli AVVISI ai 
NAVIGANTI 

Computer & Video; con la prova su strada 
del Dazzle* Digital Video Photo Maker -clip 
MPEG e pagine HTML di prova- e quindi un 
poker di tool per la realizzazione dello 
streaming e la pubblicazione On The Web. 
come i Microsoft Media Tools 4.1 e TOn 
Demand Producer e l'accoppiata di Reai 
Networks Reai Producer 8.0 beta free e 
Reai SlideShow free edition. 

New Programming, proseguendo nel solco 
felice delle tecnologie di scripting, si confer¬ 
ma la serie degli esercizi comprensivi di 
pagine HTML di prova e codice di program¬ 
mazione (JavaScript, VBscript, ASP, ecc.) 

A tali rubriche va quindi aggiunto lo Speciale 
masterizzazione VideoCD che, a completa¬ 
mento delle argomentazioni trattate sulla riv¬ 
ista, offre all’appassionato videomaker un 
set di applicativi -tra shareware e trial a sca¬ 
denza- che coprono tutti gli aspetti della pro¬ 
duzione video. Dall'acquisizione all'editing 
(Ulead Media Studio 6.0) dal supenmpose 
di titoli e logo in 3D (Cool 3D 3.0) alla 
preparazione di immagini singole (ACDSee, 
Thumbs Plus, ecc.) fino alla conversione in 
MPEG oppure in dat-VideoCD (LSX En- 
coder) e alla masterizzazione finale (Nero 
Burning ROM 5.0) Una panoramica com¬ 
pleta e un kit di programmi da provare tutti di 
un fiato! 

MCmicrocomputer e 
Ahead presentano... 

Un piccolo inciso al riguardo di Nero Burning 
ROM A partire da questo stesso numero e 
in stretta collaborazione con la Ahead che lo 
produce, mese dopo mese troverete tutti gli 
aggiornamenti, le patch e le utility collaterali 
più recenti dell'intera produzione del sistema 
di masterizzazione in questione. In tal modo, 
chi è un utente registrato avrà sempre la 
certezza di avere l'applicativo aggiornato -e il 
proprio sistema di masterizzazione al meglio 
delle sue prestazioni- e chi, al contrario, no 
conosce Nero, potrà avere la sua brava ver¬ 
sione di prova, anch'essa aggiornatissima 
all'ultimo rilascio. 

MS 


I Viewer su MCD-ROM 207 e 208 


Sia sul primo che sul secondo numero di MCD-ROM, chi 
smanetta a livello di directory se ne sarà già accorto, abbia¬ 
mo inserito nella categoria dei Viewer (Word, Excel e Acro¬ 
bat) e in quella dei Runtime (Visual Basic) delle versioni 
che, per errore, non provenivano dalla lista di quelli che ave¬ 
vamo appositamente scaricato dal Web, bensì dal CD-ROM 
di PC Open. Nelle directory dei rispettivi Viewer -ricordiamo 
che si tratta di versioni gratuite distribuite da Microsoft e 
Adobe per la visualizzazione di documenti, fogli di lavoro, 
ecc - oltre ai file compressi delle rispettive software-house. 
erano difatti presenti dei file (Testi.txt) di presentazione del¬ 
la suddetta rivista che ne testimoniano la provenienza 
Del nostro errore non possiamo che chiedere scusa alla 
suddetta rivista, specificando comunque che non era certo 
nostra intenzione sfruttarne scorrettamente il lavoro fatto. 
Ciò è dimostrato proprio dalla presenza dei piccoli file di 
presentazione (Testo.txt) che non abbiamo certamente né 
cancellato né manomesso, ma solo copiato per (inconsape¬ 
vole) errore! 

La verità è questa e, sinceramente, preferiamo dirla fino in 
fondo, corretti, seppure un po' caotici. 

Ringraziamo PC Open per la comprensione dimostrata, (br) 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


13 






































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Password perduta 

SENZA COLLARE 


Gentilissimo De Masi, 
ho letto con molto interesse la serie 
di articoli sull'ultimo numero di Mcmi- 
crocomputer su tutti gli interventi che 
possono essere fatti per migliorare le 
prestazioni dei nostri computer. 

In particolare mi ha interessato la 
possibilità di disabilitare lo spegnimen¬ 
to via software; infatti mi è capitato 
che Windows sia andato in stallo luna 
novità) e non ho avuto altro modo per 
spegnere il computer che quello di 
estrarre le batterie. 

Scaricai a suo tempo, quando lei lo 
consigliò in un suo precedente artico¬ 
lo, TEAWKALL ma non sono riuscito a 
trovare il modo di intervenire per modi¬ 
ficare questo settaggio. 

Vorrebbe essere così cortese da aiu- 







♦- 

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Scrivete a MCmicrocomputer! 

Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini 
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302), sia l'e-mail, all'indirizzo 
inc.Dostaigpiuticomltl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬ 
za. per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella 
dei singoli redattori. E' più semplice per voi e, anche se sembra strano, per noi... E' diffi¬ 
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬ 
cate); per le e-mail qualche volta succede. Voi provate, basta che non vi offendiate se 
non vi rispondiamo... Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e 
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato. 



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tarmi? 

E visto che ormai la ho importunata 
avrei da sottoporle un'altro problemi- 
no. 

Ho cambiato pochi giorni fa il mio 
portatile e dopo aver reinstallato tutto 
quello che mi occorreva ho constata¬ 
to che non riesco, sia nei collega- 
menti ad Internet che con la posta 
elettronica a memorizzare la 
password ed a far connette¬ 
re automaticamente il com¬ 
puter. Mi hanno suggerito di 
disinstallare e installare di 
nuovo I accesso remoto; co¬ 
sa che io ho puntualmente 
fatto, ma tutto è rimasto co¬ 
me prima. 

Grazie ed un cordiale salu¬ 
to. 


Luciano Massetti 


on ho compreso bene 
cosa intende per disabi- 


18 


inazione dello spegnimento via softwa- 

te. Forse 
j| suo por¬ 
tatile ha 
anche un 
interrutto¬ 
re per lo 
spegni¬ 
mento 
manuale? 
Se cosi 
fosse si¬ 
curamen¬ 
te la solu¬ 
zione sta 
nel BIOS; 
vi acceda 
con la 
procedura 

di bootstrap e lo esplori. 

Purtroppo non posso aiutarla, visto che 
non mi indica la marca del suo compu¬ 
ter e che i BIOS non sono tutti eguali 

Per la seconda domanda, l'accesso 
remoto e le sue procedure non c'entra¬ 
no. Se, all'apertura della procedura di 
connessione, la sua password non è 
recuperata o, addirittura, la casellina di 
salvataggio è grigia e inattiva, proble¬ 
ma e soluzione stanno da un'altra par¬ 
te. 

La cosa avviene quando Windows 
chiede, al boot chiede una password di 
riconoscimento dell'utente e non ottie¬ 
ne da noi risposta. Occorre inserire qui 
una password iniziale per permettere 
poi alle altre di essere salvate. 

La soluzione è semplice; Aprire il 
pannello di controllo in "Risorse del 
computer" o dal menu di Start, e an¬ 
dare su Rete-»Configurazione. Le 
password saranno salvate solo se la 
voce "Client per reti Microsoft" è pre¬ 
sente. 

Se non lo fosse , cliccare su Aggiun¬ 
gi. Windows chiederà il tipo di compo¬ 
nente di rete da installare; scelga 
Client e Aggiungi. 

Dalla finestra successiva di produtto¬ 
ri, scelga Microsoft e Client per Reti 
Microsoft, come Client di network. 
Tenga a portata di mano il CD di Win¬ 
dows (potrebbe essere richiesto) e 
proceda con l'installazione. 

Grazie per l'attenzione che rivolge 
verso la nostra rivista e, meno merita¬ 
tamente, verso i miei scritti. 

Cordialmente. 

Raffaello De Masi 


Continua a pag. 20 
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Segue da pag 18 


Browser 

invadenti 


Spett.le redazione, 

vorrei rivolgervi un breve quesito , 
che, a quanto pare, non è mai venuto 
in mente a nessuno da quando ho co¬ 
minciato a leggere la vostra rivista , 
circa quattro anni, Il browser Explorer, 
almeno prima che fosse rilasciata I' ul¬ 
tima versione , era quello meno inva¬ 
dente durante la navigazione; se nes¬ 
suno gli chiedeva niente , neanche ci 
pensava ad aprire in tempo record cin¬ 
que o sei pagine di siti indesiderati, 
ma forse le cose sono cambiate e alla 
gente piace essere indirizzata in qual¬ 
che direzione. 

Non essendo io una di quelle perso¬ 
ne, mi piacerebbe sapere come disa¬ 
bilitare nei due più conosciuti browser 
quest'invadente opzione. 

Vi ringrazio per la cortese attenzione. 

Andrea Sani 

P reg.mo sig. Sani, non credo di aver 
capito bene la sua domanda. Lei si 
lamenta, per quanto mi pare di intuire, 
del fatto che raggiungendo un sito si 
aprano finestrlne pubblicitarie che si so¬ 
vrappongono alla finestra principale. Se 
cosi è , la colpa non è di Netscape o Ex¬ 
plorer, ma del realizzatore del sito stes¬ 
so che ha previsto il lancio automatico 
delle finestre aggiuntive, generalmente 
pubblicitarie. 

Ci sono però, fortunatamente, diver¬ 
se soluzioni disponibili. Si tratta di pro¬ 
grammi che riconoscono immediata¬ 
mente l'intruso e chiudono la finestra 
desiderata; ce ne sono diversi, reperibili 


nei siti di shareware, e , tra questi, le 
consiglierei il pacchetto Advertising Kil¬ 
ler. di BuyPin Software, 
pttp://www buypin comi shareware, 
piuttosto efficace e rapido nell'azione. 

Cordialmente. 

Raffaello De Masi 


Cavi di rete 
PATCH o Crossover? 


Vorrei collegare in rete locale due PC 
basati su ZVIN98 senza ricorrere ad HUB 
ed ho già acquistato e installato Iforando 2 
muri, modificando uno scaffale...) il cavo. 

Al momento dell'acquisto del cavo ero 
sicuro al 200% che sarebbe stato adatto 
alle mie esigenze (‘...cavo UTP a coppie 
intrecciate - definito cross-over - con 2 
coppie invertite, la 1/2 con la 3/6" - MC Ml- 
CROCOMPUTER GIUGNO 99. pagina 
931 ma adesso le mie convinzioni stanno 
vacillando. 

Posto che DEVO ASSOLUTAMENTE 
UTILIZZARE IL CAVO GIÀ' INSTALLATO 
devo trovare il modo di collegare i 2 PC 
senza spendere cifre folli. 

Il cavo in questione è prodotto dalla 
Matsuyama Electronics ed è marchiato 
per tutta la sua lunghezza nel modo se¬ 
guente ■MATSUYAMA CM(UL) CtUL) 
E195089 24AVZG 4PR-ETL VERIFIED 
TI A/EIA 568A CAT.5 UTP PATCH 
410771FT. L'etichetta sulla confezione ri¬ 
porta la seguente sigla "EB036 - PATCH 
CORD UTP Cat5 - 
Pressofuso 10 mt 
- Grigio". 

Spero che le 
informazioni sopra 
riportate possano 
essere sufficienti 
a rispondere alle 
mie domande: 

- Posso collega- 
re i 2 PC con delle 
schede di re¬ 
te da 10 Mbit 
‘combo " con 
connettori 
RJ-45 senza 
ricorrere ad 
un HUB ? 

- Posso col¬ 


legare i 2 PC con delle schede di rete da 
10/100 Mbit senza ricorrere ad un HUB? 

In caso di risposta negativa: 

- Posso collegare i 2 PC RICORRENDO 
AD UN HUB?!? 

Ho dovuto unire 2 cavi di questo tipo 
con un connettore "femmina-femmina" 
per raggiungere la distanza di 20mt. La 
presenza del connettore può causare gravi 
perdite di segnale operando a 100Mbit? e 
a 10Mbit? 

Ringrazio in anticipo per la considerazio¬ 
ne e resto in attesa di chiarimenti <sempre 
che mio padre non mi cacci di casa prima 
della vostra risposta). 

Mario Lignim 

G entile lettore, il cavo in questione (tra 
l’altro come giustamente riportato sia 
sul cavo stesso, sia sulla confezione) è un 
cavo PATCH. 

Come spiegato nell'articolo, i cavi PAT¬ 
CH servono a collegare i PC all'Hub; sen¬ 
za toccare alcunché della configurazione, 
dovrebbe essere sufficiente sostituire 
con un Hub il connettore ■femmina-fem¬ 
mina' che Lei ha utilizzato per congiunge¬ 
re i due cavi, per far funzionare la rete. 

Diversamente, può operare nei seguen¬ 
ti modi: sostituire l'attuale cavo con un ca¬ 
vo ‘cross-over‘, che di solito è di colore 
arancio o rosso, proprio per distinguerlo 
dai cavi PATCH ed è fatto apposta per la 
connessione diretta tra due PC, oppure, 
visto che ha a disposizione delle schede 
'combo', utilizzare i connettori BNC con 
un cavo RG58 ed i relativi connettori a 
"T" e terminatori (tutto materiale acqui¬ 
stabile presso un rivenditore di PC). 

Tenga presente che il costo di un Hub 
a quattro porte è di circa 100 mila lire, si¬ 
curamente più costoso di un banale cavo 
Cross-Over (cavi C-0 da venti metri inte¬ 
stati non sono facilmente reperibili, do¬ 
vrebbe farselo fare a mano da un rivendi¬ 
tore, costo ipotizzato sulle cinquantamila 
lire), ma consente l'eventuale collega¬ 
mento di più computer contemporanea¬ 
mente. 

La soluzione più semplice per risolvere 
in modo indolore il suo problema potreb¬ 
be essere di acquistare un altro adattato¬ 
re, perfettamente identico a quello già in 
suo possesso, più un cavo C-0 standard: 
interponendo il cavo C-0 tra i due cavi 
Patch, il risultato sarebbe identico a quello 
ottenibile con un singolo cavo C-O; costo 
stimato, sulle ventimila lire. 

Riguardo alla sua ultima domanda, le 
perdite sono trascurabili sulle distanze in 
oggetto. 

Franco Paiamaro 



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§ 

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3 






































3 7* EDIZIONE 



Quattro passi dal presente al futuro 
con il teletrasporto dello SMAU 2000 


di Massimiliano Cimelli 


Dopo SMAU Impresa 
e SMAUComm Mediter¬ 
raneo, realizzando un per¬ 
fetto trittico, si materializzerà 
a Milano la 37 a edizione 
dell'esposizione internazionale 
dell'lnformation & Communications 
Tecnology. SMAU Duemila, Come 
di consueto, si svilupperà attra- e01 ^SJS 
verso cinque giornate, precisa- 
mente dal 19 al 23 ottobre, di cui tre 
saranno dedicate solo agli operatori e 
due a tutti coloro che desiderano affac¬ 
ciarsi sul futuro informatico che carat¬ 
terizzerà il nuovo millennio. I visitatori 
potranno esplorare una superficie 
espositiva di oltre 110 mila metri qua¬ 
drati, organizzata in quattro settori prin¬ 
cipali per un totale di 18 aree applicati¬ 
ve, navigando attraverso le proposte di 
quasi tremila aziende. I settori saranno 
divisi secondo tematiche e proposte 
comuni 

SMAU COMM 

Saranno i nuovi padiglioni 15 e 16 del 
Portello ad ospitare il settore che rap¬ 
presenta le tre aree: Telecomunicazio¬ 
ni, Networking e Telesat. Le aree sa¬ 
ranno rivolte all'avvento della telefonia 
mobile WAP, ai sistemi GPRS per l'in¬ 
cremento della velocità di trasmissione 
dati, ai Network System Integrator con 
nuove architetture per le reti aziendali, 
alle soluzioni di cali center, alla TV digi- 


tranno osser¬ 
vare le nuove 
generazioni di 
notebook e 
desktop, 
server. 


M 

_ 


monitor CRT e LCD, le ultime frontiere 
della stampa ink-jet e laser, ma anche 
constatare la validità dei principali si¬ 
stemi operativi e soluzioni software 
per la gestione di immagini e docu¬ 
menti. Inoltre, non mancheranno gli 
spazi dedicati alla progettazione CAD, 
all'automazione bancaria e ospedaliera, 
alle opportunità tecniche per la forma¬ 
zione e l'istruzione. 


immensa "vetrina", ma affronterà di¬ 
verse tematiche attraverso una serie di 
convegni, seminari e workshop come: 
l'economia digitale nei paesi del Medi¬ 
terraneo, la creatività e l'innovazione 
tecnologica rivolta al mondo femmini¬ 
le, l'e-governament e lo sviluppo di 
prodotti al servizio dei disabili. 

Infine, l'evento milanese sarà ac¬ 
compagnato dalla mostra "Orizzonte 
Innovazione" (in Piazzale Italia), che 
rappresenterà un vero e proprio 
"viaggio alle fonti del futuro". Pro¬ 
prio verso il futuro ci porteranno gli 
espositori che parteciperanno a que¬ 
sto singolare incontro, dato che tro¬ 
veremo riuniti per la prima volta i 
principali centri mondiali di ricerca 
avanzata (l'Advanced Technology 
Researh giapponese, il CSELT ed 
ENEA italiani, il DXNet canadese, 
l'UCSD e il MIT Media Lab america¬ 
ni), che accompagneranno il visita¬ 
tore a conoscere da vicino i luoghi 
dove realmente si progetta il nostro 
futuro. La mostra sarà come una vera 
"macchina del tempo", offrendo allo 
spettatore la visione di prodotti singo¬ 
lari e tecnologie futuristiche, ad esem¬ 
pio: interfacce che leniscono il confine 
tra uomo e macchina, visualizzazioni 
tridimensionali simili all'ologramma, si¬ 
mulatori dell'ultima generazione per 
navigazioni in ambienti 3D, filmati godi¬ 
bili direttamente sul cellulare, la spesa 
ordinata direttamente dagli elettrodo¬ 


tale e all'Internet satellitare. 

Ma la superficie più ampia, 62 mila 
metri quadrati, sarà coperta dal cuore 
della manifestazione e quindi dal setto¬ 
re onnipresente del mercato. 

SMAU BUSINESS 

Si svilupperà in undici aree capaci di 
riassumere una notevole varietà di tec¬ 
nologie e applicazioni IT; i visitatori po- 


SMAUHOME 

Una delle novità di questa manifesta¬ 
zione dove sarà presentata la perfetta 
integrazione tra tecnologia e ambiente 
casalingo, mostrando i prodotti, i pro¬ 
getti e i prototipi che accompagneran¬ 
no le nostre abitazioni verso la fanta¬ 
scienza. 

Smau 2000 non sarà solo un'unica 


mestici della cucina, televisioni interat¬ 
tive. Come ultima novità, per coloro 
che seguono la TV digitale, SMAU 
Duemila andrà sui satelliti Hot Bird con 
il suo "SMAU Channel” un canale tele¬ 
visivo interamente dedicato alla mani¬ 
festazione. 

Info: 

SMAU 

Iwvvi-v sniTÌTTÌ 


22 


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Il primo 
nuovo 
appun¬ 
tamento italiano sul mondo 
dell Internet Economy 

Reportage di Massimiliano Cimelli 



Il fenomeno della "new economy", 
creato dalle vaste possibilità commerciali 
offerte dal ciclone Internet e dalla insa¬ 
ziabile rete informatica, sembra investire 
in pieno quasi tutte le aziende italiane. 
Proprio su questo tema si è svolta alla 
Fiera di Milano (tra il 31 maggio e il 3 giu¬ 
gno) SMAU IMPRESA 2000, debuttante 
per la prima volta in Italia, organizzata da 
Smau in collaborazione con Assolombar¬ 
da, la Camera di Commercio di Milano, 
GartnerGroup, Il Sole 24 Ore e numerosi 
partner industriali. 

La manifestazione che ha compreso 
un programma congressuale ricco di 
conferenze e una mostra con oltre 130 
espositori, è stata rappresentata in quat¬ 
tro principali aree tematiche, che hanno 
delineato un percorso a tappe di informa¬ 
zione e documentazione per l'orienta¬ 
mento nel nuovo mondo tecnologico a 
disposizione delle imprese: Supply cham, 
area aziendale dedicata alle operazioni, 
quindi rivolta alle soluzioni logistiche ca¬ 
paci di ottimizzare II rapporto tra la do¬ 
manda e l'offerta, che migliora la gestio¬ 
ne dei magazzini, l'allocazione delle risor¬ 
se, dei trasporti e relative consegne al 
cliente finale; Business intelligence, area 
adibita alle soluzioni di data warehou- 
sing, data mining e customer relation- 
ship management, tutte iniziative che 
consentono all'azienda di analizzare e mi¬ 
gliorare il rapporto con i propri clienti on- 
line, implementando ad esempio i servizi 
sul proprio portale web commerciale o di 
personalizzare l’offerta, promuovendo al¬ 
cune iniziative di fidelizzazione; Sicurezza 
informatica, area indirizzata alle tecnolo¬ 
gie e ai sistemi di sicurezza per proteg¬ 
gere l'integrità e la riservatezza dei dati 
come gli algoritmi criptografici per la fir¬ 
ma digitale, soluzioni software o hardwa¬ 
re sia firewall sia per i controlli degli ac¬ 
cessi in Internet. 

Infine, Management e Finanza, area 
che ha offerto alcuni strumenti per evi¬ 
denziare con indicatori gli obiettivi azien¬ 
dali, con valutazioni di metodi e tecniche 
gestionali al management. 

Tra i molti espositori, partner e spon¬ 
sor, hanno partecipato: Attachmate, De- 
loitte Consulting, Esa Software, Compu¬ 
ter Associates, Nec Computers Italia, Sy¬ 
mantec, Zucchetti, Siemens. IBM, Tele¬ 
com Italia e Sap. 

Info: 

SMAU 

>■-, •■■■ .■irryiIZI] 


0 

PROGETTO 

IMPRESA 


Soluzioni per ogni 
esigenza da Finson 
a SMAU 2000 


Questo autunno, in occasione del 
più popolare evento italiano dedicato al 
mondo dell'informatica, la nota softwa¬ 
re house Finson presenterà il neo-cata¬ 
logo arricchito, da applicazioni per il 
tempo libero, dai rinnovati "cavalli di 
battaglia" rivolti alle imprese e da una 
linea di prodotti appositamente pensata 
per le macchine Apple. 

Sicuramente, i programmi di punta 
saranno Aquila e Progetto Impresa, 
che, giunti alla loro quinta edizione, aiu¬ 
teranno le piccole e medie imprese ri¬ 
spettivamente nella gestione contabile 
e commerciale. In particolare, Aquila V 
gestirà la contabilità ordinaria sia in Lire 
che in Euro per una capacità massima 
di 100 aziende e 99 magazzini per cia¬ 
scuna, più uno generale. Oltre alla serie 
di utility integrate quali un foglio elettro¬ 
nico Excel compatibile, un generatore 
grafico e un word processor, il pro¬ 
gramma implementerà anche una serie 
di nuove funzioni per la gestione dei 
beni ammortizzabili e delle ritenute 
d'acconto, per l'associazione di imma¬ 
gini ai documenti e per il collegamento 
diretto ad Internet particolarmente 
adatto all'invio rapido di e-mail dalla ap¬ 
plicazione attiva. Il prodotto sarà offerto 
con un anno di assistenza gratuita al 
prezzo di Lire 699.000. 

Invece, Progetto Impresa V com¬ 
prenderà in un'unica struttura le tre 
Soluzioni Fattura V, Magazzino V e In- 
tegraV, acquistabili anche separata- 
mente al prezzo di L. 99.000. Quindi in 
un solo prodotto l'utente potrà gestire 
la compilazione ed emissione delle fat¬ 
ture, i movimenti di magazzino e dei 
DDT, il controllo degli ordini e dei pa¬ 
gamenti in entrata e in uscita. Proget¬ 
to Impresa V sarà disponibile al prezzo 
di Lire 299.000. 

Una novità è invece Finson CD Crea¬ 
tor che supporterà tutti i formati CD e 
DVD (CD audio-video-dati, CD Playsta¬ 
tion, DVD Video, DVD-Rom, CD RW, 
UDF, Photo CD, Multivolume, Multibor- 
der e molti altri), realizzando anche co¬ 
pie da originali che contengono errori di 
lettura o checksum errate. Il piccolo 
"tuttofare" potrà sfruttare la funzione 
di controllo antivirus sul CD e una nu¬ 
merosa serie di utility come lo Speed 
Tester, per misurare la velocità massi¬ 
ma di sicurezza durante la masterizza¬ 
zione, lo Start Play e il Finson Way, per 
risentire e rielaborare le tracce musicali 


versione 



e il Web Xtension, per salvare diretta- 
mente un sito Internet su un unico sup¬ 
porto. Il prodotto, con il manuale, sarà 
venduto al prezzo di Lire 99.000. 

Sempre nel campo del software di 
utilità, l'azienda milanese proporrà an¬ 
che Finson S.O.S. e Web Gallery, pro¬ 
dotti dedicati rispettivamente al recu¬ 
pero dei dati persi o danneggiati duran¬ 
te una sessione di lavoro e alla realizza¬ 
zione dei siti Internet per mezzo di una 
raccolta di oltre 5000 simboli grafici. 
Dedicato al puro e semplice svago, per 
gli amanti dell'affascinante universo a 
quadri neri e bianchi sempre alla ricerca 
di nuove esaltanti sfide, Anatoly Karpov 
Scacchi potrà essere la giusta soluzio¬ 
ne. Il gioco, consigliato dall'omonimo 
campione del mondo, utilizzerà un'in¬ 
terfaccia in 3D o 2D personalizzabile in 
dimensione, colore, rotazione e sfondo; 
inoltre offrirà una biblioteca di aperture 
con 40.000 posizioni memorizzate e tre 
allenatori "speciali" quali Gasparov, 
Bobby Fischer e Karpov, per partite 
sempre diverse e avvincenti 

Il prodotto, programmato compieta- 
mente in Assembler per mantenere 
un ottima velocità di calcolo su ogni ti¬ 
po di macchina, sarà commercializzato 
al prezzo di Lire 69.000. 

Infine, Finson presenterà la propria 
gamma di prodotti per Macintosh, che 
oltre a comprendere alcune conversioni 
dei titoli della linea Windows, includerà 
programmi esclusi per la gestione dello 
studio grafico, per la contabilità familia¬ 
re, per la sistemistica, per la collezione 
di clip-art e di raccolta fotografica. 

Finson sarà presente a SMAU 2000 
nello stand D01 del Padiglione 11. 

MC 

Info: 

WMM.unson.cam 


24 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















• marchi citali appartengono alle rispettive aziende Le immagini sono indicative 


Guarda che piccolo. 



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150x106x32 mm. 
peso: 460 g. 


• 2 porte PS/2 per tastiera e mouse 
• 2 porte USB 
• 1 uscita VGA 25pin 
• 1 uscita S-Video colleg. TV 

• 1 uscita cuffie/casse audio 

• 1 ingresso microfono 


• Sino a 256Mb di RAM 
• Hard disk ATA 66 con 
capacità sino a 18Gb 


• Video on die (1810) 
con risoluzione sino a 
1600x1200 pixel 


• Audio on dìe (1810) 16 bit 
stereo full duplex 3D (AC-97) 


Inclusa DOCKING STATION con: 

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1 porta seriale 9 pin • 1 parallela 25pin EPP/ECP 


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Immagina di poter utilizzare Microsoft Windows 2000 in un 
PC grande come un "walkman". Immagina di poter collegare 
ad esso un monitor, una tastiera, un mouse, un televisore, un 
microfono, le casse, un CD-Rom, 
un drive, una stampante, una 
scheda di rete LAN, un modem, 
magari ADSL, un masterizzatore 
e uno scanner. 


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Quello che stai immaginando esiste, si chiama UNION 
POCKET ed è distribuito da UNION. Un'idea geniale per un 
prodotto semplice. Un PC che si può tenere in tasca per 
comodi spostamenti dall'ufficio 
a casa. Lo puoi trovare nei 100 
punti vendita della rete UNION. 


Vieni a vedere da noi. 


Gli specialisti di tecnologie. 


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Processori Mobile AMD-K6 fino a 500 MHz 


Info: 

AMD 

H-ww amo eoiivpfòJucm 

cpg/3dnow/opttma?edhlmi 


AMD amplia la propria gamma di proces¬ 
sori per notebook con i nuovi mobile K6 III 
e K6-2+ con una velocità di clock da 450, 
475 e 500 Mhz. I due modelli, sono realiz¬ 
zati con la tecnologia a 0.18 micron e con 
una cache di secondo livello on-chip ad 
alta velocità, inoltre, supportano l'innovati¬ 
vo sistema per l'ottimizzazione delle bat¬ 
terie AMD PowerNowl e sfruttano il rin¬ 
novato set di istruzioni 3DNow! con fun¬ 
zioni digitai signal processing. 

La differenza sostanziale tra questi pro¬ 
cessori risiede nella diversa integrazione 
della cache L2, infatti, il Mobile K6 III 
dispone di 256 Kbyte espandibili a 1 MB 
tramite il supporto di una cache L3 opzio¬ 
nale, mentre il K6-2+ ne sfrutta solo 128 
Kbyte. Entrambi i dispositivi hanno un bus 


front-side da 100 Mhz, una tensione di 
alimentazione del core di 2.0 
Volt e dissipano solamente 3 
Watt in modalità battery-saving 
PowerNowl 

Ma la caratteristica fondamenta¬ 
le, che rende i mobile di AMD ideali 
sui personal portatili, è sicuramente 
la menzionata tecnologia PowerNowl, 
che consente al processore di operare 
a diverse velocità di clock e con diverse 
tensioni di alimentazione, in base al tipo dì 
applicazione utilizzata dall'utente. I pro¬ 
cessori K6 III e K6-2+ sono disponibili 
rispettivamente ai prezzi di 140$ e 85$ 
nella versione da 450 Mhz, di 184$ e 
140$ nei modelli da 500 Mhz (i prezzi si 
riferiscono a quantità da 1.000 unità). 



Portatile economico da Nec 


NEC Compu- 
ters Italia, ag¬ 
giunge un ele¬ 
mento alla 
famiglia dei 
note- 


il nuovo 
modello Versa 


AX. Il neonato è un portatile All-in-one con 
buone prestazioni e un ottimo rapporto 
qualità-prezzo. 

La potenza di Versa AX è generata da un 
processore Mobile AMD della serie K6-2P 
con frequenza a 450 MHz, da 64 Mbyte di 
memoria espandibile e da un disco rigido 
da 6 Gbyte di capacità. Per gli amanti del 
mondo cinematografico in digitale, il 
dispositivo offre la possibilà di utilizzare 
un lettore DVD (opzionale), in sostituzione 
del CD-ROM 24X in dotazione 

Inoltre, il modem da 56 K con protocollo 
V90 e due tasti di accesso rapido integra¬ 


ti. consentiranno connesioni rapide e sicu¬ 
re. Per mantenere una certa trasportabilità 
e connettività, Versa AX dispone di un 
display da 12,1 pollici, una batteria NiMH 
a 8 celle e due slot per PC card di tipo II, 

Il prodotto è offerto con il sistema ope¬ 
rativo Windows 98 e i software Word 
2000, Works e Money di Microsoft al 
prezzo di lire 3.390.000 (IVA inclusa) 


Info: 

NEC 

jvww neccsa-europe.com/na7H 


• ACCESSORI 


Piccole ed efficienti le nuove 
tastiere PDA di Fujitsu 


La Fujitsu arricchisce la sua gamma di 
componenti per notebook e sub-note¬ 
book con la nuova tastiera 7861, una 83 
tasti per PDA caratterizzata da un key- 
pitch di soli 12.8 mm e dimensioni com¬ 
plessive di 19x6 cm. 

Affidabile e gradevole al tatto, la 7681 è 
stata realizzata utilizzando la tecnologia 
Gear-Link che consente di mantenere le 
stesse caratteristiche qualitative di pro¬ 
getto in dispositivi caratterizzati da 
dimensioni diverse. 


La tastiera può essere 
localizzata con incisioni 
laser nero su bianco o bian¬ 
co su nero. 


Info: 

Fujitsu Takamisawa Europe 
Paesi Bassi 
Tel.: *31 23 556.0910 
Fax: *31 23 556 0950 
Urww Iteil.coni 



26 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 























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• SOFTWARE 


Come gestire un progetto con Microsoft Project 2000 


Microsoft presenta Proiect 2000, noto 
software di gestione del business giunto 
alla sua sesta versione, che aiuta a pianifica¬ 
re e seguire passo per passo i progetti in 
modo flessibile di tutto il gruppo di lavoro, 
dal singolo collaboratore al proiect manager. 
Inoltre, il prodotto sarà affian¬ 
cato da Microsoft Project 
Central, strumento di collabo- 
razione basato sul Web che ne 
amplierà notevolmente le fun¬ 
zionalità, permettendo la 
comunicazione biunivoca tra 
tutti gli utenti coinvolti, coope¬ 
rando in questo modo ad una 
realizzazione congiunta del pro¬ 
getto. In questa versione sono 
state introdotte nuove funzioni 
come: il miglioramento della 
funzione raggruppamento, con 
cui è possibile visualizzare le 
attività o le risorse in gruppi 
definiti oppure crearne di nuovi 
tramite l'apposita interfaccia 
personalizzandone i criteri di ordinamento e 
l'aspetto grafico; l'inserimento di codici 
struttura, che consentono al team di visua¬ 


lizzare sia le attività che le risorse in struttu¬ 
re gerarchiche definite dall'utente, diverse 
dalla WBS standard; l'implementazione di 
indicatori grafici e diagrammi reticolari. 
Infine, sarà possibile creare e consultare dei 
calendari delle attività, assegnare nuovi 


campi per definire le risorse di tipo materia¬ 
le o includere nelle attività date di scadenza. 
Microsoft Project 2000 è disponibile al prez¬ 



zo di lire 1.199.000 nella versione completa 
e a lire 399.000 circa nella versione aggior¬ 
namento ( IVA compresa). 


Info: 

Microsoft 

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dal 24 al 27 novembre 2000 



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informatiche 


Palermo • Fiera del Mediterraneo 


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Connessioni sicure con Cool Fire 


A protezione degli accessi in 
rete, Symbolic propone una 
soluzione firewall capace di 
proteggere la rete aziendale 
da ingressi indesiderati, sia 
interni che esterni, permetten¬ 
do inoltre di controllare l'ac¬ 
cesso al Web da parte degli 
utenti.La tecnologia del neo¬ 
nato Cool-Fire sfrutta una 
Application Gateway (proxy) per monito¬ 
rare e loggare i principali servizi che nor¬ 
malmente si utilizzano su Internet come: 
il World Wide Web (HTTP), il trasferi¬ 
mento dei file (FTP) e la posta elettronica 


(SMTP, POP3). Lapplicazione 
di Symbolic si rivolge al 
mondo professionale, ma non 
necessariamente grande, il 
prezzo infatti di Cool-Fire 
nella versione per 25 indirizzi 
è di lire 950.000 per piattafor¬ 
ma Unix, Windows NT e pros¬ 
simamente Solaris. 


Info: 

Symbolic S.r.l 
Tel. 0521/776180 


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serie di 



• ACCESSORI 


Visioni cinematografiche da Hantarex 


Modem Atlantis Web 


Hantarex Electronic System è il mar¬ 
chio con cui Sambers Italia commercia¬ 
lizza i propri prodotti; questa azienda 
rivolta allo sviluppo di monitor per 
videoinformazione, per i videogames, 
manufatti per realizzazioni OEM, chassis 
e data display, propone una gamma di 
nuovi schermi al plasma rivolti al merca¬ 
to professionale e studiati per soddisfa¬ 
re ogni esigenza specifica del cliente. 

Il modello PD42 Expansion, come sug¬ 
gerisce la sigla, è un monitor da 42 polli¬ 
ci in formato 16:9 con più di 408.000 
pixel, montato su uno chassis realizzato 
interamente in alluminio e lamine di 
ferro dal design pulito e particolarmente 
elegante. Le funzioni implementate 
sono numerose e particolarmente inte¬ 
ressanti come: la possibilità di collegarsi 
a un PC, la modalità Picture-in-Picture 
per la visulizzazione di più segnali sullo 
stesso schermo, la funzione freeze per 
un perfetto fermo immagine, la rotazio¬ 
ne di 90° dell'intera immagine e la 
modalità di zoom elettronico con capa¬ 
cità 20X. Inoltre, per soddisfare ogni esi¬ 
genza, il PD42 è disponibile in varie con¬ 
figurazioni base. 

La versione QV con ingressi video mul- 
tistandard ( S-video. CVBS e YUV) con¬ 
sente visualizzazioni di segnali da PC 
fino ad una risoluzione di 1600 x 1200 
punti (VGA-UXGA), mentre il modello 
con sigla PC identifica l'implementazio- 
ne di un vero personal nella struttura del 
monitor, trasformandolo in un noote- 
book di dimensione mastodontiche. Se 
si desidera l'unione di entrambe le carat¬ 
teristiche allora Hantarex propone l'EGC. 



Runner 

Non manca davvero nulla al nuovo Web 
Runner, che realizza il massimo della ver¬ 
satilità e semplicità d'uso grazie ai 56.000 
bps in standard V.90 e k56flex, e alle 
caratteristiche di segreteria telefonica, fax 
(anche "on demand"), voce, e videocon- 
ferenza. Quest’ultima funzionalità è otte¬ 
nibile grazie al supporto integrato per 
comunicazioni full duplex e rende ancora 
più completa la gamma di possibilità 
d'uso offerte da questo prodotto. 

La gestione delle caratteristiche più 
avanzate del nuovo modem, disponibile in 
versione interna o esterna, è affidata al 
software Bitware fornito in dotazione, in 
grado di realizzare un completo sistema 
di messaggi vocali. 

Info: 

Sidin srl 
iwww.siainll 


Infine, dedicato a coloro che pretendono 
il top delle prestazioni e della qualità 
video, il modello SDÌ potrebbe essere la 
giusta soluzione, dato che consente di 
visualizzare perfette immagini digitali, 
eliminando tutti i difetti legati ai circuiti 
di decodifica. 

Prossimamente la gamma verrà 
ampliata con i modelli da 37 pollici in for¬ 
mato 4/3 e da 50/55 pollici in 16/9. 

Info: 

Sambers Italia S.p.a. 

Tei 02 6182558 -66010188 
\www. nantarex.il 



30 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






























pentlum- II) 


I nuovi Acer TravelMate 600 con processore Intel Mobile Pentium III 

fino a 650MHz e tecnologia Intel SpeedStep IM . rispondono 

brillantemente a qualunque esigenza di “mobile computing” 
Incorporando nell'esclusivo chassis in lega di alluminio 
le piu innovative tecnologie attualmente disponibili, 

TFT 13,3" - CD-RW 4x4x20x) Modem/Fax 56K - FastEthernet 10/100j^4Kg 
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offrono un'eccezionale qualità in un 

dal design esclusivo. 

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estendere la garanzia da 1 a 3 anni 


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• HARDWARE 


Monitor: novità in casa Samsung Electronics 


Samsung amplia la propria gamma di solu¬ 
zioni CRT e LCD a matrice attiva con scher¬ 
mi da 17 e 18 pollici Rivolti per applicazioni 
di office automation o di grafica, i nuovi 
SyncMaster 755DF e 753DF propongono 
uno schermo perfettamente piatto grazie 
alla tecnologia Dynaflat, utilizzano un tubo 
catodico Shadow mask IFT (Infinite Fiat 
Tube), inoltre, sfruttano il trattamento antiri- 
flesso e antistatico Smart III Screen 
Coatmg, per ottenere immagini sempre 
prive da distorsioni e da rifrazioni della luce. 




Inoltre, i due 
SyncMaster da 
17 pollici 
sono com¬ 
patibili plug 


and play, si possono espandere aggiungen¬ 
do alla base un hub USB opzionale e posso¬ 
no essere collegati anche ai computer 
Macintosh, tramite l'adattatore MacMaster 
Il modello 755DF raggiunge risoluzioni di 
1600 x 1200 punti con un dot picth di 0,20 
millimetri e una banda passante di 135 
MFIz. Mentre il SyncMaster 753 DF offre 
visualizzazioni di 1280 x 1024 punti, per¬ 
mettendo una frequenza di 85 Hz a 1024 x 
768 per immagini praticamente esenti da 
sfarfalli I nuovi CRT di Samsung sono 
disponibili al pubblico rispettivamente ai 
prezzi di lire 830.000 e di lire 870.000. 

Infine, dedicati a coloro che deside¬ 
rano ampi spazi sulla postazione di 
lavoro e immagini perfettamente 
stabili, i SyncMaster 770 e 800 TFT 
potrebbero soddisfare anche i più 
esigenti. Il primo display offre una 
diagonale reale di 17 pollici con pixel 
di 0,264 mm. mentre il secondo è 
caratterizzato da uno schermo da 
18,1 pollici con 0,28 millimetri di 
pixel pitch. Entrambi, supportano sia 
risoluzioni fino a 1280 x 1024 in true 
color (16 milioni di colori), sia la pos¬ 
sibilità di montare un hub USB a 
quattro vie e due speaker da 3 Watt 
opzionali. 

I SyncMaster 700 e 800 TFT sono 
commercializzati al pubblico rispet¬ 
tivamente ai prezzi di lire 6.899.000 e 
di lire 9.089.000. I nuovi prodotti sono 
coperti da una garanzia di 3 anni, con servi¬ 
zio di assistenza tecnica a domicilio. 



• COMUNICAZIONI 


Una rete GPRS in prova allo SMAUComm 



Siemens ha presentato un 
0 i «I .)() 0 " prototipo funzionante di rete 
ÓoANtO avanzata voce/dati GPRS 
W ieO»Tt R (General Racket Radio 

System) allo SMAUComm di 
Roma: il sistema in dimostra¬ 
zione si avvaleva di terminali 
ancora non definitivi, ma siamo 
rimasti impressionati dalla qua¬ 
lità e velocità della connessio¬ 
ne (33,600 Kbps su singolo slot 
la velocità della connessione in 
demo; si possono superare i 
150 Kbps su 4 slot). L'attuale 
rete GSM consentre una con¬ 
nessione di 9600 Kbps su sin¬ 
golo slot e 33,600 su 4 slot; 
attualmente nessun gestore 


consente questo tipo di connessione. Il 
sistema GPRS supporta i protocolli IP e 
X.25; uno dei sistemi in demo consisteva in 
un apparecchio PDA Palm V collegato ad 
una rete IP con server dedicato WAP trami- 



Info: 

Samsung _ 

\www.samsunqeiecuomcs. coni 



te un cellulare OEM GPRS.L'esperimento è 
in atto già da qualche tempo nella zona 
romana di Via Faustmiana; entro la fine del¬ 
l'anno dovrebbero cominciare ad essere 
disponibili terminali Siemens compatibili 
con la futura rete a pacchetti, ad un costo 
stimato tra uno e due milioni di lire. 

Info: 

Siemens 

www.siemens.it 


32 


MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000 





































i/i one ■ ergonomie 
and design 


Slmply 

Internet mouse 


Speakers - wlde range ot 
multimedia speakers and Systems 


Senior mouse - w/optlcal se 
detect modon on all surfaces 


Multimedia ke 

keyboard ai/hot 


>oard - internet 
•ys foreasy surfing 


Ctear 

internet mouse 


i/ia Piemonte, 7/f -' 40069 Zola Predosa - Bologna,tal 
Ph. 4-39 051 6167711 - Fax +39 051 7534*8 






• COMUNICAZIONI 


La videoconferenza secondo CoFax 




, T ERR 


Il settore delle telecomu- 
0 0 '* nicazioni avanzate è da 
a ne° sempre il settore di inte¬ 
resse di CoFax Tele¬ 
matica: i nuovi sistemi di video- 
conferenza e gli instradatori telefonici 
sono tra i prodotti pre¬ 
sentati in questa edi¬ 
zione dello SMAU- 
Comm. Segnaliamo, 
tra le novità. 



soprattutto le soluzioni per la video confe¬ 
renza, molto interessante la soluzione 
ultracompatta STB 128, delle dimensioni di 
una agenda, presentata in anteprima allo 
stand. Piccolo nelle dimensioni, ma gran¬ 
de nelle prestazioni: TSTB128 consente 
agli utenti collegati in VC a qualsiasi moni¬ 
tor, di condividere i dati audio e video 
lanche separatamente) e di interagire tra 
loro in tempo reale. Il dispositivo supporta 
gli standard H320 e TI 20, è interfacciabile 
con qualsiasi sistema, consente di con¬ 
vertire il segnale analogico in ISDN e 
vanta una ottima qualità dell’imma- 
gine.ll sistema Televyou 511 è un 
videotelefono di ultima generazio¬ 
ne contraddistinto da un design 
moderno e funzionale, dotato di 
display TFT a colori e ideale per 
effettuare ovunque un collega¬ 
mento in videoconferenza, grazie 



alla maneggevolezza, alle minime dimen¬ 
sioni e peso, alla possibilità di trasportalo 
come un semplice telefono da poter 
usare in casa o in ufficio. 

Tra i dispositivi esposti, una vasta 
gamma di modem e router ISDN e omolo¬ 
gati per ADSL, i nuovi telefoni per Web, 
gli instradatori telefonici analogici e ISDN, 
oltre a tutti i dispositivi per la trasmissione 
dati e voce su rete IP. 


Info: 

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Tel. 06/58201 362 
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• COMUNICAZIONI * STAMPANTI 


Micanet a SmauComm Stampare in rete con le soluzioni Epson 


Micanet è un dinamico ISP 
0 ^ o 0 di Roma. Accanto alla pro- 
- 0 posta di prodotti tradizionali 

d »teRR aN (accessi ADSL, ISDN/56K. 

Web Hosting e Housmg. 
eccetera), articolata ed a prezzi concorren¬ 
ziali, troviamo l’offerta di accesso gratuito al 
Web Micanet Freenet: abbonamento "full- 
time" 56K/ISDN con e-mail illimitata, trami¬ 
te CD-Rom autoinstallante (per Windows e 
Mac). A Smaucomm Micanet ha presenta¬ 
to i propri prodotti e una serie di offerte, tra 
le quali la più interessante era la proposta di 
connessione ADSL a meno di 200.000 lire 
Iva inclusa al mese, compreso il canone di 
attivazione, il modem, l'installazione e la 
configurazione a domicilio. 

Info: 

Micanet 


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Tel 0636301856 




Epson propone due nuove stampanti, 
dedicate al mercato office, condivisibili 
per piccoli gruppi di lavo¬ 
ro tramite l’interfaccia 
Ethernet di tipo B: la EPL 
5800, con qualità di stampa 
laser per definizioni fino a 
1200 punti e la LQ 580, 
con tecnologia ad impatto 
a 24 aghi che assicura una 
velocità superiore del 30% 
rispetto al modello 
precedente LQ 
570+ 

La Epson EPL 
5800 si colloca 
tra le stampanti 
di fascia alta grazie alla 
sua velocità di 10 pagine al 
minuto e la possibilità di scegliere 
risoluzioni che variano da 300 a 1200 dpi 
per testi e tabelle, con un tempo di riscal¬ 
damento inferiore ai 18 secondi. Le stam¬ 
pe realizzate in formato A4, godranno del¬ 
l’alta risoluzione offerta dalle tecnologie 
Epson MicroGray e BiRITech, mentre l’e- 
spandibilità è garantita dai 16 Mbyte di 
memoria implementabili fino a 256 con 
moduli DIMM SDRAM, dall’interfaccia di 
rete Ethernet di tipo B e da un vassoio 
che porterà la capacità totale dei fogli da 
150 a 650, entrambe offerte in opzione. Il 
prodotto è compatibile con i sistemi 


Windows e Macintosh per mezzo della 
porta parallela e USB, inoltre può suppor¬ 
tare il kit opzionale Adobe PostScript 3. 

EPL 5800, fornita di tutte le prin¬ 
cipali emulazioni di lin¬ 
guaggio e di 
Epson Status 
Monitor3 (utility 
adibita al control¬ 
lo dei parametri 
della stampante 
e dello stato di 
consumo), è 
disponibile al 
prezzo di lire 
1.050.000. 

La LQ 580 è una 
nuova stampante ad 
impatto a 24 aghi con testina ad alta den¬ 
sità, che assicura una velocità fino a 400 
caratteri al secondo in modalità High 
Speed Draft a 10 cpi. La gestione della 
carta è garantita da numerosi supporti, in 
grado di gestire ogni tipo i output e di for¬ 
mato. 

La LQ 580 è commercializzata al prezzo 
di lire 795.000 (i prezzi si intendono IVA 
esclusa). 

Info: 

Epson 

numero verde. 800-801101 
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• STAMPANTI 


Due stampanti professionali da Minolta 


Si chiamano Page Pro 1100 e 1100L e 
sono le due nuove proposte per la stampa 
professionale da parte di Minolta. La 1100L, 
appositamente studiata per operare in 
ambiente Windows, è la soluzione ideale 
per chi pretende dalla propria stampante 
tempi di risposta rapidi nell'elaborazione e 
nella stampa ad un costo contenuto. 

In alternativa per gli utenti più esigenti, la 
Page Prol 100 offre 1200 dpi di risoluzione. 


PCL 6 ed una scheda di rete Fast Ethernet 
opzionale con un controllo integrato Page 
Scope. In entrambi i modelli il motore assi¬ 
cura un controllo della trazione e della tem¬ 
peratura ottimali e garantisce una elevata 
affidabilità e precisione nella stampa anche 
dei mimmi particolari. Inoltre la società giap¬ 
ponese non solo si pone come leader nella 
produzioni di hardware per ambienti lavora¬ 
tivi, ma anche come fornitore di software 



MINOLTA 


quali quelli distribuiti dalle società con cui ha 
stretto importanti accordi di partnership 
Minolta presenta cosi tre nuove soluzioni 
integrate, nate da accordi a livello europeo e 
nazionale con industrie IT Axis 
Commumcation, Prout AG e OA Sistemi. 

Info: 

Minolta Italya Spa 
yvwwiìvMlàèuroùè.cón 1 


SOFTWARE 


Canon 


Printer Accounting Server e Canon per le stampanti di rete 


La Canon ha recentemente lanciato sul 
mercato un software capace di ottimizzare, 
e quindi rendere più economiche le risorse 
di rete di stampa. L'area strategica cui la 
Canon fa riferimento con l'introduzione del 
PAS, è TEnterprise Network Management 
che si occupa, appunto, della pianificazione 
e ottimizzazione della stampa all'interno di 
reti aziendali II pacchetto software PAS 


viene proposto come complemento dell'of¬ 
ferta delle stampanti laser e dei sistemi digi¬ 
tali multifunzione m bianco e nero o a colori. 
Printer Accounting Server consente di 
monitorare tutta l'attività di stampa all'inter¬ 
no di un'azienda, in questo modo è possibi¬ 
le porre dei limiti al numero di stampa per 
utente, assegnare pressi a ciascun lavoro 
oppure limitare l'utilizzo di stampanti criti¬ 


che. L'estrema modularità del software per¬ 
mette il suo impiego sia in aziende medio¬ 
grandi o medio-piccole, con una differenzia¬ 
zione di costi finali che vanno da 1 milione e 
novecento mila per la versione base, fino a 
sei milioni di lire per la versione completa. 
Info: 

Canon Italia sp a 
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il tuo software. 

Il tuo software è il tuo bambino. 

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dai pirati informatici per un valore di 
11 miliardi di dollari! 

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e un sempre maggior numero di questi sviluppatori ha adottato HASP 

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Troverete maggiori informazioni presso il sito www.terratec.net. 


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ACCORDI 


Poste italiane e Ricoh insieme 


Poste Italiane 


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Stipulato un contratto con RICOH ITA¬ 
LIA S.p.A. e con NRG ITALIA S p A. - 
sempre del Gruppo Ricoh - per la fornitu¬ 
ra di 5.600 Aficio (le fotocopiatrici, fax e 
stampanti laser digitali multifunzionali! e 
di 500 fax Ricoh per linee ISDN digitali 
alla piU grande rete italiana mai installa¬ 
ta: quella delle poste italiane Le Aficio 
della Ricoh saranno configurate in reti 
locali connesse mediante linee digitali, 
per poter essere gestite in modo auto¬ 
matico e centralizzato, con la possibilità 
di controllare da una postazione remota 
la produzione di stampe e documenti. 
Sarà cosi possibile gestire la modulistica 
in forma elettronica sostituendo tutti i 


tradizionali prestampati. Il 
software di 'document manage¬ 
ment' che verrà utilizzato da 
Poste Italiane per le apparec¬ 
chiature Ricoh, è stato sviluppato dal 
Ricoh European Digital Solution Center 
(Dusseldorf. Germania) e dalla Software 
Matrix (Canada). La fornitura a Poste 
Italiane è basata sulla formula del noleg¬ 
gio 'full Service', comprensivo di manu¬ 
tenzione, assistenza tecnica e materiale 
di consumo I modelli prescelti da Poste 
Italiane sono stati le Aficio 270. 450 e 
650 e i fax 2900 ISDN, che offrono le 
migliori performances nelle rispettive 
categorie. 


Il software Ricoh permetterà di control¬ 
lare attraverso la rete tutte le copie e le 
stampe fatte dalle unità distribuite sul 
territorio 

Potranno cosi essere conosciuti, on 
line e immediatamente, costi e numeri 
di copie, di stampe e di fax. 

Info: 

Ricoh Italia S.p.A. 

Tel.: 045.81.81 5 00 

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• STAMPANTI 


Ink Jet economica da 

Epson propone un nuovo prodotto 
rivolto ad un uso prettamente domestico 
con un ottimo bilanciamento tra qualità e 
prezzo. La Stylus Color 670 permette 
risoluzioni di 1440 x 720 punti in quadri¬ 
cromia su qualsiasi supporto cartaceo, 
sfruttando il sistema proprietario Epson 
Advanced Micro Piezo con la tecnologia 
Variable-sized Droplet e Ultra MicroDot. 
Questa particolare tecnica di stampa, già 
adottata sulle ink jet di ultima generazio¬ 
ne, consente di regorale l'emissione 
delle microgocce d'inchiostro dalla testi¬ 
na variandone il volume sino a sette 
picolitri; realizzando in questo modo 
immagini con sfumature più graduali e 
colori più uniformi, sviluppando una 


Epson 

velocità di stampa pari a 5 
pagine al minuto in nero e 
3.8 a colori nel formato 
A4. 

I driver di stampa, com¬ 
patibili con sistemi operativi 
Windows e Mac. permettono di 
applicare alle immagini una serie di 
effetti speciali per mezzo della funzione 
Epson PhotoEnhance 4. come ad esem¬ 
pio la trama telata o la modalità perga¬ 
mena, l'effetto seppia o monocromatico. 
Inoltre, è possibile impostare il Layout in 
modo da sfruttare la funzione Poster, 
permettendo di sudduvidere l'immagine 
in 4. 9 o 16 parti e di stampare ogni por¬ 
zione in formato standard A4 La Epson 


Stylus Color 670 è dota¬ 
ta di una porta paral¬ 
lela e USB, mentre se 
si desidera condivi¬ 
derla in rete si può 
richiedere l'interfaccia 
opzionale Axis 1440. 

Il prodotto fornito con un CD ricco di 
immagini ad alta definizione e il softwa¬ 
re di fotoritocco Corel Custom Photo 5.0 
sarà disponibile al pubblico ad un prezzo 
di lire 249.000. 

Info: 

Epson Italia. 

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Canon Italia aiuta il WWF a difendere la natura 


Una nuova iniziativa della Canon Italia volta a coinvolgere un gran numero di persone nel sostegno 
delle attività del WWF (World Wide Fund for Nature). 


B a Canon, da sempre attenta alle 
problematiche ambientali, decide 
ai rafforzare il suo legame con il 
VWZF utilizzando la rete commerciale 
per diffondere le iniziative a favore 
della Natura e fornendo la propria 
tecnologia per la digitalizzazione del¬ 
l'archivio fotografico del WWF. 
Lasciamo che ce ne parli direttamen¬ 
te la Canon... 

anon Italia, come ogni sede Canon 
nel mondo, basa le proprie attività 
su una precisa filosofia, quella del 
Kyosei Una dottrina che prevede, tra 
l'altro, di lavorare concretamente 
insieme per offrire maggiori benefici 
all'uomo e al suo ambiente. 

Che questa filosofia non sia solo una 
astratta definizione di responsabilità 
aziendale nei confronti della società è 
testimoniata dalle numerose attività 
svolte da Canon a sostegno della cul¬ 
tura, dello sport e della collaborazione 
tra le varie culture in ogni parte del 
mondo. Oggi questa missione si rea¬ 
lizza in Italia attraverso un'iniziativa a 
favore del WWF. 


Il progetto organizzato da Canon Italia 
è denominato "Tutti insieme per 
difendere la natura" 

Questo programma, destinato ad 
ampliarsi nel tempo, prevede il con¬ 
creto sostegno di Canon e dei suoi 
rivenditori alle attività promosse dal 
WWF e la diffusione della conoscenza 
di queste operazioni In una prima fase 
Canon cercherà quindi di coinvolgere 
in questo progetto il maggior numero 
possibile di persone offrendo a tutti la 
possibilità di ritirare i moduli di iscrizio¬ 
ne al WWF direttamente presso i 
rivenditori di prodotti Canon e sensibi¬ 
lizzando l'opinione pubblica sulla 
necessità di un impegno comune 
attraverso una campagna stampa sui 
principali quotidiani. 

I rivenditori di prodotti Canon di tutta 
Italia diventeranno quindi dei veri e 
propri amplificatori delle iniziative del 
WWF tese alla salvaguardia dell'am¬ 
biente. Azioni particolari e materiali 
speciali come vetrofanie. depliant, 
rotair ecc. sono stati studiati per dare 
alle varie operazioni promosse dal 
WWF e sostenute da Canon la mag¬ 
gior visibilità possibile e far si che cia¬ 
scuno di noi capisca quanto la difesa 


della natura sia un problema che lo 
riguarda da vicino. 

Questa operazione per impegno e 
volontà di essere sostenuta nel tempo 
è un'iniziativa di particolare importanza. 

La sua realizzazione si inserisce inol¬ 
tre in una collaborazione a livello inter¬ 
nazionale tra Canon e il WWF che pro¬ 
segue già da diversi anni. Canon è 
infatti il primo partner a livello europeo 
del WWF, organizzazione con la quale 
ha realizzato numerosi progetti tesi 
alla salvaguardia dalla natura. Tra l'al¬ 
tro Canon ha messo a disposizione del 
WWF la propria tecnologia e le proprie 
risorse per riorganizzare l'immenso 
archivio fotografico e trasformarlo in 
un moderno archivio digitale. 

Oltre alla collaborazione con il WWF 
le attività di Canon Italia, sempre nel¬ 
l'ambito di un'attenta partecipazione 
alla realtà sociale del Paese, si concre¬ 
tizzeranno anche in altre iniziative 
come programmi a sostegno della cul¬ 
tura e del patrimonio artistico italiano. 

Canon Italia 

20089 Milanofiori - Rozzano IMI) 

Tel. 02.82481 
iwvw rapar, il 


• INTERNET 


Web e portatili: un nuovo riferimento italiano 



E' del Gruppo Infoware Italia l'ini¬ 
ziativa di sviluppare un sito specifi¬ 
co per gli amanti dell'informatica 
“da viaggio" . Il nuovo indirizzo 
sara iwww.portatiiui e conterrà 
informazioni aggiornate sui modelli 
di ogni marca, con particolare 
attenzione a quanto di più inedito e 
moderno è in grado di offrire il 
mercato. 

Reso comodo da un'interfaccia 
agile e gradevole, il sito sarà arric¬ 
chito con gli immancabili prezzi di 
notebook e accessori, che potran¬ 
no essere acquistati presso i nego¬ 
zi del gruppo. 

Con questa iniziativa il Gruppo 


P B E M I O 


TOSHIBA 

TEAM DAY 


ptx tunx Acuito CM impes t a t p t a^ eMia a n/ità 
al Zei mi^ùax xUuttaU mafZMutU 

<M texmim Zi tuuZà t «nZute 

[«•^nibllabiS»! 


INFOWARE 

* O M A 


A* Jh*S=S 



Infoware intende coprire la mancanza di 
informazioni che affligge i molti utenti ita¬ 
liani di computer portatili, fornendo un 
servizio che aiuterà l'insidiosa fase di 
confronto che precede ogni acquisto. 

Segnaliamo, inoltre, che il gruppo roma¬ 
no è rivenditore Toshiba e ha ottenuto, 
anche quest’anno, la gratitudine della 
casa giapponese per la professionalità 
dimostrata nella commercializzazione dei 
suoi prestigiosi notebook. 


Info: 

Infoware 

[www.iniomre.itl 

www.portatih.it 


40 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

























presente e futuro 



PORTABLES 


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Processori: Pentium III e Celeron 500-700 MHz 
versione FC-PGA, Chipsel Intel 440ZX 
Memoria: SO DIMM SDRAM 2 slot per 
complessivi 256 MB 

Display: TFT da 13.3' con risoluzione 1024 * 76B 
IXGAI su monitor esterno fino a 1280 x 1024 
16M Colon 

Audio: Sound Blaster compatibile, full duplex con 
AC97, stereo 2 speaker * 1 microfono integrati 
Controller grafico: ATI Mobility M Series 3D/AGP 
con 4 MB RAM. supporto zoom Video Port 
LCD/CRT autoscreen. supporto MPEG-2 
Hard Disk: HDD 2 5' 19.5 -12.5 min spessore! 

Ultra DMA 33. fino a 20 GB di capacita 
CD-ROM/DVD Drive: CD ROM o DVD 6X 
(factoring option) da 12.7 mm 
Batteria: Li-Ioni a 8 celle compatibile SMS versione 
1,0 - 2.5 h autonomia 

Dimensioni: 305mm (L) x 251 mm (PI x 39mm (H) 

Peso:3 Kg 

Accessori: DVD Drive, PC Carde, LS 120. 
alimentatore per auto, Port Replicator (opzionali, 
borsa di trasporto, alimentatore carica batteria 
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Tutti i prodotti della linea Akura hanno 
una garanzia di 24 mesi e sono coperti 
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S on quasi un anno di ritardo ecco il nuovo 
capolavoro della Blizzard, pronto a restare 
nella storia come i suoi predecessori 
(Warcraft, Starcraft e Diablo) 

Il primo titolo della Blizzard usci nel 1995, fu 
un capolavoro di nome Warcraft (Orcs vs 
Humans) Da allora i programmatori 
dell'Azienda americana non hanno sbagliato 
un colpo e sono riusciti a riscuotere ottimi 
successi con i successivi due stupendi giochi 
strategici: Starcraft e Diablo. Quest' ultimo é 
un gioco semplice ma assolutamente diver¬ 
tente e unico nel suo genere. Consiste nel 
combattere contro ogni genere di creatura (di 
fattura mostruosa) e quando il mostro viene 
ucciso si ottiene una immediata ncompensa. 
Man mano che si va avanti si ottengono 
"punti esperienza" e si scoprono nuove 
pozioni magiche e nuove armi. L'azione è 
molto coinvolgente e il giocatore rischia di 
essere completamente "catturato" dal gioco, 
con il rischio di rimanere per molto tempo 
davanti al video. Nel filmato finale del primo 
episodio di Diablo 1, il "cattivo" non aveva 
nessuna intenzione di morire Questo lasciava 
intuire al giocatore un suo possibile ritorno. 
Infatti costui non è solo tornato, ma e anche 
deciso a farsi aiutare da due suoi altrettanto 
malefici fratelli imprigionati sulla Terra. Una 
delle prime missioni con le quali cimentarsi 6 
quella di scovarli prima che lo faccia il Diablo e 
ucciderli, altrimenti sono guai Inizialmente è 
possibile scegliere il proprio personaggio tra 
ben cinque categorie di guerrieri: I' 
Amazzone, il negromante, la Strega, il Barbaro 
e l'immancabile Paladino. Le missioni si svol¬ 
gono in quattro enormi reami e l'ambientazio- 
ne e distribuita tra esterni e interni con molti 
scenari dalla grafica ben curata, totalmente 
diverso dalla prima edizione dove l'azione si 
svolgeva esclusivamente sotto terra. Gli 
oggetti raccolti durante le missioni aiutano a 
migliorare le abilità del proprio personaggio 
che, però, ha una capacità limitata di "carico", 
ma ogni volta che il limite viene raggiunto è 
possibile depositare in un forziere parte degli 
oggetti, per andarli a recuperare all'occorren- 
za. Sono disponibili diverse classi di armi, dai 
più comuni utensili fino ai potenti bastoni 
magici, Ogni volta che verrà liquidato un 
vostro nemico la sua arma cadrà a terra e voi 




potrete agguantarla. Vi è anche la possibilità di 
giocare in rete tramite Battle.net che permet¬ 
te lo svolgimento di partite a otto partecipanti. 
Requisiti mimmi: Pentium II 333 MHz: 32 MB 
di Ram: 650 Mb di spazio libero su disco; let¬ 
tore CD-ROM 4x; scheda video compatibile 
direct. 

Accelerazione 3D opzionale. 

Distribuito da LEADER 
Prodotto dalla BLIZZAR D entertammen 
lhtt p;//www blizzard co.uk)| 

> per Windows 95/98/NT 


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‘ "ij > T T ' V • 

Ti» r ai Va 


I requisiti minimi sono: 

Pentium II, 333 MHz 
Scheda 3D; 64 MB di Ram. 

Altre informazioni potete trovarle al sito uffi¬ 
ciale: |http://www.totalwar .corri 
Per soluzioni a problemi tecnici o patch del 
gioco basta collegarsi al sito ufficiale 
dell'Assistenza Tecnica della Elctronic Arts 

I T lHh ?A.A^A, ni fla ' i-h cnnnraH 


v,ìV 



- v 


I gioco è ambientato nel Giappone del 
16esimo secolo, epoca nella quale il paese 
era diviso in numerose piccole regioni che 
combattevano l'uria contro l'altra per ottenere 
la supremazia su tutte, Il giocatore veste i 
panni del Daiymo (simile a un Signorotto dell' 
era feudale) che controlla una di queste regio¬ 
ni. Ha il compito di formare eserciti e di 
costruire difese quali: castelli, edifici di pietra, 
fortini e fortezze. 

Per fare tutto ciò incassa le tasse, poste sui 
raccolti che ci sono periodicamente nelle sue 
terre, sottoforma di KOKU (riso), unità di 
misura adottata nel 16esimo secolo. Sarà 
importantissimo per il giocatore riuscire ad 
ottenere la maggior quantità possibile di koku, 
senza la quale si perde potere. 

Le truppe sono formate da Nlnja, Samurai, 
monaci guerrieri, arcieri a cavallo, moschettie¬ 
ri e molti altri, i quali saranno addestrati e 
pagali in koku. Personaggi importanti sono: il 
Taisho ossia il generale che guida le truppe in 
caso di battaglia, gli emissari che negoziano 
con le regioni confinanti e le spie che hanno il 
compito di infiltrarsi tra le truppe nemiche e 
ucciderne i generali. Non sarà importante solo 
vincere le battaglie ma anche non aver conflit¬ 
ti con il popolo. 

Comunque lo scopo finale del gioco è quello 
di diventare Shògun ovvero dittatore e padro¬ 
ne di lutto il territorio Giapponese. Per quan¬ 
to riguarda la grafica, le battaglie in campo 
aperto sono a dir poco spettacolari e curate 
nei mimmi particolari. Durante gli scontri il 
gioco si concentra in un territorio 3D. 


E distanza di due mesi dalla sua uscita. 
Euro 2000, la versione "Campionato 
europeo” del noto "FIFA 2000", si mantiene 
saldo al primo posto nelle classifica dei giochi 
più venduti. La struttura di gioco è sostanzial¬ 
mente identica quella di FIFA 2000, con la 
differenza che è possibile organizzare e gioca¬ 
re al PC il nostro "Europeo" di calcio, con la 
speranza che il nsultato della finale sia diverso 
da quello reale del 2 luglio. E' un gioco 
"ARCADE” (niente a che fare con il famosis¬ 
simo e realistico "WINNING ELEVEN 4" della 
" KONAMI" per Playstation): passaggi facili e 
sempre perfetti, cross pennellati alla perfezio¬ 
ne e tiri "telefonati" in porta dalla CPU 
L'opzione principale, naturalmente, è quella 
del campionato dove potrete scegliere una 
delle squadre di questo continente (anche 
quelle che non si sono qualificateli e intra¬ 
prendere il cammino a partire dal 1998. 

Altre scelte possibili sono quelle di giocare 
un'amichevole, organizzare tornei a piacere o 
disputare una partita fissando una quota di 
reti da raggiungere, 

Interessante è la sezione di allenamento dove 
vi saranno dati dei compiti come ad esempio 
quello di scattare anticipando l'avversario sul 
pallone e infine crossare al centro dell'area di 
rigore In "EURO 2000" vi é anche la possibi¬ 
lità di rinominare i giocatori, cambiare i loro 
valori e il loro aspetto fisico (occhi, naso, 
bocca e capelli), c'è da dire comunque che i 
risultati non sono ancora vicini alla realtà ma 
siamo sulla buona strada Per quanto riguarda 
la grafica gli stadi sono migliorati notevolmen¬ 
te come pure i manti erbosi I disegni dei gio¬ 
catori sono stati perfezionati rispetto a "FIFA 
2000 " e la novità sta nel fatto che le divise 
possono imbrattarsi nel momento in cui c'è 
un'azione che porta il calciatore a terra. 

Per quanto riguarda l'hardware è sufficiente 
un Pentium II 266MHz, un buon acceleratore 
grafico e 64 mega di Ram. 


42 


MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000 











SISTEMA AUDIO ACS 54 


SISTEMA AUDIO ACS 33 


Il suono allo 

STATO DELL’ARTE 


ALBATR 


SISTEMA AUDIO ADA S80 


QTi SEIMNHEISER 


LA INI SI NG 


ALTEC 

LANSING 


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Oggi, la musica di domani 


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CONSULTING A 






















W 



Il regalo giusto al momento giusto 


O'In anlall 

i • Un Loran/o pitto»* 



Radarware, esperienza 
da Victoria's Secret 


VICTORIA > SI CREI 


Anche se ancora non è Natale 
forse è comunque meglio pre¬ 
munirsi per tempo. Fare un 
regalo, che sia di compleanno, 
o per un onomastico o una 
ricorrenza, mette sempre in 
imbarazzo. Prima la decisione di 
cosa regalare e poi il problema 
di dove trovarlo e soprattutto di 
quando andare a cercarlo. Con 
TiRegalo.IT la soluzione è on- 


line. Basta un click e per ogni 
occasione o ricorrenza ecco il 
regalo giusto. Una vasta 
gamma di merceologia e di pro¬ 
dotti, dai semplici gadget alle 
griffe firmate. Il tutto confezio¬ 
nato con intelligenza dagli 
esperti di TiRegalo.IT che 
hanno già pronti vari kit a 
seconda della personalità del 
destinatario. 


Durante la sfilata di moda di 
Cannes, trasmessa dal vivo su 
internet dal sito di Victoria's 
Secret, oltre due milioni di visi¬ 
tatori si sono connessi per assi¬ 
stere alla sfilata del principale 
rivenditore di intimo femminile. 


Radarware che ha curato le 
tecnologie per bilanciare il traf¬ 
fico di rete del sito Victoria's 
Secret ha deciso di rendere 
disponibile a tutti la stessa filo¬ 
sofia denominata WDS (Web 
Server Director) 


Su Net4Music, musicisti on-line 
ma con diritto d'autore 


www.tfregalo.il 


Windows Media Guide sceglie Vitaminic 

(vltOMlNlc) I 


rii:«n-'n:H"';wrrn 


on line , , i ' on board 


iuiiIé'iiui uni (ansai usai 


( ARTISTI DI TUTTO II MONDO 





i <*»• wi.»•«* 4 


IfcWlr ••*•►1! 1(1 ><fl 


A*» mi VMt 



Un recente accordo prevede 
che la grande banca dati multi¬ 
mediale Windows Media 
Guide che sarà direttamente 
accessibile attraverso il 
Windows Media Player 7 rice¬ 
va i contenuti entertainment 
direttamente da uno dei più 
attivi siti musicali: Vitaminic. 
Con i suoi 20.000 brani suddi¬ 
visi in 250 generi musicali 


Vitaminic si propone come 
uno dei più forti network verti¬ 
cali con siti in Italia, Francia. 
Spagna Germania, Regno 
Unito, Olanda, Svezia ed USA. 

Il formato del nuovo Player 
(Windows Media Format) per¬ 
mette una qualità audio a livel¬ 
lo CD con una occupazione 
dimezzata rispetto al pur ecce¬ 
zionale MP3. 


www.vltamimc.il 


Il famoso portale per la musi¬ 
ca ha da poco attivato un 
nuovo servizio che permette 
ai musicisti di essere presenti 
sul Web sia con spartiti che 
con file MIDI, senza per que¬ 
sto perdere i proventi derivanti 
dal diritto d'autore. Cantauoti, 
compositori ed editori indipen¬ 
denti potranno vendere on-line 
le loro opere d'ingegno grazie 



ad un nuovo sistema chiamato 
IDDN (Inter Deposit Digital 
Number) in gradi di eliminare il 
plagio e la duplicazione non 
autorizzata. 

Il pezzo sarà inserito nel 
catalogo on-line di Net4Music 
(oltre 60.000 brani) al prezzo 
stabilito dal musicista che rice¬ 
verà una percentuale sulle 
vendite. 



44 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 




























































Biglietti aerei on-line con AirEurope 
^Airl.un >|x‘ 



Anche AirEurope, nota linea 
aerea, si espande su Internet 
offrendo un servizio denomina¬ 
to "on line on board" che aiu¬ 
terà molti navigatori a volare 
senza preoccupazioni, Infatti, 
l'utente potrà acquistare t 
biglietti aerei della linea diretta- 
mente on-line, sfruttando inol¬ 
tre le vantaggiose tariffe spe¬ 
ciali offerte esclusivamente dal 


sito. Sempre in linea si potran¬ 
no effettuare le prenotazioni e 
le transazioni, che si concretiz¬ 
zeranno con l’invio al passeg¬ 
gero di un biglietto virtuale, rap¬ 
presentato da un codice di 
autorizzazione, rilasciato per 
ricevere direttamente a casa o 
all'aeroporto il biglietto reale, 
evitando in questo modo inutili 
code o perdite di tempo, 


www.airaurope.il ; 


Cercare lavoro sul Web 



Stepstone apre anche in 
Italia un sito in cui si può tro¬ 
vare un ampio database di 
aziende che ricercano diverse 
figure professionali. Sono 37 
le categorie che spaziano, dal 
settore informatico al com¬ 
merciale. dal volontariato al 
turismo; a ricerca avvenuta, il 
visitatore può inviare gratuita¬ 
mente il proprio curriculum o 


iscriversi alla mailing list con le 
opportunità di lavoro deside¬ 
rate aggiornate quotidiana¬ 
mente. 

Stepstone può contare su 
112.000 offerte di lavoro in 
Europa e 38.000 in Italia, con 
clienti quali Andersen 
Consulting, Coca-Cola, 
Deutsche Bank, Ericsson, 

IBM, Microsoft e Nokia 


www.stepstone.IU 


Ligabue su Internet con IOL 


ONAÓis-r 


V * Tatfiofreccla 

V > ^ 

: . x 

•* . ^ il ^ 


Italia OnLme, il portale di 
Infostrada, propone un nuovo 
interessante servizio una radio 
on-line dedicata al mondo della 
musica dal nome Radiofreccia. 
Questo nome è stato scelto 
perché l’animatore, "quando 
potrà e quando avrà voglia" 
queste le sue testuali parole, 
sarà la rockstar emiliana 
Luciano Ligabue. La radio pro¬ 
porrà al pubblico trasmissioni 
"on-air” e tre diverse sezioni 
d’ascolto: "Online" che ospi- 




terà i contributi del Liga e dei 
suoi amici, "Canali" per ascol¬ 
tare rock, rhythm ’n blues e i 
grandi successi degli anni '60 
e 70 e infine "Archivio” per 
l’ascolto su richiesta Inoltre i 
visitatori potranno crearsi un 
palinsesto personalizzato, adat¬ 
tando la lista dei brani tramite 
un programma intelligente. 
Successivamente, i navigatori 
più fedeli e creativi si potranno 
anche proporre come disc- 
jockey Web. 


radlo.lol.lt - www.llgabue.com 


Lycos: più servizi e più surfing 


LYC 'S 


U '.ai f. a wun« ii iie't 1 . 


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JUMl 


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IgLthriy 


.fili jiHlBMW 




Lycos, noto portale europeo, 
arricchisce la propria homepa- 
ge con una serie di nuovi ser¬ 
vizi, rivolti a migliorare il rap¬ 
porto con i naviganti più 
agguerriti. 

Una delle prime novità 
riguarda la nuova metodica di 
ricerca, che unisce il meccani¬ 
smo tradizionale di indicizza¬ 


zione automatica con le direc¬ 
tory e una particolare selezio¬ 
ne con relativi commenti da 
parte della redazione. Inoltre, 
grazie ad un accordo firmato 
con Secondamano, gli utenti 
potranno trovare on-line tutti 
gli annunci economici che 
desiderano direttamente dal 
sito di Lycos. 


www.iycos.ti 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


45 













































Wah 

■vcwa 


Domini a 63 caratteri, da oggi si può 



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0— • 

0 »• o O »• 

o -« ® 

0 —• 
o-® 

O— * 



I domini con tre caratteri sono 
stati già tutti assegnati da diver¬ 
so tempo, anche quelli a 4 stan¬ 
no per finire e quelli corti, ma 
con un senso compiuto, sono 
ormai quasi tutti presi. Perché 
allora non provare ad usare la 
fantasia e scegliere un nome di 
dominio veramente lungo? 
Register.it vi propone la possibi¬ 
lità di registrare domini lunghi 
fino a sessantatre caratteri, cosi 


se "crostata.it" non è piu dispo¬ 
nibile. tanto vale tentare un 
altrettanto accattivante "ilpara- 
disodellacrostata.it” 

In Italia ci sono ormai oltre 
200.000 domini registrati, ma la 
Germania viaggia già da tempo 
sopra i due milioni. Se l'anda¬ 
mento dovrà ripetersi anche qui 
da noi Register.it sarà l'ancora 
di salvezza per molti navigatori 
disperati 


www.register.it 


L'Internet Key Award 
assegnato ad eDreams 



Grazie anche ai suoi 100.000 
utenti registrati eDreams, uno 
dei più attivi siti per il turismo 
ed i viaggi ha ricevuto, ex 
aequo con Diesel, il prestigio¬ 
so premio, assegnato da una 
giuria di giornalisti ed esperti 
delle più autorevoli testate, 
per la categoria "Business to 


Consumer" eDreams si con¬ 
traddistingue per la qualità e 
la serietà delle sue eGuide, 
che accompagnano i viaggia¬ 
tori nella selezione e nella 
costruzione della propria 
vacanza, nonché per i con¬ 
corsi indetti tra tutti i visitatori 
del sito. 


L'automobile on-line 
con Quattroruote e CiaoWeb 



La prestigiosa rivista dedica¬ 
ta alle auto ed ai motori ha 
avviato una collaborazione per 
la fornitura dei contenuti del 
canale Motori del portale 
CiaoWeb. 

Schede tecniche, risultati 


delle prove, confronti, articoli 
e reportage, questi i principali 
contenuti di questo interes¬ 
sante canale che offre anche 
un'area giochi ed un forum 
sempre dedicato al mondo dei 
motori 



-eUuMMb.lt/matnr | 


Imation come 007: 
The Floppy Never Dies... 



A sorpresa la Imation ha 
annunciato la disponibilità di 
un lettore di floppy disk da 
1 44 Mbyte, che supporta 
ovviamente anche gli 800K 
Mac e i 720K PC. per USB. 
Questo oggetto, autoalimen¬ 


tato da USB, che stranamen¬ 
te non legge i SuperDisk 
della stessa Imation, costa 
79.99 USD, quasi duecento¬ 
mila lire! In stile con il new- 
deal Apple, il look trasparente 
e colorato 




46 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















































































On-line il sito della spedizione 
"Levissima ForEverest" 


Vitaminic e Kataweb si alleano 
per costituire e-DIMA 



/tilt fonti 


IfvVN 

•il. . r—é 





La spedizione, partita il 13 
maggio per il Campo Base 
dell'Everst, alla quota di 5200 
metri, ha come obiettivo 
quello di ripulire il versante 
tibetano-cinese della monta¬ 
gna più alta del mondo per 
realizzare una nuova Isola 
Ecologica. 

Durante un intero mese la 
squadra della Levissima 


ForEverst riporterà alla origi¬ 
nale purezza la "Montagna 
Sacra" deturpata da tonnella¬ 
te di rifiuti lasciati II dalle 
numerose spedizioni. 

Grazie ad un computer por¬ 
tatile ed un collegamento 
satellitare la spedizione con¬ 
dividerà con gli internauti l’e¬ 
mozione dell'avventura più 
alta del mondo. 


Kataweb, il portale del 
Gruppo Editoriale L'Espresso, 
e Vitaminic, uno dei più attivi 
siti di promozione musicale, 
si alleano per costruire e- 
DIMA la European Digital 
Media Association, che si 
propone di tutelare le aziende 
e gli artisti che al Web affida¬ 


no le proprie opere d'inge¬ 
gno. 

La e-DIMA si avvale dell’e¬ 
sperienza di DIMA, la società 
che in america riunisce già 
oltre 53 aziende legate dalla 
problematica dello sfrutta¬ 
mento delle opere coperte da 
copyright. 


www.iAvissima.il ; 



La rete di vendita di Pagine Utili 
si sposta su Jumpy 


Il portale Jumpy.it ha conclu¬ 
so un'intesa con Pagine Italia 
S p A., tutte e due imprese del 
gruppo Fininvest, per la crea¬ 
zione di un servizio diretto di 
"Business to consumer” che 
sfruttando la capillarità della 
rete di agenti delle Pagine Utili 
permetterà alle piccole e 


medie aziende un più facile 
accesso all’e-business. 

Il database delle Pagine Italia 
comprende oltre 80.000 azien¬ 
de, 3 milioni di società e 1600 
settori merceologici con un'of¬ 
ferta commerciale che già sul 
nascere si prospetta completa 
e capillare. 


wwwjumpy.lt 


Via Internet: Mac0SRadio.net 

Want to heat about upcoming 
broadcastvi' 

Jomour mai Img listi 

•mail addressl 

| Submll | 


1 


Nasce Mac OS Radio.net: 
un'emittente radio interamen¬ 
te dedicata agli utenti del 
Macintosh. 

L'iniziativa, manco a dirlo, è 
targata USA, dove il tifo da 
stadio (non calcistico, visto 
che il calcio in America non lo 
guarda nessuno) vuole che 
per ogni tifoseria esistano infi¬ 
niti gadget. Di questo si tratta, 
in fin dei conti, ma di notevole 
qualcosa c'è: la radio esiterà 



solo in rete (d’onde il '.net") e 
sarà diffusa con tecnologia QT 
Streaming. 

Per essere ascoltata, basterà 
il QuickTime in versione 4 o 
successive, una buona con¬ 
nessione di rete ed una cono¬ 
scenza dell'americano parlato 
che prescinda dal labiale. 

Per essere goduta, invece, 
sarebbe meglio avere una 
conoscenza dei computer che 
prescinda dal Mac. 




£2 


Mac OS 

• Curmit Broadcast! 

• Previous Broadcast! 

• Advortiser Iido/FAQ 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


47 








































































Apple 

Strategia e Logistica 


Quanto sta per succedere nel mondo Macintosh viene da lontano e, nelle intenzioni 
di chi lo guida, dovrà portare altrettanto lontano. 


di Nero Beni 




Ad hunc locum 
perventum est, 
non alienum esse, 
videtur... 


Experience Apple 

Job Opportunities & Intemships 


Cesare, colui che viene da 
alcuni considerato l'ultimo 
repubblicano della Roma di 2KY 
or sono, e da altri il primo 
Imperatore, in virtù di questo 
dualismo storiografico può 
essere comunque posto a 
pieno titolo come spartiacque di 
due epoche. 

Lo stesso Julius (Giulio ce lo 
chiamiamo noi con la stessa 
arroganza con la quale traducia¬ 
mo in Cartesio e Keplero nomi 
altrui) diceva, nel De Bello 
Gallico, le parole che trovate nel titolo, 
come introduzione ad un libro (capitolo) 
in cui si accingeva a narrare dei costu¬ 
mi dei Romani e dei Galli e di come la 
sua profonda conoscenza di entrambi 
lo avesse portato alla vittoria sui secon¬ 
di (ed alla morte per mano dei primi!). 

La frase suona come "A questo punto 
della narrazione, non sembra fuor di 


luogo...’. 

Lungi da me paragonare il Jobs di 
oltreoceano al Caesar nazionale, ma le 
gesta dei due, giunti a questo punto 
dell'anno, non sembrano essere ispira¬ 
te da sentimenti poi tanto diversi. 

Oddio, il frigo! 

Queste pagine sono state scritte con 
larghissimo anticipo rispetto al momen¬ 
to in cui le leggete, dunque sono stato 
posto dinanzi ad una scelta riportare 
delle news attuali al momento in cui 
scrivo, che arrivano a voi dopo qualche 
mese estivo passato nel frigo ma senza 
corrente perché siete dei vacanzieri 
previdenti, o tirare ad azzeccare qual¬ 
che 'colpaccio' alla Nostrudamus. spe¬ 
rando di non toppare troppo. 

Invece di tirare ad indovinare, sedia¬ 
moci sotto l’ombrellone da buoni amici 
e discutiamo di questi mesi di lavoro 
altrui prima di riprendere il nostro. 


Due ottimi motivi 

Quest'anno duemila, tolti i timori per 
i conti correnti bancari, come se il vero 
problema del vostro rapporto con le 
banche fossero i computer (!) ha visto 
il ritorno di Apple tra i G8, cioè tra i primi 
produttori di informatica del mondo In 
realtà nell'educational statunitense e nel 
mercato dei portatili nipponico ha nuova¬ 
mente raggiunto la leadership con per¬ 
centuali da capogiro. 

Tutto quanto sopra è confermato da 
due accadimenti recenti: il WWDC 
(Conferenza Mondiale degli Sviluppatori) 
ed il Career Open House (Porte Aperte a 
chi vuole lavorare). 

é WWDC 


'NohOmiò Devebpers Conference 2000 

Primo evento 

Nel primo Evento Apple annuncia la 
strategia e la tempistica definitiva di 
Mac OS X K http://www.apple.comf 
macosx) Mac OS X è il Bello Gallico di 
Jobs, cioè una campagna di conquista 


48 


MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000 











icrosoft 


for Mac OS X 





“1E 5 for Mac OS X 
is just die first steji.' 


per aumentare gli introiti ed una guerra 
necessaria per evitare pressione ai confi¬ 
ni di un territorio vasto e dubbiamente 
amministrato e difeso. Apple non avreb¬ 
be potuto riscrivere Mac OS 9 per farlo 
diventare un sistema operativo al passo 
coi tempi per moltissimi motivi tecnici e 
di marketing; in poche parole non avreb¬ 
be potuto scrivere un Mac OS 10. 
Brevemente ricordiamo che i motivi tec¬ 
nici sono (non limitatamente a) il fatto 
che il sistema poggia ancora sulle 
ROM per l'interfaccia e quindi non 
potrà mai avere uno strato di astra¬ 
zione dall'hardware (anzi!), non sup¬ 
porta i thread concorrenti e dunque 
non garantisce sopravvivenza a nes¬ 
suna applicazione, non è portabile 
su altre piattaforme e quindi non ha 
un parco di sviluppatori sufficiente 
alla sopravvivenza. 

L'unica via era quella di abbraccia¬ 
re una piattaforma molto più diffusa 
del Mac OS che avesse una nutrita 
schiera di sviluppatori a basso 
costo, fosse già conosciuta nel 
mondo e fosse applicabile sui Mac. 

Se avete pensato a Windows 
segnate 0 punti, se avete risposto 
BeOS segnate 1 punto, se avete rispo¬ 
sto Unix segnate 3 punti; se avete rispo¬ 
sto Linux segnate 5 punti 

Tra un po' saremo tutti degli utenti 
Linux, il più bello del mondo, avremo 
molte più opportunità di lavoro (andate a 
fare un colloquio e presentatevi come 
sviluppatore Mac oggil) faremo parte di 
una comunità che ha tutto da insegnarci 
e toglieremo finalmente il documento 
Mac OS ROM dalla nostra vita. 

Alcuni ci hanno creduto subito, altri no. 

Per dare tempo anche ai pentiti di 
rimettersi in pari (attenzione, non parlia¬ 
mo di singoli, ma di aziende, quelle che 
saranno il destino di Apple), al WWDC 
Jobs annuncia il ritardo di Mac OS X; 
dunque non aspettatelo a giorni, ma fra 
un quadrimestre, insomma in tempo per 
i regali di Natale. 

Secondo evento 

Apple cerca gente. E la cerca con tanta 
avidità che ha detto: venite a One 
Infinite Loop, Cupertino (CA) il 20 e 21 di 
Giugno e diteci cosa sapete/volete fare. 

Segno di crescita, ok, ma se avete 
letto fin qui avrete sospettato che il fatto 
vero è un altro: Apple cerca gente 
nuova, gente che sappia il fatto suo in 
tecnologie ed ambiti (Linux, Java. etc.) in 
cui la stessa Apple comincia a muovere i 
primi passi. Non solo, ma vendere un 


prodotto (stiamo parlando di Stati Uniti 
d'America, ricordatelo) significa suppor¬ 
to, help desk, on-site ed altre parole che 
non vi suonano familiari perché vivete 
qui in Italia, ma che in America sono 
discriminanti a volte più della stessa 
bontà del prodotto (cioè in USA stanno 
all'estremo opposto); chi risponderà 
all'americano imbecille ed incazzato che 
non trova il Menu Mela in alto a sinistra? 
Sicuramente solo una parte di coloro 
che hanno sempre consigliato in 
sequenza di "resettarelaPRAM", "rico- 


struirelascrivania", "riavviare", "cambiare- 
labatteriatampone'. Adesso qualcuno 
dovrà spiegare ai divoratori di hambur¬ 
ger come rimettere in sincronismo i pre- 
comps da terminale. 

Non solo, ma WebObjects 5 
l lhttp://www. apple.com/wd bobiects/) 
sarà interamente scritto in Java. una tec¬ 
nologia verso la quale gli utenti con la 
Mela si sentono ancora in Serie Cadetta 
ma che all'ultimo JavaOne 
|inttp://iava.sun.com/iavaone/| Jobs ha 
rassicurato diverrà la piattaforma di riferi¬ 
mento, mentre A ppleWorks 
< |http://www. apple.com/tj ppleworks/) 
viene già venduto come "Il ponte tra i 
due mondi', cioè: chi compra oggi 
AppleWorks 6 lo usa sia sul Mac OS 9 
che sul venturo Mac OS X, istallandolo 
proprio dallo stesso disco. Facile a dirsi 
e, purtroppo, laggiù il Mercato funziona 
proprio perché qualunque fesseria dici ti 
credono e qualunque cosa seria o meno 
ti smentisce non ti credono più. 


Caesar, cum in Galliam 
venit... 

Accordo Apple/Reai 

Allora, quando Steve arrivò in quel di 


Internet Explorer File Edit View 

o e 




Cupertino con la "I" 
davanti a CEO siglò 
quasi subito un patto di 
non belligeranza con 
Microsoft che entrò nel 
pacchetto azionario con i 
un 10 percento, ma 
senza diritto di voto ' 
che fece urlare allo 
scandalo, di cui ora non 
si ricorda quasi più nes¬ 
suno. 

Intanto la quota azionaria è al 
dodici e cinquanta e noi andiamo 
verso Linux. Se adesso siete con¬ 
vinti che come stratega Jobs valga 
quanto il romano illustre (volete 
che a Redmond mandino fallita una 
azienda in cui partecipano?), cogliete la 
sottigliezza del patto 

Apple/RealNetworks (quelli di 
ReaIPlayer) che, se tecnicamente signifi¬ 
ca che i rispettivi Player integreranno i 
reciproci codec, praticamente significa 
che un confine indifendibile è stato spo¬ 
stato oltre il territorio nemico ed ha que¬ 
sto come garante (http://www.real- 
networks.com/) Inoltre la stessa Reai 
userà lo Streaming Server OpenSource 
di Apple come motore del proprio 
RealServer 8 (http://www.real- 
networks.com/products/servers/ ser- 
ver8.html) e Akamai (Apple come azioni¬ 
sta di riferimento) come network prefe¬ 
renziale per la distribuzione di contenuti. 

Per finire, da un accordo d'oltreoceano 
volevate che non uscisse almeno un 
acronimo a tre lettere? 

Eccolo: ATH (Ask, Teli, Help), cioè l'im¬ 
pegno dei due a Chiedere all'utente 
quale dei due player desideri usare di 
default al momento deH'installazione, 
dopo avergli Spiegato l'alternativa e per 
Aiutarlo una volta espressa una scelta. 

Per la cronaca, il libro del De Bello 
Gallico che inizia con le parole che titola¬ 
no questo paragrafo è quello del Veni, 
Vidi, Vici lo WVI . .. 

«e 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


49 






















Basilea. 26-29 Settembre ?nnn 



or^it 


H COMDEX 


Rivolta a tutti i professionisti del mondo IT, ma anche ai soli curiosi che non riescono ad 
attendere il lieto evento di SMAU 2000, il mondo dell'informazione e dell'e-Business 
propone una nuova manifestazione, l’Orbit/Comdex Europe 2000. 



di Massimiliano Cimelli 


L revento avrà luogo a Basilea, 
| situata a nord-ovest della Sviz¬ 
zera vicino a Zurigo, dal 26 al 29 
settembre e si estenderà su una 
superficie netta di 50.000 m 2 per 
un totale di 1.200 espositori. L'or¬ 
ganizzazione si attende dai 70.000 
agli 80.000 visitatori che potranno 
"navigare"nelle seguenti aree 
espositive: computer hardware, 
applicazioni software, telecomuni¬ 
cazioni, networking, periferiche e 
servizi IT, multimedia, prodotti au¬ 
dio-video. document manage¬ 
ment e tecnologie CAD/CAM. 

Ma non solo, nell’arco delle 
quattro giornate si potrà assistere 
a numerose tavole rotonde di 
esperti che discuteranno alcuni 
aspetti della e-community mon¬ 
diale, come il Customer Relation- 
ship Management, il Supply Chain 
Management e i New Markets. 
Inoltre, relatori appartenenti al ra¬ 


mo dell'lnfomation Technology mo¬ 
streranno le varie prospettive per il fu¬ 
turo nei diversi settori, mentre un con¬ 
gresso dal titolo "e-Business Cases” 
presenterà al pubblico alcune strate¬ 
gie di e-Busmess tratte da dodici studi 
analitici di piccole e medie imprese, 
constatandone sia gli effetti sulla con¬ 
dizione commerciale reale sia i limiti. 

La fiera organizzata da Messe Ba- 
sel in cooperazione con ZD Events, 
occuperà cinque padiglioni che ospite¬ 
ranno il pubblico dalle ore 9 alle 18. 

Per informazioni: 

Orbil/comdex 


\nitp//www^rb!tcamdsxiB 
















Web e Internet 

seminari di specializzazione 

• Internet base 

• HTML e basi per lo sviluppo di siti Web 

• WSM - Web Site Manager 

• FrontPage 2000 

• Java 

• Dreamweaver *jfl 

• Flash •% 

• UltraDev A 

• FireworksQ 

• Golive 

• Preparare la tesi con InternetR 

(per studenti di Medicina, Biologia, Psicologia) 

• Internet per professionisti: Psicologi e Pedagoghi 

• Internet nella famiglia e nella scuola: vantaggi 
e pericoli del mezzo (per genitori e docenti) 



In collaborazione con 


Sede dei corsi: MCmicrocomputer School - Viale Ettore Franceschini, 73 - Roma 
tei.06 43219.312 - Fax 06 43219.301 - e-mail: corsi@plurlcom.it 
Segreteria didattica: da lunedi a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 






TRADING ON LINE 
SERVIZI FINANZIARI 


di Luca Seripa 



Internet, cosa si fa per te,., 
non era proprio questa la mira 
di un noto motivo musicale in 
voga tanti anni fa, ma i tempi 
cambiano, le mode passano, e 
così anche gli oggetti di culto. 

Il computer, una volta scono¬ 
sciuto, è diventato una pre¬ 
senza amica nelle nostre case 
come il televisore, il videoregi¬ 
stratore e l'impianto hi-fi e gra¬ 
zie ai nuovi ed avveniristici de¬ 
sign ed ai vivaci colori è ormai 
considerato un oggetto di ar¬ 
redamento, oltre che di lavoro 
e svago. 

Grazie a questo nuovo ami¬ 
co possiamo collegarci ad In¬ 
ternet, la rete mondiale, che ci 
attrae e ci coinvolge nella sua 
maglia con una fonte inesauribile di 
informazioni, permettendoci di comuni¬ 
care con l'altro capo del globo in pochi 
istanti. 

Insomma, nell'era del cogli l'attimo, 
cosa, se non il mercato finanziario, fatto 
molto spesso di occasioni da prendere 
al volo, poteva beneficiare e svilupparsi 
con questo straordinario mezzo? 

La febbre da Trading on line è altissi¬ 
ma. Al bar, in autobus, per strada tra 
una battuta sulla squadra del cuore ed 
un accenno alla politica, c'è sempre 
qualcuno che parla di borsa, di titoli che 
salgono e scendono, di mercati; msom- 
ma siamo un po' stati tutti contagiati e 
quelli che fino a poco tempo fa erano 
discorsi per addetti ai lavori, oggi li trovi 
sulla bocca di tutti. 

Investire in borsa tramite Internet, 
fare acquisti sui vari mercati mondiali 
stando comodamente seduti al PC di 
casa. Diventare Day Trader, ovvero po¬ 
ter effettuare compravendita di titoli 


mobiliari direttamente ed immediata¬ 
mente, è diventata una realtà. I rispar¬ 
miatori italiani, i cosiddetti Bot People, 
sono cresciuti, si sono informati ed ora 
sono diventati manager. L'azienda? I 
propri risparmi. 

Vediamo insieme cosa è necessario 
fare per poter operare direttamente sui 
mercati finanziari. 

La connessione 

E' possibile fare Trading on line con 
qualsiasi computer collegato ad Inter¬ 
net. Indubbiamente il collegamento alla 
rete che si sceglie è molto importante, 
sia in termini di velocità che di affidabi¬ 
lità. A tal proposito disporre di una linea 
ISDN è sicuramente da preferire ad una 
linea analogica. Al momento, per 
un'utenza domestica, risulta troppo 
oneroso un collegamento ADSL. Re¬ 
centemente sono state introdotte tarif¬ 


fe FLAT che consentono di 
navigare senza limiti di tempo 
ad un costo fisso al mese. A 
tal proposito vi consiglio di vi¬ 
sitare i siti di Wind 
iwww-wirìcTiTI o di Galactica 

E www.galactica.itn Infostrada 
www.intostraqa.itl e valutare 
le loro proposte. 

Il broker 

Il broker, ovvero la Sim (So¬ 
cietà d'intermediazione mone¬ 
taria) che permetterà di effet¬ 
tuare le transazioni in Borsa, è 
comunque il tassello fonda- 
mentale per chi vuole operare. 
Il servizio viene offerto sia da 
aziende che praticamente da tutte le 
banche ai loro correntisti; la maggior 
parte usa una piattaforma standard. Gli 
unici due broker diretti sono Fineco 
hwww.tinecp.itl Icon circa 100 .000 
clienti) e Directa iwww.directa.nl Icon 
più di 8.000). Directa è stata la prima 
Sim in Italia ad offrire questo servizio 
già nel 1996. 

Gli elementi da tener presenti nella 
scelta del broker sono i costi di attiva¬ 
zione. le commissioni, la velocità di 
esecuzione degli ordini e delle informa¬ 
zioni. 

Una particolare attenzione andrebbe 
posta alla piattaforma che il broker uti¬ 
lizza per operare, che deve essere sem¬ 
plice, intuibile e permettere, con pochi 
passaggi, di ottenere quotazioni in tem¬ 
po reale, impostare e revocare ordini, 
possìbilmente avere informazioni sul ti¬ 
tolo, book, grafici, notizie. Al momento 
le piattaforme utilizzate sono principal¬ 
mente Fineco, Directa, MilanoFinanza 


52 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 
































TITOLO 

DATA 

COLLOCAMENTO 

PREZZO 

e 

ANNO 1999 

MIN. MAX 

ULTIME 62 SETT 

MIN. MAX 

QUOTAZ. 

16/06/00 

CDB WEB TECH 


42,733 



10,792 

42,074 

13,326 

CENTRO HL 

5 giugno 2000 

30 



47,150 

84,510 

46,540 

E.BISCOM 

30 marzo 2000 

160 



149,630 

277,340 

178,080 

FREBDOMLAND 

19 aprile 2000 

105 



49,200 

99,180 

48,640 

OANDALF 

23 dicembre 1999 

39 

88,690 

197,390 

88,690 

197,390 

110,600 

I.NET 

4 aprile 2000 

176 



265,500 

461,850 

329,620 

OPENOATE 

8 giugno 1999 

34 

37,910 

99,840 

11,964 

128,767 

66,960 

POLIGRAFICA S. FAUSTINO 

29 ottobre 1999 

37 

41,530 

146,580 

41,530 

204,470 

108,060 

PRIMA INDUSTRIE 

27 ottobre 1999 

30 

30,060 

108,820 

30,060 

164,640 

98,960 

TAS 

26 maggio 2000 

35 



64,660 

126,290 

98,070 

TBCNODIFFU5I NB 

TISCALI* 

28 ottobre 1999 

27 ottobre 1999 

46 

36,780 

65,110 

108,960 

405,660 

36,780 

6,511 

247,120 

116,361 

145,18 0 

47,020 


Tonte Mila nominanza del 17/06/2000 ■ Oggi il Nuovo Mercato compie I anno di attiviti 
• Il valore del titolo t etato frazionato / IO 


In questo riquadro sono riportati i titoli tecnologici italiani quotati al nuovo mercato Ad un anno esatto II 7-6-20001 dal suo debutto 



Tenfore, quest'ultima utilizzata in parti¬ 
colare dalle banche, e poi Mediosim, 
Radiocor (quella utilizzata nei borsini) e 
altre. Particolarmente interessante è la 
nuova piattaforma utilizzata dal broker 
Xelion h www.xeiion.itll 

Vediamo allora che cosa deve fare 
chi vuole sottoscrivere un abbonamen¬ 
to ad un broker. Possiamo dire che i 
broker che operano direttamente in In¬ 
ternet ci permettono di accedere alle 
pagine di sottoscrizione, dove fornire 
tutti i nostri dati. 

Successivamente ci verranno inviati 
al nostro domicilio dei documenti, i con¬ 
tratti da firmare e restituire. Conclusa 
questa operazione, si ricevono le pas¬ 
sword con le quali è possibile collegarsi 
nell’area riservata al trader. Naturalmen¬ 
te, prima di poter operare è necessario 
disporre di fondi, operazione che si può 
eseguire con un bonifico. Qualora il 
broker coincida con la propria banca, 
questa operazione non sarà necessaria. 
Infatti i fondi verranno attinti diretta- 


mente dal nostro 
conto corrente. E’ 
comunque neces¬ 
sario aprire un dos¬ 
sier titoli, ovvero un 
conto dove verran¬ 
no "custoditi" i no¬ 
stri titoli. 

A questo punto, 
non rimane che deci¬ 
dere il capitale inizia¬ 
le da destinare all’in¬ 
vestimento, il pro¬ 
prio portafoglio titoli 
e la strategia operati¬ 
va da seguire. 

I costi 

Uno dei motivi trainanti del Trading 
on line consiste neH'abbattimento dei 
costi. 

Operando con i tradizionali interme¬ 
diari, i costi per eseguito sono abba¬ 
stanza elevati. Internet ha permesso di 
abbattere questi costi; attualmente esi¬ 
stono due tipi di commissioni applicate, 


che variano a seconda del broker scel¬ 
to. La prima consiste in una percentuale 
che va dal 1.2 per mille al 1.95 per mille 
ad eseguito, l'altra in una quota fissa 
nell’ordine mediamente dei 19 euro, 
Recentemente i broker, che usano i co¬ 
sti come mezzo di propaganda e strate¬ 
gia di vendita, tendono ad orientarsi ver¬ 
so una commissione fissa, visto che 
stanno scomparendo i lotti di acquisto, 
ovvero il quantitativo minimo di azioni 
da acquistare. 

I mercati 

Nello scegliere il broker, si deve te¬ 
ner conto dei mercati sui quali è possi¬ 
bile operare 

L'offerta è molto vasta e si sta allar¬ 
gando ai mercati dei fondi comuni, oltre 
che delle azioni, e dei warrant. Ma tra i 
mercati esteri continua ad esserci anco¬ 
ra una notevole differenza tra i vari 
broker. 

Nella tabella riporto, per chiarezza, i 
mercati di trattazione ed i relativi indici 
e gli organi di controllo. 


MERCATO 

PIAZZA 

INDICE 

INDICE 

INDICE 

ORGANI 

ITALIA 

MILANO 

MIB 

MI 830 

MIDEX 

CONSOB 

GERMANIA 

FRANCOFORTE 

XETRA 

STOXX 50 

NEUER 

MARKT 

BAWE 

FRANCIA 

PARIGI 

CAC 40 

SBF 

NOUVEAU 

MARCHE 

COB 

INGHILTERRA 

LONDRA 

FTSE 



IMRO 

SPAGNA 

MADRID 

IBEX 35 



CNMV 

OLANDA 

AMSTERDAM 

AEX 




USA 

NEW YORK 

DOW JONES 

NASDAQ 

S&P 500 

SEC 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


53 




























































Attualità 


Per gli stessi mercati sono disponibili 
i warrant. Per il mercato italiano sono 
inoltre disponibili i Titoli di Stato, Obbli¬ 
gazioni e recentemente alcuni Fondi 
d’investimento. 

Le valute di riferimento sono l'euro 
per i mercati europei ed il dollaro per il 
mercato americano. 


Il fisco e le tasse 

I proventi dalla compravendita di titoli 
mobiliari (azioni ed equiparati) sono sog¬ 
getti a tassazione. Il trader può sceglie¬ 
re tra una gestione amministrata con ri¬ 
tenuta alla fonte del 12,5% trattenuta 
direttamente dal broker, o con dichiara¬ 
zione, ovvero in sede di denuncia dei 
redditi si dovranno dichiarare, nell’appo¬ 
sito quadro, i proventi percepiti. 

L’informazione 

II mondo Web e la tecnologia per¬ 
mettono oggi di avere informazioni on 
line immediate ed ovunque. E' molto 
importante poter attingere a questi da¬ 
ti, che comunque devono servire come 
indicatori, ma visti in ottica di "storia", 
ovvero devono poi subire un'elabora¬ 
zione ed interpretazione prima di esse¬ 
re considerati stime Senza questo tipo 
di procedimento si rischia di usare que¬ 
sti dati come notizie utili ad operare, 
aumentando cosi l'esposizione al ri¬ 
schio. 

Per gli utenti che vogliono conosce¬ 
re o approfondire le loro conoscenze, 
indicherò una serie di siti che ho scelto 
tra i tanti esistenti sulla rete. 

I siti classici dell'informazione finan¬ 
ziaria sono II Sole 24 Ore (www.ilso- 
le24ore.it), Milano Finanza (www.mila- 
nofinaza.it), il sito ufficiale della Borsa 
italiana iwww Porsanaiia nil l'agenzia di 
notizie Reuters nwww,remer$ pom i e 
l'agenzia Bloomberg (www.bloom- 
berg.com). 

Troviamo poi una serie di siti dedica¬ 
ti alla finanza, con possibilità di regi¬ 
strarsi e ricevere notizie e news letter 
direttamente al proprio indirizzo di po¬ 
sta elettroni ca. Cito i più conosci uti. 
SoldiOnLine l(www.soidionline.it)l Fi- 
nanzaworld, di Francesco Carlà, che 
contiene una serie di consigli utili 
l( www,finanza world.it)! Finanza 2000 

5 www.tinanza 20 UU.itTl Club Actinvest 
www.actinvest.comil Borsa Analisi, 
che tratta una serie di informazioni con 
grafici che possono essere parametriz- 
zati a seconda delle richieste dell'uten- 


SOCIETA' DI TRADING ON-LINE OPERANTI IN ITALIA 


Nome, banca "madre" 
indirizzo, n° verde 

Mercati Commissione Canone 

operativi (per mille o fissa) mensile 
su eseguiti 

Servizi 

access. 

BAM ON LINE 

BANCA AGR. MANTOVANA 

rwww ham il/Ham()nhna 

800-614652 

ITALIA 1,90 (min 2.5- 
max 26 euro) 

. + 1,3 euro 

ad eseg. 

+ 0,75 euro 
a non eseg. 

4 euro 

(quot, in ritardo) 
25,75 euro 
(quot. online) 

44 euro (+ grafici) 

News MF 

BANCAPERTA 

CREDITO VALTELLINESE 
iwww.crevan 

800-544242 

ITALIA 




BANCATEL 

BANCA DI ROMA 
iwww hancaroma it/hcle) 

ITALIA 

40 euro) 

1,95 (min,5-max 

Gratis 


BANCA 121 

BANCA DEL SALENTO 
twww hanrartekalantn il 

800-121121 

ITALIA 

1,5 

Gralis 

News 

Info sul celi. 

BANCATOSCANAIB 

BANCA TOSCANA 
iwww oancaioscana.il 

ITALIA 1,9 (max 
. 50.000 lire) 

5000 lire 


BANK FAMILY 

POP. CREMONA 
lwww.DODcremona.it 

RISPONDE IL BANCO 

BANCO AMBROVENETO 
iwww. ambito 

800-175175 

ITALIA 

10 euro) 

1,85 (min. 



BG INVESTIRE 

70 euro (+ grafici) 

ITALIA 

15 euro fissa 

Adn Kronos 

30 euro News Ansa, 

BANCA GENERALI 
lwww.Dancaaeneran.it 

800-155155 

BIPIELLE NET 

POP. LODI 

800-023320 

ITALIA 




BPN TRADING 

POP. NOVARA 

Iwww.bpn.H 

800-000555 

ITALIA 1,95 (min.5-max 
19.95 euro) 

Gratis 

Sole24ore 

BORSAWEB 

euro) 

BANCO BRESCIA 
Iwww.hannodihrfiscia il 

800-248248 

ITALIA 

1,85 (max 19,95 

Gratis 

Radiocor 

News 

CARIBANKING 

CARI VERONA 

ITALIA 

1,95 (max 19,95 
euro) 

+ 5.000 lire a 
eseg. 

15.000 lire 


Iwwwxarivftrnnajt/rjarih-h.hlrt 

800-245416 





54 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















































Nome, banca "madre'' 
indirizzo, n° verde 

Mercati Commissione 
operativi (per mille o fissa) 
su esequiti 

Canone 

mensile 

Servizi 

access. 

QUI CARIPLO 

CARIPLO 

lwww.cariDio.il 

800-013939 

ITALIA 1,85 

(min. 10 euro) 

5.000 lire 

News 

Reuters 
e Radiocor 
Cellulare 

CARITRO TRADING 

ITALIA 1,9 

(min. 5000 lire) 


News 

Sole24ore 

C.R.TRENTO E ROVERETO 

Iwww.caritroU 


SMS eseguiti 

CARILASPEZIA 

C.R. LA SPEZIA 
Iwww.carisDe.m 

ITALIA 



COFIMO SIM 

02-722661 

ITALIA 2,75 

(max 90,000 lire) 


Reai Tick III 

CONNECT 

BANCASELLA 

http://www.sella.it 

800-142142 

ITALIA 1,85 

(max 19,95 euro) 

Gratis 

Cellulare 

Interessi 3% 
Newsletter 
Sella mgt 

News Reuters 

CREDIT ONLINE 

CREDITO ITALIANO 

onllne.credit.it 

800-323285 

ITALIA 1,85 

(min.10 euro) 

Gratis 

Circuito TLX 

DIRECTA 

ITALIA 1,95 

(max 35.000 lire) 

Gratis 

Cellulare 

DIRECTA SIM 

oppure 9 euro 
(issa 


Dep.in banche 
che convenz. 


USA 19 usd 


News affari 
italiani 

Report sui titoli 

E-CORTAL 

CORTAL SIM 

Iwww.e-CQrtal.cQrrl 

0-800-101520 

ITALIA, 1 - 3,6 

USA 

FRANCIA, +tasse+evtl. 
OLANDA 

SVIZZERA, 

SPAGNA 

GRAN BRETAGNA 

6 euro 

broker 

Comm. sul 
Nasdaq gratis 

EPTATRADING 

ITALIA 




CARIBO+CARIGE+ALTRE 

[www.eptalrading.c5rr) 


FINECO 

ITALIA 

1,95 (max 
19,95euro) 

Gratis 

Cellulare 

POP. BRESCIA 

USA 

(Nasdaq) 

29,95 usd fissa 


Interessi 4°/cr6% 

http://online.fineco.il 

GERM. 

1,95+ 9,95 
euro fissi 


Moduli IPO 

800-929292 

FRANCIA 

1,95 + 29,95 
euro fissi 


News Reuters 

HB TRADE 

BO 

f^ww nanvirn 

ITALIA 

1,85(min.10 euro) 

SMS eseguiti 

C.R. VITER- 

IMIWEB 

ITALIA 

10 euro fissa 

4 euro 

Cellulare 

S. PAOLO-IMI 

GERM. 

20 euro fissa 


News 

http://www.imiwebtrader.il 

FRANCIA 

20 euro fissa 


"allarmi” 

800-991188 




Moduli IPO 


Attualità 


te » www.borsanalisi.itil Navigando nel¬ 
la rete troviamo poi i siti finanziari dei 
portali come Kataweb (www.kwfinan- 
za.kataweb.it), Yahoo (it.finance. 
yahoo.com), Tiscali (web.tiscalinet.it/ 
borsainternet), il portale di Banca Inte¬ 
sa e Excite Kwww.intesa. excite.itll 

Una nota particolare v a al sito di 
Banca Sella llwww. sella.it)! che si pro¬ 
pone come broker ma che fornisce co¬ 
munque, dopo esserci iscritti gratuita¬ 
mente, un servizio di news letter molto 
completo e professionale. 

Un particolare approfondimento del 
Trading on line lo potrete trovare all’in¬ 
dirizzo (www]TinanzaonTinejt| che ospi¬ 
ta al suo interno il sito di "Cultura Fi¬ 
nanziaria" di Salvatore Guarino 
Iwww. tinanzaonlme.it/monev7yi che 
propone, tra l'altro, un Corso base di 
analisi tecnica. Per chi poi volesse co¬ 
noscere la storia e l'evoluzione del Tra¬ 
ding on line consigliamo la tesi di lau¬ 
rea del Dott. Pietro Favè, che gentil¬ 
mente la mette a disposizione del pub¬ 
blico su Internet all'indirizzo (www.ca¬ 
vavano, com/usr/pietrofavè/) . 

Per le borse di eurolandia, segnalo i 
seguenti siti: Borsa Francese 
» www.bourse-de-pans.trll Borsa Tede¬ 
sca lL yyvyw ^ngu fir- m^ikt ^ e/n m ig] 
start.html) per il Neuer Markt (Nuovo 
Mercato), Borsa Inglese (http://www, 
londonstockexchange.com). Per la bor¬ 
sa americana, il NYSE (www. 
nyse.com) ed il sito del NASDAQ dei ti¬ 
toli tecnologici (www.nasdaq.com). In¬ 
teressante è il nuovo sito di informazio¬ 
ne finanziaria sulla Borsa americana in 
chiave italiana (www.wallstreetitalia 
corni. 


Un commento 

Forse siamo arrivati alla fase più diffi¬ 
cile. Proprio in questi giorni (siamo alla 
metà inoltrata di giugno), assistiamo ad 
uno scenario assai particolare. Sembra¬ 
no finiti i periodi delle vacche grasse e 
le borse mondiali accusano i colpi. 

I ribassi si susseguono e, a questo 
punto, quello che fino a poco tempo fa 
sembrava lo sport più facile per guada¬ 
gnare, è diventato uno strumento dove, 
se non si è più che preparati ed attenti, 
si rischia un massacro. 

A tal proposito voglio riportare un 
commento di Francesco Carlà. che i no¬ 
stri più affezionati lettori conoscono be¬ 
ne, apparso di recente in una sua new¬ 
sletter "... attenti a non farvi coinvolge¬ 
re psicologicamente dai mercati finan¬ 
ziari: la borsa non è un casinò e nem- 


MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 


55 



























































meno un campionato di calcio. Vince 
chi investe meglio e capisce meglio, 
non chi arriva prima o rischia di piu. An¬ 
zi, ridurre il rischio è esattamente 
l'obiettivo di tutti i grandi investitori e ci 
si riesce solo con l'informazione, l'anali¬ 
si e la disciplina". 

Carla non è l'unico che si preoccupa 
del fenomeno Traders on line; qualcuno 
oltre oceano dice che siamo di fronte 
ad una nuova malattia sociale, un po' 
come la dipendenza da Internet 

Molto spesso, il Day Trader, seduto 
comodamente sulla poltrona davanti al 
suo PC di casa, insegue la variazione di 
prezzo di un titolo, senza conoscere 
nemmeno il tipo di titolo e il reale valore 
di ciò che sta comprando o vendendo. 
Si corre il rischio di pensare che questo 
tipo di operazione possa essere un nuo¬ 
vo strumento per arricchirsi. Ma a tal 
proposito, i vari crolli che ci sono stati 
negli ultimi mesi avrebbero ridimensio¬ 
nato il fenomeno. 

Le società che offrono il Trading on 
line continuano a moltiplicarsi, ma sono 
principalmente banche che vogliono of¬ 
frire un servizio in più alla clientela e 
non perdere il treno di questo colossale 
business. 

Come abbiamo visto e facile poter 
operare su Internet con il Trading on li¬ 
ne. Dico facile da un punto di vista 
strettamente tecnico, ovvero computer, 
accesso ad Internet e broker La situa¬ 
zione si complica quando andiamo ad 
acquistare i titoli. 

L'investitore ha a disposizione le 
informazioni sui quotidiani specializzati - 
alcuni tra i principali so no II Sole 24 Ore 
Iwww iisoie2Jorf‘Tn Milano Finanza 
nw.ww-milaaQimana.iiJ Borsa&Fmanza 
-, le news letter via e-mail, o può colle¬ 
garsi ai siti che forniscono informazioni 
in tempo real e - agen zie come Ansa 
I www.ansa.iU Reuters ||www reutei I 
com), Radiocor ed altre -. 

Ma al momento di acquistare, di de¬ 
cidere la cifra da investire e soprattutto 
il titolo o i titoli, ebbene qui entra in gio¬ 
co la professionalità, la capacità di ope¬ 
rare delle scelte oculate, magari suppor¬ 
tate da dati, grafici e studi di settore. 

Insomma, se vogliamo vedere il Tra¬ 
ding on line come una sala giochi o una 
"bisca" dove scommettere sul "caval¬ 
lo" migliore, allora ci fideremo solo del 
nostro intuito e di qualche "dritta" 

Se invece riconosceremo che in fon¬ 
do la posta è alta, stiamo parlando dei 
nostri risparmi, e che quindi dobbiamo 
trattarli con tutti i riguardi, allora do¬ 
vremmo diventare dei professionisti, e 
questo è un lavoro che non si può impa- 


Nome, banca ' madre'' 
indirizzo. n‘ verde 

Mercati 

operativi 

Commissione Canone 
(per mille o fissa) mensile 
su eseguiti 

Servizi 

access. 

INBORSA 

MEDIOCREDITO C. 

Iwww inhnrsa il 

800-044348 

ITALIA 

1.95 

(max. 30 euro) 

Gratis 

(info normali) 
35-80.000 lire 
(analisi prof) 

News Radiocor 

INTRADING 

POP INTRA 

800-800188 

ITALIA 

1.95 (min.7-max 
30 euro) 

Gratis 

(quot. in ritardo) 
50.000 lire 
(quot.online) 


UBERAMENTE 

ITALIA 

1,90 (min 10- 

Gratis 

News MF 


CARI FIRENZE 
Iwww cantirenze.il 

147-008844 


max 25euro) 


tenfore 

Cellulare 


LINEATTIVA 
POP BERGAMO 




800-200700 


ITALIA 


1.75 


11.95 euro 

29.95 euro 


MEDIOLANUM ITALIA 

BANCA MEDIOLANUM 
lwww.mediQlanum.il 

ONBANCA ITALIA 

COMMERCIO E INDUSTRIA 
Iwww.QnDanca-J 

800-101101 


0.195 (min 9.000 Gratis (quot. 
-max 95.000 lire) in ritardo) 
25.000 lire 
(quot.Online) 


interessi 4% 


Interessi : 

Euribor-2pt. 

Cellulare 


PASCHIHOME 

MONTE PASCHI SIENA 

ITALIA 

1.9 (Min. 5 euro) Gratis 


li> i. *. ? ' r *. Xi'UÉj 




800-001472 




PIAZZAAFFARI 

ITALIA 

2.00 

web-tv 

PIAZZAFFARI SIM 
lwww.Diazzaatfansim.il 

02-86459428 


(max 50.000 lire) 


TRADING TIME 

ITALIA 

1.95 Gratis 

(max 19,95 euro) (quot. in ritardo) 


BANCA POP. VICENTINA 


+ 5000 lire a eseg. 50000 lire 


iwww.lraoinalcme il 


(quot. online)70000 lire 

800-023555 


_(+ grafici) 


TRADEONLINE 

ITALIA 

1,95 (min.5- Gratis (quot. 

Newsletter 



max 19.95 euro) estero in ritardo) 

POP. VERONA 


+ 2.500 lire a eseg. 

News MF tenfore 

III. « 


41,23 euro 


800-024024 


(+ qrafici) 


TWICE TRADE 

ITALIA 

2,00 o 18 euro fissa gratis o 8 euro 

News Ansa 

TWICE SIM 
lwww.twicetrade.il 

808-279929 

USA 

28 o 35usd fissa 


VIRTY 

POP. ETRURIA E LAZIO 

ITALIA 

nd 


lwwwDDei.il 

800-104410 




WEBANK 

ITALIA 

2,00 (min 10.000 20.000 lire 

-max 40.000 lire) 

News 

POP. MILANO 



Interesse 1% 

http://webank.bpm.it 



Reporl B.Akros 

800-822002 



Cellulare 


Ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2000 

Fonte: http://web.tiscalinet.it/borsainternet/abrokers.html 


56 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















































Attualità 



rare dalla sera alla mattina. 

I recenti risultati negativi delle borse 
europee legate al Nuovo Mercato e del 
Nasdaq hanno au¬ 
mentato il numero 
degli operatori che 
rinvengono ingiusti¬ 
ficata l'euforia con 
la quale il mercato, 
nei mesi scorsi, ha 
accolto qualsiasi ini¬ 
ziativa legata al 
Web. Una riflessio¬ 
ne quindi sul tipo di 
titolo che si andrà 
ad acquistare è 
d'obbligo per 
un'oculata gestione 
del patrimonio, sia 
in termini di perfor¬ 
mance che di dife¬ 
sa del capitale stes¬ 
so. 


Il Trading on line è cresciuto veloce¬ 
mente. Si dice che negli Stati Uniti rap¬ 
presenti il 15% circa del volume giorna¬ 



li 

s 


I»» 



liero degli scambi del Nasdaq. 

Il fenomeno anche in Italia ha rag¬ 
giunto oramai dimensioni tali che non 
può esse re ignorato dalle Autorità. La 
CONSOB Kwww.consob.nl ha dettato le 
prime norme per regolare l'attività di 
Trading on line, stabilendo i criteri per 
garantire la sicurezza dei clienti. 

Si parla anche di una regolamentazio¬ 
ne che dovrebbe essere emanata dalla 
Banca d'Italia liwww.Dancaditaiia.ifil II 
numero dei Day Traders ha raggiunto la 
soglia dei 150.000 con una crescita pre¬ 
sunta a 1 milione nel 2003. 

La Sec in America e l'Imro in Inghil¬ 
terra (equiparabili alla nostra CONSOB) 
hanno elaborato un decalogo di consigli 
per i Day Traders. Avvertono, in primo 
luogo, che tale attività è "estremamen¬ 
te stressante e dispendiosa in termini di 
tempo". Continua la Sec con "la possi¬ 
bilità di incorrere in perdite finanziane 
ingenti, fino alla totalità dei fondi, per 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


57 









































































Attualità 


Venti passi nel mercato 

1 Dimentica le notizie, ricorda il grafico, non sei abbastanza intelligente per sapere come e 
qualmente la notizia influenzerà il prezzo. Il grafico sa già che la notizia sta per arrivare 

2 Compra il primo ritracciamento da un nuovo massimo. Vendi il primo rimbalzo da un 

nuovo minimo. C’è sempre una gran folla che ha perso il primo treno _ 

3 Compra sul supporto e vendi sulla resistenza. Tutti vedono la stessa cosa e stanno so- 

lo aspettando per tuffarsi _ 

4 Vendi allo scoperto sui rally non sulle cadute. Quando il mercato cade gli scopertisti 

entrano in profitto e, dunque, son pronti _ 

5 Non comprare nè vendere su una media mobile maggiore, rileggi il punto 3) _ 

6 Non andare a caccia della spinta inerziale se non vedi l'uscita. Ipotizza che il mercato 

si rovesci nel momento stesso in cui entri tu. Se la strada per l'uscita di sicurezza è 
lunga allora il problema è grosso. _ 

7 I gap di esaurimento spinta vengono riempiti, quelli di fuga e continuazione non vengo¬ 

no riempiti. La vecchia teoria è sbagliata. Operate nella direzione del supporto del gap 
tutte le volte che sia possibile _ 

8 i trend testano i punti di supporto/resistenza ultimi visti. Entrate li anche se fa male 

9 Operate nello stesso senso dei tick non in senso contrarlo. Gli eroi muoiono andate 

nello stesso senso del flusso del denaro _ 

10 Se dovete guardare meglio o cercare bene, l'affare non è li. Dimenticatevi le lauree e 

fidatevi un po di piu' dell'Istinto. _ 

11 Vendi il secondo massimo e compra il secondo minimo. Dopo una brusca correzione il 

primo "test" di qualunque alto o basso incontra una resistenza. Cerca la “rottura" al ter- 
zo o al quarto tentativo. _ 

12 II trend è vostro amico nell’ultima ora, se il volume cresce alle 16.00, non sperate che 

arrivi qualcuno a cambiare il canale _ 

13 Evitate di operare all'apertura, vi vedonol _ 

14 Regola del 5 un trend discendente "rigira" dopo un top, due massimi inferiori e due mi- 

nimi uguali _ 

15 I rialzisti abitano sopra la media mobile a 200 giorni, i ribassisti abitano sotto. I ribassi- 
sti si “mangiano" I rally sotto la media, I rialzisti vengono alla riscossa sopra la media 

16 i prezzi hanno buona memoria. Cosa ha fatto il prezzo l'ultima volta che ha toccato un 

certo livello?. Le probabilità sono in favore di una ripetizione. _ 

17 I gossi volumi uccidono i movimenti. Le “sparate orgasmiche" portano via dal mercato 

sia rialzisti che ribassisti. Dopo partono movimenti laterali. _ 

18 I trend non girano mai su una piastrella. Le inversioni di tendenza si costruiscono lenta¬ 

mente. Il primo brusco ribasso trova sempre compratori, il primo brusco rialzo trova 
sempre venditori _ 

19 I minimi impiegano più tempo a completarsi dei massimi, L'avidità agisce molto più in 
fretta della paura e causa quotazioni che cadono sotto II loro stesso peso 


guidare anche chi muove i primi passi 
nel settore del Trading on line. 

Per fare di ogni utente un potenziale 
investitore on line, Louise (www.loui- 
se.it) mette a disposizione la prima e 
unica "palestra" per allenarsi nella com¬ 
pravendita via Internet dei titoli mobiliari 
del MIB30. 

Indubbiamente la grande crescita dei 
trader e l'incertezza delle borse mondia¬ 
li, ha spinto vari operatori a trovare solu¬ 
zioni-compromessi che permettano da 
un canto l'uso di Internet e dei pro¬ 
grammi di Trading on line, dall'altro ga¬ 
rantiscano l’investitore su di un "rischio 
controllato". 

E" questa, in breve, la proposta di 
Banca 121 Hwww.Danoa IZI.it)] "121 Ri¬ 
sk Control" è un nuovo strumento per il 
Trading on line che consente ai clienti di 
operare senza subire alcuna perdita In 
dettaglio, "121 Risk Control" è un con¬ 
tratto, con durata di 3 o 6 mesi (a scelta 
del cliente e rinnovabile), che permette 
di accedere a un sistema di Trading on 
line sul Mib 30. Il cliente può acquistare 
o vendere nell'arco della giornata, entro 
un limite massimo di transazioni stabili¬ 
to dal contratto. 

Se alla scadenza del periodo previsto 
dal contratto la sommatoria dei risultati 
delle transazioni effettuate giornalmen¬ 
te dal cliente è positiva, la Banca gli ri¬ 
conoscerà l'importo totale degli utili rea¬ 
lizzati; se la sommatoria risulta invece 
negativa, le perdite non saranno addebi¬ 
tate al cliente. 

Il rischio, pertanto, è sotto controllo 
ed è limitato all'importo versato alla sot¬ 
toscrizione di "121 Risk Control". Tale 
importo costituisce il premio che il 
cliente deve corrispondere alla Banca 
per la copertura del rischio. 

Sicuramente molti altri si stanno 


20 Battete in velocità la massa sia entrando che uscendo dalla porta. 
Voi dovete prendere II loro denaro non loro il vostro 


Navigando sui sin di finanza e tacile trovare questo i/quadro che riassume in ven¬ 
ti " proverbi" quelle che possiamo detimre le "dritte " da seguire Naturalmente, 
il gergo estremamente tecnico, le reme comprensibili sono agli addetti ai lavori 


cui si sconsiglia di operare in tal modo a 
chiunque abbia risorse finanziarie ed 
esperienza limitata e bassa tolleranza al 
rischio". (Fonte MilanoFinanza). 

Senza pur fare dell'allarmismo ingiu¬ 
stificato, dobbiamo tener presente l'im¬ 
pegno in termini di tempo e calcolare il 
rischio economico. Consapevoli di tutto 
ciò, possiamo cominciare ad operare. 

Proprio in questi giorni stanno uscen¬ 
do sul mercato trader che permettono 
di "fare le ossa" senza rimetterci l'osso 


del collo. Xelion, la 
nuova sim on-line 
di Unicredito Italia¬ 
no, iwww.xeuonlfl 
permette di simula¬ 
re, con un abbona¬ 
mento di prova di 
un mese, una ge¬ 
stione azionaria. 
L'idea è quella di 
informare la cliente¬ 
la e fornire servizi e 



58 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





















I 15 Comandamenti (per investire bene) di Francesco Cariò 


1 Impara a farti le tue analisi; 
Non è poi cosi difficile, lo credo 
moltissimo nelle analisi fonda- 
mentali: una società non è solo 
un simbolo e un mucchietto di 
numeri E' molto di più. Grazie ad 
Internet possiamo saperne mol¬ 
tissimo. Sulle società. 

2 Non credere a tutto quello che leggi; La maggior parte degli anali¬ 
sti sono pagati per far vendere azioni. Per questo mi fido solo degli 
analisti indipendenti. Fallo anche tu. 


3 Non scegliere un broker solo per il prezzo; E' possibile che ci siano 
spese nascoste. 0 peggio. E magari quando ti serve non funziona. 

4 Impara quando è il momento di 
vendere; Non è vero che è meglio un 
uovo oggi di una gallina domani, Non 
sempre. A volte invece di un uovo 
puoi avere un intero allevamento di 
pollastri, Quelli che hanno venduto le 
ottime azioni che hai comprato tu. 


7 Controlla dove mette i soldi la società, Seguire la cassa della com¬ 
pany è un buon sistema per sapere cosa fare. 

8 Ricorda che le azioni più care possono essere sottovalutate; 
Spesso si perdono soldi a comprare azioni di società che scendono. 
Se scendono ci sarà un motivo. Di sicuro. 

9 Tieni d'occhio il management; Vai dove vanno i managers migliori 
Impara a conoscerli e non li perdere di vista. Mai. 

10 Cerca di prevedere il futuro; La finanza è il futuro dell'economia. 
Quello che succede giorno per giorno spesso non serve a nulla. Se 
non per le indicazioni che può dare sul futuro. E' solo quello che 
conta: il futuro. 

11 Ascolta e comprendi prima di agire; Se non hai capito bene farai 

di sicuro dei disastri. 


flNANZAworld ' 

La comunità iIella Finanza Democratico 


12 Non insistere quando non funzio¬ 
na; Si perdono un sacco di soldi a fa¬ 
re quelle insensate average down: 
comprare altre azioni di una società 
che sta andando male. 



5 Controlla le tue emozioni; La borsa è una metafora dell'esistenza. 
Solo i disciplinati vincono. Gli altri perdono sempre. Anche quando 
pensano di aver vinto. 

6 Guarda dove investono i vincitori; Se Paul Alien (fondatore di Mi¬ 
crosoft con Gates e solo un po' meno ricco di lui) compra un'oscura 
società Internet chiamata Go2net (gnet-nasdaq), un motivo ci deve 
essere. Grazie ad Internet ci sono un sacco di modi per sapere do¬ 
ve mettono i soldi i winners. 


13 Convinci te stesso se vuoi convincere il mercato; Come puoi spera¬ 
re che il mercato vada in una direzione in cui tu per primo non credi? 

14 Non pensare mai che la finanza sia un casinò; Se continui a pen¬ 
sarlo è meglio Las Vegas: almeno II sai quali sono le tue probabilità 
di vincere. 

15 Più sai e più guadagnerai. Le tue probabilità di profitto sono 
uguali alla tua conoscenza del mercato. Sempre. 


\http://www. tmanzaworld.il 



muovendo in que¬ 
sta direzione. Non 
ci resta che aspet¬ 
tare e vedere 
l'evolversi della si¬ 
tuazione economi¬ 
ca mondiale, le 
borse e gli scenari 
che si verranno a 
delineare. Il flusso 
di denaro indotto 
dal mercato dei 
trader è ormai 
troppo elevato ed 
è quindi appetibile 
per le Sim e gli 
istituti finanziari. 
Tutto questo si 
tradurrà in una 
sempre maggiore 
offerta a beneficio 
del risparmiatore, in termini di commis¬ 
sioni e qualità dei servizi. fi® 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


59 




































Windows 
Millennium Edition 

di Aldo Ascenti 



I ritocchi all'Interfaccia rendono il nuovo sistema piu simile a Windows 2000. 

II menu Start è più "navigabile " e si adatta mostrando solo le voci più utilizza¬ 
te Si diffonde il meccanismo di aiuti a fumetti per i neofiti. 


dell'arrugginita "modalità MS-DOS". In 
Microsoft dichiarano comunque che chi 
è rimasto ostinatamente affezionato a 


qualche vetusto applicativo scoprirà che 
probabilmente è possibile continuare ad 
usarlo in una finestra, grazie ad un ulte¬ 
riore miglioramento della già buona ge¬ 
stione dei box MS-DOS delle edizioni 
precedenti. Naturalmente, nei casi piu 
critici, sarà ancora possibile avviare il PC 
con un disco di boot contenente il vec¬ 
chio sistema operativo. In compenso, 
la mancanza di una fase di avvio che 
passi per l'MS-DOS rende il boot- 
strap di un sistema con Win ME 
sensibilmente più veloce, senza 
alcun lampeggiare fugace di inu¬ 
tili messaggi in modo carattere. 


Sarà chiamata Millennium Edition e 
rappresenterà l'ultimo atto del lungo per¬ 
corso del codice di Windows 9x, già dato 
per spacciato con l'avvento di Windows 
2000. Con la saggezza della maturità 
Windows ME risolve, invece, molte delle 
difficoltà e inefficienze delle versioni pre¬ 
cedenti, suggerite dalle esperienze di mi¬ 
lioni di utenti raccolte da Microsoft in 
anni di leadership indiscussa. 

In attesa di vedere il nuovo siste¬ 
ma invadere gli hard disk di quasi 
tutti i notebook e desktop di pros¬ 
sima commercializzazione abbia¬ 
mo avuto a disposizione una re- 
lease beta 3, che dovrebbe es¬ 
sere il preludio all'edizione defi¬ 
nitiva, i cui primi esemplari co- 
minceranno a piovere nei nego¬ 
zi mentre leggerete queste pa¬ 
gine. 


Chiarezza d’intenti 


Mai come in questo caso un siste¬ 
ma operativo Microsoft nasce con 
obiettivi ben dichiarati: rendere la vita più 
facile a quella sempre più grande mole di 
utilizzatori che vedono il compu¬ 
ter come un apparecchio dome¬ 
stico, destinato allo svago, 
all’educazione e alla produttività 
personale. 

Le innovazioni presentate in¬ 
teressano quindi, in modo parti¬ 
colare, la semplicità d'uso e di 
gestione, con limitati ma effica¬ 
ci ritocchi all’interfaccia e gran¬ 
de attenzione ai nuovi strumen¬ 
ti di acquisizione audio e video, 
come le fotocamere digitali o gli 
scanner di ultima generazione, 
che si avvantaggeranno della 
tecnologia denominata WIA 
(Windows Image Acquisition) 
che individuerà le periferiche di 
questo tipo collegate al sistema 
consentendone una gestione 
più diretta, con meno necessità 
di caricare software specifico. 

Nulla di stravolgente dunque, 
con la sola eccezione, forse, 
della definitiva scomparsa 


Un PC in buona 


salute 


Comunque la pensiate sull'af¬ 
fidabilità dei sistemi Windows, lo 
spazio per migliorare non manca di 
certo. Nel nuovo sistema Microsoft 
ha integrato una sene di caratteristi¬ 
che, raccolte nella denominazione "PC 
Health”, volte ad acquisire una rinnovata 
stabilità e, soprattutto, ad aiutare l’utente 
inesperto a gestire le situazioni 
di emergenza. 

Con l'espressione System 
File Protection (SFP) è indicato 
un meccanismo di sicurezza 
contro la troppo frequente 
eventualità che applicativi dal 
comportamento poco ortodos¬ 
so sovrascrivano file e librerie 
di sistema con versioni più vec¬ 
chie o alterate. Il sistema adot¬ 
tato dalI'SFP non è propria¬ 
mente una novità, visto che già 
Windows 98 avvisava in situa¬ 
zioni di rischio e ripristinava se 
necessario i file modificati, ma 
questa implementazione do¬ 
vrebbe essere più sicura e vin¬ 
colante, forse con qualche ri¬ 
schio in più per il corretto fun¬ 
zionamento di programmi vec¬ 
chi o progettati con poca cura, 
ma con sicuri vantaggi in termi¬ 
ni di affidabilità ed efficienza di 
tutto il sistema. 




• 0*4 M '•* 


60 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 











A sinistra, il Media 
Player 7.0 è in grado di 
ricercare autonomamen¬ 
te tutti i Irle multimediali 
presenti nel sistema, 
creando un comodo ar¬ 
chivio. 

A destra , la dialog box 
di chiusura è slmile a 
quella di Windows 2000. 
e nei notebook o nei de¬ 
sktop con sistemi di 
power management 
avanzati sarà possibile 
anche "ibernare " il PC 


Fine della sesiione di lavoio 




Scegkeie una delle «eguenti opzioni 


Chiudi sessione 


T eimna la sessione e attesta il sistema in modo tale 
da consentite hntenuzione deTalmenlazione senza 
fischi 


OK 


Armula 


Una centrale per aiuti 
e risposte 

Un sistema operativo "domestico" 
non può prescindere dall’efficacia del 
suo sistema di guida in linea. Nasce cosi 
l'Help Center, rinnovato nell'interfaccia, 
molto più simile ad una pagina Web, e 
nella sostanza, grazie ad un sistema di 
ricerca e organizzazione delle informa¬ 
zioni davvero innovativo. Nell’Help Cen¬ 
ter, infatti, potranno essere aggregate 
documentazioni sia di Microsoft che di 
terze parti, reperite nelle fasi di installa¬ 
zione locale di nuovi applicativi o diretta- 
mente attraverso Internet, cosi che le 
informazioni in esso contenute siano 
sempre complete e aggiornate. 

Con questo sistema di integrazione 
tra informazioni locali e remote, anche di 
terze parti, si potrà consultare la guida 
per qualunque problema software o 
hardware, poiché anche i produttori di 
periferiche dovrebbero mettere a dispo¬ 
sizione di questo strumento eventuali 
offerte di supporto, come l'aggiorna¬ 
mento dei driver o le FAQ più significati¬ 
ve. Inoltre l'uso della Rete delle Reti 
consentirà una comunicazione bidirezio¬ 
nale tra utenti e case produttrici, attra¬ 
verso un meccanismo di trasferimento 
automatico di informazioni sul sistema 
in uso, con scopi, speriamo, solo di dia¬ 
gnosi dei problemi di funzionamento. 

Sempre dall'Help Center sarà poi pos¬ 
sibile attivare una delle innovazioni più 
significative di questo nuovo Windows, 
ovvero il ripristino del sistema ad una 
qualsiasi data precedente ad un even¬ 
tuale malfunzionamento. Si realizza, co¬ 
si, qualcosa di simile a quanto già otte¬ 
nuto da utility di terze parti, con un Sy¬ 
stem Restore che viene ora gestito di¬ 
rettamente dal sistema operativo e con¬ 
sentirà di tornare a date scelte dall'uten- 


II nuovo Media Player 
può cambiare ''pelle” 
con ladina, anche at¬ 
tingendo alle abbon¬ 
danti risorse disponibili 
sul Web, 



te, come prima di un'installazione a ri¬ 
schio, o di affidarsi ad un sistema di 
check pomt predefiniti, facilmente sfrut¬ 
tabili anche dagli utilizzatori meno smali¬ 
ziati. 


Aggiornato senza 
fatica 

L'efficienza di un sistema operativo 
richiede continui aggiornamenti, spesso 
da scaricare da Internet sotto forma di 
patch e software installabile II sistema 
di AutoUpdate di Windows, già presen¬ 
te nell’edizione 98, è ora in grado di ri¬ 
conoscere quando l’utente è collegato 
ad Internet e di sfruttare i momenti di 
inattività del modem per scaricare, poco 
per volta, le componenti necessarie 
all'aggiornamento. Al termine del down¬ 
load, che potrà essere completato an¬ 
che dopo numerosi collegamenti in ma¬ 
niera trasparente all'utente, il sistema 
informerà della possibilità di effettuare 
una procedura di update e chiederà il 
permesso di continuare con l’installazio¬ 
ne. L'AutoUpdate sarà comunque per¬ 
sonalizzabile completamente, adattan¬ 
dosi alle necessità di ogni utilizzatore. 


Driver firmati 


Parlando di aggiornamenti non va di¬ 
menticato che una delle ragioni alla base 
del rilascio di una nuova versione di 
Windows è la necessità, soddisfatta dal¬ 
la Millennium Edition, di supportare tec¬ 
nologie emergenti come i sistemi di me¬ 
moria di massa USB, i mouse a cinque 
pulsanti, le tastiere con comandi di navi¬ 
gazione e cosi via. Per tutte le periferi¬ 
che che non sarà possibile includere 
nell’elenco di quelle direttamente sup¬ 
portate al momento del rilascio biso¬ 
gnerà ricorre ai consueti driver, la cui tal¬ 
volta imperfetta affidabilità è stata causa 
di instabilità e malfunzionamenti. Per 
scongiurare questo pericolo Microsoft 
ha lavorato in accordo con numerosi 
produttori di hardware per sviluppare un 
programma di certificazione dei driver, 
cosi da dotare Win ME di un sistema 
per distinguere i prodotti affidabili da 
quelli insicuri, che verranno installati a ri¬ 
schio dell'utente La configurazione di 
una nuova periferica sarà, inoltre, un 
procedimento più semplice che in pas¬ 
sato. Windows ME, di fronte alla neces¬ 
sità di installare un nuovo driver, scanda¬ 
glia le unità CD-ROM alla ricerca della di¬ 
rectory corretta, evitando perdite di tem- 


MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 


61 

































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Pei imuoveie i locord <4 
documenti. piogiammi e U 
Web ulte ab <4 i oc erte, 
icettee Cane ola 


(mpotlaaon del menu d aw» e dela bana dele appkcanon 

-3 


PI Vituatea dncomets» 

0 VouatoaEiegu 
Q Vituatea Pielerti 




0I-. ;| Armala | 


Il bello del nuovo sistema è l'alto grado di perso¬ 
nalizzatone. tra l'altro facilmente accessibile da 
memi semplificati. 

po e confusioni che si generano quando 
il percorso dei driver è complesso e i no¬ 
mi non sono autoesplicativi. In più i dri¬ 
ver delle periferiche USB vengono ades- 


A destra, sembra una 
pagina Web ed è in¬ 
vece il nuovo help. I 
link a siti internet veri 
e propri non manche¬ 
ranno, trasformando 
il sistema di aiuto in 
una vera e propria 
"centrale " di appren¬ 
dimento e soluzione 
dei problemi 

A sinistra, la cartella 
"immagini " è il luogo 
in cui il sistema con¬ 
siglia di posizionare i 
nostri file grafici Gli 
oggetti in essa conte¬ 
nuti appariranno co¬ 
me thumbnails di fa¬ 
cile riconoscimento 


:■ Help and SuppofI 


Heip and Suppot 


Soarch 


Inde* I Assistei «upporf I Tour* fc tutortei* 


What would you tike help 
with? 


utina «ino»»» fliUinnnna Etea 

Pertonalumo uni c amputai 

canntflifian i Utina Bit Jnarnti 

e-mnl, Mrmaina, s ’a-.na 
PruaraTO. filai. ?. Faida.' t 
«mw iwr tamauter Punnna 

Smoolhli 

TtaaMatluanna 
noma Ntwortmfl 
rìamea. £aund. BtVidaa 

Puntina. Scuri 



Qifiir Defitti 

Disabilitisi 

Flit a problem 

vie Stimi .Rutta 

àftAtsattiLSuiaafl 


About Help and Support 

The resources in thifl center «vili help you 
leam about your computer and find 
answert to questioni you may have as 
you progress. 

You'll find toiirs, step-by-step mstruction, 
troubleshooters, and links to thè Web for 
thè latest Information. 

Try tho links on thè loft or thè keywot 
search to quiddy fmd what you want 

Recenlly viewed help topica 



Confonda eliminarono collegamento 


m 


n 


v 


E Immote i colegamerto a WrxJowi Meda Player? Questa 
operazione non diaittalerò rappkcanon© 




Mo 


Pai tbwntoloro Wnòom Medi Pia*». urti»* 
nei P amelo d condolo 


senza alcuna precauzione parti¬ 
colare, rendendo possibile la 
sostituzione "a caldo" di hard 
disk o CD-ROM senza nemme¬ 
no aprire lo chàssis del compu¬ 
ter o staccare l'alimentazione. 


L’installazione 


L attenzione agli utenti meno esperti si manifesta 
anche con messaggi come quelli che avvisano dei 
risultati della cancellazione di un collegamento 


so copiati nel sistema già durante la fa¬ 
se di installazione, prevenendo la neces¬ 
sità di accedere molte volte al CD del si¬ 
stema operativo. Se il nostro PC è in gra¬ 
do di sfruttare la tecnologia ACPI (Ad¬ 
vanced Configuration and Power Interfa¬ 
ce), le periferiche realizzate secondo 
questo standard potranno, con Win ME, 
essere rimosse o aggiunte al sistema 


Effettuare l’upgrade da Win¬ 
dows 98 su un sistema un po' datato (64 
MB di RAM e poco più di 300 MHz per il 
processore) richiede una buona dose di 
pazienza, almeno con la versione beta 3. 
Nulla di complicato, beninteso, solo tem¬ 
pi di attesa piuttosto lunghi, poco meno 
di un’ora, e una serie di ben quattro riav- 
vii. Va segnalata la possibilità offerta 
dall'installazione di preservare i file del 
vecchio sistema operativo, cosi da poter 
ritornare sui propri passi se i risultati non 
dovessero soddisfare. 

Per il resto l'installazione è completa- 




62 


La schermata di ricerca è ora accessibile da qualunque cartella, ed é la sressa 
già adottata per Windows 2000 . Ideale per chi ha già dimestichezza di ricer¬ 
che sul Web. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 









































































































A sinistra , con Movie 
Maker ó facile montare 
in casa i propri filmati, 
magari trasferiti da una 
videocamera digitale 
attraverso l'ingresso Fi¬ 
reWire 


A destra, finalmente 
le associazioni tra ese¬ 
guibili ed estensioni 
sono gestire in modo 
semplice e razionale 



A lato, dalle proprietà di ciascun file è possi¬ 
bile cambiare l'applicazione scelta per l'ese¬ 
cuzione di un certo tipo di documento 


mente automatizzata, e l'intervento 
dell’utente è limitato all'inserimen¬ 
to del codice prodotto e a reperire 
un floppy per creare il disco di ripri¬ 
stino. Il programma di setup è tal¬ 
mente a prova di errore da impedi¬ 
re i riawii del sistema finché non si 
è rimosso il dischetto dal drive. An¬ 
cora più sofisticata dovrebbe esse¬ 
re la procedura di configurazione di 
un PC appena acquistato con Win 
ME. In questo caso l'installazione 
dovrebbe avvalersi addirittura di un 
personaggio animato e parlante, in 
grado di guidare passo passo il 
nuovo utente durante il setup della 
macchina. Successivamente si po¬ 
trà avviare una fase di apprendi¬ 
mento per imparare a conoscere le 
caratteristiche principali del siste¬ 
ma e le procedure di navigazione 
tra le finestre e di uso del mouse. 


Piopnclà • ita lare xls 


L’interfaccia 


Generale | Pencnafeea | Hepiogo | 


F 


Tfxxftfie. 

Api con 

Fogk) d lavoro di Microsoft Excel 

K Microsoft Excel lor Windows | Cambia 

Petcoro 

D immura 

Omentcn 

sudttco 

C \Doamentt\akfo 

135 KB (13.824 bytel 

160 KB 116.384 bytel 

Date creazione 

Ulama modhca 

Ufamo accesso 

taad 19 bacimi 4 5314 

poved 23 «membra 1339.161228 

0g914 gupio 2000 

Aiutati 

r Sola lettila f f! emetto P Ai divo 

OK | Amila | Apple* 


La prima cosa che si nota al termine 
dell'installazione è la notevole somiglian¬ 
za con Windows 2000. I due sistemi, in 
effetti, dovrebbero, prima o poi, confluire 
in un unico prodotto, magari pacchettiz- 
zato per soddisfare le esigenze dell'uten¬ 
za professionale e di quella consumer. 

Compare cosi il cestino ovale ed il 
menù Start che mostra solo le voci più 
utilizzate (smart menu). Qui e là alcuni 
fumetti fanno capolino a chiarire alcune 
novità, ma per il resto non c'è di che es¬ 
sere spaesati: ogni cosa è al solito posto, 


a portata di mouse. Le novità più signifi¬ 
cative vengono a galla gradualmente, 
senza traumi, come il nuovo "trova" che 
può essere attivato con l'apposito pul¬ 
sante da qualunque finestra aperta, e 
presenta un’interfaccia simile ad un mo¬ 
tore di ricerca, come se ne vedono sul 
Web. Basterà, poi, far apparire le pro¬ 
prietà di un qualsiasi documento o im¬ 
magine per vedere che la finestra di dia¬ 
logo è arricchita da un pulsante "cam¬ 
bia", con il quale è possibile accedere al¬ 
la gestione delle estensioni. Questa è 
forse la più utile delle innovazioni del 
nuovo sistema: la semplicità con cui so¬ 
no finalmente organizzate le associazioni 
tra documenti e file eseguibili, troppo a 
lungo rimaste ancorate ad un meccani¬ 


smo complesso e fallace. 

Notevoli anche le possibilità di perso¬ 
nalizzazione dei menù, della barra di start 
e delle finestre, adattabili con maggiore 
flessibilità rispetto all'edizione preceden¬ 
te, ma soprattutto attraverso menù più 
accessibili e immediati. Aria di rinnova¬ 
mento anche per molte, classiche utility 
di sistema, come lo ScanDisk e il Defrag, 
che adesso supportano pienamente 
unità di notevoli dimensioni, come i sem¬ 
pre più frequenti dischi da 30 GB. Tra 
l’altro, lo ScanDisk si attiva al riavvio del 
sistema ogni volta che questo è stato 
chiuso erroneamente, senza passare dal¬ 
la versione in modalità carattere. Altra 
comoda novità riguarda la gestione delle 
immagini, che si avvale di uno strumento 
di anteprima più potente e versatile e di 
una cartella speciale, all'interno della 
quale le immagini vengono visualizzate 
come miniature, facilitandone l'organiz¬ 
zazione e la ricerca. Cambia qualcosa an¬ 
che sul fronte del risparmio energetico, i 
sistemi che lo consentono potranno av¬ 
valersi della modalità di ibernazione, at¬ 
traverso la quale il sistema si congelerà 
salvando il proprio stato sul disco, come 
avviene su quasi tutti i notebook ad ope¬ 
ra di utility specifiche di cui non si do¬ 
vrebbe più sentire il bisogno. 

Suoni e immagini 

L'attenzione particolare alle nuove 
frontiere dell'home entertainment ha por¬ 
tato allo sviluppo e all'integrazione in que¬ 
sta Millennium Edition di potenti stru¬ 
menti per la gestione di elementi multi¬ 
mediali. Il Media Player 7.0, di cui abbia¬ 
mo già parlato sulle pagine di MC, è di¬ 
ventato un software estremamente com¬ 
pleto, altamente integrato con il Web e 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


63 














































Attualità 



Eli* BMIfle* llMillili l***rl*cl ra*n*l* |t*»a*fltl I*M1I* ri0*ilra I 

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-g«m _ll^Jpigpgppi**-*- - - «sul**» SU»» >>-' 


WinFax 


& 


Impossibile installale adesso la stampante. Impossibile caiicaie il driver WINFAX.DRV II 
driver o il He INF potrebbe essere danneggiato Riavviare Windows, quindi riprovare 


W 


Lame. 


oltretutto notevolmente personalizzabile. 
Con questo programma sarà possibile ar¬ 
chiviare tutti i file multimediali disponibili 
in locale o in rete, copiare sull'hard disk 
interi CD musicali comprimendoli fino a 
metà della dimensione di file MP3 e tra¬ 
sferire l'audio su periferiche come ripro¬ 
duttori digitali portatili e schede di memo¬ 
ria CompactFlash o SmartMedia. Per gli 
amanti dell'editing video, invece. Micro¬ 
soft offre con la Millennium Edition il pro¬ 
gramma Movie Maker destinato a venire 
incontro alle esigenze di chi cercava uno 
strumento semplice e ben integrato nel 
sistema operativo per montare da solo fil¬ 
mini amatoriali. Con Movie Maker ba¬ 
sterà dotare il vostro PC di un ingresso 
FireWire per sfruttare il collegamento con 
una videocamera digitale, comprimere e 
dividere i filmati applicando effetti di gran¬ 
de impatto. Se invece possedete una fo¬ 
tocamera digitale WlA-enabled potrete 
scaricare le immagini semplicemente col¬ 
legando l'apparecchio ad una porta USB. 
Si potranno quindi creare cartelle specifi¬ 
che con funzione di album fotografico at¬ 
traverso pochi colpi di mouse e senza in¬ 
stallare alcun software specifico. 

Navigare meglio 
e giocare in rete 

La fusione tra le risorse del Web e il 
sistema operativo è ormai una consoli¬ 


data realtà, e Windows ME consolida 
questa impostazione con una serie di 
efficaci migliorie dedicate a chi sfrutta 
molto le possibilità di Internet. Intanto, 
con Win ME viene distribuita l'ultimis¬ 
sima versione di Internet Explorer, la 
5,5, che migliora la stampa di pagine 
HTML aggiungendo la funzione di an¬ 
teprima, e rende più facile agli svilup¬ 
patori la realizzazione di pagine effi¬ 
cienti. 

Altri vantaggi vengono dall’integra¬ 
zione di alcuni dei servizi offerti da Mi¬ 
crosoft Network, che consente, tra l'al¬ 
tro, di attivare un sistema di messaggi- 


La beta 3 non è risultata priva di qualche compren¬ 
sibile comportamento inatteso La maggior parte 
dei problemi dovrebbero seni altro essere risolti 
con l'edizione definitiva 


stica per comunicazioni private tra 
gruppi di utenti registrati Per quanto 
riguarda i giochi, l'accesso a MSN Ga- 
ming Zone permette di sfidare avver¬ 
sari sempre nuovi a Backgammon, 
Hearts, Dama, Reversi e Spades, forni¬ 
ti con la Millennium Edition, e con tutti 
gli altri programmi ludici che seguiran¬ 
no. 

Tra le semplificazioni operate dagli 
sviluppatori del nuovo Windows va se¬ 
gnalato anche il rinnovato supporto per 
la creazione di piccole reti tra le mura 
domestiche. Con l'Home Network Wi¬ 
zard sarà più facile condividere tra di¬ 
verse macchine una connessione ad 
Internet e localizzare stampanti e altre 
risorse di rete. Per ridurre al minimo gli 
interventi, parte del software di rete 
viene installato automaticamente col 


La funzione di AutoJp- 
date permette di scansa¬ 
re automaticamente gli 
aggiornamenti mentre si 
è connessi ad Internet, 
in modo trasparente e 
senza manifesti rallenta¬ 
menti al collegamento. 



64 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 









































































Attuo»? 



Ricerca d IH diro crocei ore Pr menante dame n corto... 


tto 


A sinistra, data l'impo¬ 
stazione domestica del 
nuovo sistema operati¬ 
vo, non potevano man¬ 
care dei nuovi giochi, la 
maggior parte dei quali 
richiedono una connes¬ 
sione ad internet per 
cercare in MSN Ga¬ 
mme ; Zone qualche de¬ 
gno avversano umano 
da sfidare 


* Violoncello.lif - Anlepiima immagine B@E3 


* da * ^ J* 





stra di anteprima è 
sensibilmente più effi¬ 
cace e versatile. 


primo setup, inoltre sono supportati 
nuovi tipi di rete in via di diffusione, co¬ 
me quelle tramite USB e FireWire e 
quelle che impiegano periferiche in 
standard Universal Plug and Play. 

Come va la beta 3 

E' ancora presto per trarre conclu¬ 
sioni su questa Millennium Edition, di 
cui bisognerà aspettare l'edizione defi¬ 
nitiva per parlare seriamente di presta¬ 
zioni e affidabilità. 

Ad ogni modo riportiamo le prime 
impressioni ricavate dalla Beta 3, da 
considerare col debito distacco visto 
che molti piccoli errori e inceppamenti 
verranno sicuramente appianati quan¬ 
do il prodotto sarà commercializzato. 

La prima cosa che si apprezza è la 
rapidità dell’avvio, che si avvantaggia 
dell'abolizione del passaggio attraverso 
il reai mode dell’MS-DOS. Per il resto il 



Le impostazioni di visualizzazione delle cartelle 
possono essere impostate con semplicità e razio¬ 
nalità 


"Help and Support 


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JUKM* 

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tot.**... 


Il sistema di informazioni sul sistema in uso è inte¬ 
grato nel nuovo Help. 


sistema appare legger¬ 
mente più lento dell'edizio¬ 
ne precedente, almeno 
con 64 MB di RAM, per 
quanto riguarda la visualiz¬ 
zazione grafica, mentre 
sembra piu veloce quando 
si tratta di gestire la cache 
delle memorie di massa. 

E' evidente come in Mi¬ 
crosoft si sia lavorato per 
rendere i messaggi d'erro¬ 
re meno frequenti e più 
comprensibili, inoltre, varie 
spiegazioni per i meno 
esperti sono state aggiun¬ 
te quando si eseguono 
compiti difficili o ambigui. 

L'upgrade dall'edizione 
98 è riuscito con qualche difficoltà, poi¬ 
ché alcuni applicativi sono spariti dal 
menu avvio e la rete ha mostrato un 
certo rallentamento e problemi di visi¬ 
bilità dei Client collegati. 

Nessun problema, invece, nell'in¬ 
dividuazione dell'hardware, poiché i 
driver sviluppati per Win 98 continua¬ 
no a funzionare senza difficoltà an¬ 
che con la Millennium Edition 

Ottima anche la gestione in fine¬ 
stra di vecchi giochi e applicazioni 
MS-DOS, che sembrano non risenti¬ 
re in modo significativo della condi¬ 
zione "subordinata" a Windows. 

Quanto alla stabilità, il sistema 
non è andato in crash più frequente¬ 
mente del suo predecessore, e que¬ 
sto è già un buon risultato per una 
beta, ma ha manifestato una serie di 
difetti grafici nell'aggiornamento del¬ 
le icone e altri piccoli malfunziona¬ 
menti. 

Nel complesso si ha comunque la 
sensazione di un sistema quasi defi¬ 
nitivo. che richiede solo qualche ag¬ 
giornamento e l'avvio del supporto 
on-line completo, che sarà integrato 
nell'efficacissimo Help Center. 


Un passo avanti 

Passare a Win ME dall'edizione pre¬ 
cedente è come salire su un'auto più 
lussuosa di quella a cui si è abituati ci 
si sente circondati di mille piccole at¬ 
tenzioni che rendono più semplice l'at¬ 
tività di ogni giorno. 

Tutto sta a vedere quanti dei bug 
che ancora affliggono la beta 3 saranno 
risolti in tempo per il rilascio, previsto 
dopo l'estate. Da quella data si potrà 
valutare l’upgrade al nuovo sistema, 
soprattutto se si intende dotare il pro¬ 
prio PC di periferiche di nuova conce¬ 
zione, che si avvantaggeranno mag¬ 
giormente delle caratteristiche di que¬ 
sta Millennium Edition. 

La soglia di configurazione hardware 
per usare il nuovo Windows sarà un 
PC di classe Pentium con 150 MHz e 
32 MB di RAM, anche se rimane con¬ 
sigliabile raddoppiare questi numeri 
per avere la garanzia di lavorare decen¬ 
temente. ùts 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


65 




































£itL& 


L’arte è una strada che tracciamo davanti a noi, una strada di perfezione, 
un insegnamento, un monito, un comando. 

Francesco Alberoni 

(Corriere della Sera, 5 giugno 2000) 

ENRICO 

OCUCCIONI 

di Ida Cerosa 



Venti anni fa ben pochi critici d'arte 
erano disposti a scommettere sulle po¬ 
tenzialità artistiche legate all'espansione 
dell'informatica e alla diffusione dei per¬ 
sonal computer. Tra i primi critici italiani 
ad accorgersi di queste nuove opportu¬ 
nità per la ricerca artistica c'è Enrico 
Cocuccioni, classe '56. romano. Dal 
1979, quando era ancora uno studente 
di architettura, egli co¬ 
mincia infatti a se¬ 
guire in presa di¬ 
retta gli eventi del¬ 
l'arte e inizia un'at¬ 
tività giornalistica 
che lo porta a col¬ 
laborare con le 
maggiori riviste 
del settore. Intor¬ 
no al 1980 è at¬ 
tratto da alcune 
importanti novità 
nel campo della 
tecnologia televisi¬ 
va: era infatti da poco 
iniziata l'epoca degli 'effetti speciali' di¬ 
gitali e della Computer Animation 
Tecniche destinate ben presto, come 
sappiamo, a favorire la nascita in TV di 
quel nuovo linguaggio, sempre più 'sin¬ 
tetico' e dinamico, tipico dei videoclip 
musicali e delle sigle videografiche. Si 
lascia perciò coinvolgere da questo sce¬ 
nario iniziando anche l'attività di grafico 
televisivo. Ma sul piano della riflessione 
critica rimane, in quei primi anni '80, 
perlopiù legato alle vicende di un'arte 
che tendeva a rivalutare le tecniche 


espressive tradizionali come la pittura 
più che ad affrontare direttamente la 
nuova ondata tecnologica. Soltanto nel 
1983, grazie all'iniziativa del gallerista Ri¬ 
naldo Funari nasce a Roma uno spazio 
dedicato alle prime mostre di Computer 
Art. Pochi metri quadrati per esporre la¬ 
vori realizzati con l'uso diretto dei primi 
personal computer da parte di alcuni 
giovani artisti, accanto 
a qualche prodotto 
sperimentale ot¬ 
tenuto grazie al¬ 
l'adozione di ap¬ 
parecchiature ben 
più costose ed 
esclusive (come 
quelle, appunto, 
in dotazione alle 
reti TV, dove in¬ 
vece la fase crea¬ 
tiva era basata 
ancora sul proget¬ 
to e sulla collabo- 
razione di più opera¬ 
tori). Grazie dunque a quel sodalizio tra 
un critico e un gallerista nasce il fortuna¬ 
to slogan del "Pulsante Leggero": una 
ironica sottolineatura della nuova condi¬ 
zione legata alla diffusione degli stru¬ 
menti informatici in tutti i campi. Nel 
1985 presenta al Festival di Locamo una 
sorta di "Manifesto" della nuova ten¬ 
denza (realizzato però sotto forma di vi¬ 
deoclip) in cui veniva evocato appunto il 
tema dello 'sconfinamento' dell'arte e 
della critica dai tradizionali ambiti comu¬ 
nicativi ed espressivi. Nello stesso anno 


scrive un saggio sulla Computer Art 
pubblicato nel volume Arte in Italia 
1960-1985 (Politi Editore, 1988) In se¬ 
guito si è dedicato soprattutto alla didat¬ 
tica riferita al campo del "videodesign" 
multimediale. Insegna TV Graphics 
presso l'Istituto Europeo di Design di 
Roma Di recente ha curato la realizza¬ 
zione di una nuova rivista telematica, 
dedicata all'approfondimento teorico dei 
complessi rapporti odierni tra arte e tec¬ 
nologia. Rivista di cui è webmaster e di¬ 
rettore responsabile |( www.lacritica.netH 

Vorrei compagni di 
pensiero 

Da tempo continuo a riflettere sugli 
argomenti che accompagnano l'arte 
elettronica, e, per trovare compagni di 
pensiero, propongo le stesse domande 
a studiosi, a critici che stimo, ad alcuni 
artisti. 

Vorrei trovare qualche punto di con¬ 
tatto tra tutti quelli che mi rispondono, 
per chiarire a me e a quanti seguono 
quest'arte alcuni argomenti incerti o 
oscuri che purtroppo ancora esistono. 

Questa è la volta di un critico che fin 
da quando studiava all'università, incurio¬ 
sito, si è avvicinato ad una realtà che si 
stava trasformando sotto i suoi occhi e 
con attenzione, con passione, con intelli¬ 
genza ha cominciato ad approfondirla: 
Enrico Cocuccioni. 


Trovo invece che gli artisti e i 
pensatori più interessanti del secolo 
che si è appena concluso siano stati 
proprio quelli che hanno saputo 
affrancarsi dalla sostanziale 
insensatezza e pericolosità di ogni 
azione umana che venga intesa in 
chiave esclusivamente "tecnica", 
ovvero senza alcun riferimento a 
quella più ampia dimensione estetica 
che secondo noi si rivela in particolar 
modo nell’arte. 


66 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 







Ida Gerosa - Da 
quando ci sono stati 
i veri mezzi a dispo¬ 
sizione per comin¬ 
ciare a fare Compu¬ 
ter art sono passati 
un po' meno di 
ventanni (Parto dì 
Computer art per¬ 
ché è quella che mi 
interessa.! lo stessa 
ho cominciato, co¬ 
me tu sai, nel 1983 
con una macchina 
che era stata appe¬ 
na costruita in Italia 
e che andava speri¬ 
mentata. Prima di 
quella data non esi¬ 
stevano i computer 
adatti a fare arte. 

Ebbene, non credi che oggi sia tempo 
di ignorare il mezzo di lavoro, ormai suffi¬ 
cientemente conosciuto dalle giovani 
generazioni? 

Personalmente credo che per l'artista 
sia il momento di fare un lavoro ap¬ 
profondito di introspezione per riuscire a 
far emergere nell'opera l'essenza uma¬ 
na. e non più semplici accordi di forme e 
di colori Icome se ne vedono 
tanti oggi), e che per il criti- 


Nam June Paik 


co, per lo studioso sia 
tempo di considerare 
l'opera a sé stante, di¬ 
menticando la matrice 
di origine. 

Tu che ne pensi? 


mettere 
l'accento solo sul 
computer significa, 
come osservavi tu 
giustamente, vedere 
solo un aspetto e 
dimenticare il circuito 
completo che include 
necessariamente 
l'artista, nonché il 
fruitore dell'opera. 


Enrico Cocuccioni - 
La diffusione del com¬ 
puter a tutti i livelli è or¬ 
mai un dato di fatto. Si 
tratta ormai di capire 
quale ruolo occupa que¬ 
sta tecnologia nella no¬ 
stra vita di tutti i giorni, vi¬ 
sto che sul piano pratico non se ne può 
più fare a meno, Ma c'è un aspetto pri¬ 
mario che accomuna il tuo lavoro artisti¬ 
co con il mio impegno sul fronte della ri¬ 
flessione critica: abbiamo in comune ap¬ 
punto una "credenza" nell'arte che ci fa 
ritenere pericolosa ogni spensierata e 
maldestra esaltazione del ruolo della tec¬ 
nica. Il mio compito è allora quello di por¬ 
tare argomenti a favore di questa nostra 
"credenza" che, invece, molte persone 

IDA GEROSA 

Artista di Computer art 

i berosa^ulunconTTI 

http://www.mclinK.iiymcl| nk/arte 


oggi sembrano non condividere affatto. 

A cominciare da molti autorevoli pen¬ 
satori contemporanei che vedono pro¬ 
prio nel trionfo delle "ragioni" della tecni¬ 
ca le premesse per dichiarare ormai av¬ 
venuto un definitivo superamento del¬ 
l'arte, come se la nostra fosse la sempli¬ 
ce nostalgia di una mentalità arcaica che 
può sopravvive nel mondo attuale solo in 
forma illusoria. Trovo invece che gli arti¬ 
sti e i pensatori più interessanti del 
secolo che si è appena concluso 
siano stati proprio quelli che 
hanno saputo affrancarsi dalla 
sostanziale insensatezza e peri¬ 
colosità di ogni azione umana 
che venga intesa in chiave 
esclusivamente "tecnica", ov¬ 
vero senza alcun riferimento a 
quella più ampia dimensione 
estetica che secondo noi si ri¬ 
vela in particolar modo nell’ar¬ 
te. Farò due esempi per chiari¬ 
re questo 


punto. Il 
primo è 
quello del¬ 
l'antropologo che 
studia i "sistemi" al¬ 
la base di un deter¬ 
minato ambiente 
culturale. Il secon¬ 
do è invece quello 
del filosofo che in¬ 
terroga il pensiero 
proprio per "far 
emergere nell'ope¬ 
ra - come hai detto 
tu poco fa - l'es¬ 
senza umana". 

Per il primo 
esempio vorrei ci¬ 
tare il caso di Gre¬ 
gory Bateson (au¬ 
tore del famoso li¬ 
bro "Verso un'ecolo- 


Adriano Abbado 


già della mente”). 

Sappiamo che questo scienziato è 
giunto ad affermare la necessità dell'arte 
partendo dallo studio delle interconnes¬ 
sioni tra il mondo biologico e il mondo 
delle relazioni umane. Il secondo esem¬ 
pio che propongo è quello di Martin Hei¬ 
degger, uno dei maggiori filosofi del 
'900, che arrivò all'arte proprio rifletten¬ 
do in profondità sul significato della tec¬ 
nica in rapporto alla nostra esistenza. 

Bateson, partendo da quegli stessi 
presupposti "cibernetici" su cui si basano 
le odierne applicazioni informatiche, con¬ 
cepiva la mente non solo come qualcosa 
che sta nella nostra testa, poiché per lui 
anche il cervello umano deve essere con¬ 
siderato parte di un ecosistema più vasto 
che presenta globalmente caraneristiche 
"mentali" proprio grazie ad un complesso 
gioco di connessioni e di interazioni tra 
tutti gli elementi che ne fanno parte. 

Egli, dunque, fa coincidere l’idea di 
mente con l'intero campo di relazioni 
che costituisce la biosfera. Come è faci¬ 
le intuire, questa concezione di Bateson 
può essere definita "Eco-centrica", in 
quanto più che mettere l'uomo al centro 
del Cosmo tende ad identificare la Men¬ 
te con la totalità della Natura. In genere, 
però, le azioni umane vengono intese 
nel modo opposto, ossia in chiave "Ego¬ 
centrica": qui ci sono io, c'è la mia co¬ 
scienza tesa verso uno scopo., il nostro 
fare viene dunque da noi descritto in ter¬ 
mini di sequenze logiche (c’è un sogget¬ 
to che usa degli strumenti, i quali servo¬ 
no a raggiungere un obiettivo e cosi via). 
Ebbene, la nostra coscienza e le nostre 
azioni finalizzate possono diventare i no¬ 
stri peggiori nemici quando perdiamo di 
vista l'intero contesto di cui facciamo 
parte 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


67 










Shigeko Kubota 


Un ampio anello 
“creativo” 


Contesto ecologico 

Cocuccioni continua. Ma come 'sen¬ 
tire' questa intima appartenenza ad un 
più ampio contesto ecologico? A questo 
punto lo scienziato Bateson non può fa¬ 
re a meno di evocare il campo dell'arte 
e della poesia come presupposti esteti¬ 
ci che ci consentono di mantenere un 
rapporto positivo anche con gli aspetti 


complessa rete di entità inter¬ 
connesse. Il computer, secon¬ 
do Bateson, è soltanto un ar¬ 
co di un circuito più ampio 
che comprende sempre un 
essere umano e un ambiente 
"... da cui esso riceve infor¬ 
mazioni e su cui i messaggi 
che escono dal computer 
esercitano un effetto". 


sproposito, ridu¬ 
cendoli al ruolo di 
una mera critica 
in chiave apoca¬ 
littica verso il 
mondo della tec¬ 
nica. In un suo 
testo del ‘59 dal 
titolo "L'abban¬ 
dono", Heidegger 


chiunque può 
eventualmente "clonare" 
una tua immagine realizzata 
al computer ma nessuno, 
neppure con i più sofisticati 
strumenti, potrebbe fare 
davvero una simile 
duplicazione sull'intera tua 
opera... 

affermava bensì con 
grande chiarezza che occorre '... lasciar 
entrare nel nostro mondo di tutti i giorni 
i prodotti della tecnica e allo stesso 
tempo lasciarli fuori, abbandonarli a se 
stessi come qualcosa che non è nulla di 
assoluto, ma che dipende a sua volta da 
qualcosa di più alto". Possiamo oggi af¬ 
fermare, conoscendo ormai l'opera 
complessiva di questo autore, che il 
"qualcosa di più allo’ a cui si accenna 
nel testo, ha sicuramente a che fare con 
una 'verità' che si rivela proprio nelle 
opere d'arte più esemplari 


più "inconsci" della nostra esperienza. 
Proviamo allora ad applicare queste ipo¬ 
tesi al nostro caso: quando, ad esem¬ 
pio. osserviamo un artista alle prese 
con il computer, possiamo descrivere la 
scena in molti modi, ma nessuna di 
queste descrizioni può essere del tutto 
neutrale e oggettiva, Se ci limitiamo a 
distinguere tra un oggetto (lo strumen¬ 
to! e una persona che lo usa in un certo 
modo (in questo caso l'artista), rischia¬ 
mo di non comprendere il complesso 
gioco di interazioni che può crearsi tra 
l'artista, l'opera e il mezzo tecnico adot¬ 
tato. 


Il suggerimento di Bateson sarebbe 
forse quello di applicare un modello "ci¬ 
bernetico' all'interpretazione di questo 
rapporto. Si tratta insomma di pensare 
ad un anello, ad un complesso rapporto 
circolare che include anche l'osservato¬ 
re, più che ad una sequenza lineare e a 
senso unico in cui un autore usa una 
macchina per 
"... lasciar realizzare un 
entrare nel nostro 
mondo di tutti i giorni i 
prodotti della tecnica e 
allo stesso tempo lasciarli 
fuori, abbandonarli a se 
stessi com33e qualcosa 
che non è nulla di 
assoluto, ma che dipende 
a sua volta da qualcosa 
di più alto". 


suo proget¬ 
to. Quel che 
crediamo di 
vedere nei 
termini di 
un semplice 
oggetto se¬ 
parato dal 
resto è in 
realtà solo 
un piccolo 
nodo in una 


Ecco allora che mettere l'accento so¬ 
lo sul computer significa, come osser¬ 
vavi tu giustamente, vedere solo un 
aspetto e dimenticare il circuito comple¬ 
to che include necessariamente l'arti¬ 
sta, nonché il fruitore dell'opera Anche 
il critico, dunque, deve 
sentirsi parte di questo 
più ampio "anello crea¬ 
tivo' se intende impe¬ 
gnarsi davvero nella 
comprensione di un'o¬ 
pera realizzata al com¬ 
puter. 

Dimenticare 
la matrice tecnica 

Poi Cocuccioni conclude. Il tuo invito 
a dimenticare la matrice tecnica e a 
concentrarci sulla visione dischiusa dal¬ 
l'opera può qui essere da me interpreta¬ 
to, innanzi tutto, come la sottolineatura 
del fatto che l'arte, rispetto alla tecnica 
banalmente intesa, presume un rappor¬ 
to veramente libero con lo strumento. 
Ma che cosa significa, in questo caso, 
un "rapporto libero"? Per tentare di ri¬ 
spondere a questa difficile domanda 
farò riferimento al secondo esempio 
che citavo prima, ovvero al pensiero di 
Heidegger. 

Mi piace richiamarmi alle parole di 
questo filosofo anche se i suoi testi 
vengono oggi troppo spesso citati a 


I.G. - Concordo pienamente con quel¬ 
lo che dici. Le tue parole spingono a ri¬ 
flettere su alcuni punti fondamentali: "la 
nostra coscienza e le nostre azioni fina¬ 
lizzate possono diventare ì nostri peggio¬ 
ri nemici quando perdiamo di vista l'inte¬ 
ro contesto di cui facciamo 
parte". E' stato vero in 
ogni epoca, l'arte ha biso¬ 
gno di appartenere ad un 
ampio contesto, deve 
"essere " il periodo in cui 
vive. E, come tu dici, an¬ 
che il critico deve sentirsi 
parte del più ampio 
"anello creativo " se inten¬ 
de impegnarsi davvero nella 
comprensione di un'opera realizzata al 
computer. 

Trovo eccellente il tuo riferimento alle 
parole di Heidegger, prese dal testo 
"L'abbandono ". 

Ecco, "il qualcosa di più alto ", sono 
ancora le tue parole, ha sicuramente a 
che fare con una "verità" che si rivela 
proprio nelle opere d'arte più esemplari 

Ebbene, la domanda è questa: oggi, 
quanti artisti noti o molto noti hanno cer¬ 
cato e stanno ancora ricercando la "ve¬ 
rità" nell'opera d'arte digitale? Voglio di¬ 
re, quanti realmente si sono immersi, fu¬ 
si con la realtà, con l'atmosfera che re¬ 
spiriamo ed hanno cercato di fondare 
l'estetica che vive e palpita all'unisono 
con tutto quello che ci attornia? 

E.C. - Questo è proprio il problema 


il senso del 
compimento ideale di 
un'opera (anche dell'opera 
programmaticamente più 
"aperta") può essere a volte 
identificato solo con l'arco 
dell'intera produzione di 
un artista. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


68 



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principale entro cui, ora più che mai, si 
dibatte il discorso della critica: sul piano 
teorico è facile predicare che tutti gli 
abitanti del pianeta siano a pieno titolo 
degli artisti potenziali, ma sul piano pra¬ 
tico gli esempi paradigmatici anche oggi 
sono molto difficili da individuare. Se è 
vero che l'arte si fa evento "dì tanto in 
tanto e all'Improvviso", è però anche 
vero che il senso del compimento idea¬ 
le di un'opera (anche dell'opera pro¬ 
grammaticamente più ‘aperta*) può es¬ 
sere a volte identificato solo con l'arco 


dell'intera produzione di un artista. 
Prendiamo ad esempio il tuo caso: uti¬ 
lizzando le tecniche digitali tu rendi per¬ 
fettamente riproducibile all'infinito ogni 
tua immagine. Ma una sìngola immagi¬ 
ne probabilmente non basta per com¬ 
prendere i diver¬ 
si aspetti del 
tuo personale 
universo 
■poetico*. Ec¬ 
co allora che, 
per il critico o 
per il collezio¬ 
nista, cono¬ 
scere l'intero 
sviluppo nel 
tempo del 
tuo lavoro si¬ 
gnifica farsi 
un'idea ben pre¬ 
cisa della ‘vocazione’ implicita nelle 
opere, cioè poter toccare con mano, per 
cosi dire, la tua determinazione nel por¬ 
tare avanti una ricerca. Questo peraltro 
significa che chiunque può eventual¬ 
mente "clonare" una tua immagine rea¬ 
lizzata al computer ma nessuno, neppu¬ 
re con i più sofisticati strumenti, potreb¬ 
be fare davvero una simile duplicazione 
sull'intera tua opera... 


occorre che 
ciascuno di noi riscopra 
dentro di sé una propria 
vocazione creativa e sappia 
perciò trasformarsi a sua 
volta in un artista, al punto 
da immergersi fino a 
scomparire nell’apertura 
dell'opera, potendo solo così 
abbandonarsi alla sua 
misteriosa verità. 


La misteriosa 
verità dell’arte 

I.G. - Perciò che cosa ne pensi delle 
mostre, degli eventi proposti oggi, sia 
dai musei che dai critici d'arte, rivolti più 
a stupire, sorprendere lo spettatore con 
opere che sembrano accattivanti, ma in 
realtà sono piuttosto lontane dall'arte, o 
meglio, dalla rappresentazione dell'este¬ 
tica creata dall'arte elettronica, quindi 
dalla sua estetica? 

Mi sembra che tutti cerchino di far 
apparire l'arte elettronica come un feno¬ 
meno da baraccone e nessuno o pochi 
la considerino per quella che è: un 'arte 
in crescita, un'arte che sta ancora 
creando una sua estetica che parla di un 
mondo completamente trasformato, 
un'arte difficile {forse) ma portata avan¬ 



Ida Gerosa -Proiezione sulla Fontana di Trevi, 1992 


ti, da chi la fa, con convinzione, dedizio¬ 
ne, certamente con consapevolezza. 

Credo che tutti quelli che operano in 
questo senso abbiano studiato, ap¬ 
profondito, sviscerato la materia che 
stanno trattando, credo che tutti sappia¬ 
no esattamente quello che stanno fa¬ 
cendo, sia quelli che propongono opere 
sorprendenti per accontentare un mer¬ 
cato e una critica che ancora si deve 
formare, sia quelli che hanno lavorato e 
continuano a lavorare per creare una 
nuova estetica e per portarla ad essere 
un'arte che fa finalmente sentire il suo 
battito del cuore. 

E.C. - Concordo sul fatto che c'è mol¬ 
ta confusione in giro II primo passo da 
compiere per orientarsi in un campo 
qualsiasi è quello di imparare a fare le 
opportune distinzioni. I grandi media 
presentano spesso queste ricerche 
espressive (quelle rare volte che ne par¬ 
lano) mettendo tutto in un unico calde¬ 
rone dove per lo spettatore inesperto ri¬ 
sulta pressoché impossibile distinguere 
una mera illustrazione realizzata in 3D 
per un telegiornale o per uno spot pub¬ 
blicitario, da un'opera che non intende 
illustrare nulla e tuttavia dischiude nuo¬ 
ve modalità di percezione 
e di comprensione este¬ 
tica della realtà. La 
cosa ancor più grave, 
in effetti, è che que¬ 
sto talora accade per¬ 
sino in contesti dove 
la disinformazione 
culturale non è am¬ 
missibile: alludo, ap¬ 
punto, al campo delle 
riviste specializzate o 
delle rassegne d'arte. 


Ma non vorrei insi¬ 
stere troppo su 
queste disinforma¬ 
zioni e incompren¬ 
sioni, per molti ver¬ 
si scontate e, alme¬ 
no m parte, legate 
fatalmente alle iner¬ 
zie fisiologiche dei 
grandi apparati me¬ 
diatici o dell'indu¬ 
stria culturale o del 
mercato dell'arte. 
Forse il problema 
va posto in termini 
ancora più generali: 
il fatto è che per 
"vedere", o meglio, 
"sentirsi parte" dav¬ 
vero di un mondo 
completamente tra¬ 
sfigurato dall’arte 
elettronica, ad 
esempio dai tuoi 
paesaggi virtuali, ossia da quella "natura 
pensante" evocata nelle tue opere, non 
basta, evidentemente, fare appello alle 
risorse del cuore, ma neppure solo a 
quelle dell'occhio o del cervello. Si trat¬ 
ta. piuttosto, come disse una volta il 
grande fotografo Henry Cartier-Bresson, 
di giungere a quell'istante magico in cui 
riusciamo a mettere l'occhio, il cuore e 
il cervello sulla stessa linea dì mira. Ma 
perché ciò avvenga occorre che ciascu¬ 
no di noi riscopra dentro di sé una pro¬ 
pria vocazione creativa e sappia perciò 
trasformarsi a sua volta in un artista, al 
punto da immergersi fino a scomparire 
nell'apertura dell'opera, potendo solo 
cosi abbandonarsi alla sua misteriosa 
verità. 

Come presenteresti 
una mostra di 
Computer art? 

I.G. - Trovo importante quello che di¬ 
ci, mi farebbe piacere capire alcuni con¬ 
cetti. 

Se tu dovessi organizzare una mostra 
ricorrente di Computer art co¬ 
me la penseresti, come la 
presenteresti? 

Ti lasceresti andare a ri¬ 
percorrere le linee orga¬ 
nizzative abituali oppure 
stravolgeresti la consueta 
maniera di presentare le 
opere seguendo il filo dei 
tuoi pensieri, dei tuoi ra¬ 
gionamenti? E come? 

Non pensi anche tu 
che sia necessario evitare 


Abbiamo certo 
ancora bisogno di luoghi 
fisici e occasioni d'incontro, 
ovvero di concreti 
appuntamenti espositivi, ma 
penso che a questo scopo sia 
meglio assumere come 
modello i luoghi di 
meditazione rispetto alle 
fiere o agli stadi. 


70 


MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 



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le "trappole" dell'usuale? 

Quindi per fare in modo che l'autore, 
il critico, lo spettatore si "sentano parte " 
dello stesso contesto, come proporresti 
un evento di arte digitale? 

E.C. - Eviterei, innanzi tutto, qualsiasi 
ostentazione di "potenza tecnologica". 
L’epoca delle tecnologie elettroniche e 
informatiche comporta infatti una diver¬ 
sa attitudine del pensiero rispetto ai mo¬ 
delli estetici e cognitivi legati ancora alla 
logica delle grandi installazioni, degli im¬ 
pianti monumentali, della spettacolarità 
di massa, ovvero al predominio delle 
tecnologie pesanti, tipiche della vecchia 
cultura industriale. Oggi si può partecipa¬ 
re in molte persone ad un evento anche 
senza stravolgere luoghi e ambienti, 
senza cioè quelle adunate oceaniche da 
parata militare in cui l'arte - dai quadri di 
Van Gogh ai più recenti "totem elettroni¬ 
ci" - viene ancora presentata come una 
meraviglia della Tecnica da Esposizione 
Universale dell'Ottocento. Sentirsi parte 
di uno stesso contesto significa intanto 
rispettare le differenze. Tutte le differen¬ 
ze, anche le più lievi e quasi impercetti¬ 
bili. Dire che una persona che sta chiusa 
in una stanza davanti a un monitor sia 
"sola", isolata dal prossimo, o che mille 
persone in una piazza, invece, siano par¬ 
tecipi collettivamente di uno stesso 
evento, sono solo modi ingenuamente 
"realistici" per interpretare una condizio¬ 
ne che può essere descritta oggi in ter¬ 
mini ben diversi a partire, per esempio, 
dall'esperienza della Rete. Abbiamo cer¬ 
to ancora bisogno di luoghi fisici e occa¬ 
sioni d'incontro, ovvero di concreti ap¬ 
puntamenti espositivi, ma penso che a 
questo scopo sia meglio assumere co¬ 
me modello i luoghi di meditazione ri¬ 
spetto alle fiere o agli stadi. Forse il de¬ 
stino della Kinetic Art era proprio quello 
di finire tra gli oggetti di modernariato 
nei supermercati, così come certa Com¬ 
puter Art delle origini può trovare oggi 
la sua più logica destinazione nei "salva- 
schermi" dei computer. Ma "l'anello 
creativo" di cui parlo riguarda i percorsi 
estetici e mentali più che i singoli ogget¬ 
ti. Quel che può essere materialmente 
esibito in una mostra è necessariamente 
solo una piccola parte dell'opera d'arte 
digitale (e forse questo discorso vale, in 
qualche misura, persino nel caso delle 
opere realizzate con le tecniche più tradi¬ 
zionali). Se siamo consapevoli di questo, 
dobbiamo allora solo trarne le dovute 
conseguenze pratiche inventando nuove 
modalità di rapporto con l'attuale conte¬ 
sto della ricerca artistica. Non ho una 
formula generale da proporre, ma riten¬ 
go che l’evento in questione avrebbe 
oggi certamente molto a che fare con 
Internet... 


Museo Virtuale 

I.G. - Qualche tempo fa ho letto sul 
"Sole 24 ore" un articolo molto interes¬ 
sante di Luca Mohnari, dal titolo "Al mu¬ 
seo con il mouse ", Arte Digitale. 

Tra l'altro parla di un Museo Virtuale 
istituito al Guggenheim di New York e 
dice: 

"Il Virtual Museum si presenta come 
una delle esperienze più estreme e in¬ 
sieme come una delle frontiere più sti¬ 
molanti. Ma ancora più importante ap¬ 
pare il cambiamento che potrebbe avve¬ 
nire nel rapporto tra visitatore e opera 
d'arte. 

Esiste nella cultura americana del do¬ 
poguerra un filone di ricerche filosofiche 
che, muovendo da Dewey e Whithead 
e cercando di coniugare pragmatismo e 
socialismo, ha considerato l'arte per tut¬ 
ti come uno dei mezzi di progresso per 
l'umanità. ... 

L‘esplosione di Internet e la sua dif¬ 
fusione sembra paradossalmente anda¬ 
re nella direzione prospettata da 
Dewey, con la possibilità ormai consoli¬ 
data di visitare alcuni tra ì più importanti 
musei del mondo stando a casa o a 
scuola. ... 

La visita solitaria e silenziosa, attra¬ 
verso il proprio computer appare com¬ 
pletamente desacralizzata ... 

La stessa nozione del tempo è sov¬ 
vertita, in quanto la visita può essere 
svolta in ogni momento della giornata e 
con ritmi legati unicamente alle esigen¬ 
ze individuali. " 

Che cosa pensi di tutto questo? Cre¬ 
di anche tu Ho ne sono assolutamente 
convinta) che quest'arte è l'unica oggi a 
rappresentare la realtà, il contempora¬ 
neo, la nostra essenza trasformata, il 
nostro esistere? Pensi anche tu che l'ar¬ 
te tradizionale appartiene ormai solo al 
Museo tradizionale e non è più ripetibile 
e viceversa il Museo come è stato inte¬ 
so fino ad oggi è adatto solo alle opere 
tradizionali? 

E.C. - Sì, anch'io lo credo. Ma credo 
anche nella possibilità che il vecchio e il 
nuovo modello non siano necessaria¬ 
mente dei poli contrapposti ma possano 
dar vita a feconde relazioni tra loro, pro¬ 
prio come accade tra le opposte polarità 
che danno origine ad un cntinuo scam¬ 
bio d'impulsi o di segnali comunicativi: 
forse possiamo intendere queste due 
estremità complementari, appunto, co¬ 
me fossero le parti costitutive di un me¬ 
desimo "circuito elettrico". Per quanto 
paradossale possa apparire questo di¬ 
scorso, dobbiamo tener presente che 
nei musei anche l'arte cosiddetta tradi¬ 
zionale non è affatto salvaguardata co¬ 
me tale, bensì come una serie di prezio¬ 


si documenti storici o "beni culturali" da 
conservare. Meri oggetti, dunque, perlo¬ 
più da interpretare come testimonianze 
del passato o da "consumare" quali oc¬ 
casioni esemplari e ufficializzate di godi¬ 
mento estetico collettivo. Il che, ovvia¬ 
mente, non è detto rappresenti il desti¬ 
no migliore a cui aspira ogni singola for¬ 
ma d'arte! Come infatti ci ricorda Hei¬ 
degger, solo all’interno della verità di¬ 
schiusa dall'opera possiamo intuire quali 
siano le forme di salvaguardia ad essa 
più appropriate... 

I.G. - Un'ultima, difficile domanda. 

Partendo dai presupposti di oggi, co¬ 
me pensi che evolverà l'arte nei prossi¬ 
mi 50 anni? Come sarà, come sarà pre¬ 
sentata e sotto che forma sarà vista, go¬ 
duta, amata? 

Anche se siamo nell'epoca del com¬ 
puter dobbiamo ammettere che il futuro 
dell'arte resta sostanzialmente impreve¬ 
dibile. 

Enrico Cocuccione 
ha ragione 

Sì, certo è veramente diffìcile imma¬ 
ginare come sarà l'arte tra cinquantan¬ 
ni. 

Confesso che ogni tanto mi abbando¬ 
no a riflessioni in questo senso... o a 
sogni? 

Non so. 

Immagino tante maniere diverse di 
fare arte e mi immergo in situazioni pos¬ 
sibili e... impossibili con risultati molto 
differenti tra loro, ma di alcune cose so¬ 
no convinta (anche se, naturalmente 
non so se sono nel giusto) 

Credo che ci troveremo immersi 
nell'arte, che farà parte di tutti i nostri 
momenti quotidiani: la vedremo su 
grandi schermi ultrapiatti, o. forse su 
un altro innovativo supporto, sparsi un 
po’ dovunque; forse gli stessi palazzi, al 
posto delle vetrate che proteggono l'in¬ 
terno dal sole e riflettono l'ambiente cir¬ 
costante, avranno vetri composti chimi¬ 
camente in maniera tale da permettere 
riproduzioni di immagini in animazione. 

Credo che la via sia quella di non po¬ 
ter prescindere dalla fusione di tutte le 
arti, per cui l’architettura, l'arte visiva, la 
musica saranno sempre presenti nella 
vita di tutti i giorni. E i Musei? Quelli 
"tradizionali" continueranno ad esistere 
per presentare le opere "antiche", ma il 
vero "museo" sarà la piazza, il palazzo, 
l'ambiente, il mondo creato dall'uomo. 

Del resto, già oggi, il centro di New 
York è una grande scultura luminosa. 

KB 


72 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 



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a cura di Andrea de Prisco 


anni fa 


Dagli all'untore, 
ovvero addosso alla 

Bulgaria! 

di Raffaello De Masi 


Oddio, penseranno i nostri cari lettori, 
perché il buon De Masi, sempre tolle¬ 
rante con tutti, ce l'ha con questo pae¬ 
se? Nessun timore, io ce l'ho solo con 
AdP, che "I love you" se lo porti, e per 
la Bulgaria nutro il piu grande rispetto e 
affetto! 

Il fatto è che il titolo di questo pezzo 
mi è venuto leggendo una delle news 
strillate con grande evidenza e intitolata 
"Bulgaria e virus" Nell'articolo viene 
evidenziata la distribuzione mondiale dei 
"produttori di virus", e pare che, dei 
116 ceppi principali riconosciuti (beata 
gioventù, oggi siamo a cifre con cinque 
zeri) molti siano localizzati nei paesi 
dell'Est Europeo. 

Già, ma perché la Bulgaria? "Le ra¬ 
gioni di questa origine inconsueta (cep¬ 
po bulgaro, N.d.R.) vanno ricercate, ci¬ 
tiamo le parole dell'articolo, in tre diver¬ 
se circostanze. In Bulgaria c'era, all'epo¬ 




ca, la più forte diffusione di personal 
computer del blocco sovietico Essi 
però sono tutti di proprietà dello stato, e 
quindi lo sviluppo di un codice virale 
può essere considerato attività contro lo 
stato. Inoltre in tutto il blocco socialista 
non è consentito lo sviluppo di software 
a fini di lucro, e in genere la pirateria di 
software è piuttosto diffusa. E' verosi¬ 
mile che i programmatori bulgari che 
hanno realizzato questi virus abbiano 
pensato di dimostrare, nel male, la loro 
abilità, visto che non potevano farlo nel 
bene." 

Insomma, un primato, anche se in 
negativo. Fatta salva, comunque, la tra¬ 
ballante motivazione! 

Passiamo a cosette più serie; HP, do¬ 
po aver acquisto Apollo, lancia la nuova 
versione del suo cavallo di battaglia, il 
9000; questa famiglia di macchine, ba¬ 
sata su processori 68040, offre numeri 
di tutto riguardo (128 MB di RAM. di¬ 
schi da 1 a 4 GB, risoluzioni di 
1280x1024, fino a 26 MIPS e 4,5 
MFLOPS), con prezzi intorno a una tren¬ 
tina di milioni di lire. Epson sforna la mi¬ 
lionesima stampante, e Algol presenta 
un pacchetto di e-mail per Windows 3 

Adobe annuncia una nuova release di 
PostScript, e Big Blue la nuova famiglia 
di computer PS/1 Da Nec sono annun¬ 
ciati nuovi CD-ROM, e Rochelle Com- 
munication offre, per poco più di due bi¬ 
glietti da cento dollari, un apparecchiet- 
to e un software che riconoscono il nu¬ 
mero del chiamante. 


Berlina o spider? Epson propone la stessa " mac¬ 
china '", 386/SX a 16 MHz, hard disk da 40 MB, in 
due differenti versioni. Come da programma, il mo¬ 
dello portatile costa decisamente di più: settemilio- 
ni e mezzo contro cinque. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 














Davide contro Golia 


II Polaroid Fres¬ 
ie Frame, In 
perielio siile 
“Uovo di Co¬ 
lombo", per¬ 
metteva di otte¬ 
nere un hard 
copy a colori 
dello schermo, 
anche utilizzan¬ 
do le pellicole a 
sviluppo Imme¬ 
diato della stes¬ 
sa casa ameri¬ 
cana. Per il set 
completo erano 
necessari quasi 
cinque milioni! 


Con quattrocen- 
tomila lire, inve¬ 
ce, era possibile 
acquistare la 
versione italiana 
Microsoft 
Works, uno dei 
più noti “prodot¬ 
ti integrati per 
tutte le esigen¬ 
ze". In prova la versione 2.0, rilasciata un palo d'anni dopo la versione iniziale. 


Beh, in effetti, solo per le dimensio¬ 
ni; infatti la prima prova è dedicata al 
confronto (o sarebbe meglio dire, lo 
show) di due macchine Epson AX3s, 
perfettamente identiche salvo per il fat¬ 
to che si tratta di un desktop e di un 
portatile. L'architettura interna e perfi¬ 
no alcuni cablaggi sono gli stessi, per 
cui la prova si riduce alla solita elenca¬ 
zione di caratteristiche tecniche (2 MB 
di RAM, processore 386SX, dischi rigi¬ 
di variabili da 40 a 160 MB). 

Più interessante, non foss’altro dal 
punto di vista storico, è l'AVR 
3000/GS, uno scanner in b/n, a 256 li¬ 
velli di grigio, formato A4 che legge 
una pagina in 30 secondi e costa la bel¬ 
lezza di cinque milioni! Zoltrix offre una 
scheda modem interna denominata 
ZX1896, con funzioni fax e rapporti di 
trasmissione di 2400 bps in fase dati e 
9600 in fase modem. Giriamo pagina e 
troviamo un lanfax, prodotto dalla Al¬ 
cool, che permette ad ogni utente di 
rete di spedire fax in maniera traspa¬ 
rente l'uno dall'altro (prezzo circa 5 mi¬ 
lioni! ma c'è compresa una copia lite di 
PaintBrush), 

Sempre per 5 milioni (ma che è, la 
fiera del prezzo unico?!?), troviamo la 
polaroid Freeze Frame, un apparecchia¬ 
tura curiosa, a mezza strada tra una 
stampante di foto automatica e un vi¬ 
sualizzatore-manipolatore di immagini 
presenti su un PC. Passando invece al 
software, ci troviamo tra le mani Micro¬ 
soft Works 2.0, un old one che, pur in 
ombra, avrà e ha ancora un certo nu¬ 
mero di affezionati. 

Questa versione gira, manco a dirlo, 
ancora sotto DOS e incorpora una rin¬ 
novata sezione grafica. Ben altra grafica 
la vediamo in Draw Perfect 1.0, prodot¬ 
to di grande pregio che si integra per¬ 
fettamente nella famiglia di Word Per¬ 
fect. Siamo ancora sotto DOS, ma l'am¬ 
biente è amichevole, anche se somiglia 
molto allo sfortunato GEM. Logitech 
CatchWord è invece uno scanner ma¬ 
nuale (quelli formato rasoio elettrico) 
che, a fronte della spesa di qualche 
centone, garantisce una ricognizione "intelligente" (almeno 
cosi sostiene) dei caratteri di circa il 90%, a patto di avere 
mano ferma e velocità costante. 

Di seguito due mattoni tanto indigesti che ancora se ne ri¬ 
cordano i postumi, il Turbo Debugger 2.0 e il Turbo Assem¬ 
bler, nella medesima versione. TRS e device driver, esecu¬ 
zione a ritroso, Assembler più comodo (come dire notte 
d'estate a Cuba più gelida) sono solo alcune delle chicche 
che spuntano dalla prova. Vi risparmio ulteriori torture e pas¬ 
siamo appresso, con l'analisi dei due grandi boss del DTP. 
PageMaker e Ventura, nella rubrica del buon Mauro, e una 
serie di consigli di Francesco Petroni, formato Suor Letizia, 


per vivere felicemente con la propria stampante! 

La sezione PlayWorld è, in questa puntata, particolarmen¬ 
te nutrita, mentre in area Macintosh troviamo la prova di un 
form designer (a proposito, lo sapete che differenza c'è tra 
un mago e un medico? il mago fa la fattura...! eh, eh, rispar¬ 
miatevi i commenti); da una serie di news inserite nelle stes¬ 
se pagine scopriamo che 4 MB di RAM costano circa un mi¬ 
lione (beh, in fondo, i prezzi stanno calando!) e che MacRen- 
derman. nome famosissimo anche oggi nel mondo dell'ani¬ 
mazione. entra nel campo della mela. Il resto fa parte delle 
rubriche, ed è stato dimenticato da tutti, meglio quindi non 
andarlo a svegliare. A presto. ^ 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


75 






I—J— 


I nuovi Celeron con 
"core" Copperminel28 

di Franco Paiamaro 


• 

intei® 

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Celeron’" 

iHKttiutmi 

atmjjj 

• 


II processore FC-PGA Intel Celeron 667 MHz con "core " Coppermi- 
nel28 


I processori Intel Celeron del¬ 
la generazione precedente sono 
basati su core Mendocino. a 
sua volta basato sul Deschutes, 
lo stesso del processore Pen¬ 
tium II. 

La differenza consiste 
nell'integrazione di 128 KByte di 
cache L2 sul die del processore, 
alla stessa velocità di clock. 

Questa architettura, inaugurata 
con l'introduzione della CPU Ce¬ 
leron 300A, è rimasta immutata 
fino alla versione clockata a 533 
MHz. 

Recentemente, Intel ha cam¬ 
biato l'architettura del processo¬ 
re Celeron, dotandolo dello 
stesso core del nuovo Pentium 
III Coppermine. 

I nuovi Celeron hanno quindi 
la stessa tecnologia avanzata di trasferi¬ 
mento cache del Coppermine (con bus 
a 256 bit, per data rate che possono su¬ 
perare ì 10 GByte/s!) e sono dotati delle 
istruzioni SSE. 

Rispetto al Pentium III Coppermine. 
la dimensione della cache è dimezzata, 
passando da 256 KByte a 128; per que¬ 
sto motivo, il nuovo co re dei Celeron si 
chiama Coppermine 128. 

La cache del Celeron Coppermi- 
ne128, però, è gestita in modo legger¬ 
mente diverso da quella del Pentium III 
Coppermine: quest'ultima CPU utilizza 
una cache "set" associativa a 8 vie, 
contro una cache "set" associativa a 4 
vie del Celeron. 

La tecnologia di metallizzazione è la 
stessa del Pentium III: 0.18 micron, con 
frequenze operative a partire da 566 
MHz, Front Side Bus a 66 MHz e com¬ 
patibilità FC-PGA Socket 370 (per cui è 


necessario dotarsi o di scheda madre 
compatibile, o dello stesso adattatore 
Socket370/Slot1 del Pentium III se si in¬ 
tende utilizzare questa CPU su una 
scheda madre Sloti). 

Ulteriore (e interessante, almeno per 
quanto riguarda l'overclocking) differen¬ 
za, la tensione di alimentazione: 1,5 Volt 
contro 1,6 del Pentium III Coppermine, 
e dissipa circa 18 Watt. 

La presenza delle istruzioni SSE 
(SIMD Streaming Extensions) dovrebbe 
consentire ai processori Celeron di nuo¬ 
va generazione di superare ampiamente 
le prestazioni, a parità di frequenza di 
clock, delle CPU con core Mendocino. 

Ovviamente, l'aumento di prestazio¬ 
ni è subordinato al supporto per queste 
istruzioni presente nell'applicazione in 
esecuzione. 

Abbiamo testato il Celeron Copper- 
mine128 a 667 MHz, provando anche 


un (relativamente) blando over- 
clocking senza innalzare la ten¬ 
sione di alimentazione: da 66 
MHz FSB a 75 MHz. 

La scheda madre utilizzata 
per il test è la QDI Advance 10, 
dotata del chipset VIA Apollo 
Pro 133A, con 128 MByte di 
DRAM PC100 e scheda video 
Creative TNT2 Ultra con 32 
MByte di RAM Video. 

Questo chipset consente di 
impostare a frequenze diverse il 
FSB della memoria e del pro¬ 
cessore, per cui abbiamo setta¬ 
to la RAM ad una frequenza 
opertiva di 100 MHz. 

Le prestazioni ottenute, mi¬ 
surate con il buon vecchio 
3Dmark99, sono buone, anche 
se il Celeron Coppermine128 a 
667 MHz non riesce lo stesso a supera¬ 
re le prestazioni di un Pentium III a 600 
MHz, e si attesta sui livelli di una CPU 
P-III a 550 MHz. 

L'incremento di prestazioni rispetto 
alla generazione precedente di Celeron 
dotati di core Mendocino è effettiva¬ 
mente significativo. 

L'elevato fattore di moltiplicazione 
(1 Ox!) del processore a 667 MHz non 
consente di utilizzare il FSB per la CPU 
a 100 MHz; a 83 MHz. il processore 
non è stabile, mandando regolarmente 
in crash la macchina dopo il boot; a 75 
MHz, la frequenza operativa del "core" 
è di 750 MHz e il sistema risulta stabile. 

Non dubitiamo che, aumentando la 
tensione di alimentazione dai 1,5 V del¬ 
le specifiche di qualche decimale, sa¬ 
remmo riusciti a rendere stabile la con¬ 
figurazione anche a 83 MHz; purtroppo, 
il tempo è tiranno, e lo spazio anche... 


76 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





3DMaik 33 M.I» Ovm„n Scoio 



3 DMARK 99 MAX 


30Mark is a trademark of Futuremark 
BDMark 99 Max Copyright 1998 
Futuremark Corporation. ’AUjights 



Il benchmark 3DMark99 non è in grado di riconoscere correttamente la nuova 
CPU, dai risultati, però, sembrerebbe che sia comunque utilizzata l'ottimizza¬ 
zione per il Pentium III e le SSE 

Benchmark 3Dmark99, con il FSB della scheda madre impostato a 66 MHz 



3DMARK 
99 MAX 


Congratulabcrul 

Vou Kov» xuccctilufly tui Ih© bcnchrrmk. You «cene ir 

4647 3DMarks 

7930 CPU 3DMarks 


<0 EaPoKipooo 
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j£) ai-MCoro». 
58 H«<*n»UMw4* 


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© 3DMARK 
99 MAX 


Corflodiooontl 


Ywi hovo tuccoiUufly noi Iho twndmxk You tcoio n 


5174 3DMarks 

9002 CPU 3DMarks 


ai 



«j 

u 


jg) QlobolCooc»» | 

53 HanfcrnUpetcM I 
--- 1 


Benchmark 3Dmark99, 
con il FSB della scheda 
madre verso il processo¬ 
re impostato a 75 MHz, 
per questa prova abbia¬ 
mo anche impostato la 
frequenza del bus della 
memoria a 100 MHz . 
Stante il moltiplicatore 
lOx della CPU. si otten¬ 
gono 750 MHz di fre¬ 
quenza operativa. 


\riRr~l 


mizzazioni come SSE, MMX o 
3DNow!). 

Utilizzando il personal computer con 
le applicazioni di tutti i giorni, si nota 
una grande stabilità; l'overclocking non 
inficia minimamente l’affidabilità della 
macchina. 

Per quanto riguarda le impressioni 
d'uso, rispetto alla stessa macchina im¬ 
postata alla frequenza nominale del pro¬ 
cessore, il PC si comporta leggermente 
meglio. 

Nell’uso normale l’aumento di pre¬ 
stazioni è pressoché impercettibile, ma 
all’avvio della macchina, nell'esecuzione 
di scompattamento di grandi file "zippa¬ 
ti" e in tutte quelle occasioni nelle quali 


Benchmark sintetico Si- 
Soft Sandra2000: i valori 
sono molto elevati, ma 
non riflettono le presta¬ 
zioni del "mondo reale ", 
i valori si riferiscono alla 
CPU clockata a 750 
MHz IFSB verso la CPU 
di 75 MHz e bus della 
RAM a 100 MHz). 



AMD Athlon 600, 
512KB SY. a750 

Intel Pili 500. 

512kB SY. BX 

AMD K6-III 450. 
256k8 SY, MVP3 

Intel Celeron 366. 
128kBSY.BX 


FPU Whet:tone 670 MFLOPS 13607001 


C PlJ D lnyalone 1149 MIPS 1730253) 


FPU Whet rione 546 MFLOPS 12939441 


CPU Dlwitone 987 MIPS 1627293 


FPU Whel-.tone 490 MFLOPS |26 


I benchmark della CPU 
clockata a 750 MHz mostrano 
un buon incremento, rispetto 
alla frequenza base, intorno al 
13.5 percento. 

A questo proposito, le pre¬ 
stazioni della CPU "tarpata” dal 
FSB di 66 MHz e il prossimo ar¬ 
rivo delle CPU AMD Duron e 
Spitfire dovrebbero suggerire 
ad Intel di portare il FSB dei Celeron a 
100 MHz. 

Cosi come stanno le cose, infatti, gli 
unici a trarre grande vantaggio dalla fre¬ 
quenza del bus a 66 MHz sono i pro¬ 
prietari di sistemi "anziani", dotati di 
schede madri e memorie funzionanti a 
questa frequenza, e che possono ag¬ 
giornare facilmente le prestazioni della 
loro macchina senza grossi costi (prov¬ 
visto che il BIOS della M/B sia aggiorna¬ 
bile e che sia in grado di alimentare cor¬ 
rettamente la CPU). 

Oltretutto, essendo il moltiplicatore 
bloccato sulle CPU Celeron, non ha 
nessuna importanza quale settaggio è 
stato impostato sulle M/B, per cui, an¬ 
che se sulla nostra M/B mancasse il 
moltiplicatore 9x o lOx, non è un pro¬ 


blema. 

Le prestazioni misurate da SiSoft 
Sandra2000 della CPU clockata a 75 
MHz sono, a nostro avviso, un poco 
fuorviami, essendo di un buon 14 per¬ 
cento superiori ad un AMD Athlon a 
600 MHz 

E' bene ricordare che questo bench¬ 
mark misura solo le prestazioni del pro¬ 
cessore e della cache senza utilizzare le 
tecnologie avanzate che potrebbero es¬ 
sere implementate nel processore stes¬ 
so (come branch prediction, out of or- 
der execution, pipelining, ecc., e otti¬ 


ci ritroviamo ad aspettare che il compu¬ 
ter esegua una qualche operazione “pe¬ 
sante", ci accorgiamo che i tempi sono 
nettamente diminuiti. 

Un'ultima parola riguardo al prezzo 
del processore, che mentre scriviamo, 
dovrebbe aggirarsi inorno alle 400-450 
mila lire, IVA inclusa, visto il prezzo di 
170 dollari USA per mille unità. 

Si ringrazia Infoware Italia S.p.A. per aver 
messo a disposizione il processore utilizzato 
per il test. 

Infoware Italia - Via M Boldetti, 29 
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MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


77 

















































OverView 


di Raffaello De Masi 



★ Il software pii semplice li esarci ★ Permeile li creare CD Aulii la die MP3 e TwinVO * Crea il Ino CD 
il pochi minuti * Ideale per copie di CD I I ★ Oisegna el applica etichette, copertine el inserii per CO * 

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I 


Copiare, che bella cosai Scagli la 
prima pietra chi, a scuola, non l'ha mai 
fattoi Si ricorreva ai mezzi più ignobili 
per passare o ricevere la versione dal 
vicino, e anche dal lontano, di banco. I 
mezzi per il trasferimento erano tanti, 
tutti a prova d'errore, e tutti degni, ci 
pareva, di far impallidire la più astuta 
delle signore Hari. 

Ai tempi del liceo avevo avviato un 
fiorente mercimonio di compiti svolti e 
un servizio di passaggio di versioni da 
far vergognare gli specialisti di marke¬ 
ting di oggi. Una versione dal greco, 
forse la merce più pregiata, poteva va¬ 
lere, specie verso la fine dell'anno 
scolastico, anche una serata in pizze¬ 
ria, mentre, per merce meno richiesta 
(esercizi di fisica, chimica, espressioni 
di trigonometria) ci si doveva accon¬ 
tentare di uno e talora mezzo pacchet¬ 
to di sigarette, magari pure senza fil¬ 
tro! Ed erano previsti anche abbona¬ 
menti fiat rate Che volete, si tirava 
avanti la baracca! 

Insomma, si copiava, e oggi, a tanti 
anni di distanza, non sono poi tanto si¬ 
curo che il buon professor Sauro e il 
burbero professor Magno non sapes¬ 
sero, in fondo, della cosa e, bonaria¬ 
mente, non facessero finta di non ve¬ 
dere. E pensare che allora mi sembra¬ 
vano due cerberi, pronti a troncare un 
braccio con un morso. 

Mi sembrano tanto lontani, quei 
tempi, che quasi la memoria non rie¬ 
sce a distinguere tra quel che è il vero 
e l'immaginazione. I traduttori, i Bigna- 
mi, i rotolini che le ragazze, soprattut¬ 
to, confezionavano con pazienza e te¬ 
nacia degne di una novizia in un con¬ 
vento di clausura, le noterelle scritte a 
margine dei versi della Commedia 
usando una matita n°1, senza calcare, 
illudendoci che esse fossero visibili 
solo a noi. Pensavo di aver dimentica¬ 
to tutto ciò, di essermi ormai affranca- 


78 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 









Nero Burning Rom 5.0 


Lo splashscreen di Nero, 
versione 5 


Liste) 


to da quell'antico 
retaggio di ama¬ 
nuense. 

Ma non è stato 
cosi, e oggi, a tanti 
anni di distanza, mi 
ritrovo a parlare di 
un grande copiato¬ 
re, che, a paragone, 
le mie strategie di 
distribuzione dei 
compiti fanno la 
stessa impressione 
dei piani di Vercingetorige nei confron¬ 
ti delle tattiche di Giulio Cesare (caro 
professor Sauro, come vede, non tut¬ 
to è andato perduto!). 


Il fascino 

della carta carbone 


Copiare, che brutta pa¬ 
rola! Diciamo riprodurre! 
E nel campo della maste¬ 
rizzazione, accanto a nu¬ 
merosi produttori di 
hardware, si schierano 
giusto due o tre prodotti 
software. 

Anzi, per essere preci¬ 
si, un paio, visto che gli 
altri, come CDBurner 3.8, 
possono essere conside¬ 
rati outsider, meno noti e 
diffusi. Di questi poi ne 
esistono anche versioni 
customizzate, su cui alcu¬ 
ni produttori hardware di 
gran nome ci hanno mes¬ 
so le mani, per personaliz¬ 
zazioni che sovente non 


SBWiJ- 

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BURNING ROM 

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vanno oltre la disposizione dei menu e 
la sostituzione delle voci degli stessi. 
Insomma, un bel vedere! 

Ed eccoci a parlare di uno di questi 
due, Nero, chissà poi perché è stato 
chiamato cosi! Difficile dire se esso 
sia piu diffuso del suo antagonista Wi- 
nOnCD. fatto sta che la sua presenza 
sul mercato della masterizzazione è 
molto spinta E questo anche grazie a 


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Ci«è in r«j>vo CD 






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certe sue caratteristiche di amichevo¬ 
lezza che ne hanno facilitato la noto¬ 
rietà, e a un'accurata attenzione verso 
l'interfaccia e verso il servizio clienti 
che, al giorno d'oggi, è forse la vera 
chiave di volta della diffusione del 
software. 

Dal 3 maggio scorso è disponibile la 
versione 5 che, come ampiamente 
preannunciato dalla stessa casa produt¬ 
trice, introduce una serie di caratteristi¬ 
che da tempo reclamate dall'utenza. Il 
software si installa, come al solito, da 
CD e crea una cartella in cui è montato 
il pacchetto principale e una serie di li¬ 
brerie di supporto. In fase di prima in¬ 
stallazione il programma viene localiz¬ 
zato nella lingua di default del sistema 
operativo, mentre se si sta effettuando 
l'aggiornamento dalla versione 4 occor¬ 
re prelevare, dal sito, la libreria di sup¬ 
porto nella lingua prescelta. Sarà suffi¬ 
ciente espandere il file .zip che la con¬ 
tiene, e copiare i file così prodotti nella 
root principale di Nero, per ritrovarsi 
con tutto il software conversante nella 
lingua di Dante. 

Usare Nero è quanto di piu gradevo¬ 
le e immediato si possa pensare. I co- 


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Il Wizard in azione, tanto semplice da richiedere solo due o tre click del mouse per portare a temine una completa sessione 
di scrittura 


I (ormati standard di registrazione 

La lettura del manuale è molto interessante non solo come supporto all'uso del pro¬ 
gramma stesso ma perché si dimostra mezzo divulgativo interessante e completo riguar¬ 
do alle tecniche di masterizzazione. Come gli addetti ai lavori ben sanno, le conoscenze e 
gli sviluppi tecnologici della materia sono legati direttamente alla evoluzione della cosid¬ 
detta Biblioteca Arcobaleno. Questo curioso nome deriva dal fatto che il primo standard, 
realizzato nel 1980 da Sony e Philips, era descritto e illustrato in un manuale dalla coperti¬ 
na rossa Gli standard successivi hanno mantenuto, nella loro bibliografia, lo stesso for¬ 
mato, cambiando il colore della rilegatura. Si sono creati quindi standard denominati Red 
Book, seguito da Yellow, Green, Orange, White e Blue 

Il manuale è altresì interessante in quanto contiene una serie di appendici di indubbio 
interesse riguardanti i mezzi d'uso, il gergo, i formati di registrazione, e la tecnologia stes¬ 
sa della registrazione. Insomma, un'opera interessante da leggere anche al di fuori delle 
normali sedute di lavoro 


mandi sono tutti li, e fanno proprio tut¬ 
to quello che ci si aspetta che facciano; 
e, come buona misura, l'uso intensivo 
della tecnica del drag&drop non può 
che ulteriormente facilitare la cosa 
Qualche parola, in breve, su come 
si usa Nero, prima di descrivere le fun¬ 
zioni più avanzate introdotte nella ver¬ 
sione 5. Il programma può essere ge¬ 
stito in due modi; attraverso un Wi¬ 
zard tanto semplice da sembrare ba¬ 
nale. o seguendo direttamente tutte le 
procedure di creazione. I risultati sono 
gli stessi, ma seguire la seconda stra¬ 
da da un maggior senso di padronanza 
dell'ambiente e, per certi versi, può 


MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 


79 


































Nero Burning Rom 5.0 



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Assumiamo il controllo della situazione, con la tecnica di realizzazione alternativa al Wizard Anche Qui si tratta di procedure del tutto intuitive e rapide da mettere 
a punto 


essere addirittura considerato diver¬ 
tente. 

Bene, cominciamo; all'apertura 
escluderemo l'uso del Wizard (vuoi ve¬ 
dere che alla nostra età ci serve anco¬ 
ra essere portati per mano), e il pro¬ 
gramma ci chiederà di indicare il tipo 
di CD da realizzare. Le possibilità sono 
diverse, ben dieci, a partire dalla co¬ 
piatura diretta alla creazione di CD dati 
ibridi (ad esempio gestibili da sistemi 
operativi differenti, tipicamente Mac e 
Windows; è necessario un masterizza- 
tore SCSI), alla produzione di CD video 
e supervideo e, ancora, a CD di boot. 
Ovviamente, il tutto, in multisessione 
o in tecnica di duplicazione assoluta. 

Dopo di che siamo praticamente 
pronti al lavoro; l'ambiente si incari¬ 
cherà di realizzare il CD fino a prodotto 
finito, stabilendo, se lo si desidera, an¬ 
che regole di comportamento. In parti¬ 
colare Nero può eseguire un test di 
velocità di scrittura, stabilendo quella 
più acconcia al mezzo utilizzato, e, co¬ 
me ulteriore precauzione, eseguire 
una seduta di scrittura simulata, simu¬ 
lando l'intero processo senza però atti¬ 
vare il laser per la scrittura. In questo 


modo, pur con tempi dilatati, il proces¬ 
so di scrittura può essere considerato 
sufficientemente sicuro. 

Le nuove 
caratteristiche 
della versione 5 

La nuova versione introduce una se¬ 
rie di caratteristiche originali che mi¬ 
gliorano alcuni aspetti del programma 
di cui si era, in precedenza, da parte 
dei lettori, lamentata la carenza. Ecco¬ 
ne una descrizione sommaria: 

• scrittura multipla; Il nuovo motore 
del programma, completamente ri¬ 
scritto nel codice, ha potenzialità mul¬ 
titasking molto migliorate; oggi è pos¬ 
sibile scrivere, tra l'altro, su due ma- 
sterizzatori contemporaneamente. 

• scrittura di Cd SuperVideo; la dispo¬ 
nibilità di questo nuovo standard 
(SVCD, estensione del VCD originale) 
permette di usare la tecnica di com¬ 


pressione MPEG-2 con codifica a bi¬ 
trate variabile, con un miglioramento 
elevato della qualità deH'immagine, 
pur se a fronte di una riduzione dei 
tempi di registrazione disponibili. 

• creazione di video misti, con inseri¬ 
mento di immagini fotogramma per fo¬ 
togramma e di slideshow. 

• presenza di più potenti filtri audio; è 
possibile testare i filtri in tempo reale 
e applicarne di multipli contempora¬ 
neamente. Una nuova funzione, il filtro 
Karaoke, permette di cancellare le 
tracce vocali dalla musica, e il tool Fa¬ 
ding applica questo effetto (sfumatura 
dell'uno nell’altro) a due brani 

• Sono finalmente supportate le co¬ 
siddette playlist MP3 (si ricorda che 
questi file contengono liste di file au¬ 
dio in formato testo, editabili, quindi 
con un normale editor ASCII). Il van¬ 
taggio è che quando un indice-lista di 
tal fatta viene trascinato nella compila¬ 
tion di scrittura. Nero si incarica di rin¬ 
tracciare tutti i file da maneggiare e 
gestisce l’intera operazione esoneran- 


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MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


































































Nero Burning Rom 5.0 




La lineava di gestione delle operazioni, i lile della compilation, a sinistra, vanno aggiunti principalmente con la tecnica del drag&drop 



Il covai editor incluso nel pacchetto, e capace di recuperare automaticamente i dati durante la fase di 
copiatura o di realizzazione della compilation 


do l'utente da ulteriori interventi. 

• supporto database CD; in questa 
versione vengono supportati database 
di CD e titoli (il database è usato per 
conservare il titolo del brano e il nome 
dell'artista di un CD audio - queste 
informazioni non sono generalmente 
inserite in un CD musicale, a meno 
che questo non contenga un CD text) 
Se un Cd contiene un'informazione in 
forma di CD text, alcuni lettori posso¬ 
no visualizzare titolo del brano e nome 
dell'artista. 

• supporto completo dei file VQ, file 
audio compressi con bit-rate più basso 
del formato MP3, ma con qualità del 
suono sufficientemente comparabile. I 
file VQ possono essere mescolati a 
quelli MP3 e inseriti nella stessa com¬ 
pilation. 


Conclusioni 

Nero Burning Rom acquisisce, in 
questa nuova versione, più avanzate po¬ 
tenzialità e un più ampio ventaglio appli¬ 
cativo senza rinunciare, neppure in po¬ 
co, a facilità d'uso e immediatezza di 
rapporto causa-effetto. 


Chi è abituato ai pacchetti bundle lite 
inseriti in alcuni masterizzatori si ritro¬ 
verà in un altro mondo, dove tutto prati¬ 
camente si fa a punta di mouse (nella 
maggior parte dei casi un'operazione di 
copiatura si riduce a tre click). 


Ma dietro a tanta facilità d'uso si tro¬ 
va un prodotto collaudato e a prova pra¬ 
ticamente d'errore. Fino a qualche tem¬ 
po era ben noto il problema legato alla 
masterizzazione e rappresentato dalla 
sempre presente spada di Damocle 
che, pressoché imprevedibilmente, ca¬ 
deva a tagliare il processo di copiatura, 
distruggendo e rendendo inutile un lun¬ 
go tempo di attesa della conclusione 
del processo. Oggi gli errori in corso di 
copia, grazie alla verifica della possibile 
velocità e al processo completo di si¬ 
mulazione, sono virtualmente eliminati 
e le nuove possibilità inserite nell'ultima 
versione hanno aperto ancora di più il 
ventaglio d'utilizzo di questo eccellente 
prodotto. ^ 


Mettiamoci l'etichetta 


Nel pacchetto di installazione è compreso anche il software Feurio Cover Editor, un 
programma che permette di realizzare le etichette per i CD, prelevando automaticamente 
i dati dalla fase di scrittura o di redazione della compilation oppure lasciando all'utente l'in¬ 
tera operazione. Si tratta di una piccola suite grafica, peraltro ben realizzata, che consente 
di creare schede usando un'ampia messe di tool precostruiti e una piccola libreria di sim¬ 
boli utili, adattandoli ai formati tipici delle copertine cartacee dei CD, con tanto di linee 
dei lembi di piegatura, e dorsetti precostruiti. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


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di Raffaello De Masi 



Due WebCam 
per tutti gli usi 


Nella vita ho avuto diversi hobby, 
puntualmente tramontati; sono stato 
meccanico dilettante, tiratore di mezza 
schiappa, di quelli che chiudevano gli 
occhi al momento del botto, collezioni¬ 
sta di pacchetti di sigarette e di lattine 
piene di birra, che poi finivano puntual¬ 
mente fumate e bevute m periodi di 
magra. L'unico hobby che non ho mai 
avuto è stato quello della fotografia. 

Quando vado in vacanza compro una 
scatoletta di quelle "usa e getta ", la af¬ 
fido ad Anja, e il mio rapporto con la fo¬ 
tografia finisce lì. Ma , per una specie 
di contrapassata pena, sono costretto 
mio malgrado a scrivere per MCmicro- 
computer e per a ritrovarmi, ogni tanto, 
qualche telecamerma di cui parlare su 
queste pagine. 

Cosi eccomi di nuovo qui, a riparlare 
di questi oggettini poco ingombranti 


che, appollaiati come parrocchetti sul 
monitor, mi guardano con occhio seve¬ 
ro, evidenziando il salvagente In vita, 
ma esaltando l'occhio vigile e attento, il 
naso volitivo, la fronte spaziosa che i 
maligni dicono creata dalla caduta dei 
capelli, e che invece sanno bene essere 
segno dì intelligenza superiore alla me¬ 
dia. 

Tranquilli, cari lettori, nessun penco¬ 
lo, in queste pagine non vedrete me in 
costume da bagno Quindi potete lascia¬ 
re in giro la rivista a portata dei bambini. 
E poi, non si spaventano più neppure 
con Godzilla! Quindi eccovi i test di due 
oggettini di pregio, qualità indiscussa e 
caratteristiche, per certi versi, di inte¬ 
ressante originalità. Diverse nell'impo¬ 
stazione, si giustificano insieme date le 
medesime esigenze cui sono mirate 
Non c'è che da scegliere. 


3Com 

Home Connect 

Eccola, una telecamera delle dimen¬ 
sioni di un pacchetto di sigarette, legge¬ 
ra (quasi 120 g, di cui però una metà è 
rappresentata dal piedistallo, una pia¬ 
stra di plastica pesante che serve a da¬ 
re stabilita alla camera) semplicissima 
da montare e orientare, dotata solo di 
un pulsante di scatto-fissaggio e della 
messa a fuoco, nera come Naomi, e do¬ 
tata di un software di installazione che 
più semplice non si può, in puro stile 
3Com-ex USRobotics. 

Innanzi tutto, una parolina sulla confi¬ 
gurazione minima, occorre disporre di 
una macchina Windows 95 OSR/2 o 
successivo, un processore Pentium 166 
MMX, 32 MB di RAM, 28 MB di spazio 
libero su disco (necessari per il softwa¬ 
re di supporto), un accesso a Internet e 
un modem per applicazioni di webcam 
in linea. La telecamera non dispone di 
un microfono incorporato. 

Le caratteristiche interne sono di tut¬ 
to rispetto. L'obiettivo è un 4,9 mm con 
messa a fuoco regolabile F:2.0 (posso¬ 
no essere montate lenti addizionali, ac¬ 
quistabili separatamente), dietro di cui è 
montato un sensore CCD a colori, e la 
velocità di ripresa è di 60 fps a 160x120 
pixel. Il sistema di ripresa è sensibile al¬ 
le variazioni di luminosità deH'ambiente, 


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MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 







Due WebCam per tutti gli usi 






Digital Camera Wiener, 
la vera applicazione prin¬ 
cipe dell'ambiente, con 
le sue potenti funzioni o< 
editing grafico 


La 3Com Home Connect durante l’uso . questo è 
l'aspetto della scrivania di un redattore di MC. no 
commenti 


con capacità di visualizzazione in condi¬ 
zioni d'illuminazione inferiori a 1 lux, e 
regolazione automatica dei vari livelli 
per la migliore gestione e visualizzazio¬ 
ne delle immagini. 

I formati colore sono innanzi tutto il 
True Color, a 16,8 milioni di colori (RGB 
a 24 bit), IRGB555, . lo YUV16. I'YUV9 
e il 256 (B/N a 8 bit). Queste caratteri¬ 
stiche sono supportate da un potente 
algoritmo di compressione VLCE senza 
perdita di dati . che gestisce altresi di¬ 
verse risoluzioni 1280 x 960 (con mi¬ 
glioramento attraverso software), 
640x480, 352x288, 320x240, 176x144, 
160x120 (già nominato) e 128x96 Per 
quel che attiene alla gestione dell'espo¬ 
sizione, è previsto il controllo manuale e 
automatico del guadagno e dell'ottura¬ 
zione, il bilanciamento automatico del 
bianco (AWB), il bilanciamento manuale 
del colore, i controlli di saturazione e al¬ 
tre funzioni. Le frequenze di scansione 
variano da 60 a 4 Hz . passando attra¬ 
verso 50, 30. 25. 15. 12, giusto per no¬ 
minarne alcune. 

Per quel che riguarda lo standard e i 
protocolli supportati , ricordiamo che è 
gestito l'H 323, e la camera è compati¬ 
bile con lo standard H 324 (con modem 
conforme allo standard V90),e , manco 
a dirlo, è supportato lo standard 
TWAIN 


Un software di pregio 

Accanto a questa dotazione di prege¬ 
voli caratteristiche intrinseche si schiera 
un software di tutto rispetto, oltre al 
ReaIPlayer G2, necessario per la gestio¬ 
ne, anche se trasparente, nell'utilizzazio¬ 
ne. il primo pezzo forte è Picture Works 
Live, di PictureWorks Ltd; ben noto per 
esser presente in altre configurazioni, 
PictWorks è un completo gestore di ri¬ 
presa continua e a fotogramma, che. uti¬ 
lizzando il driver di base della telecame¬ 


ra, permette di gestire la stessa in modo 
semplice e senza eccessive preoccupa¬ 
zioni tecniche. E' sicuramente il primo 
passo per raggiungere risultati di pregio, 
e si giova di un "catalogo" delle immagi¬ 
ni scattate, editabile, aggiornabile e can¬ 
cellabile in qualsiasi momento. Una vol¬ 
ta scattata la foto o realizzato il filmato, 
si può spedire, direttamente dall'interno 
dell'applicazione, il file relativo per posta 
elettronica, ed è letteralmente impres¬ 
sionante scoprire come la spedizione 
possa essere personalizzata in vario mo¬ 
do. con formati 
cartolina, messag¬ 
gi aggiuntivi scritti 
e vocali. Insomma, 
un bel vedere! 

VidCap è l'appli¬ 
cazione 3Com 
specificamente co¬ 
struita per la ca¬ 
mera. Le presta¬ 
zioni e la facilità 
d'uso non sono 


Picture Works Live 
Cam in azione, oltre 
che utilizzabile diretta¬ 
mente permette di 
_ stendere i nostri pan¬ 
ni al sole ', se troviamo 
un sito disposti ad 
ospitarli 


Video Capture e un'ap- 
phcazione di base, mol¬ 
to semplice da gestire, 
e destinata, solo all'ini¬ 
zio. ad avvicinare il 
neohto a un ambiente 
sconosciuto, senza 
problemi e soverchie 
preoccupazioni 


paragonabili a quel¬ 
le del programma 
precedente, anche 
se alcune caratteri¬ 
stiche, come possi¬ 
bilità di scelta di ti¬ 
po di compressione 
(CinePak per Win¬ 
dows 32 di Radius) 
sono da tenere nel¬ 
la giusta considera¬ 
zione Interessante, 
qui, anche la possi¬ 
bilità di catturare 
una palette dell'am¬ 
biente (la struttura 
colore-illuminazione-contrasto) da poter 
eventualmente utilizzare in un secondo 


tempo 

Viviewer è. infine, l'applicazione prin¬ 
cipe del sistema, prodotta dalla Vista 
Imaging Ine, configura un ambiente 
d'editing molto raffinato e altamente 
personalizzabile, con notevoli possibilità 
di controllo, tra cui lancio delle riprese 
timerizzato e autoscatto. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


83 
















































Due WebCam per tutti gli usi 


Conclusioni 

3Com Home Connect è una teleca¬ 
mera USB di grande pregio, capace di 
produrre istantanee e riprese di qualità 
anche grazie all'elevato numero e grado 
degli automatismi incorporati, Il suo 
punto doi forza è la sensibilità anche in 
presenza di condizioni di luce proibitive, 
ma altrettanto grande è il software for¬ 
nito a corredo, rapido, efficiente, ben in¬ 
terfacciata con l'hardware, dotato di ca¬ 
ratteristiche d'editing e regolazione im¬ 
pensabili appena un anno fa, Insomma, 
un prodotto di basso costo perfetta¬ 
mente in linea con quanto ci aspette¬ 
remmo da 3Com. 


Creative 

Video Blaster WebCam 

Ed eccoci alla seconda telecamerina, 
che ha davvero del rivoluzionario, per 
certi versi. Vedremo, tra poco di cosa si 
tratta. Prodotta dalla Creative, ha la 
grandezza di una grossa saponetta, è 
leggerissima (meno di 100 g, senza le 
batterie) ed ha aspetto e funzionalità del 
tutto inconsuete. 

Abbiamo detto senza batterie, qual¬ 
che secondo fa, Infatti questa teleca¬ 
merina è portatile, anche se, in queste 
condizioni, la quantità di materiale regi¬ 
strabile è, per forza di cose, limitata In 
pratica la si stacca dal PC, si va in giro a 
scattare foto come una normale fotoca¬ 
mera digitale, si torna a casa e si scari¬ 
ca tutto di nuovo sul computer Piu 
semplice di cosi! 

Una WebCam 
da tenere in tasca 

Ma procediamo con ordine; le carat¬ 
teristiche tecniche e funzionali dell’og- 


Creative 

Video Blaster Web Cam 

Produttore e distributore: 

Creative Labs, Strada 4 edificio A/3. 20090 
Assago Mllanofiori (MI) 

Tel; 02 8228161 


Prezzo (IVA ine I; 

L 299.000 


WctiCuin Co Commi 


I» m 1 


W W.m» 


Ò.o- 


:Ativ; 

W* 


Live Cam m azione, puntala sulla poltrona del 
buon De Masi, ma egli e a Ipanema, Naomi ha bi¬ 
sogno di abbronzarsi! 



I vari setup del pacchetto principale, WebCam 
GO. notevoli le opzioni disponibili 


getto sono molto interessanti (ovvia¬ 
mente anche in considerazione della 
classe del prodotto; non possiamo cer¬ 
to pretendere prestazioni da 3 mega¬ 
pixel) : dotata di un sensore a colori 
VGA CMOS da 640x480 e di 4 MB di 
memoria non volatile per la memoriz¬ 
zazione delle immagini, presenta, sul 
dorso , un piccolo display numerico a 
cristalli liquidi che incorpora un conta¬ 
tore che indica il numero delle immagi¬ 
ni disponibili e la modalità di cattura 
delle immagini fisse. 

Distribuiti sempre sul dorso e sul 
frontale ci sono alcuni LED per indicare 
lo stato d'alimentazione e di gestione 
della videocamera, e un pulsante Sna- 
pShot per la gestione delle istantanee. 
L'obiettivo è interamente in vetro, a 5 
elementi, com messa a fuoco regolabi¬ 
le da 14 cm a infinito, c'è un mirino ot¬ 
tico incorporato e un trasduttore piezo 
per i segnali audio. Il selettore di scat¬ 
to adotta quattro modalità di cattura 
delle immagini fisse, con istantanea 
singola, istantanee multiple (numero 
delle immagini da scattare e intervallo 
tra le stesse), istantanee programmate 
(l'utente definisce un ritardo - la corri¬ 
spondenza più comune è una foto con 
l'autoscatto), istantanee multiple pro¬ 
grammate (con scelta del numero del¬ 
le immagini, intervallo tra le stesse, e 
ritardo). 

Quando scollegata dal sistema la 
camera è capace di catturare fino a 72 
immagini fisse a 640x480 pixel. 

Quando alimentata da due batterie 
alcaline, il numero di istantanee salirà 
a 300; le immagini sono memorizzate 
in formato JPEG. 

Quando è collegata al PC, la camera 
cattura filmati a velocità variabili dai 30 
ai 15 fotogrammi per secondo, in base 
alla risoluzione scelta, che può andare 



84 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 













































Due WebCam per tutti gli usi 


da 640x480 ai 160x120 pixel. La sensi¬ 
bilità minima è di 6 lux. il controllo 
dell'esposizione e il bilanciamento del 
colore sono automatici, il campo visivo 
è di 62 gradi e la profondità di campo 
varia da 75 mm a infinito. 

Il software di corredo si basa su due 
applicazioni fondamentali, WebCam 
GO Control e WebCam Monitor. Il pri¬ 
mo è l'ambiente principale di cattura 
ed editing, e gestisce tutti i parametri 
d'uso e configurazione non solo della 
qualità ma anche dei tempi e dei modi 
di cattura (selftimer, compressione, ti¬ 
po di cattura audio, formato video, pro¬ 
prietà della camera gestite in modo 
manuale). L'altro software è un vero e 
proprio programma di gestione di 
WebCam live, necessariamente sem¬ 
plice, e con una serie di piccole utility 
destinate a consentire un uso imme¬ 
diato della camera come periferica di 
monitoraggio ambienti, con possibilità 
di lancio del monitoraggio in caso di 
eventi particolari (ad esempio, parten¬ 
za dello screen saver o lancio di Inter¬ 
net) 

Ancora, questa Creative WebCam è 
accompagnata da un pacchetto di edi¬ 



WebCam Monitor, per monitorare in continuo am¬ 
bienti e punti particolari, la prossima volta che an¬ 
date in un wc di un albergo 

ting grafico, che definire divertente sa¬ 
rebbe come mimmo poco. Questo raf¬ 
finato prodotto della Polaroid, Photo- 
Max 2 (che incorpora pacchetti sussi¬ 
diari come Photo- 
Fantasy2), per- 


ritoccare le immagini catturate, di 
creare album con le istantanee, di ap¬ 
plicare effetti speciali, come inserire la 
nostra faccia sulla statua della libertà o 
al centro di un biglietto da un dollaro. 
Garantite ore di divertimento e inventi¬ 
va a tutto spiano. 


Conclusioni 

Creative Video Blaster WebCam è 
una pregevole telecamerina tuttofare, 
che ha come carta vincente la portabi¬ 
lità; nelle nostre prove ha deciso di non 
collaborare con la SoundBlaster Live! 
montata sulla nostra macchina, ma po¬ 
trebbe esserci stato un conflitto nei dri¬ 
ver dovuto a cause esterne, visto che è 
ben difficile pensare che figli della stes¬ 
sa madre non vadano d'accordo. 

Meno sensibile della precedente, 
con un capture rate più lento e con una 
qualità più difficile da mettere a punto 
(nonostante l'obiettivo dichiaratamente 
più raffinato), riesce però, una volta su¬ 



Diamo sfogo alla fanta¬ 
sia, indovinate chi e 
miss Atnpalda? 


perata la fase iniziale di messa a punto 
e d'acquisizione della padronanza del 
software, a produrre servizi e risultati di 
grande effetto e valore. Ed è da ricor¬ 
dare anche la presenza, sul CD, di Me- 
diaRmg, il software per la comunicazio¬ 
ne telefonica via Internet. 

Ma la sua carta vincente è senza 
dubbio la portabilità; pensare di poter 
portare appresso una fotocamera digi¬ 
tale da cento grammi, capace di scatta¬ 
re un centinaio di immagini, a un prez¬ 
zo in fondo piu che ragionevole, senza 
per questo rinunciare alle funzioni di 
una vera telecamera, non è cosa di tutti 
i giorni. 

fi® 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


85 












di Andrea Montesi 


OverView 



Panasonic 
ToughBook CF-27 




Gli articoli dedicati a nuovi notebook 
iniziano di solito con una breve disserta¬ 
zione su quanto questo genere di pro¬ 
dotto sia ormai entrato a far parte della 
nostra vita di tutti i giorni; sulla sua ob¬ 
soleta connotazione di prodotto d'élite 
fortunatamente non più rispondente a 
realtà; sui vantaggi inconfutabili portati 
in molti campi di lavoro dalla disponibi¬ 
lità di un computer portatile, eccetera, 
Tutto questo per arrivare all'inevitabile 
conclusione per cui l'apparecchio pre¬ 
sentato nella circostanza incarnerebbe 
la summa di questi vantaggi nella loro 
massima espressione, convincendo il 
lettore di trovarsi di fronte all'esatta ma¬ 
terializzazione dei suoi inconfessabili so¬ 
gni informatici. 

Questa volta voglio andare controcor¬ 
rente e dire subito che: il computer di 


cui vi sto per parlare ha ben poco a che 
vedere con i notebook che siamo gene¬ 
ralmente abituati a vedere, non incorpo¬ 
ra lo stato dell'arte nel campo di proces¬ 
sori, memorie di massa o periferiche di 
vario genere, ha un prezzo abbastanza 
alto e solo pochi tra voi potranno, prima 
delle fine di questo articolo, scoprirsi 
realmente interessati al suo acquisto! 

Dov'è il trucco? Naturalmente non è 
impazzito nessuno, né al settore marke¬ 
ting della Panasonic né nella redazione 
di MCmicrocomputer. almeno che io 
sappia. Il ToughBook CF-27, di cui ci ap¬ 
prestiamo a fare la conoscenza, è sem¬ 
plicemente (si fa per dire) il più evoluto 
esempio di notebook "da campo", pro¬ 
gettato cioè per rispondere alle strin¬ 
genti specifiche MIL-STD 81OE: un pro¬ 
tocollo di test standard atti a valutare le 


Notebook MIL-STD 
Panasonic ToughBook CF-27 

Pentium II 300, 64 MB SDRAM, HD 6,4 GB. 
LCD touch-screen 12,1" TFT; Bau LitlON, 
2.5 MB RAM Video. Win 95 

Produttore 

Panasonic 

www.Danasomc.il; 

Prezzo (IVA esclusa): 

L. 9 500 000 

1+300.000 lire per la versione 
con Windows NT 4.01 


caratteristiche di robustezza ed affidabi¬ 
lità della macchina nelle più dure condi¬ 
zioni di lavoro, pensati espressamente 
per le esigenze delle forze armate sta¬ 
tunitensi. 

Un computer quindi destinato a di¬ 
ventare un punto di riferimento nel set¬ 
tore per quanto riguarda la resistenza 
ad urti, vibrazioni, polvere, acqua e 
quant'altro possa malauguratamente 
compromettere l'efficienza di un PC in 
ambienti di lavoro all'aria aperta. Senza 
che questo significhi però dover rinun¬ 
ciare ad una configurazione sufficiente- 
mente potente, in grado di soddisfare 
egregiamente le più comuni esigenze 
dell'utente in termini di velocità d’ela¬ 
borazione, capacità e scalabilità, preve¬ 
dendo anzi in più il CF-27 un efficientis¬ 
simo touch-screen. Le tipologie d'im¬ 
piego per un prodotto con queste carat¬ 
teristiche sono numerose e riguardano 
attività lavorative molto diverse tra loro, 
spesso non cosi atipiche come si po¬ 
trebbe essere portati a pensare 

Il Panasonic CF-27 si basa su proces¬ 
sore Intel Pentium II 300 MHz e chi- 
pset Intel 440DX, con 64 MB di 
SDRAM installati, ampliabili fino a 192 
MB; disco rigido da 6 GB; display a ma¬ 
trice attiva da 12,1" con touch-screen; 
due slot PCMCIA di tipo II, ovvero uno 
di tipo III; batteria agli ioni di litio da 3 
ore massimo di autonomia; scheda gra¬ 
fica NeoMagic 2200 con 2,5 MB di me¬ 
moria video e sistema audio Yamaha 
744 Sound Blaster PRO compatibile 


A prima vista 

Il notebook è costruito interamente 
in lega di magnesio, per un peso com¬ 
plessivo dell'apparecchio leggermente 
superiore alla media (3,5 kg) ma comun¬ 
que accettabile a fronte di una valuta¬ 
zione complessiva dei benefici che l'uti- 


86 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 












Notebook MIL-STD Panasonic ToughBook CF-27 



Due robusti sportelli basculanti, con apertura controllata da un nottolino a molla, sono posti a protezione degli slot laterali destinati ad ospitare i drive per tloppy o CD 
lopzionalel da un lato e le PC-Card dall'altro L imbottitura m gommapiuma per le parti mobili ed un sistema interno di ammortizzatori garantiscono la massima prote¬ 
zione anli-shock per questi dispositivi All'estremità del lato destro sono visibili il nottolino d'accensione la presa d'alimentazione e la porta ad infrarossi da 4 Mbps 


lizzo di questo materiale, molto più resi¬ 
stente della normale plastica, comporta 
La comodità nel trasporto è comunque 
garantita dalla maniglia mobile integra¬ 
ta. saldamente bloccata al case sul lato 
anteriore da due robuste viti ma even¬ 
tualmente smontabile con facilità me¬ 
diante la rimozione delle viti stesse. Alla 
maniglia sono inoltre assicurati due gan¬ 
ci per l'eventuale uso di una cinghia a 
tracolla con moschettoni. 

A prima vista il CF-27 mette un po' in 
soggezione con il suo aspetto insolito, 
dalle forme fredde e coriacee; vedendo¬ 
lo chiuso ricorda un po' certe famigera¬ 
te valigette presidenziali di tanti film 
apocalittici sulla guerra atomica. Lo 
apriamo agendo su un gancio metallico 
a molla posto verticalmente sul lato 
frontale ed il display TFT, dalla risoluzio¬ 
ne massima di 800x600 pixel per 16,8 
milioni di colori, dà subito una sensazio¬ 
ne di estrema solidità, incassato in una 
spessa e robusta cornice. Lo schermo è 
in effetti ottimamente protetto, oltre 
che dal mobile in lega vero e proprio, 
anche da un sistema interno di ammor¬ 
tizzatori in grado di assorbire molto be¬ 
ne gli eventuali urti e da uno strato 
esterno impermeabile per la resistenza 
all'acqua. La luminosità è ottima, con 
una tecnologia di contrasto studiata per 
garantire la migliore visibilità anche in 
piena luce solare ed un trattamento an- 
ti-riflesso in grado di ridurre il riverbero 
al solo 0.5% della luce incidente. La ta¬ 
stiera, con tasti a dimensioni naturali, ri¬ 
sulta estremamente comoda e gradevo¬ 
le nell'uso così come il touch-pad; la 
particolare progettazione di questi di¬ 
spositivi mirata alla loro completa im¬ 
permeabilizzazione non comporta appa¬ 
rentemente alcuna conseguenza sul 
piano dell'efficienza. Il CF-27 installa an¬ 
che un software proprietario per l'utiliz¬ 
zo del touch-pad a mo' di tavoletta grafi¬ 
ca, un'utility dalle funzionalità apparen¬ 
temente limitate ma che può rivelarsi 


decisamente comodo ad esempio per 
la digitalizzazione di una firma. 

La resistenza all'acqua e ai liquidi in 
generale riguarda l'intero mobile dell'ap¬ 
parecchio ed anche le porte, gli slot ed i 
connettori integrati sono sigillati in modo 
da salvaguardare il CF-27 in tutte le sue 
componenti. Gli stessi accorgimenti che 
proteggono il ToughBook CF-27 dai liqui¬ 
di lo mettono inoltre al riparo da eventua¬ 
li danni dovuti a polvere e sabbia. 


Nei dettagli 

Sul fianco sinistro dello chàssis è po¬ 
sizionato il Multimedia Pocket, l'unica 
bay per memorie esterne integrata, che 
nella versione base del CF-27 (quella ar¬ 


rivataci in prova) vede la presenza del 
drive per floppy disk. Il dispositivo incor¬ 
porato è protetto da uno sportellino ba¬ 
sculante. controllato da un nottolino a 
molla e rivestito internamente in gom¬ 
mapiuma per la massima protezione da¬ 
gli urti. Tutte le porte ed i connettori 
esterni del notebook prevedono questo 
efficace sistema di difesa; sul lato de¬ 
stro infatti, a fianco del pulsante d'ac¬ 
censione e della porta IrDA, è presente 
uno scomparto analogo nel quale trova¬ 
no posto gli slot PCMCIA, molto incas¬ 
sati e quindi meno facilmente raggiungi¬ 
bili rispetto a quanto non siamo abituati 
a vedere ma certamente molto meglio 
protetti dagli agenti esterni. La mancan¬ 
za di fessure nell'anta costringerebbe 
però, utilizzando PC-Card "cablate" co¬ 



ca capacita del CF-27 di resistere alle intemperie si concretizza anche in un 'accurata impermeabilizzazione 
di tutte le parti sensibili . Non fanno eccezione la tastiera ed il touch-pad integrato, che non mostra perù al¬ 
cuna perdita in efficacia e sensibilità Lo stesso dispositivo di puntamento può essere utilizzato alla stregua 
di una piccola tavoletta grafica, grazie al software Panasonic Hand Wnting precaricato, 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


87 












































Notebook MIL-STD 


me nel caso di adattatori LAN o mo¬ 
dem, a lavorare con lo sportello di pro¬ 
tezione aperto aumentando così inevita¬ 
bilmente la vulnerabilità di quest'ultimo. 
Una finestrella a scorrimento laterale è 
stata invece prevista sullo sportello po¬ 
steriore. che si estende per tutta la lun¬ 
ghezza del computer a protezione dei 
vari connettori integrati, consentendo 
cosi anche l'accesso alla sola porta pro¬ 
prietaria per il collegamento al port-re- 
plicator opzionale. Oltre a questa, il Pa¬ 
nasonic CF-27 integra sul retro una por¬ 
ta PS/2, una USB, ingresso e uscita au¬ 
dio, connettore SVGA standard per il 
collegamento di un monitor esterno con 
risoluzione massima in uscita di 
1280x1024, porta parallela e porta seria¬ 
le. Anche la presa per l'alimentazione 
dalla rete elettrica, situata all'estremità 



Grazie alla sua robu¬ 
stezza e alla resi¬ 
stenza agli agenti at¬ 
mosferici il Tough- 
Book CF-27 non ne¬ 
cessita dell'ulteriore 
protezione normal¬ 
mente rappresentata 
da una borsa: le ope¬ 
razioni di trasporto 
sono peraltro con¬ 
sentite da una solida 
maniglia integrata, 
eventualmente sepa¬ 
rabile con facilita dal case, dotata anche di ganci per l'eventuale utilizzo di una cinghia a tracolla. Il sistema 
di blocco del notebook è costituito da un robusto gancio verticale in lega. 


sibile per aumentarne quanto più possi¬ 
bile la resistenza. La batteria al litio, ro¬ 
busta e abbastanza leggera, posta alla 
sinistra dello slot per la memoria 
SDRAM supplementare, può essere 
molto facilmente estratta e sostituita 



Anche il tato posteriore 6 completamente protetto da un ampio sportello basculante, dietro il quale sono vi¬ 
sibili la porta PS/2 per mouse o tastiera esterni, il connettore USB, le prese /ack per ingresso e uscita au¬ 
dio, il connettore per il port-replicator opzionale, la porta SVGA per monitor esterno, parallela e seriale Una 
finestrella a scorrimento laterale consente l'utilizzo del port-replicator anche a sportello chiuso. 


posteriore del lato destro, quando non 
utilizzata è isolata dall'esterno grazie ad 
un tappo in gomma ancorato al mobile. 

Tutte le componenti che debbano 
per qualche motivo essere raggiungibili 
dall'utente, come batteria, memoria o 
disco rigido, sono posizionate nella par- 


Lo stesso dicasi per il disco rigido, posi¬ 
zionato a destra e dotato anche di una 
linguetta in gomma preposta allo scopo, 
per il quale è naturalmente prima ne¬ 
cessario scollegare il cavo dati, opera¬ 
zione comunque che non presenta alcu¬ 
na difficoltà. 


dello schermo. 

Altri kit opzionali dalle caratteristiche 
strettamente attinenti alle particolari ti¬ 
pologie d'impiego del portatile sono 
quello per la retroilluminazione della ta¬ 
stiera, utile per l’impiego della macchi¬ 
na in ambienti bui, ed il sistema di ri- 
scaldamento dell'hard disk per l'utilizzo 
del notebook anche a temperature infe¬ 
riori agli zero gradi centigradi. 

È naturalmente prevista l'aggiunta di 
un lettore CD-ROM 24x, o DVD-ROM 
2x, da inserire nel Multimedia Pocket in 
alternativa al drive floppy. Un cavo adat¬ 
tatore anch'esso opzionale consente 
inoltre di collegare il lettore floppy alla 
porta parallela per un suo utilizzo ester¬ 
no contemporaneo al drive CD¬ 
ROM/DVD-ROM (è anche disponibile il 
Super Floppy Drive da 120 MB, sempre 
per l'inserimento nel Multimedia 
Pocket). Il portatile viene venduto con 
preinstallato il sistema operativo Win¬ 
dows 95 o, per un piccolo sovrapprez¬ 
zo, Windows NT 4 ed è accompagnato 
da una garanzia di tre anni Carry-in. La 
dotazione completa è ridotta all'osso e 
comprende, oltre all’alimentatore, i soli 
dischi di ripristino, il manuale d'uso e la 
licenza del sistema operativo. 


Cui prodest? 


te inferiore del case ed accessibili sem¬ 
plicemente spostando due nottolini 
scorrevoli presenti sul lato anteriore del¬ 
la macchina, senza perciò dover ricorre¬ 
re ad un cacciavite. È quindi possibile ri¬ 
muovere il pannello di copertura che 
impegna metà della superficie inferiore. 
Tutte le unità integrate sono dotate di 
supporti in grado di proteggerle dai col¬ 
pi; il disco rigido in particolare, il compo¬ 
nente che maggiormente risente degli 
urti e delle vibrazioni, è inserito all'inter¬ 
no di un blocco in lega metallica e im¬ 
merso in uno speciale composto plasti¬ 
co per un assorbimento quasi totale 
dell'energia cinetica indesiderata. I con¬ 
nettori interni poi sono tutti di tipo fles¬ 


Espansioni 

La configurazione standard di questa 
macchina può facilmente rivelarsi insuf¬ 
ficiente per le esigenze dell'utente, 
mancando ad esempio di un lettore CD 
di qualunque genere, ma le possibilità 
di espansione rivelano qualche interes¬ 
sante opportunità. Come quella d'instal¬ 
lare un modulo di comunicazione wire¬ 
less: una scheda modem/fax GSM 
9600 incorporata - che non vada quindi 
ad occupare uno slot PC-Card - per l'ac¬ 
cesso ad Internet con tanto di antenna 
a scomparsa integrata sul lato sinistro 


Qual è insomma il target di questo 
prodotto? Quali gli ambienti di lavoro ed 
i relativi professionisti per i quali il CF- 
27 è stato pensato e costruito? La do¬ 
cumentazione della casa madre descri¬ 
ve in modo dettagliato i brillanti risultati 
conseguiti da questo apparecchio nei 
test militari americani per la valutazione 
della resistenza a cadute, temperature 
estreme, vibrazioni e contatto con liqui¬ 
di e sabbia; ma un campo di battaglia 
non è certamente il solo luogo in cui 
l'impiego del nuovo ToughBook possa 
rivelarsi vantaggioso. Le situazioni in cui 
un notebook di questo tipo possa dimo¬ 
strarsi utile sono molte più di quanto 
non si sia inizialmente portati a pensare: 


88 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 








Notebook MIL-STD 


Niente viti, please I 
due nottolini a scorri- I 
mento laterale posti I 
sul lato frontale per- I 
mettono di sbloccare I 
facilmente il pannello I 
inferiore del note- I 
book ed accedere co- | 
si alle componenti tn- ' 
terne La batteria al li¬ 
tio, leggera e robu¬ 
sta, può essere cosi 1 
molto semplicemen¬ 
te estratta e sostituita; cosi come il disco rigido, dotato di apposita linguetta in gomma, inserito in un bloc¬ 
co d’acciaio e circondato da un gel protettivo, distinguibile negli angoli per la massima resistenza del dispo¬ 
sitivo agli urti Al centro 6 visibile lo slot per l'espansione della memoria SDRAM 


non stiamo parlando insomma di un 
computer pensato esclusivamente per 
il corpo dei marines, ma di un prodotto 
dai mille possibili impieghi anche e so¬ 
prattutto in ambito civile. 

Un cantiere edile, una cava, una mi¬ 
niera, un'imbarcazione: sono solo alcuni 
dei posti di lavoro dove un portatile con 
le specifiche del ToughBook CF-27 pos¬ 
sa garantire una sicurezza impensabile 
per altri notebook non specificamente 
progettati allo scopo. E se anche a voi è 
capitato almeno una volta di vedere un 
portatile danneggiato a causa di una ca¬ 
duta in terra, o per incidenti di altro ge¬ 
nere procurati da voi o dai vostri colle¬ 
ghi, pur appartenendo a categorie lavo¬ 
rative per così dire... sedentarie, non vi 
sarà difficile immaginare a quale difficile 
esistenza siano costretti i computer in 
una qualsiasi delle ambientazioni sopra 
elencate. 

A rendere questo apparecchio il si¬ 
stema ideale per ambienti critici, oltre 
alla solidità delle sue componenti, c'è la 
sua grande adattabilità alle necessità 
contingenti, grazie ad esempio alla ca¬ 
pacità di comunicazione wireless fornita 
dal modulo GSM o alla possibilità di la¬ 
vorare tanto in condizioni di scarsa visi¬ 
bilità, con il modulo di retroilluminazione 
della tastiera, quanto in quelle di illumi¬ 
nazione eccessiva. La tastiera e la peri¬ 
ferica di puntamento impermeabilizzate 
permettono di utilizzare il PC anche con 
le mani bagnate o sporche senza corre¬ 
re il rischio di danneggiarlo, cosa che 
può rivelarsi utile in molte situazioni 
d’emergenza. Laddove si determini una 
particolare urgenza nel sostituire la bat¬ 
teria o rimuovere il disco rigido, il Tou¬ 
ghBook CF-27 permette di accedere e 
rimuovere molto rapidamente queste 
componenti senza pericolo. Cercando di 
stilare un elenco delle professioni che 
possano trarre reali vantaggi da un pro¬ 
dotto simile non potremmo non citare 
anche paramedici, agenti di pubblica si¬ 
curezza, vigili del fuoco, tecnici della 
protezione civile, geologi o reporter. Se 
provaste anche voi ad aggiungere delle 


voci a questo elenco, sono certo che 
prima o poi finireste per includere an¬ 
che il mestiere di alcune tra le vostre 
conoscenze: non Rambo o Indiana Jo¬ 
nes. dunque, ma persone comuni con 
un lavoro in fondo ab¬ 
bastanza comune, so- 
lo un po’ più rischioso 
per la "salute" di un 
povero notebook! 


denti e costanti rischi di danneggiamen¬ 
to, dove un sistema della robustezza 
del CF-27 consentirebbe quindi di ab¬ 
bassare notevolmente il TCO (Total Co- 
st of Ownership) del parco macchine 
notebook II design dell’apparecchio, 
che ha come scopo centrale la sua 
massima resistenza agli accidenti (intesi 
anche come imprecazioni da parte del 
proprietario in caso di danno!), compor¬ 
ta naturalmente un aumento del rappor¬ 
to peso/dimensioni e qualche rinuncia 
dal punto di vista delle periferiche inte¬ 
grate e delle dimensioni del display. Ma 
non è possibile alcun genere di parago¬ 
ne tra questo tipo di prodotto ed un nor¬ 
male notebook all-in-one o ultraportatile 
dell’ultima generazione, progettati per 
utilizzi completamente differenti e con 
costi di produzione lontanissimi da quel- 


Conclusioni 


Partiamo dunque 
dal presupposto che il 
CF-27, come del resto 
qualunque altro note¬ 
book costruito per ri¬ 
spondere alle strin¬ 
genti specifiche MIL- 
STD 81OE. è un pro¬ 
dotto di nicchia che 
non dovrebbe rivestire 
alcun interesse per 
l’utente medio, inteso 
come colui o colei che 
viva il computer porta¬ 
tile come un "sempli¬ 
ce" apparecchio per 
uso di tipo domestico 
o d’ufficio. Sempre 
naturalmente che non 
si tratti di un appassio¬ 
nato di sport estremi 
e corsi di sopravviven¬ 
za! 

Le caratteristiche di massima sicu¬ 
rezza ed affidabilità, inoltre, si pagano: il 
prezzo inevitabilmente piuttosto eleva¬ 
to. assolutamente accettabile per un 
budget aziendale e in ambienti di lavoro 
a rischio dove i costi d'acquisto sareb¬ 
bero così ammortizzati dall’eliminazione 
di molti eventuali danni alla macchina 
con conseguenti costose riparazioni, si 
rivelerebbe impensabile altrimenti. Il 
prodotto è quindi rivolto a quanti, azien¬ 
de o enti pubblici, necessitino effettiva¬ 
mente di personal computer portatili da 
utilizzare in situazioni di lavoro con evi- 



II display TFT da 12.1 con interfaccia touch-screen, e l'esempio più chiaro 
della robustezza dell'intero sistema il corpo dello schermo comprende una 
spessa cornice interamente in lega di magnesio ed il display 6 internamente 
ancorato ad un insieme di ammortizzatori anti-urto Uno strato impermeabi¬ 
le esterno protegge inoltre il dispositivo LCD dall'eventuale contatto con li¬ 
quidi o polvere La visibilità è comunque ottima anche alla luce del sole, gra¬ 
zie ad un efficace sistema di contrasto, al trattamento anti-riflesso ed alla lu¬ 
minosità del display, maggiore rispetto a quella dei precedenti modelli. 


li del Panasonic in esame. Nel comples¬ 
so il CF-27, oltre a prevedere un insie¬ 
me di caratteristiche atte a rispondere 
perfettamente allo scopo per il quale è 
stato pensato, continua ad offrire una 
più che buona comodità d’uso, con un 
display dal contrasto eccellente, per 
una visibilità complessiva in grado di far 
dimenticare i "soli” 12 , 1 ” della diagona¬ 
le; con una digitazione all’altezza delle 
migliori tastiere di notebook in circola¬ 
zione e con un touch-screen sensibilis¬ 
simo che con l’abitudine può far sem¬ 
brare superfluo il pur comodo touch-pad 
integrato. «e 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


89 






O'VerVieVi, 


di Andrea Montesi 



Waitec Shuttle 
CD-RW 


Non molto tempo fa poteva capitare 
di udire voci insistenti su una possibile, 
imminente scomparsa dal mercato dei 
masterizzatori ATAPI: l'estinzione, se¬ 
condo i soliti ben informati, avrebbe co¬ 
stituito un fenomeno fisiologicamente 
inevitabile a causa della minore affidabi¬ 
lità di questi dispositivi rispetto a quella 
dei più pregiati cugini SCSI, tanto da 
prevedere i primi un set di caratteristi¬ 
che a detta di molti ai limiti estremi del¬ 
le specifiche. 

Lo spauracchio di tutte le masterizza¬ 
zioni, l'odiato e temuto messaggio di 
"buffer underrun error". foriero dell'in¬ 
desiderata creazione di un nuovo, lucci¬ 
cante sottobicchiere per le nostre tavo¬ 
le (o, in questi giorni, di un inutilissimo 
specchietto anti-autovelox per il lunotto 
deH’automobile - diavoleria italica degna 
delle peggiori leggende metropolitane) 
era in effetti solito presentarsi con mag¬ 


giore frequenza nel caso dei dispositivi 
IDE, principalmente a causa di un tran¬ 
sfer rate complessivo troppo basso in 
rapporto alle dimensioni del buffer inte¬ 
grato nell'apparecchio. L'operazione di 
masterizzazione, infatti, deve procedere 
dall'inizio alla fine senza soluzione di 
continuità ed è per questo fortemente 
legata alla capacità del sistema di forni¬ 
re un flusso di dati costante verso il 
supporto di destinazione. Problemi di 
lettura dal CD di origine o dal disco rigi¬ 
do (magari perché semplicemente mol¬ 
to frammentato) finivano troppo spesso 
per portare al buffer del masterizzatore 
meno dati di quanti la memoria tampo¬ 
ne stessa non ne cedesse nello stesso 
tempo, portando inevitabilmente al 
blocco del processo. Tra le operazioni 
maggiormente incriminate era natural¬ 
mente la copia da disco a disco, soprat¬ 
tutto nel caso in cui tanto il lettore 


CD-RW Shuttle 8-4-32 


Produttore: 

Waiiec 

www waiiec corri 

Distributore 

AHTEC S p.A. 

Via Aldobrandeschi 47 
00163 Roma 
Tel. 06 665001 
www anee it 

Prezzo UVA esclusa! I 370.000 


quanto il registratore fossero unità ATA- 
Pl, a causa dell'eccessiva occupazione 
della CPU e del bus IDE richiesta da ta¬ 
le procedura. Così, nel computo finale 
costi-benefici che caratterizzava questa 
famiglia di prodotti, il vantaggio di un 
prezzo d'acquisto nettamente inferiore 
rischiava di venire azzerato da una mes¬ 
se di compact disk bruciati e dalle con¬ 
seguenti spese farmaceutiche per le 
opportune scorte di calmanti. 

I fatti, come spesso accade, hanno fi¬ 
nito per smentire le voci catastrofiche, 
per la felicità soprattutto di quanti pos¬ 
siedano un computer privo di controller 
SCSI (e sono ancora tanti) e non si deb¬ 
bano vedere costretti ad acquistarne 
uno il giorno in cui finalmente decidano 
di dotarsi di un masterizzatore. Grazie 
dunque ad un prezzo complessivo note¬ 
volmente ridono, alla maggiore sempli¬ 
cità di installazione e a prestazioni ormai 
quasi all'altezza dei dispositivi SCSI, i 
drive CD-R e CD-RW ATAPI hanno or¬ 
mai perso la connotazione di "scelta di 
ripiego”, arrivando a costituire una vali¬ 
da concorrenza per prodotti tuttora sicu¬ 
ramente più accreditati ma caratterizzati 
allo stesso tempo da costi nettamente 
maggiori. Le ragioni dell'inversione di 
tendenza sono da ricercarsi, oltre che 
nel naturale "debunking” di valutazioni 
spesso infondate o ingigantite oltre mi¬ 
sura, nell’evoluzione delle interfacce 
IDE che possono oggi avvalersi ad 
esempio della tecnologia UltraDMA, più 
veloce ed efficiente, e di dischi rigidi al¬ 
tamente performanti. È evidente però 
che all'interno di questo contesto la ve¬ 
ra chiave di volta è costituita dall'unità 
CD-writer vera e propria. 

A proposito perciò di qualità, efficien¬ 
za, costi ridotti e semplicità d'uso, par¬ 
liamo un po' della nuova proposta Wai¬ 
tec nel campo dei CD-RW: lo Shuttle 8- 
4-32. Si tratta appunto di un dispositivo 
interno ad interfaccia E-IDE/ATAPI e ca¬ 
ricamento a tray dal costo notevolmen- 


90 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 














Waitec Shuttle CD-RW 



/ Waitec Shuttle dal punto di vista delle connessioni si presenta molto lanvliarmente come un normale dri¬ 
ve per CD-ROM. la semplicità di installazione e configurazione ó uno dei vantaggi offerti dai dispositivi ad 
interfaccia IDE 


te contenuto ma dalle prestazioni eccel¬ 
lenti, in grado di soddisfare qualsiasi 
esigenza in termini di velocità ed affida¬ 
bilità. Il Waitec Shuttle integra un consi¬ 
stente buffer di 2 MB in grado di assi¬ 
curare un buon margine di sicurezza du¬ 
rante le operazioni di masterizzazione, 
anche alle velocità massime di 8x in 
scrittura o 4x in riscrittura. 

Nelle prove effettuate lo Shuttle ha 
mostrato di non avere molto da invidia¬ 
re ai dispositivi di fascia alta: decisa¬ 
mente affidabile anche se sottoposto a 
stress da multitasking intensivo in fase 
di registrazione. In questi casi qualche 
raro problema in scrittura alla sola velo¬ 
cità di 8x, facilmente risolvibile con una 
riduzione di tale velocità se intercettato 
per tempo in fase di prova (operazione 
consigliabile sempre e comunque), può 
essere considerato un compromesso 
più che accettabile nella valutazione 
complessiva del rapporto qualità/prezzo 
del prodotto. Restano comunque validi 
tutti i principali accorgimenti per un 
buon utilizzo di un CD-writer IDE: evita¬ 
re quindi di collegare il dispositivo sullo 
stesso canale di un disco rigido, mante¬ 
nere quest'ultimo deframmentato e li¬ 
mitare al massimo l’uso del computer 
durante la masterizzazione, soprattutto 
alle più alte velocità di scrittura, termi¬ 
nando se è il caso quanti più processi 
residenti in memoria possibile. 

La minore disponibilità di software 


dedicato rispetto ai CD-R/CD-RW SCSI 
ha continuato a lungo ad essere tra i 
principali limiti alla diffusione dei maste¬ 
rizzatoti IDE, ma anche in questo senso 
le cose stanno rapidamente cambiando: 
a fronte della crescente affidabilità di 
questi apparecchi, tutti i principali pro¬ 
grammi di masterizzazione riconoscono 
e supportano oramai la stragrande mag¬ 
gioranza dei registratori ATAPI delle 
marche più importanti. Il software in 


bundle con il Waitec Shuttle è infatti 
l'eccellente Nero della tedesca Ahead, 
giunto ormai alla versione 5: alle già ric¬ 
che caratteristiche di questo program¬ 
ma. che consente anche di salvare di¬ 
rettamente su CD gli eventuali backup 
di sistema, si è aggiunto nelle ultime re- 
lease l’immancabile wizard, essenziale 
nelle caratteristiche e simpatico nella 
grafica come si conviene a questo ge¬ 
nere di interfaccia. 

Lo Shuttle è in grado di leggere tutti i 
formati CD esistenti ad una velocità 
massima di 32x, per un transfer rate 
cioè di 4,8 MB/s, e con un tempo me¬ 
dio d'accesso di 125 millisecondi. Il dri¬ 
ve consente l’installazione anche in po¬ 
sizione verticale. 

Se fino ad ora avevate pensato che 
un budget limitato non consentisse di 
avventurarsi nel mondo delle masteriz¬ 
zazioni con sufficienti garanzie, questa 
potrebbe essere l'occasione per cam¬ 
biare idea. Un consiglio banale per ter¬ 
minare: se il vostro PC è collegato ad 
uno o più dischi di rete ricordate sem¬ 
pre di trasferire sulle unità locali i file 
che vi interessano per un eventuale ma¬ 
sterizzazione prima di dare il via alla 
"cottura". 

Soprattutto se non state utilizzando 
un supporto riscrivibile! Può sembrare 
scontato, ma l’abitudine (in questo caso 
a lavorare in una LAN) e la distrazione 
portano talvolta a commettere errori im¬ 
prevedibili, come quello di trascurare la 
sostanziale differenza tra unità locali e 
unità remote, con tutti i rischi in più che 
il masterizzare "da rete" comporta. Par¬ 
lo naturalmente - ahimè - per esperien¬ 
za recente. «B 



Dal sito Web della Waitec é possibile scaricare tanto gli aggiornamenti del firmware per i singoli prodotti 
hardware quanto gli eventuali upgrade dei software di masterizzazione per la loro piena compatibilità con 
gli apparecchi della società olandese. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


91 















Òverview 


di Andrea Montesi 


j 



Asus AGP-V7700 


Produttore: 

Asus 

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Distributori: 

Computer Discount 

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I Tel 06 88643303 - Fax 06 88643359 

Prezzo (IVA esclusa) 

L 680.000 


Asus AGP-V7700 


Venticinque milioni di poligoni e 1.6 
Gigatexel processati al secondo, 200 
MHz di clock, risoluzione di 2048x1536 
pixel a 75 Hz: numeri impressionanti 
quelli che introducono il nuovo processo¬ 
re grafico di NVIDIA, il GeForce2 GTS - 
alias NV15 - cuore della nuova scheda 
AGP 4x di casa Asus. La V7700 è uno 
dei primi adattatori grafici ad installare il 
nuovo chip dell'azienda californiana, di¬ 
retta concorrente della 3dfx e delle sue 
schede Voodoo basate su processori 
VSA-100. 

Il GeForce2 GTS, dove GTS sta a si¬ 
gnificare Giga Texel Shading, è il primo 
chip grafico (o GPU - Graphic Processing 
Unii, termine adottato dai produttori a 
partire dal precedente GeForce 256) a 
superare per l'appunto la barriera del mi¬ 
liardo di texel al secondo nel fili rate: 
1600 milioni di texel. per l'esattezza. Ma 
forse è il caso di fare un piccolo passo in¬ 
dietro e spiegare un po' di terminologia. 
Il texel (texture-element) è l'unità fonda- 
mentale del rivestimento (un bitmap 2D) 
di un oggetto tridimensionale, della tex- 
ture appunto; lo shading è parte del pro¬ 
cesso di rendering, di produzione per co¬ 


sì dire delle immagini 3D, in cui i poligoni 
primitivi che le compongono vengono 
"colorati"; con fili rate, infine, si intende 
la velocità d'elaborazione di una riga di 
elementi da parte dell'adattatore grafico 
e di conseguenza la quantità di essi vi¬ 
sualizzata sullo schermo nell'unità di 
tempo. Più esattamente, si tende a par¬ 
lare di fili rate per i pixel e texel rate per i 
texel. 

Il GeForce2 GTS lavora su quattro pi¬ 
peline, ciascuna in grado di disegnare 
ogni clock un pixel con 2 texture. Consi¬ 
derando la frequenza di 200 milioni di ci¬ 
cli di clock al secondo di cui il chip è ca¬ 
pace. si arriva cosi agli 800 Megapixel ed 
agli 1.6 Gigatexel al secondo di punta 
massima prima citati. 

La caratteristica peculiare di questo 
chip è proprio quella di effettuare lo sha¬ 
ding lavorando sul singolo pixel. Sfruttan¬ 
do la notevole potenza di calcolo a dispo¬ 
sizione, l'adattatore è in grado di utilizza¬ 
re per questa operazione una metodolo¬ 
gia di definizione ridotta all'unità fonda- 
mentale dell'immagine, portando cosi il 
grado di realismo dello scenario visualiz¬ 
zato a livelli veramente impressionanti, 


anche nelle animazioni Queste opera¬ 
zioni di elaborazione sul pixel, raggrup¬ 
pate in sette passi distinti ed eseguite in 
pipe quadrupla, il metodo in cui il chip 
lavora, costituiscono il Per-Pixel Shading 
della GeForce2 GTS, con il quale vengo¬ 
no inoltre velocizzati e migliorati gli ef¬ 
fetti di accelerazione 3D e bump map- 
ping. La tecnologia di progetto, inoltre, è 
ora quella degli 0,18 micron, che ha per¬ 
messo di aumentare considerevolmente 
la velocità del processore diminuendone 
la potenza dissipata. Questa elevatissi¬ 
ma capacità di calcolo consente di visua¬ 
lizzare un numero altrettanto grande di 
poligoni nell'unità di tempo (25 milioni al 
secondo, rispetto ai 15 milioni della 
GeForce 256), permettendo quindi di au¬ 
mentare notevolmente il livello di detta¬ 
glio delle immagini o realizzando scenari 
sempre più complessi nel numero degli 
oggetti compresi, 

I timing notevoli offerti dal GeForce2 
sono consentiti dal convertitore RAM- 
DAC incorporato da 350 MHz, frequenza 
già raggiunta peraltro nel GeForce 256: 
alla risoluzione minima di 640x480 pixel il 
refresh rate può raggiungere i 240 Hz. 
Come nelle precedenti versioni del 
GeForce, e supportata un'accelerazione 
hardware per la trasformazione ed illumi¬ 
nazione delle immagini, uno dei cardini 
della politica di progetto NVIDIA volta a 
scaricare il processore centrale quanto 
più possibile dei calcoli relativi alla grafi¬ 
ca. In questo nuovo dispositivo il motore 


92 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 














Asus AGP-V7700 


La scheda Asus 
alla provai Grazie 
alla rivoluzionaria 
tecnica di sha- 
dmg per pixel e 
ad un incredibile 
texel rate di 1.6 
Gigatexel al se¬ 
condo la 1/7700 
si candida deci¬ 
samente come 
un nuovo punto 
di riferimento 
per i giochi con 
grafica 3D 


VCD, MP3, con supporto per Karaoke; 
due giochi completi - Drakkan e Rollca- 
ge - ed un ulteriore CD con varie demo 
di altri giochi (e forse andrebbe specifi¬ 
cato più chiaramente sulla confezione 
della scheda che si tratta in quest'ulti¬ 
mo caso solo di demo!). Ho approfitta¬ 
to di Rollcage per mettere la scheda al¬ 
la prova. Si tratta infatti di un buon gio¬ 
co di corse automobilistiche 3D a bor¬ 
do di folli e indistruttibili bolidi, con una 
grafica eccellente e scenari mozzafiato. 
La sensazione è di coinvolgimento to¬ 


ta schermata iniziale del programma di Setup contenuto nel CD Asus 
a corredo della 1/7700 Da qui è possibile installare i driver della sche¬ 
da. le librerie DirectX 7. i driver OpenGL, Direct3D. TWAIN e GART. 
più van software di utilità. 


di questa tecnologia è stato rinnovato 
nelle sue caratteristiche: si parla infatti di 
T&L di seconda generazione. Il sistema 
supporta inoltre, sempre via hardware, 
un efficace anti-aliasing a tutto schermo. 

La scheda dell'azienda di Taiwan ri¬ 
spetta fedelmente le indicazioni di pro¬ 
getto della NVIDIA, integra 32 MB di me¬ 
moria SGRAM DDR (Doublé Data Rate) 
con 332 MHz di frequenza (166 MHz x 2) 
ed incorpora una originale ventola di raf¬ 
freddamento a corpo circolare. Il softwa¬ 
re in dotazione, Asus Tweak Utility ed 
Asus SmartDoctor, consente anche di 
overcloccare in modo dinamico la fre¬ 
quenza della GPU e della SGRAM tenen¬ 
do sempre sotto controllo la temperatura 
del sistema e la velocità di rotazione del¬ 
la ventola. A livello software la scheda è 
garantita come completamente compati¬ 
bile con le versioni precedenti. 

L'installazione non presenta alcun par¬ 
ticolare problema. Una volta inserita la 
Asus V7700 nello slot AGP ed avviato il 
computer, Windows 98 si accorge della 
presenza del nuovo dispositivo e mostra 
la solita finestra per la ricerca degli op¬ 
portuni driver. Dal CD apposito si proce¬ 
de quindi al caricamento ed all'inevitabile 
riavvio. Riconosciuta la scheda è possibi¬ 
le caricare il resto del software in dota¬ 
zione. Lo stesso CD presenta un wizard 
per l'installazione e la disinstallazione dei 
programmi in modo semplice e veloce. 


ASUS V7700 Series 


2D/3D Giaphics & Video Acceler 






*SU6 VTOO Pvn 


| » Ulllltie» 

I > ASUS Confa Info 




Il manuale a corredo, come sempre 
per i prodotti Asus, è ben fatto e guida 
l'utente in tutte le fasi d'installazione 
dell'hardware e del software; non è però 
al momento disponibile in versione loca¬ 
lizzata. Con la scheda Asus AGP-V7700 
vengono fomiti 5 CD, contenen¬ 
ti i driver per Windows 95/98, 
Windows 2000 e Windows NT. 
i driver video Direct3D. Open¬ 
GL, VGART e TWAIN più varie 
utility; il software DVD2000 
Player per la lettura di DVD. 

Come nelle schede precedenti la Asus 
fornisce a corredo della AGP-V7700 il 
software di controllo SmartDoctor per il 
monitoraggio dello stato di funziona¬ 
mento del sistema. Con Tweak utility è 
inoltre possibile controllare dinamica¬ 
mente il clock della GPU e della memo- 
na presenti sulla scheda 


tale: dettagli nitidissimi scorrono sullo 
schermo a velocità pazzesca, come mai 
mi era capitato di vedere su un PC. An¬ 
che facendo girare il gioco alla risoluzio¬ 
ne di 1024x768 pixel con colore a 32 bit 
ed utilizzando come processore un "vec¬ 
chio” Pentium II a 266 MHz, la V7700 
non perde un frame! Non sono un ma¬ 
niaco del videogame, ma per staccarmi 
da quel monitor sono stati necessari i 
violenti morsi della fame. 

Ma se tutto questo non vi basta, sa¬ 
ranno anche presto sul mercato una ver¬ 
sione PR064 della stessa scheda con 64 
MB di SGRAM, ed una versione Deluxe 
con uscita TV, ingresso cattura video, 64 
MB di memoria e occhialini 3D a cristalli 
liquidi in dotazione, questi ultimi già co¬ 
munque disponibili in opzione con la ver¬ 
sione base. WS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


93 
























di Alessandro Fette 


Fiat Panel System SC300 

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Fiat Panel 
System SC300 


Sin dalla loro commercializzazione i 
sistemi "satelliti più sub” hanno carat¬ 
terizzato un mercato sempre più atten¬ 
to alle questioni di spazio, piuttosto che 
alla qualità. 

Ma se da una parte lo spazio a dispo¬ 
sizione intorno al nostro PC si fa sem¬ 
pre più ristretto, la qualità delle schede 
audio oggi è aumentata, rendendo que¬ 
sti sistemi alle volte non adatti alle no¬ 
stre esigenze. Gustarsi un avvincente 
film DVD, oppure giocare all'ultimo 
"sparaspara", coinvolge non solo i no¬ 
stri occhi, ma anche le nostre orecchie. 
Ecco che cresce quindi la richiesta di 
qualità, senza perdere però quella faci¬ 
lità di installazione che solo un sistema 
"satelliti piu sub" può garantire. La 
Typhoon, presente sul mercato italiano 
con un completo ed esaustivo catalogo 
dedicato alle periferiche audio, video e 
di networking, ci propone questo mese 
il Fiat Panel System SC300, un sistema 
di casse acustiche molto piccole ma an¬ 
che capaci di farci godere semplici ap¬ 
plicazioni multimediali, 


Lo spazio finito 

Partiamo subito dalle dimensioni dei 
Fiat Panel: 9,2x17,4x1,2 cm. All'Interno di 
questo angusto spazio troviamo un drive 
a larga banda schermato e quindi natural¬ 
mente posizionabile ai lati del monitor. 
Anzi, la Typhoon ha ben pensato di equi¬ 
paggiare i Fiat Panel di una pellicola di 
plastica autoadesiva, in modo tale da an¬ 
corarli direttamente sul monitor. Per que¬ 
sto specifico impiego, possono ruotare 
intorno alla loro base di 90°. La loro rispo¬ 
sta in frequenta va da 100 Hz a 20 kHz, 
mentre la distorsione armonica totale è 
dello 0,5%. Uno dei due case contiene 
non solo i controlli di volume e di inter¬ 
vento sulle basse frequenze, ma anche 
un lillipuziano amplificatore, capace di 
erogare un watt per canale dedicato ai 
satelliti e 10 W per pilotare il subwoofer. 
Anche l’unità drive del sub è schermata e 
ha una dimensione di 5", montata all'in¬ 
terno di un case decisamente più grande 
e caricato in bass reflex. La risposta in 
frequenza del sub si estende da 20 Hz fi¬ 


no a 300 Hz. mentre le dimensioni del 
box sono di 20x29x22 cm. In dotazione 
vengono dati i cavetti di connessione tra i 
vari componenti del sistema e un como¬ 
do cavo mmijack da collegare direttamen¬ 
te all'uscita della nostra scheda audio, 


La prova 

La potenza dichiarata non è delle più 
entusiasmanti, ma se consideriamo la 
possibilità di posizionare i Fiat Panel an¬ 
corati al monitor, quindi vicini alle nostre 
orecchie, risulta sufficiente per un piace¬ 
vole ascolto. Il limite del sistema, nono¬ 
stante la presenza del subwoofer, è co¬ 
stituito dalla scarsa capacità di scendere 
verso le frequenze più basse, mentre ri¬ 
sulta chiara e senza sbavature la riprodu¬ 
zione delle medie e alte. La prova è stata 
condotta sfruttando il sistema per l'ascol¬ 
to di brani audio tramite Reai Player, quin¬ 
di streaming audio da Internet, radio e file 
musicali mp3. Fin qui tutto bene, anzi il 
coinvolgimento è di tutto rispetto, visto 
che il sistema ha dimostrato una traspa¬ 
renza notevole e inimmaginabile. Tutti i li¬ 
miti però si sono fatti sentire durante una 
partita a Quake III Arena, gioco "spara¬ 
spara" ricco di esplosioni e effetti specia¬ 
li. Consiglio quindi questo tipo di sistema 
audio per impieghi più "tranquilli", ossia 
per tutte quelle applicazioni audio che 
non hanno bisogno di una dinamica esa¬ 
sperata. 


In conclusione 

La qualità e la fattezza del sistema pro¬ 
posto dalla Typhoon dimostra come il rap¬ 
porto qualità/spazio non incida particolar¬ 
mente sul prezzo finale del prodotto, che 
per i Fiat Panel risulta essere molto piu 
basso rispetto alla concorrenza. L’SC300 
rimane quindi un'ottima scelta per un pri¬ 
mo impianto audio, o per un ascoltatore 
non troppo esigente che non desidera 
spendere un capitale per ascoltare quello 
che il nostro PC vuole dirci, «E 



94 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 











ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE 

LUIGI EINAUDI 

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di Raffaello De Masi 


OverView 



Multiplayer 

Dardine 


La prima calcolatrice da me possedu¬ 
ta aveva le dimensioni di un mattone, 
era a led rossi e mangiava le batterie 
come Alien mangiava i compagni del te¬ 
nente Ripley Nel numero scorso di MC 
abbiamo visto una memoria di massa 
della grandezza di una scatola di fiam¬ 
miferi e tra un anno ci sarà a disposizio¬ 
ne il CD multilayer di Constellation, 100 
GB per fare cifra tonda. 

Una volta avevo tanti capelli, una 
ventina d’anni (e di chili) in meno, due 
ragazze e una moto, come diceva la 
pubblicità. Ma avevo anche un HP87 


con 48 k di memoria centrale, che mi 
pareva una Panoz di quelle che hanno 
corso una settimana fa a Le Mans (l'ar¬ 
ticolo è scritto alla fine di giugno, 
N.d.R), una Giulietta fusa ben tre volte, 
praticavo il tiro a segno da (infimo) dilet¬ 
tante e promettevo che non mi sarei 
mai sposato Ahimè, promesse, perdu¬ 
te come polvere e svanite come fumo! 

E già esistevano i videoregistratori, in¬ 
gombranti cassettoni che ancora si com¬ 
battevano in termini di standard, VHS, 
Video 2000 e Betamax. Poi il tempo ha 
fatto giustizia, premiando lo standard 


, Multiplayer Dardine 


Prodotto e distribuito da: 

Italdata s p a 
Località Pianodardme 
83100 Avellino 

Tel 0825 621529 
Fax 0825 624 424 

http;//www italdata it 

E-mail marketing: giantranco papa@italdata it 
Prezzo (IVA esclusa) 

l 2.796.000 


meno efficiente (come spesso succede 
nella vita), e dobbiamo attendere una 
ventina d'anni per arrivare agli attuali 
DVD, unico vero progresso da allora. 

Eppure non siamo ancora contenti 
Certo, un DVD lo abbiamo comprato, e 
collegato al televisore, per goderci in 
santa pace gli effetti speciali degli ultimi 
colossal fantastici provenienti dagli 
USA. Eppure non si è soddisfatti anco¬ 
ra, e. poiché deve esserci, da qualche 
parte, un santo protettore degli insoddi¬ 
sfatti, questi vede essere venuto in so¬ 
gno al progettista di questo "coso", 
non saprei come chiamarlo altrimenti, 
dandogli l'ispirazione per realizzare un 
capolavoro dell'ingegno umano che so¬ 
lo qualche anno fa sarebbe stato possi¬ 
bile vedere solo nei sogni di qualche 
bravo profeta tecnologico. Vediamo di 
cosa si tratta! 


One for many! 

Il Multiplayer Dardine è un oggetto a 
forma di parallelepipedo, delle dimen¬ 
sioni di un videoregistratore un po' in¬ 
gombrante (40x20x46 cm) che mette 
sulla bilancia il non trascurabile peso di 
una ventina di kg Dentro questo mobile 
di un gradevole colore grigio antracite si 
nasconde un vero supermarket della 
tecnologia. In breve, Dardine racchiude 
in sé le funzionalità tipiche di un perso¬ 
nal computer e quelle di un prodotto 
orientato aH'intrattenimento, dalla TV 
all'ascolto della musica, alle funzioni di 
decoder satellitare Volendo elencare in 
forma analitica le sue funzionalità dire¬ 
mo che esso è: 

• un personal computer d'alto livello, 
perfettamente funzionale, dotato di una 
tastiera a raggi infrarossi di dimensioni 
ridottissime, basato su un hardware di 
pregevole qualità 

• un DVD Movie Player, con audio di 
qualità superiore, secondo le specifiche 


96 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 











Multiplayer Dardine 


Dolby Prologic, in grado di riprodurre 
l'effetto audio 3D sulla TV di casa, con 
caratteristiche vicine a quelle raggiungi¬ 
bili in un cinema dotato di tale sistema. 

• un CD Audio Player, con qualità ste¬ 
reo digitale e tutte le funzionalità di un 
CD Player professionale 

• Collegamento a Internet via satellite, 
con CAM intercambiabile, e possibilità 
d'accesso a free e pay TV 

• MP3 Music Player, per ascoltare e 
gestire file audio in formato MP3 

• Stazione Video Game, che, grazie alle 
potenti funzionalità 3D incorporate nel 
progetto, permette di trasportare sullo 
schermo TV di casa le avventure dei più 
recenti giochi per PC 

• Photo CD Player, per visualizzare sul¬ 
lo schermo foto in formato digitale. 

In una tale messe e dovizia di funzio¬ 
ni ci si perde, letteralmente. Alla prova 
funzionale il PC è una macchina dell'ulti¬ 
ma generazione, efficiente e di facile 
utilizzo grazie alla tastiera a raggi infra¬ 
rossi dotata di tracker integrato; la ta¬ 
stiera, grazie al suo 
completo svincola¬ 
mento da cavi di 
collegamento, è 
stata dotata di due 
maniglie laterali che 
ne permettono il più 
pratico uso, quasi 
un telecomando. 

Le funzionalità di 
pay-tv sono tutte 
garantite (ovvia¬ 
mente disponendo 
dell'abbonamento), 
e la gestione del 
CD-ROM, di presta¬ 
zioni oltre tutto al 
top attuale, è im¬ 
mediata grazie pro¬ 
prio alle funzionalità 



Della tastiera sono disponibili due versioni con nunero diverso di tasti Nella versione piu estesa non sono 
presenti le maniglie 


inserite nella tastiera sotto forma di 
pulsanti. 



L'output su schermo TV di Internet 
(funzioni di Web-TV) non è di altissima 
qualità, ma, in questo, Dardine c'entra 
poco, visto che la colpa non può esser¬ 
gli certo ascritta .Invece, le funzioni pro¬ 
prie di computer sono eccellenti, grazie 
anche all'ottima scheda madre usata 
(North-South Bridge IntelA/IA), al prege¬ 
vole Pili, e al processore grafico che, 
sebbene on board, ha interessanti ca¬ 
ratteristiche, in chiave 2D e 3D. 


Conclusioni 


Le caratteristiche del prodotto 


formato desktop dello chassis - processore Intel Pentium Ili 650 MHz- - Controller grafico 
3D/2D/DVD ATI - memoria RAM 128 MB SDRAM - standard audio Dolby Stereo - fax-mo- 
dem 56kV90 inserito in slot PCI - DVD/CD-ROM 8X-32X - DVB (Digital Video BroadCa- 
sting), per ricezione TV via Satellite o per navigare in Internet via Broadcasting, - funzioni 
di Web-TV quando collegato a uno schermo televisivo - slot PCMCIA formato compatibile 
IRDETO/SECA CAM (per utilizzo per pay TV) - interfaccia a raggi infrarossi - Consumo par¬ 
ticolarmente ridotto (l'alimentatore ha una portata massima di 90 W) - Windows 98 prem- 
stallato e Microsoft Works bundle. - cache memory di secondo livello da 128 k - 2 interfac¬ 
ce seriali, 1 parallela, una porta mouse PS/2, una porta tastiera PS/2, 2 USB. tre audio (1 
mono, 1 stereo input, 1 stereo output), 1 porta giochi. -1 scheda grafica on board ATI Ra- 
ge 128 3D AGP 2X, risoluzione massima 1024x768. tei rate di 100 MHz - HD Fast IDE 20 
Gb - DVD/CD-ROM 8X/32X - alimentazione 110-240V CA, 50-60 Hz - protezione e disabili- 
tazione per DVD e Internet attraverso password - disabilitazione di tastiera e mouse attra¬ 
verso password. 

Il Dardine può essere configurato con caratteristiche diverse (processore, memoria 
RAM), in base a particolari esigenze. 


Beh, siamo di fronte a un pezzo di 
quelli che se ne vedono solo ogni tanto. 
Dardine (a proposito, il nome viene da 
una località della periferia di Avellino, 
l'area industriale dove sorge la sede 
dell’ltaldata) è qualcosa di veramente 
speciale. 

Istintivamente si è portati a diffidare 
di prodotti che promettono di acconten¬ 
tare diverse esigenze. Fortunatamente 
si fa sempre a tempo a ricredersi. Dar¬ 
dine è un prodotto che offre superiori 
prestazioni in tutti i campi in cui è chia¬ 
mato a confrontarsi, anche con prodotti 
realizzati ad hoc, e sovente eccelle in al¬ 
cuni aspetti propri delle sue funzioni (of¬ 
frire insieme broadcasting, funzioni IR- 
DETO/SECA CAM. funzioni di Internet 
via satellite e di videogame non è certo 
da sottovalutare!). 

Il prezzo, poi, è estremamente accat¬ 
tivante; se si mettono insieme le diver¬ 
se funzioni e si scelgono le periferiche 
per gestirle, fatti un po’ di conti è facile 
superare abbondantemente un costo 
pari al doppio. Basta pensare solo che 
un PC della stessa classe, con la stessa 
configurazione, costa... 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


97 






















di Pierfrancesco Fravolini 

pf ® 

Masterizziamo 

le nostre 








Masterizziamo le nostre vacanze 


Siamo appena tornati dalle vacanze. In questi pochi giorni di calura estiva abbiamo scala¬ 
to, per rinfrescarci un po', le vette deH'Himalaya, siamo scesi nel Gran Canyon del Colora¬ 
do a cercare l'oro con il setaccio, ci siamo immersi nei mari delle Maldive per guardare i 
pesci più belli, abbiamo visitato le più belle città d'arte del mondo, ci siamo fatti la doccia 
sotto le Cascate del Niagara e abbiamo fatto il bagno nel lago Titicaca, abbiamo fatto wind¬ 
surf sulle coste della California e siamo andati a farci rubare il cestino della merenda 

dall'Orso Yogi nel parco di Yellystone. 

Ora siamo a casa, con due borsoni enormi pieni di fotografie e di videocassette, perché, 
come è logico, abbiamo registrato e immortalato su pellicola ogni singolo momento delle 

nostre straordinarie vacanze. 


Appena posato il pesante fardello 
sul divano del salone ci sorge un dub¬ 
bio: come faremo a mandare le 350 
foto delle vacanze in Australia alla 
coppia di amici conosciuti sulla piroga 
mentre percorrevamo il Rio delle 
Amazzoni alla ricerca delle ultime tribù 
cannibali? E poi alla comitiva cono¬ 
sciuta nel continente nero (paraponzi- 
ponzipò) alle falde del Kilimangiaro 
avevamo promesso di spedire ì filmati 
dell'aurora boreale girati a Capo Nord? 

Certo la cosa sembra facile. Basta 
far stampare di nuovo dal laboratorio 
fotografico tutte le foto, impacchet¬ 
tarle e spedirle per via aerea. Mentre 
per i video dell’aurora boreale basta 
collegare la videocamera al videoregi¬ 
stratore, registrare settanta videocas¬ 
sette (questo era infatti il numero di 
componenti che costituiva la comitiva 
conosciuta sul Kilimangiaro), durata 
media 3 ore l'una, e spedire il tutto, ai 
nostri amici sparsi per il mondo. 

E se invece decidessimo di usare 
le nostre indubbie qualità creative ed 
informatiche per organizzare tutte le 
foto delle nostre vacanze, non sono 
quelle scattate sul Machu Picchu. e 
montare un video delle nostre vacan¬ 
ze tralasciando le scene più noiose e 
scontate? 

Ai nostri amici potremo spedire, in- 


704x576 

Full PAL) 


352x576 
(Half PAL) 

352x288 

(SIF) 

176x144 

(QSIF) 



Le diverse dimensioni del Quadro per ! acquisizione 
video nel formato PAL 


vece del pacco con 350 stampe a co¬ 
lori, un semplice CD-ROM con tutte 
le foto, agli altri una cassetta MiniDV 
oppure un mini DVD Video (un filmato 
DVD su "semplice" CD-ROM) con le 
più belle riprese video delle nostre 
vacanze. 


E’ facile! 

Organizzare le nostre foto e regi¬ 
strarle su un CD-ROM, oppure realiz¬ 


zare un CD Video da regalare ai nostri 
amici è più facile a farsi che a dirsi. Il 
software e l’hardware che c'è oggi 
permette di gestire rapidamente e 
con una qualità sorprendente immagi¬ 
ni e filmati di ogni genere. Il CD è di¬ 
ventato ormai un supporto universale, 
supporta un gran numero di formati 
audio e video e può essere letto da 
un gran numero di dispositivi, non so¬ 
lamente dal computer. 

Nelle pagine a seguire troverete al¬ 
cuni esempi pratici su come realizza¬ 
re dei CD che contengano foto e fil¬ 
mati. 

Gli esempi fanno largo uso delle 
immagini per spiegare nel minimo 
dettaglio tutte le fasi della realizzazio¬ 
ne. In un primo articolo verranno trat¬ 
tate tutte le problematiche dell'acqui¬ 
sizione delle fotografie sia con le fo¬ 
tocamere digitali, sia con quelle tradi¬ 
zionali, e quindi si parlerà anche di 
scannerizzazione e correzione croma¬ 
tica. 

A seguire si parlerà di filmati, dalla 
acquisizione da videocamera analogi¬ 
ca o digitale, alla scelta del formato 
per i VideoCD e i DVD, o per Internet. 
Si parlerà poi delle fasi del montag¬ 
gio. con l'aggiunta di transizioni, ef¬ 
fetti speciali e titoli alle nostre scene, 
e infine si arriverà alla masterizzazio¬ 
ne finale, con l'esempio di creazione 
di un mini DVD. Troverete poi un'ap¬ 
pendice allo speciale nelle pagine di 
computer e video, dove il buon Rosati 
vi spiegherà come acquisire e realiz¬ 
zare filmati per la pubblicazione su 
pagine Web o per la spedizione via e- 
mail. 

Le demo di tutti i programmi di cui 
si parla in questo speciale sono pre¬ 
senti sul CD ROM allegato alla rivista, 
in modo che anche voi possiate, sep¬ 
pure per un periodo di tempo limitato, 
cimentarvi nella realizzazione di Video 
CD, DVD e foto CD. 

Buon lavoro! 


Risoluzioni PAL e occupazione di spazio con codifica MJPEG 


Risoluzione 

(pixel) 

Formato 

Compressione 

Spazio occupato 
(per 1 minuto di video) 

176x144 

QSIF - Quarter SIF 

20:1 

3,6 MB 

176x144 

QSIF - Quarter SIF 

10:1 

7,3 MB 

352x288 

SIF - Standard Interchange Format 

20:1 

15 MB 

352x288 

SIF - Standard Interchange Format 

10:1 

29 MB 

352x576 

Half PAL 

10:1 

58 MB 

352x576 

Half PAL 

5:1 

116MB 

704x576 

Full PAL 

10:1 

116 MB 

704x576 

Full PAL 

5:1 

232 MB 


Il formato Half PAL impega una risoluzione orizzonta. 3 dimezzata. 

Lo spazio occupato dimezza ma viene preservata la qualità complessiva dell'immagine. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


99 

























Abbiamo passato le nostre vacanze 
a scattare fotografie, al mare, in mon¬ 
tagna, sulla neve o sulla spiaggia; ri¬ 
cordi di momenti passati in compa¬ 
gnia della famiglia, della fidanzata o 
assieme agli amici, di momenti belli e 
meno belli ma, soprattutto, ricordi da 
conservare. 

Vogliamo ora trasferire queste im¬ 


magini su di un comodo supporto di¬ 
gitale, che può essere anche un sem¬ 
plice CD-Rom, per una agevole e rapi¬ 
da archiviazione delle immagini, o un 
Video-CD, per rivedere e mostrare i 
nostri ricordi immortalati dalla fotoca¬ 
mera anche con un lettore DVD colle¬ 
gato ad un televisore. 

A seconda del tipo di fotocamera 


che abbiamo utilizzato, tradizionale a 
pellicola o digitale, avremo a disposi¬ 
zione o delle stampe fotografiche da 
negativo e/o delle diapositive, o dei fi¬ 
le su di un qualsiasi supporto di archi¬ 
viazione compatibile con la fotocame¬ 
ra digitale stessa (CompactFlash, 
SmartMedia, dischetti Clik o altro). 

Descriveremo la procedura di digi- 


100 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















Masterizziamo le nostre vacanze 




Nella loto d'apertura, il materiale necessario: uno 
scanner e/o una fotocamera digitale, i programmi 
e le vostre foto. 

A questo, dobbiamo aggiungere, ovviamente, un 
PC ed un mastenzzatore 


talizzazione, organizzazione e maste¬ 
rizzazione su CD-Rom dei vari file di 
immagine; il corretto uso di uno scan¬ 
ner piano da tavolo, la scelta della ri¬ 
soluzione ottimale di ripresa in base 
alla destinazione d'uso, come si cor¬ 
regge cromaticamente in ripresa l'im¬ 
magine, la conversione e il salvatag¬ 
gio da un formato all’altro. 

Non ci si deve comunque dimenti¬ 
care che è sempre possibile far realiz¬ 
zare un Photo-CD dai propri negativi 
35mm recandosi ad un Service dotato 
delle apposite apparecchiature Kodak. 

Si tratta, purtroppo, di una opera¬ 
zione relativamente costosa, parliamo 
di 800-1200 lire a immagine più il co¬ 
sto del supporto; ma la qualità e la 
definizione sono elevatissime, di livel¬ 
lo professionale. 


Per cominciare 

Per effettuare le operazioni descrit¬ 
te, è necessario disporre di un perso¬ 
nal computer con almeno 64 MByte di 
RAM, un masterizzatore e uno scan¬ 
ner piano; se si possiede anche una 
fotocamera digitale, e le fotografie so¬ 
no state scattate con questo dispositi¬ 
vo, lo scanner potrebbe essere super¬ 
fluo. 

Noi abbiamo utilizzato un PC basato 
su Pentium II a 350 
MHz e 64 MByte di 
RAM, un masteriz¬ 
zatore Waitec 
WT3244EI Ide e 
uno scanner piano 
Umax Speedy II 
4000 completo di 
kit opzionale per la 
scansione di traspa¬ 
renze e diapositive. 

La fotocamera 
digitale utilizzata è 
una Canon Power- 
Shot S70, da 1,7 
MPixel. 

Cominciamo col 
descrivere come si 
effettua la ripresa 
digitale di un originale opaco (il termi¬ 
ne tecnico con il quale si definisce 
un'immagine stampata su carta foto¬ 
grafica, da digitalizzare con uno scan¬ 
ner piano). 

Ammettendo di aver correttamente 


effettuato l’installazione hardware e 
software del nostro scanner e di ave¬ 
re quest'ultimo e il PC accesi, la prima 
operazione da fare è di calibrare il no¬ 
stro monitor in modo tale da ridurre al 
minimo l’errore di visualizzazione. 

Esistono in commercio moltissimi 
software di calibrazione, ed alcuni di 
essi sono venduti in "bundle" con le 
schede grafiche, gli scanner o le 
stampanti, come il programma Colori- 
fic di Sonnetech; con ogni probabilità, 
tra i CD dei driver e degli applicativi ri¬ 
cevuti assieme all'hardware, trovere¬ 
mo il programma di cui abbiamo biso¬ 


gno. Alle brutte, è possibile effettua¬ 
re una calibrazione di massima utiliz¬ 
zando un programma come Corel 
Photopaint o Adobe Photoshop (utility 
Gamma). 

Tutti questi programmi sono del ti¬ 
po guidato, basato su Wizard, e se¬ 
guono essenzialmente la stessa pro¬ 
cedura, volta ad avvicinare il più pos¬ 
sibile i colori visualizzati con quelli ef¬ 
fettivamente presenti nell'immagine 
originale. 

I più avanzati forniscono un foglio 
dì riferimento, con il quale confronta¬ 
re i colori di una apposita immagine 
bitmap digitale. 


La scansione 

Un "trucco" da tenere presente 


Per calibro* il monitor * necessono ingoialo l 
controlli di luminosità • contratto alla loro 
impotlozione ottimate 


O Prima al tutto, impostate II controllo di 
contratto alla tua impottoiione mamma 


o 


Quindi regolate il controllo di 
luminosità m maniero tele do 
rendere lo ceaeMa centrale il 
prò scuro possìbile (mo non 
nero), mantenendo 
splendente il riquadro bianco 


□ 


Ouatto pannello di controllo contente di 
calibrare e creare un predilo ICC per il monitor 


Ouale versione desiderate usare? 
n Passo-esatto (Assistente) 

r ' 


' Pannello di controllo 


< Indurirò 


Avanti > 


Annullo 


L'utility Adobe Gamma 
per la calibrazione del 
monitor 


Questo profilo ICC torà compatibile con 
ColorSync*tu Macintosh*® ICM 2.0 tu 
Windows 



vlfipjìtffÉF 


Avonfi > 


Annullo J 


lobo l.nrnmn Wi/ntiJ 




MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


101 




































(S[ii=dd.i3 


Masterizziamo le nostre vacanze 



Alcuni esempi di fotografie con dominanti diverse, da raggruppare per similitudine Ile immagini scattate di 
sera o in ambienti chiusi, le foto scattate di giorno al mare sulla spiaggia, quelle controluce e anche quelle 
di dimensioni diverse, comete 12x181 



quando abbiamo una grande quantità 
di fotografie di identico formato (per 
esempio, 10x15 cm) consiste nel 
posizionare con cura il primo originale 
opaco ed effettuare l'anteprima della 
scansione, selezionare il perimetro 
dell'immagine e riprendere di volta in 
volta ogni fotografia senza più effet¬ 
tuare l'anteprima, semplicemente so¬ 
stituendo l'originale nella stessa posi¬ 
zione del precedente. 

Ovviamente, i migliori risultati si ot¬ 


tengono calibrando lo scanner in mo¬ 
do tale da correggere eventuali domi¬ 
nanze cromatiche (le colorazioni di 
determinate fotografie riprese, ad 


Alcune immagini, con contrasti molto netti e zone 
particolarmente chiare e scure, sono in grado di 
mettere in crisi lo scanner: il risultato dipende mol¬ 
to dalle impostazioni effettuate in fase di scansio¬ 
ne e dalla qualità dello scanner 


Una volta effettuata la separazione, 
posizionare attentamente le stampe 
fotografiche facendo coincidere un 
angolo superiore al riferimento indi¬ 
cante il punto di inizio scansione, evi¬ 
denziato nel riquadro 
Attenzione a posizionare la stampa 
fotografica in modo che sia perfetta 
mente a squadro 





esempio, in ambienti chiusi senza fla¬ 
sh ma con pellicola diurna) diretta- 
mente in fase di ripresa per ciascuna 
immagine. 

Per questo motivo, è bene dividere 
"ad occhio" le singole fotografie in 
gruppi simili; per esempio, le immagi¬ 
ni scattate di sera o in ambienti chiu¬ 
si, le foto scattate di giorno al mare 
sulla spiaggia, le foto riprese contro¬ 
luce, eccetera. 

A questo punto, compiendo un'at¬ 
tenta calibrazione della ripresa sulla 
prima stampa fotografica di ciascun 
gruppo, si otterranno i migliori risulta¬ 
ti con il minimo tempo perso, salvan¬ 
do di volta in volta le immagini senza 
alcuna correzione successiva. 

Un'alternativa consiste nell'impo- 


102 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 











Masterizziamo le nostre vacanze 




o per ottenere degli effetti particola¬ 
ri). 

Normalmente, gli scanner riprendo¬ 
no le immagini a profondità di colore 
anche molto superiori, per migliorare 
la qualità (lo scanner utilizzato per 
l'articolo è in grado di effettuare ripre¬ 
se a ben 42 bit). 

Una normale stampa fotografica da 
10x15 cm. ripresa a 75 DPI, dà come 
risultato un file bitmap da 295x443 
pixel; a 150 DPI, lo stesso file diventa 
di 591x886 pixel, e a 600 DPI ci ritro¬ 
viamo un file da ben 2362x3543 pixel. 

Mediamente (dipende molto anche 
dalla ricchezza di dettagli presenti 
nell'originale), salvando una immagi¬ 
ne in formato compresso JPEG, il 
"peso" del file risultante varia da 70 
KByte per il file a 75 DPI fino a circa 1 
MByte per un file a 600 DPI. 

Il formato JPEG è del tipo "lossy", 


stare l'ottimizzazione automatica nel 
software di gestione dello scanner; 
non sempre i risultati possono però 
essere soddisfacenti. 

Per posizionare correttamente la 
nostra fotografia in modo da ottenere 
un risultato perfetto, bisogna accer¬ 
tarsi che un angolo superiore di que¬ 
sta sia allineato all'angolo contrasse¬ 
gnato con la freccia sullo scanner, e 
ben accostata ai margini della superfi¬ 
cie di cristallo del dispositivo, per evi¬ 
tare di riprendere l'immagine inclina¬ 
ta. 

Certo, è sempre possibile, in fase 
di ritocco, correggere l'inclinazione di 
una foto; ma se abbiamo una grande 
quantità di immagini da digitalizzare, 
conviene cercare di organizzare il la¬ 
voro in modo da perdere meno tempo 
possibile. 

A questo punto bisogna decidere a 
quale risoluzione effettuare la ripresa: 
se vogliamo avere la massima qualità, 
perché l'immagine archiviata ci serve 
come "materia prima" per successi¬ 
ve modifiche, conviene scegliere una 
risoluzione non inferiore ai 300 DPI 
(Dot per Inch, punti per pollice); se in¬ 
vece vogliamo semplicemente utiliz¬ 
zare l'immagine ripresa per creare un 
CD di immagini da rivedere con pa¬ 
renti o amici, la risoluzione di 100/200 
DPI è ottimale, mentre per l'uso su 
Web. una risoluzione compresa tra 
dell'ordine dei 75 DPI è di solito più 
che sufficiente. 


Nel caso abbiamo da di¬ 
gitalizzare alcune diapo¬ 
sitive. utilizzando un 
adattatore per le traspa¬ 
renze è possibile npren- 
dere abbastanza decen¬ 
temente anche queste 
immagini, considerando 
però che i migliori risul¬ 
tati si ottengono con 
uno scanner per pellico¬ 
le... 


in altre parole salvando un'immagine 
in questo formato si applica un algo¬ 
ritmo di compressione che fa perdere 
qualità aH'immagine; la maggior parte 
dei programmi di fotoritocco consen¬ 
te di variare il livello di compressione, 
cosi da raggiungere un buon compro¬ 
messo tra qualità e dimensione del fi¬ 
le. 

Salvando il file in formato non com¬ 
presso, come il BMP di Windows, 
avremo a che fare con file da 1 a 24 
MByte; a nostro avviso, per l'archivia¬ 
zione di immagini con la massima 
qualità possibile e un buon livello di 
compressione, conviene scegliere il 
formato UFF compresso (implementa 
un algoritmo di compressione LZW). 

E' ovvio che. se abbiamo utilizzato 
una fotocamera digitale per la ripresa 
delle immagini, la risoluzione sarà 


poto"* 1 


come il Polaroid 
SprintScan 35 


Questo nell'ipotesi che la nostra 
foto abbia una dimensione "tipica" di 
10x15 cm. 

Risoluzioni superiori ai 600 DPI do¬ 
vrebbero essere utilizzate solo per la 
scansione di diapositive (con l'apposi¬ 
to adattatore per trasparenze); in ogni 
caso, non conviene mai superare la ri¬ 
soluzione ottica del CCD dello scan¬ 
ner: l'interpolazione aumenta la riso¬ 
luzione (e conseguentemente la di¬ 
mensione) deH’immagine, ma non la 
sua definizione e qualità. 

Nel nostro caso, abbiamo effettua¬ 
to la scansione delle diapositive a 
1200 DPI, ottenendo risultati discreti. 

Ovviamente, le immagini devono 
essere sempre riprese con una 
profondità di colore di 24 bit (16 milio¬ 
ni di colori, o Truecolor), a meno di 
esigenze particolari (come foto in B/N 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


103 







ggpa ' 


Masterizziamo le nostre vacanze 



A questo punto effettuiamo l’anteprima della scansione generalmente, il 
software di gestione dello scanner consente di variare alcuni parametri fonda¬ 
mentali della digitalizzazione, per esempio correggendo il "gamma " dell'imma¬ 
gine, o di rimuovere una dominante troppo calda Icome nel caso di utilizzo di 
pellicole diurne in ambienti illuminati da lampade ad incandescenza!. 

Il software di molli scanner, per correggere alcune inefficienze del CCD, au¬ 
mentano ~di default ~ alcuni parametri, come il Camma Inel nostro caso, da I 
a 1 . 5 ). 


La risoluzione in ripresa dell'immagine va impostata in base all'uiihzzo che si 
intende fare dell’immagine 

Nulla vieta di effettuare riprese multiple Isenza spostare l’originale opaco dal 
piano di scansione) a risoluzioni diverse, salvando poi le immagini con un suf¬ 
fisso che ne indichi la qualità oppure salvandole in cartelline separate 


L’archiviazione su CD 



quella decisa al momento dello scat¬ 
to. 

Al massimo si potrà ridurre, in mo¬ 
do da renderla più "leggera", per uti¬ 
lizzarla ad esempio su un sito Web o 
per spedirla via e-mail, ma non con¬ 
viene mai aumentarne artificiosamen¬ 
te la risoluzione, ad esempio con un 
programma di fotoritocco; il file 
dell'immagine si "gonfierebbe" inutil¬ 
mente, e la definizione e la qualità 
possono solo peggiorare a causa 
dell’interpolazione. 

Per quanto riguarda il passaggio da 
un formato all'altro, è di fondamenta¬ 
le importanza salvare l'immagine in 
un formato "non-lossy", come il TIFF 
o l'EPS al momento della scansione. 

Passare da un formato JPEG ad un 


Esempio di correzione 
una fotografia, ripresa 
in un ambiente illumina¬ 
to artificialmente con 
una pellicola per luce 
diurna, digitalizzata sia 
senza alcuna correzio 
ne. sia con i livelli modi¬ 
ficati per correggere la 
dominante "calda" 


formato UFF non migliorerà la qualità 
dell'immagine, poiché le informazioni 
sono state comunque perse nella pri¬ 
ma conversione in JPEG. 


Conviene "progettare" i nostri CD- 
Rom in una cartella separata rappre¬ 
sentante l'indice del CD. creando una 
serie di cartelle vuote al suo interno, 
nelle quali riverseremo le immagini di 
volta in volta, in base ai criteri di se¬ 
parazione che ci siamo posti. 

Consigliamo di creare una serie di 
cartelle organizzate per temi o per da¬ 
ta, esattamente come fanno in auto¬ 
matico alcuni programmi di gestione 
delle fotocamere durante il download 
delle immagini sul disco rigido del PC. 

Per l'organizzazione delle immagi¬ 
ni, si può proficua¬ 
mente utilizzare 
un programma di 
fotoritocco o di ca¬ 
talogazione delle 
immagini che con¬ 
senta la creazione 
(e l'eventuale 
stampa) di minia¬ 
ture, denominate 
"thumbnails"; in¬ 
serendo il file del¬ 
le miniature 
nell'indice del CD- 
Rom o stampan¬ 
dolo in modo tale 
da poterlo utilizza¬ 
re come copertina 
del CD, diventa 
molto semplice rintracciare le foto 
presenti sul supporto. 

Esattamente quello che succede 
quando ci presentiamo da un Service 


104 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


















































Masterizziamo le nostre vacanze 


(S Li. addio ) 




rrr 


Con una fotocamera di¬ 
gitale. il riversamento e 
correzione cromatica 
delle immagini si effet¬ 
tua direttamente con il 
software in dotazione 
alla fotocamera stessa, 
a meno che questa non 
supporti il protocollo 
TWAIN, per cui lo si 
può effettuare nel pro¬ 
gramma di fotoritocco 
nel quale stiamo digita¬ 
lizzando. 


ad un software di masterizzazione, 
come Nero o Easy CD Creator; noi, 
assieme al nostro Waitec abbiamo ri¬ 
cevuto Ahead Nero. 

La masterizzazione è, in effetti, 
l'operazione più semplice, perché ba¬ 
sta trascinare "l'immagine" del CD 
che abbiamo creato dalla cartella 
provvisoria alla finestra dei file da ma¬ 
sterizzare nel programma e poi avvia¬ 
re la scrittura su CD-R. 

A seconda del tipo di masterizzato- 
re e di programma, potrebbe essere 
possibile utilizzare il CD-R come "me- 
ga floppy", utilizzando la funzione 
"packet-writing" di In-CD (nero) o 
Adaptec Direct-CD; attenzione, per¬ 
ché se si intende utilizzare il CD-Rom 
con altri PC è necessario avere instal¬ 
lato il supporto UDF (Universal Disc 
Format) su questi ultimi. 

Il segreto per masterizzare con 
successo un CD-Rom è di utilizzare 
un masterizzatore di buona qualità do¬ 
tato di un buffer abbastanza grande, 
disporre di un buon disco veloce con 
una limitata frammentazione e di ave- 


per ritirare il nostro Kodak PhotoCD: 
assieme al disco, ci consegnano una 
stampa con il "provino" delle varie 
immagini digitalizzate. 

Tra i software shareware che sono 
m grado di gestire la creazione e la 
stampa delle "thumbnails”, segnalia¬ 
mo senz'altro l'ottimo PaintShopPro 
(il programma principe per il fotoritoc¬ 
co shareware) ed i classici Thumbnai- 
ler e ThumbsPlus. 

Per la semplice visualizzazione del¬ 
le immagini sul CD-Rom o sul disco 
rigido, consigliamo di utilizzarne uno 
progettato appositamente per questo: 
l'eccellente ACDSee (arrivato alla ver¬ 
sione 3) è uno dei migliori e occupa 
circa 6 MByte; consigliamo di inserire 
nella root dei nostri CD un software 
di questo tipo, in modo da avere sem¬ 
pre sottomano un programma per ve¬ 
dere e mostrare le nostre foto. 

Evitare di usare dei programmi di 
presentazioni, come Microsoft 
PowerPoint, per creare uno "slide- 
show" con le foto: il file risultante po¬ 
trebbe essere ingestibile a causa del¬ 
le sue dimensioni. 

Adaptec Easy CD-Creator 4 Deluxe 
offre un'interessante utilità: Photore- 


«*£-• 1 
»A-I 
£J 


lay, che consente di creare dei CD or¬ 
ganizzati, sia in formato HTML, sia 
con un programma di visualizzazione 
proprietario completo di "thumbnails" 
del contenuto del CD. 

Parliamo ora della vera e propria 
operazione di scrittura su CD-Rom: 
acquistando un masterizzatore, è mol¬ 
to probabile che sia fornito assieme 


re il minimo dei programmi (soprattut¬ 
to TSR, Terminate and Stay Residenti 
caricati in memoria. 

Anche i supporti sono importanti; 
consigliamo di scegliere CD-R di qua¬ 
lità, anche perché ormai la differenza 
di costo è dell’ordine delle poche cen¬ 
tinaia di lire per disco. 

Per quanto riguarda il software di 


«—■I iJVi'S -’<« ||ffl*dob.PlH».U»P 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


105 


























(S|_:viCLeie 


Masterizziamo le nostre vacanze 



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ACDsee finestra principale del programma e finestra di visualizzazione. 



l’hololtolny PhuIoB 


Album Muonico ynuohira Immagino Guido 


Album I 




Adaplec Easy CD 
Creator Deluxe: fi¬ 
nestra del pro¬ 
gramma Photore- 
lay 


PaintShopPro: per 
gestire le immagi¬ 
ni riprese, si pos¬ 
sono visualizzare 
le miniature della 
directory conte¬ 
nente i file con il 
comando Browse. 



masterizzazione, I migliori sul merca¬ 
to sono senz'altro i summenzionati 
Nero e Easy CD Creator; Nero è quel¬ 
lo che, a nostro avviso, offre il miglior 
rapporto prezzo/prestaziom. 

Facciamo 
un Video-CD 
con le nostre foto 

Avendo a disposizione un lettore 
DVD collegato ad un televisore è pos¬ 
sibile utilizzarlo per la visione delle 
immagini riversate su di un CD-Rom 
in formato Super Video-CD. 

Si tratta di creare un Video-CD con 
delle immagini ,JPG al posto dei fil¬ 
mati (in formato MPEG); una volta in¬ 
serito il Video-CD nel lettore DVD, per 
passare da una immagine all'altra si 
naviga semplicemente con i tasti di 
spostamento del brano del software 
"player", come Cinemaster o 
PowerDVD. 

Dal momento che il formato di un 
televisore domestico è un rettangolo 
con un rapporto di 3/4 o 16/9, per evi¬ 
tare effetti di "allargamento" o la vi¬ 
sualizzazione di estese bande nere ai 
lati dello schermo, dobbiamo fare in 
modo che tutte le immagini siano 
orientate nello stesso modo e nella 
stessa risoluzione. 

La risoluzione deve essere di 704 x 
576 (il numero delle linee e dei punti 
del sistema PAL), in formato JPEG; 
nel caso che la risoluzione sia mag¬ 
giore o minore, l'immagine sarà scala¬ 
ta: l'aspetto geometrico delle immagi- 


106 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 











































































Masterizziamo le nostre vacanze 



Particolare ingrandito, sempre alla stessa scala, di 
una ripresa eflettuata a 75, 150 e 300 DPI la resa 
in lase di stampa è molto diversa e si dovrebbe, 
per guanto possibile, utilizzare immagini con una 
definizione di almeno 300 DPI 


ni non viene, invece, modificato. 

E' possibile creare un Super Video- 
CD con Ahead Nero versione 5; la 
creazione del file System è pratica- 
mente automatica, per cui è sola¬ 
mente necessario impostare corret¬ 
tamente il formato prima della ma¬ 
sterizzazione, per ottenere un CD 



All'avvio di Nero parte il Wizard per la creazione 
guidata di CD Scegliendo opportunamente il for¬ 
malo e seguendo le istruzioni a video, diventa mol¬ 
to semplice masterizzare un CD 


leggibile. 

Nero, in particolare, possiede un 
eccellente Wizard per la creazione di 
CD in vari formati: selezionando CD- 
Video. l'unica cosa che resta da fare è 
trascinare dalla cartella delle immagi¬ 
ni i file -JPG nella finestra in basso a 
sinistra di Nero e avviare la masteriz¬ 
zazione. 

Avendo a disposizione un televiso¬ 
re 16:9. si può tentare di ricreare il 
formato "anamorfico" nei file JPEG, 
ritagliando le immagini in modo tale 
da avere il rapporto dei lati di 16:9 
(basta "croppare" le immagini a 
1600x900) e poi ridimensionandole a 



. frfd—■ | | > 1 Imi. | tKiWumtì \ 


Nero li Wizard con selezionata l'opzione per creare 
i Video-CD 


704 x 576 lasciando deselezionata la 
casella "mantieni proporzioni", per 
ottenere una immagine deformata 
che in fase di visualizzazione sullo 
schermo è poi "compressa" vertical¬ 
mente rendendo di nuovo l'immagine 
corretta geometricamente. 

Nota importante: non tutti i lettori 
DVD casalinghi sono in grado di leg¬ 
gere i CD-R. e ancor meno sono quelli 
in grado di leggere correttamente i 
Super Video-CD masterizzati: noi ab¬ 
biamo provato con un Pioneer DV-626 
D, senza successo; i lettori DVD per 
computer, invece, non soffrono di 
questa limitazione. 



Nero finestra principale una volta selezionato correttamente il formato Video-CD. la finestra in basso a si¬ 
nistra è dove dobbiamo trascinare / file JPG delle nostre immagini 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


107 

























































Masterizziamo le nostre vacanze 


di Pierfrancesco Fravolini 


Mettiamo i nostri filmati su 


licata. 



ione 



La fase più delicata della realizzazio¬ 
ne di un filmato con i metodi digitali (a 
parte la ripresa con la videocamera) è 
sicuramente l'acquisizione. L’acquisizio¬ 
ne è il momento infatti nel quale i dati 
video passano dalla telecamera al com¬ 
puter e vengono quindi trasformati dal 
dominio analogico a quello digitale. La 
trasformazione può essere effettuata in 
vari modi, a seconda della scheda di ac¬ 


quisizione impiegata e a seconda 
dell'utilizzazione che si deve fare del fil¬ 
mato. Sarebbe buona norma digitalizza¬ 
re le varie clip che compongono il filma¬ 
to completo alla massima risoluzione 


Tra i vari programmi di acquisizione video vediamo 
quello fornito con la serie di schede Matrox, dalla 
Rainbow Runner alla Marvel G400 Si tratta di Ma¬ 
trox VcrRemote, un vero e proprio telecomando 
virtuale che permette di controllare la scheda per 
la visualizzazione dei canali televisivi Ila Marvel 
G400 incorpora anche un sintonizzatore televisivoI 
oppure di registrare programmi video sia dall'an¬ 
tenna che dalle prese Video e S-Video presenti sul¬ 
la scheda. 

possibile, e con la minore compressio¬ 
ne possibile. Si è cosi sicuri di avere un 
programma video della migliore qualità 
possibile; non sempre però questo è 


conveniente. Innanzitutto l'uso di bassi 
fattori di compressione e di elevata ri¬ 
soluzione fa crescere a dismisura le di¬ 
mensioni del file registrato sull'hard di¬ 
sk. Se non si dispone di un disco rigido 
capiente e veloce, se il nostro 
processore è un po' datato, e 
se non si dispone di una enor¬ 
me quantità di memoria RAM, 
ogni operazione che andremo 
ad effettuare sul filmato com¬ 
porterà un rallentamento ge¬ 
nerale della macchina e diven¬ 
terà praticamente impossibile 
lavorare. 

Diventa quindi necessario 
calibrare la macchina per i file 
video che andremo a trattare e 
scegliere preventivamente 
l'uso che di questi file si deve 
fare, ancor prima di acquistare 
il computer o la scheda di ac¬ 
quisizione. Ad esempio, se de¬ 
cidiamo di realizzare solamen¬ 
te filmatini da pubblicare sul 
Web, un semplice computer 
neanche troppo potente (un 
K6 II o un Celeron a 433 MHz 
vanno benissimo), dotato di al¬ 
meno 64 megabyte di memo¬ 
ria (meglio 128) e di un dispo¬ 
sitivo di acquisizione anche USB, tipo le 
periferiche Dazzle* che abbiamo recen¬ 
sito recentemente, va più che bene. Le 
dimensioni dei "francobolli video" sono 
così piccole e i bitrate così contenuti 
che anche un computer poco potente 
può trattarli. 

Se invece decidiamo di realizzare dei 
veri e propri film su Video-CD, le cose 
si fanno più serie. I filmati vanno acqui¬ 
siti con una risoluzione video di 
352x288 pixel, alla massima qualità 
possibile, dato che poi la compressione 


Dall’analogico 
al digitale 


Chi decide di dedicarsi al videoedi¬ 
ting creativo può, all'inizio, scontrarsi 
con problemi che spesso appaiono in¬ 
sormontabili. Già la scelta del corretto 
formato di acquisizione può a volte 
creare dei problemi. Fino a un 
paio di anni fa, la potenza dei 
computer non era spesso suf¬ 
ficiente al trattamento di gran¬ 
di masse di dati come quelle 
fornite dai file video. Le cose 
sono andate via via miglioran¬ 
do col tempo per merito delle 
tecniche di compressione e 
anche e soprattutto 
dell'hardware, sempre più po¬ 
tente. Se fino a qualche tem¬ 
po fa gli unici filmati che si po¬ 
tevano realizzare con il com¬ 
puter erano delle dimensioni 
di un francobollo sullo scher¬ 


mo, ora, con i processori e 
con gli hard disk attuali, e con 
le schede di compressione e 
acquisizione video, è possibile 
trattare stream di dati video a 
piena risoluzione PAL in ma¬ 
niera piuttosto agevole. 


108 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






Masterizziamo le nostre vacanze 


MPEG la degraderà parecchio. A que¬ 
sto punto è necessario dotarsi di una 
scheda di acquisizione video di buona 
qualità, come la Matrox Marvel G400 o 
la 3dfx Voodoo3 3500 TV AGP, provata 
sul numero 203 di MC, e di un hard di¬ 
sk capiente e veloce. Basti pensare che 
un filmato di 352x288 pixel, codificato 
con il codec MJPEG della Matrox Mar¬ 
vel, con la minima compressione possi¬ 
bile (5:1) e con un frame rate di 25 foto¬ 
grammi al secondo, occupa circa 116 
megabyte al minuto. 

Questo significa quasi 7 gigabyte per 
un'ora e più di 10 giga per un'ora e 
mezza. Questo solo per i dati grezzi, re¬ 
gistrati ad esempio dalla televisione. 
Questi dati quadruplicano se si acquisi¬ 
sce ad una risoluzione PAL completa di 
704x576 pixel. Ecco quindi che gli hard 
disk, anche ì più capienti, diventano in¬ 
sufficienti. A questo punto si possono 
percorrere due strade: ridurre la qualità 
dei filmati acquisiti, aumentando il fat¬ 
tore di compressione, oppure mantene¬ 
re la migliore qualità, ma lavorando con 
file di piccole dimensioni. Tra l'altro bi¬ 
sogna anche considerare che c'è una li¬ 
mitazione dei file AVI di Windows, che 
non possono essere più grandi di 2 gi¬ 
gabyte. 


Riassumendo, ecco le 
regole basilari per 
un’acquisizione felice 
e priva di problemi: 

1 Decidere da subito che tipo di filmati 
andremo a realizzare, scegliendo 
processore, hard disk e scheda di ac¬ 
quisizione video opportunamente. 


r. [» (a* f- m 

>•'011 


KaizU 



2 Acquisire il filmato alla risoluzione 
determinata dal formato che andre¬ 
mo ad utilizzare (ad esempio 704x576 
pixel per il PAL a schermo pieno o 
352x288 per i Video-CD). secondo la ta¬ 
bella che troverete all'interno dell'arti¬ 
colo. 

3 Suddividere il filmato in varie scene 
e acquisirle una alla volta separata- 
mente: in questo modo si minimizzano 
anche gli eventuali errori di sincronismo 
che possono esserci quando si acquisi¬ 
scono filmati molto lunghi 

4 Lavorare e montare le varie scene 
mantenendole separate, soprattutto 
le scene dove il passaggio dall'una 
all'altra avviene mediante uno stacco. 

5 E’ buona norma archiviare sempre 
su memoria di massa separata, ad 
esempio un CD-R, tutte le fasi della la- 


Power 

/V 




Cable^ Pair 2 


Palr 1 


12 mm 


D 


10.2 mm 


1394 Connector 


L 'interfaccia DV utilizza un cavo multipolare schermato per trasferire i dati digitali dalla telecamera al com¬ 
puter e viceversa. 


L'acquisizione di una sor¬ 
gente DV e vista in ma¬ 
niera completamente tra¬ 
sparente da parte del 
software di acquisizione. 
Il formato del fotogram¬ 
ma DV PAL 6 m ogni ca¬ 
so 704x576 pixel. 


vorazione, quando 
ciò sia possibile. 
Nel caso di filmati 
per il Web oppure 
per Video-CD que¬ 
sto è possibile, per¬ 
ché le dimensioni 
dei file contenenti 
le varie scene non 
dovrebbero essere 
troppo grandi. 


6 Codificare in 
MPEG, o nel for¬ 
mato di codifica scelto, le varie parti del 
film mantenendole separate; lavorando 
un file alla volta si potrà fare tutto an¬ 
che senza utilizzare un hard disk di 
grandi dimensioni. 


I! formato DV nativo 

L’utilizzo di una videocamera digitale 
con interfaccia DV (o i.Link, o Firewire) 
permette di importare il video sul com¬ 
puter mantenendo inalterato il formato 
digitale dei dati. Il formato DV utilizzato 
nelle videocamere digitali amatoriali è 
infatti un formato digitale già compres¬ 
so. La compressione è di tipo Invaia¬ 
rne, cioè i singoli fotogrammi sono 
compressi individualmente e non di¬ 
pendono dai fotogrammi adiacenti, co¬ 
me succede invece nell’MPEG. Il fatto¬ 
re di compressione è di 5:1, mediante 
un algoritmo adattativo. Il tutto è cali¬ 
brato per avere un frame rate fisso di 
25 MB al secondo. 

Utilizzando il formato DV si può man¬ 
tenere inalterata la qualità, già elevata, 
dei fotogrammi, anche durante le tran¬ 
sizioni e gli effetti. Nel caso di editing 
nativo DV non viene fatta nessuna tra¬ 
sformazione analogico/digitale sul se¬ 
gnale, che viene registrato sull’hard di¬ 
sk proprio come arriva dall'interfaccia 
Firewire. Anche il software di montag¬ 
gio. utilizzando degli appositi codec, la¬ 
vora tutte le transizioni e gli effetti nel 
formato nativo, e questo assicura la mi¬ 
gliore qualità possibile. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


109 







































(§?«*• ) Mastenzziamo le nos,re vacanze di Pierfrancesco Fravolini 


Come montare i nostri 


Il computer permette/ utilizzando programmi di editing non lineare/ di 
raggiungere risultati che come qualità e velocità di realizzazione superano 
di gran lunga le apparecchiature analogiche utilizzate fino a qualche anno 
fa. Un computer dotato di una buona scheda di acquisizione/ magari 
digitale/ ed un programma di videoediting adeguato può dare 
airutilizzatore grandissime soddisfazioni. 


Dopo la fase di acquisizione, neces¬ 
saria per portare i filmati delle nostre 
vacanze sul computer, il passo succes¬ 
sivo è l'organizzazione di questi filmati 
(che chiameremo clip) e la realizzazione 
di veri e propri cortometraggi, utilizzan¬ 
do la tecnica del montaggio non lineare. 
Fino a qualche anno fa per montare 
spezzoni di filmato era necessario di¬ 
sporre di almeno due videoregistratori, 
uno per la riproduzione delle clip, l'altro 
per la loro registrazione. Se poi i video¬ 
registratori erano tre, e si aveva anche 
una centralina di missaggio, si poteva¬ 
no creare effetti come le dissolvenze, 
la sovrapposizione di titoli, ecc. Al gior¬ 
no d'oggi, di videoregistratore ne basta 
uno, in pratica lo stesso camcorder, e la 
centralina di missaggio viene sostituita 
dal computer, che si occupa della gene¬ 
razione di tutti gli effetti e della registra¬ 
zione finale. Questo comporta una no¬ 
tevole riduzione di costi: basti pensare 
che un programma di editing lineare se¬ 
miprofessionale come Media Studio 
Pro, della Ulead, utilizzato per le prove, 
si può acquistare a 1.250.000 lire, una 
cifra elevata, ma che appare comunque 
ridotta rispetto ai 3-4 milioni di una cen¬ 
tralina di montaggio amatoriale, che tra 
l'altro dispone di un numero limitato di 
effetti e di transizioni. Senza contare 
poi il costo dei videoregistratori. 

La soluzione non lineare, cioè con il 
computer al posto della centralina di 
montaggio, consente inoltre di degrada¬ 
re in minima parte il segnale video. 
Questo perché i dati all'Interno del 
computer sono in formato digitale. Re¬ 
gistrando ad esempio delle clip in for¬ 


mato VHS, e riversando poi il filmato 
completo sempre in formato VHS, il de¬ 
grado non sarà mai superiore a quello 
che si ha registrando direttamente da 
un videoregistratore all'altro. Se poi la 
sorgente è digitale, ad esempio una vi¬ 
deocamera DV, il computer permette di 
mantenere la stessa qualità del formato 
in ingresso, visto che non compie nes¬ 
suna trasformazione sul segnale. 

Nelle figure a corredo dell'articolo 
vedrete un esempio dettagliato di co¬ 
me realizzare un montaggio con Ulead 
Media Studio Pro. Abbiamo scelto que¬ 
sto programma perché è il più aggiorna¬ 
to tra quelli semiprofessionali. In realtà, 
tutti i programmi di montaggio non li¬ 
neare consentono di fare più o meno le 


stesse cose più o meno nello stesso 
modo, e quindi il discorso è pratica- 
mente generale. Ho volutamente trala¬ 
sciato programmi più semplici, come 
Ulead Video Studio o Avid Cinema per¬ 
ché, da un lato, il loro funzionamento è 
stato già descritto sulle pagine della ri¬ 
vista (vedi MC 203 e 208 per Video Stu¬ 
dio e la prova della Matrox Marvel 
G400 su MC 201 per Avid Cinema) 
dall'altro solamente con programmi co¬ 
me Media Studio, o il più conosciuto 
Adobe Premiere, si possono raggiunge¬ 
re risultati comparabili con quelli profes¬ 
sionali. Sia Media Studio che Premiere 
consentono di applicare un'enorme 
qualità di effetti di transizione ed effetti 
speciali, lo vi consiglio però di non ec¬ 
cedere mai. Se fa¬ 



te caso alle realiz¬ 
zazioni televisive, 
ad esempio quelle 
della Rai. vi accor¬ 
gerete che quasi 


I - Al momento dell'atti¬ 
vazione, Media Studio 
Pro visualizza una fine¬ 
stra nella quale si può 
scegliere che tipo di 
progetto si intende tare 
I settaggi predefiniti so¬ 
no numerosissimi, ma 
tutti quanti predisposti 
per lo standard america¬ 
no NTSC Nel nostro ca¬ 
so, visto che vogliamo 
realizzare un Video-CD 
PAL, carichiamo un set¬ 
taggio impostato prece¬ 
dentemente 


110 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 



























sempre la transizione tra una scena e 
l'altra è realizzata mediante un sempli¬ 
ce stacco (in questo caso va scelto 
molto bene il momento giusto dell'in¬ 
quadratura) e solo a volte si ha una 
semplice transizione con una dissolven¬ 
za incrociata. 

Se poi volete in ogni caso stupire gli 
amici e i parenti, utilizzate pure gli effet¬ 
ti 3D, le tendine e tutto quello che vi 
piace, ma considerate comunque che 
spesso l'impiego di troppi effetti rende 
più pesante la visione. 



Insensci Ilio video 


Cetcajn _)l Fon Palmi 



M A erJfÈn] 


jvideOOIOI avi 

jvide00111.avi 

J v«le00121 avi 
ivide00131 avi 


Home Ha 
Lpofile 



l~ Alio ncoduci P Mylo 


2 - Ecco come si presen¬ 
ta lo schermo all'inizio 
delle operazioni In alto a 
sinistra troviamo due fi¬ 
nestre che ci consenti¬ 
ranno di visualizzare le 
clip selezionate oppure 
l'anteprima del progetto 
A destra troviamo la li¬ 
breria degli effetti prede- 
finiti InumerosissimiI. 
mentre in basso è visibile 
la finestra della timeline. 
quella cioè nella quale di¬ 
sporremo i nostri filmati 
secondo una sequenza 
temporale che stabilire¬ 
mo a nostro piacimento 
Nella timeline troviamo 

diverse "tracce ~ nelle quali disporre le nostre clip Dall'alto verso il basso le 
tracce Va e Vb. dove vanno posti i filmati, con in mezzo la traccia Vx, dedicata 
agli effetti di transizione Più in basso le tracce VI, V2 e V3 Iquest'ultima non 
visibileI. tracce di sovrapposizione che possono contenere immagini fisse Igra 
hcal o filmati sui quali non vengono applicati gli effetti di transizione Sotto an¬ 
cora troviamo te tracce audio relative ad ogni traccia video 




— 


4 



3 - Per inserire una clip 
nel progetto basta fare 
un doppio click con il 
mouse sulla traccia scel¬ 
la Un questo caso la 
traccia Va) Si apre una 
finestra nella quale pos¬ 
siamo scegliere il filma¬ 
to tra quelli presenti sul¬ 
le memorie di massa 
del computer 


5 - Per visualizzare una 
clip basta cliccare due 
volte su di essa Una 
delle due finestre in alto 
mostra il contenuto della 
clip Tramite la manopo¬ 
la visibile a sinistra, o 
tramite lo slider sotto al 
quadro, e possibile spo¬ 
starsi all'interno del fil¬ 
mato in maniera da poter selezionare, con la precisione di un fotogramma. / 
punti di attacco e di fine della clip La manopola a sinistra é una vera e propria 
Jog Shuttle, come quella dei videoregistratori, ma la sua precisione è enorme¬ 
mente maggiore di quella dei VCR I punti di inizio e fine della parte da visua¬ 
lizzare si scelgono visualizzando il fotogramma corrispondente e cuccando con 
i tastini in basso a destra 


4 - Ecco cosa succede dopo aver insento due clip nella timeline Le due clip 
vengono visualizzate, sulle due tracce Va e Vb, con un colore rosa per la parte 
video e azzurro per la parte audio La seconda clip, quella piu a destra, è evi¬ 
denziata Iper farlo basta cliccarci sopra) Da notare che le clip sono facilmente 
individuabili perche il primo e l'ultimo fotogramma del filmato sono visibili, ed 
inoltre è riportato, al loro interno, il nome del file corrispondente 



6 - Abbiamo selezionato 
una parte del nostro fil¬ 
mato, togliendo quelle 
iniziali e finali I numerini 
in verde indicano la posi¬ 
zione corrente (sopra) e 
la durata complessiva 
Isottol della parte sele¬ 
zionata. nel formato 
ore minuti secondi; foto¬ 
grammi. Per applicare le 
scelte fatte basta ora 
chccare sul simbolo del¬ 
la mano, in basso 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


111 





























































































Masterizziamo le nostre vacanze 



7 - Dopo aver scelto per furie e due le clip del progetto i punti di inizio e line, 
la durata delle clip stesse si è ridotta, come visibile in figura 


8 ■ Spostiamo la seconda clip verso la prima e facciamo si che ci sia una picco¬ 
la sovrapposizione, che ci permetterà di applicare un effetto di transizione tra 
le due tracce 




9 - Abbiamo inserito un 'altra clip al progetto, sistemandola sulla Va. Le clip van¬ 
no posizionate sulle due tracce Va e Vb alternativamente, come visibile in figu¬ 
ra. Se avessi un'ulteriore clip da aggiungere al progetto questa andrebbe posi¬ 
zionata sulla traccia Vb, immediatamente dietro alla terza clip, in maniera da 
creare una piccola sovrapposizione 


Il - In questo caso abbiamo scelto un effetto tridimensionale, tacente parte 
della libreria di effetti di Media Studio Pro: il cubo volante 3D. La finestrella che 
si apre dopo aver trascinato l'effetto sulla traccia Vx permette di modificare le 
impostazioni predefinite attraverso numerose opzioni che lascio "scoprire " ai 
lettori. Una volta modificate le opzioni è possibile salvare il nuovo effetto otte¬ 
nuto nella libreria, in maniera da trovarlo già bell'e pronto quando occorre 



dello schermo e trascinarlo nella traccia Vx, posizionandolo in maniera che 



12 - E'possibile inoltre avere una preview dell'effetto, utile per valutarne la resa fi¬ 
nale. 

10 - Applichiamo ora un effetto di transizione tra la prima e la seconda clip. Per 
farlo basta scegliere un effetto dalla libreria visibile nella finestra in alto a destra 
si le due clip sulle tracce Va e Vb. 


112 


N^r.mirrnrAmni iter n OHCì onnn 



















































































































Biuciatuia-Eflello 


Insolite Clip Coloie 


Piendi Coloie Ulead 


Annoianone |[ 

Cuala (oiT focT : [ÒT [Òs" 

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Muovo GomMi 


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18 e 19 - La finestra della clip colore è semplice: ba¬ 
sta scegliere la durata della clip (nel solito formato 
ore:minuti:secondi:fotogrammil il colore iniziale e 
quello finale. In questo caso, visto che dobbiamo 
creare una clip di colore nero, basterà cambiare il co¬ 
lore finale, impostandolo su nero. Per farlo bisogna 
spostarsi, con il cursore visibile nella finestra, alla fine 
della clip e impostare a zero i valori corrispondenti af¬ 
ta percentuale dei colori primari RGB, oppure cliccare 
sul quadratino bianco visibile a sinistra, cosa che fa aprire la finestra di selezione del colore visibile in figura 


B-fuió 3 

19 


Ti ansinone 
C DaVjeVb 
G Da VI) a Va 

Divide X pei (1-8| 
Civide Y pei: (1-8] 


h" "■ -il 


Campione 


00000008 




Giado liansgione 
7777777.^7; 

s f“3 7 

P Insorti 


* 


00 ,0000.18 00 ,00(10 20 00 ,0000 2200 



1 

L 

_ ì 

m 


13 - Ecco come si presen¬ 
ta la urne line dopo aver 
applicato una transizione 
tra le due tracce Va e Vb. 

La transizione 6 posta sul¬ 
la traccia Vx. quella degli 
effetti speciali: la freccia 
indica la direzione della 
transizione, in questo caso si parte dalla traccia sopra e si arriva a quella sotto 
La direzione dell'effetto viene impostata automaticamente da Media Studio. 


Masterizziamo le nostre vacanze 


(S{i-=c£iJ.a ) 


14 - Applichiamo una diversa transizione tra la seconda e la terza clip In que¬ 
sto caso scegliamo un effetto bruciatura, molto spettacolare. Le modalità di 
applicazione sono sempre le stesse: si seleziona l'effetto dalla libreria e lo si 
posizione sulla traccia Vx. nella zona interessata da entrambe le clip. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


113 


15 - Dopo aver scelto la sequenza delle clip e gli effetti di transizione decidiamo 
di visualizzare un'anteprima del nostro progetto Per farlo basta premere la barra 
spaziatrice Subito il programma comincia la fase di rendering del filmato Du¬ 
rante questa fase i dati video e audio presenti nelle clip vengono copiati in un fi¬ 
le temporaneo, mentre le parti che contengono gli effetti speciali vengono cal¬ 
colate, renderizzate e salvate in file differenti, In questo modo, se si visualizza 

una nuova anteprima, il 
programma ricalcolerà 
solamente le parti modi¬ 
ficate. velocizzando no¬ 
tevolmente la visualizza¬ 
zione 


17 - Inseriamo ora un titolo iniziale e una dissol¬ 
venza in apertura Per creare la dissolvenza, ad 
esempio da uno schermo nero, è necessario inse¬ 
rire una clip di colore, cioè un breve filmato forma¬ 
to solamente da uno sfondo colorato II program¬ 
ma genera da solo la clip con un semplice coman¬ 
do Basta cliccare con il tasto del mouse destro 
nella posizione nella quale si vuole inserire la clip, 
in questo caso nella Vb. 


16 - L 'anteprima viene visualizzata, a velocità normale, nella finestra in alto a 
sinistra Le opzioni di anteprima possono essere scelte a piacimento, ma con¬ 
viene utilizzare lo stesso formato dei file originali, in questo modo il program¬ 
ma non è costretto a tare delle conversioni di formato o di dimensione di foto¬ 
gramma, a tutto vantaggio della velocità di rendering. 




























































































































Masterizziamo le nostre vacanze 


t.UUUUUU |WWUfW |UUUUIM:UU | |UUUUUtxUU 

1 





(■l.v -’v-. 

u 


1 

on - 


20 - Inseriamo la clip di colore all'inizio del progetto 
e spostiamo tutte le altre clip in maniera che solo 
una piccola parte della prima si sovrapponga alla 
clip nera. A questo punto applichiamo un effetto di 
transizione di tipo dissolvenza 


l$«c 

1-1 V» 

1.T | 

1j f- 


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1-1 vi 


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u *' 

- 

*» B» 

*11 



21 - Inseriamo adesso il titolo del filmato Tale tito¬ 
lo può essere inserito m una delle tracce di sovrap¬ 
posizione da VI a V3 
Cicchiamo con il pulsan¬ 
te destro sulla traccia VI 
e scegliamo "clip titolo " 
dal menu a scomparsa 



22 - Le variabili che determinano l’aspetto del no¬ 
stro titolo sono numerose si va dal colore dei ca¬ 
ratteri, a quello dello sfondo, all'utilizzo di uno sfon 
do trasparente, di un'ombra tridimensionale, ecc 


Opzioni di Soviappotizione 


Cip KIVI apporr 


Artepnme TOvf apporr 


VwtMMvMMI 





*j3 VI 


Ponaona «ì )brene i ornatone 

ZT 


00000310 Ql'hl »| 

I Zi 


V2 


23 


23 - Ora è necessario stabilire le opzioni per la sovrapposizione del titolo Le 
clip poste sulle tracce di sovrapposizione infatti non possono utilizzare gli ef¬ 
fetti di transizione, che sono riservati alle due tracce 
video principali Va e Vb Per scegliere le opzioni di 
sovrapposizione basta posizionarsi sulla clip del tito¬ 
lo, cliccare con il tasto destro e scegliere "opzioni 
di sovrapposizione " dal menu a scomparsa 



“D .■ —* 

I - |nv«rt 

Soldo dumeto ] ' i - - tio 
OK A mi* | 


Opzioni di So vi apposizione 


□p sovrapponi 


Vwwh xtm 


25 - Niente di più 
semplice: la fine¬ 
strella a sinistra vi¬ 
sualizza i fotogrammi 

della clip durante tut¬ 
ta la sua durata Ini¬ 
zialmente è posta sul 
punto iniziale. Intro¬ 
duciamo ora due 
punti intermedi spo¬ 
standoci sui foto¬ 
grammi corrispon¬ 
denti tramite il picco¬ 
lo slider appena sot¬ 
to alla finestra, e cuc¬ 
cando sul tastino con 
il V. Ripetiamo 
l’operazione una seconda volta fino ad avere due 
punti intermedi, come visibile in figura. 





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00:00:04 05 


gj'dZ . 5 


|np*t 



I - Inverti aree toviapponane 


fiordo dimoio [Mede 3 

or I Attuo | Tp-ri-r. | S«de | 


26 


24 - In questa finestra 
possiamo decidere co¬ 
me il nostro titolo si so¬ 
vrapporrà al filmato. An¬ 
che in questo caso le op¬ 
zioni sono numerose 
Per ora ci basta costruire 
un titolo che appare len¬ 
tamente. rimane qual¬ 
che secondo sullo scher¬ 
mo, sovrapposto al fil¬ 
mato sottostante, e poi 
scompare sfumando . 


26 - Cicchiamo sul pri¬ 
mo punto, ed impostia¬ 
mo il valore di traspa¬ 
renza a 100 %, idem 
per l'ultimo punto. Nei 
due punti intermedi in¬ 
vece la trasparenza va 
posta allo 0% Inseria¬ 
mo anche un bordo sfu¬ 
mato medio 


114 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 









































































































































































Anteprima ' 



Masterizziamo le nostre vacanze 




27 - Ecco il ri¬ 
sultato della 
nostra fatica II 
molo è sovrap¬ 
posto alla parte 
iniziale del fil¬ 
mato ed appa¬ 
re e scompare, 
come avevamo 
deciso 


-—! -■ 1. .1— 


■t. —♦! 1 


M -41 !► ► I <=> 




27 




InteSgente 

Pacchetto 

Anaksi Ireguenza dati 


Fraudo 
FiermJtp* 
File EQL. 


Lettole muiimediale.. 
Selepona dspoolrvo corniolo 
Stampa su castella 


Modelli & Layout 

Peisonabza dmensione (otogtamma 
Impostalo™ progetto.. 

Gestione Fie Anteprima 
Preiereoze 


AltvEntei 


-f Video Editoi • Senza nome 


Eie 


Modifica Vouaàzza 


Nuovo. 


Cii-N 


Ct.l*0 


SP" 


Hcmst 


Ovuli 


Ott+W 




Salva 

Sajva con nome 
Salva modelo piogetto 


28 - Siamo giunti alle fasi conclusive del nostro montaggio Dopo aver inserito 
i moli di coda non ci rimane altro che salvare il nostro film in formato Video- 
CD Basterà quindi accedere al menu file e selezionare “crea file video " 


Opzioni salvataggio Video 


Video Ed»ot| Geneiale Concessione | Reagito | 


x| 


29 A questo punto 
basta scegliere il nome 
da assegnare al nostro 
file Cuccando sul pul¬ 
sante "Opzioni ’ sarà 
possibile visualizzare i 
parametri del nostro fi¬ 
le 


Opzioni salvataggio Video 




Video Edaci Geneiale | Compie**** | Rlagk, | 

0 


Iiacciadali | 2 f 

Eloquenza [- 7 --- 

fotogrammi; |25Cocr»cVSec 




Jipo di media [ lJ.I4'ieiM~ ^] 
Velocità dati video | 3 Kbps 

r "•Oy-y.-Wf! 



r Sland * d js2x288 z\ r 

Impostazioni audo 

Tpodjudo 

| 

~3 

t~ Cetsvto da utente 

L?g<tes:|362 A',— fa 

Velociti fetaudo 

1 

ZÌ «PS 

f" MaTien r'r.py.-.-.'v 

Frequenza audo 

| 

] Hz/Sec 



OK 


Annulla 


0 31 


OK 

Anrpfe | 

? 30 



30 e 31 - I paramelo per un filmato Video-CD sono compressione 
MPEG-I. 25 fotogrammi al secondo. 352x288 pixel, bitrate fisso 
pari a 1123 bit al secondo 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


115 































































































di Pierfrancesco Fravolini 




B 


Masterizziamo le nostre vacanze 


Realizziamo da soli un 


iosItì fi 




t 


Una volta adquiim i nostri filmati suMiard disk del computer, e 
realizzato il montaggio, l'ultima cosa che dobbiamo fare è riversare la 
nostra creazione su un sopporto che né consenta Ictarif ione anche ad 
altre persone, oltia c|Ke a noi. Naturalmente è sempre possibile 
registrare di naevò il fmi montato su una videbcassMI, sia in formato 


analogico che d 
videoregistrato 
abilitato), m 
su un CD, su 



bisogno però di un 
V con l'ingresso 
ostro lavoro 
spositivi, sia 


Creare un CD che contenga un filma¬ 
to non è particolarmente difficile. Se 
vogliamo realizzare un CD che sia dedi¬ 
cato solamente all'utilizzazione con il 
computer sarà bene convertire i vari fil¬ 
mati in un formato il cui codec (codifica¬ 
tore/decodificatore) sia già presente sul 
computer, I vari filmati demo presenti 
sui più svariati programmi e su Win¬ 
dows 98 stesso sono realizzati utilizzan¬ 
do il codec Indeo, piuttosto efficiente, 
soprattutto per filmati di piccole dimen¬ 
sioni. Se invece si vuole utilizzare un 
formato universale basta il formato 
Quicktime, della Apple, visualizzabile 
anche sui computer Macintosh. Se in¬ 
vece i nostri filmati sono destinai ad es¬ 
sere pubblicati sul Web il formato mi¬ 
gliore è l’MPEG-1. Da scartare invece il 
formato Reai Video che necessita di un 
apposito server dedicato. 

Indipendentemente dal formato scel¬ 
to, se il CD è destinato ad un uso sul 
computer i videoclip dovranno essere 
di dimensioni non troppo elevate e la 
compressione piuttosto alta. Il formato 
MPEG-1 con 352x288 pixel di quadro 
(la dimensione del Video-CD per inten¬ 
dersi) è un ottimo compromesso tra oc- 


DUDit! 

r~. 

V Sfili iti imi 

BM ^ 


• w.l 



«= rnQ 


I - La prima cosa che bisogna lare all'avvio di OV- 
Dill é la scelta dello standard televisivo supportato 
tra NTSC Ilo standard americanoI e il PAL europeo 
Purtroppo il programma non "ricorda " questa im¬ 
postazione e ci costringe a selezionare lo standard 
ad ogni avvio. Attenzione, il programma ha biso¬ 
gno. per lunzìonare. di una risoluzione minima di 
1024x768 punti 

cupazione fisica del disco e qualità di vi¬ 
sualizzazione. 

Se invece il CD è destinato ad esse¬ 
re letto da un lettore stand alone, in 
pratica il classico lettore DVD collegato 
allo stereo del salone, allora si possono 
scegliere tre formati differenti, tutti ba¬ 
sati sulla codifica MPEG: il formato Vi¬ 
deo-CD, il Super Video-CD e il DVD. 


Lo standard Video-CD 

Il Video-CD utilizza il formato MPEG- 

I per la compressione dei dati. I para¬ 
metri sono: dimensioni di quadro 
352x288 pixel, 25 fotogrammi bitrate 
1123 Kbit/sec per il video e 224 
Kbit/sec per l'audio, e questi vanno im¬ 
postati nel programma di compressio¬ 
ne, ma di solito sono presenti in tem- 
plate standard in tutti i programmi di 
compressione ed editing video. Il Super 
Video-CD (SVCD) è una estensione del 
VCD che usa la compressione MPEG-2 
con codifica a bitrate variabile. Il bitrate 
è il doppio di quello del Video-CD, per¬ 
ciò il SVCD offre anche una migliore 
qualità di immagine, a discapito però 
della durata complessiva dei filmati ri- 
producibili. Al massimo, un SVCD im¬ 
magazzina solo 35 minuti di filmato in 
confronto ai circa 70 del VCD 

II miniDVD 

Il miniDVD non è altro che un vero 
DVD registrato però su un semplice di¬ 
sco CD-R. Questo significa che la strut- 


116 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 




Masterizziamo le nostre vacanze 



2 - Lo schermo di DVDitl 6 suddiviso in due finestre principali: in quella a sini¬ 
stra verrà visualizzato il contenuto del DVD che stiamo realizzando, attraverso 
una interfaccia i rvysiwyg. 6 una barra laterale contenente gli elementi che in¬ 
seriremo nel nostro DVD Questa barra laterale contiene quattro categorie di 
oggetti i fondali per i menu, i bottoni e i pulsanti, i font per il testo e i filmati 
Scegliamo quindi uno sfondo per il nostro menu principale, trascinandolo dalla 
barra laterale fino a dentro la finestra principale 




3 - A questo punto inseriamo un'etichetta di testo che ci servirà per far partire 
il filmato che vogliamo inserire nel DVD Per far ciò basta cliccare sul pulsante 
con la "T". in basso a destra, e trascinare il font desiderato nella finestra prin¬ 
cipale Abbiamo creato cosi un'etichetta di testo Ciccandoci sopra possiamo 
modificare la scritta, come visibile in figura 



4 - Per cambiare la dimensione e il colore dei caratte¬ 
ri dobbiamo cliccare sul menu “Effects", in alto, e 
selezionare la voce "Text Properties" Si apre a que¬ 
sto punto una finestra nella quale possiamo modifica¬ 
re le proprietà della nostra etichetta, in maniera mol¬ 
to semplice Sempre dal menu "Effects" possiamo 
inoltre stabilire le proprietà dell'ombra dietro agli og¬ 
getti. testo o pulsanti che siano 

tura delle directory e dei file è del tutto 
analoga a quella di un DVD Video, con 
la limitazione dei 650 megabyte com¬ 
plessivi di occupazione totale. Siccome 
la qualità di un DVD Video non dipende 
solamente dal metodo di compressio¬ 
ne, che ricordiamo è l'MPEG-2, ma so¬ 
prattutto dal bitrate, che nel caso del 
DVD è variabile, potendo scegliere un 
bitrate di 2 Mbps (megabit al secondo) 
in 650 megabyte entrano circa 20 minu¬ 
ti di filmato, con una dimensione qua¬ 
dro di 704x576 pixel e audio stereo co- 



5 - Inseriamo ora un pul¬ 
sante dal quale far partire 
il nostro filmato. Per farlo 
basta scegliere quello 
che più ci piace hn que¬ 
sto caso la freccetta di 
marmo rosai dalla fine¬ 
stra a destra, e trascinar¬ 
la nella finestra principale 
alla posizione voluta 


6 - Vanno inseriti ora i fil¬ 
mati che vogliamo siano 
sul nostro DVD. Per far 
ciò basta aprire la fine¬ 
stra "esplora risorse 
posizionarsi sulla cartella 
che contiene i file, sele¬ 
zionare quelli da inserire 
e trascinarli nella finestra 
a destra di DVDiti, dopo 
aver premuto il penulti¬ 
mo pulsante sulla barra 
laterale del programma 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


117 




























Masterizziamo le nostre vacanze 




7 - Ora colleghiamo il filmaio che abbiamo selezio¬ 
nalo al pulsante nel menu principale del DVD Per 
far ciò basta selezionare il filmalo e trascinarlo di¬ 
rettamente sul pulsante che scegliamo come pul¬ 
sante di avvio Invece del pulsante possiamo sce¬ 
gliere anche un etichetta di testo 


Thn piotect contar» Hez that aie noi 
compatitile wilh thè DVD Video loimal. Sonic 
DVDill can conveil these Mes (oc you, jo Ihat 
you can cieale a DVD Yoi» ongnial fdes wl 
temain on youi hard disk, so Ihal you can use 
Ihem agam 


OK 


Cancel 




9 ■ Il filmato che abbiamo inserito non è codificato 
in maniera adatta ad essere registrato su DVD Per 
questo DVDitl ci avverte che verrà convertito in 
MPEG-2. Anche l'audio 6 codificato in MPEG, dato 
che il programma non gestisce gli stream multica¬ 
nale AC-3oDTS 


, Processing... 

SoArchiiuj Ini flint lo ho tinnsrndnd... 

* Video Qualily Seltings 


Smallei 


Miyliw 

ri» so» 

4 

Oualitv 

tìil Mie 60 Mtipi 

Téle mio 

S? MB 

CooiDioMion tyiw 

MPEG 2 




o 



© 


10 - Una finestra ci permette di scegliere il fattore 
di compressione più adatto alla dimensione del no¬ 
stro supporto In questo esempio abbiamo spazio 
da vendere, dato che il file, di pochi minuti, occupa 
pochi megabyte anche con un fattore di compres¬ 
sione basso; in questo caso con un bitrate di 6 Mb¬ 
ps si ha un file di soli 63 megabyte, ma va ricordato 
che il filmato é di pochissimi minuti 
In ogni caso con un bitrate di circa 2 Mbps sarà 
possibile realizzare CD con una ventina di minuti di 
filmato di buona qualità 



8 - Ora possiamo testare il nostro menu interattivo 
cuccando sul pulsante in basso a destra, nella bar 
ra laterale Compare un vero e proprio telecoman¬ 
do analogo a quello di un lettore DVD casalingo 
Pigiando sui tasti di questo telecomando virtuale 
possiamo navigare nel nostro DVD, proprio come 
se fosse inserito nel nostro lettore 



Il - Il programma chiede ora che gli si indichi una 
directory nella quale salverà i dati relativi al CD che 
stiamo per realizzare In questo caso scegliamo la 
directory DVD fche abbiamo creato proprio per 
queste applicazioniI sul disco D 


'Make DVD 

Sol Ilio acii'eo to' yom DVCi 

'Make DVD 

Sci Ilio JOJILO to' yom DVD 



Sellici un empiii ile ville Ini your DVU 

* Mairi 0i« 

DVD CD Recedei 

Doyico Sellino» 

Sotrcl mi Dijlpul ilrvico lui volli DVD 

/ H,nn Dn» 

• OVD'CD Rocoidm 

z 

Di-vico Scllings 



Il ,1 g-."!"l 

A mulnlion 1. ■ .’. 

rm § rrm 




12 e 13 - A questo punto il programma ci chiede se si deve occupare esso stesso della "bruciatura" del 
CD. oppure se deve salvare la struttura dei file su hard disk. Decidiamo di far masterizzare il nostro CD di¬ 
rettamente da DVDitl e scegliamo quindi l'opzione "DVD/CD recorder" Nella finestrella in basso vediamo 
che il programma ha già selezionalo il nostro masterizzatore Waitec 3244 


edificato MPEG. 

Il programma scelto per la realizza¬ 
zione del nostro miniDVD è DVDitl del¬ 
la Sonic Solution. Questo programma è 
destinato ad un uso amatoriale e non 
può certo competere con i software di 
authoring professionali tipo Scenarist e 
Maestro, di cui abbiamo già parlato sul 
numero 203 di MC in occasione della 
prova del masterizzatore DVD Pioneer 
Dvr-s201 DVDitl non gestisce infatti 
né l'audio multicanale (tipo Dolby AC-3 
o DTS o MPEG multichannel) né gli an¬ 
goli di ripresa, ecc. Consente, invece, 
nella versione completa, di realizzare 
semplici DVD con più menu di naviga¬ 
zione e più filmati, con audio stereofo¬ 
nico codificato MPEG. 

Le numerose immagini a corredo 
dell'articolo mostrano dettagliatamente 


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MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


























Masterizziamo le nostre vacanze 



14 - Comincia la fase di rendering e costruzione del 
disco In questa fase il programma convene il filma¬ 
to in formato MPEG-2 con il trame rate che aveva¬ 
mo selezionato, e crea luna la struttura degli stream 
MPEG audio e video, i menu, i link interni, ecc 



15 - Possiamo inoltre utilizzare un 
convemtore esterno per portare il no¬ 
stro filmato in MPEG-2 lo ho utilizza¬ 
to per le prove l'ottimo LSX Encoder 
della Ligos, la versione professionale 
di quello fornito in bundle con la Ma¬ 
trox Marvel Questo programma è 
uno dei migliori e più veloci converti¬ 
tori MPEG-2 ed MPEG-1 disponibili e 
consente Inetta versione professiona¬ 
leI di avere un controllo totale sulla 
conversione All'avvio del programma 
il Profile Manager ci chiede di sceglie¬ 
re il tipo di file che vogliamo realizza¬ 
re Scegliamo noi il profilo MPEG-2 
PAL Full Screen. In questo caso il bi¬ 
trate 6 di circa 4 megabit al secondo 



16 - Ecco la finestra principale del programma con il file di ingresso già carica¬ 
to Come si vede, si può decidere se codificare il file in MPEG-2 o in MPEG-t 
e, cuccando sul pulsante '‘Advanced", si possono modificare tutti i parametri 
della conversione. 


17-La conversione è in atto Sulla finestra superiore possiamo vedere il risul¬ 
tato del lavoro dell'encoder. naturalmente un trame alla volta, mentre nella 
parte inferiore una barra di scorrimento blu ci mostra a che punto 6 la conver¬ 
sione del file, mentre le due barre verdi mostrano la qualità media e istanta¬ 
nea dei fotogrammi 


18 - Ecco il risultato delle 
nostre fatiche: il mi- 
niDVD sta girando tran¬ 
quillamente sul nostro 
computer Per visualiz¬ 
zarlo basterà utilizzare un 
programma di visualizza¬ 
zione DVD come Power 
DVD oppure Cmemaster, 
o Win DVD. ecc 


una sessione di authormg di un mi- 
niDVD a partire da un filmato acquisito 
con una scheda di cattura video alla ri¬ 
soluzione di 704x576 pixel, 25 frame al 
secondo e codificato a 6 megabit/se¬ 
condo (il filmato dura solo qualche se¬ 
condo). Purtroppo i miniDVD così realiz¬ 
zati, anche se perfettamente compatibi¬ 
li con i DVD di più grande capacità, non 
vengono letti dai lettori DVD stand alo¬ 
ne, quelli che vanno collegati all’Impian¬ 
to home theater. Questo perché i nor¬ 
mali lettori DVD riconoscono che al loro 
interno è stato inserito un CD-R e com¬ 
mutano in una modalità che consente 
la riproduzione solo di CD Audio o di Vi- 
deo-CD. Le prossime versioni dei lettori 
casalinghi non avranno più questa limi¬ 
tazione. 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


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(Sfi^iaSLbla ) Masterizziamo le nostre vacanze 


di Bruno Rosati 


Dai Video-CD al Web 

Bello, se non addirittura affascinante, masterizzare su CD le nostre riprese! 
Dopo l'epoca del Super8 e l'elettronica di consumo che ci ha fatto 
innamorare di telecamere e mixer video - oltre a sommergersi di 
videotape d'ogni taglio! - ora è un disco di policarbornato a farci sognare. 

Con le sue possibilità d'interazione, praticità e distribuzione. 

Ma l'avvento del video digitale non esaurisce qui le sue possibilità 
applicative e i nostri filmati, sia per necessità che per puro vezzo 
telematico, oltre che su CD possono finire anche sul Web ed essere 
riprodotti in linea, oppure finire appesi ad un messaggio di posta 
elettronica ed essere spediti verso il più remoto angolo del mondo. 


Il video sul Web, a differenza del Vi¬ 
deo-CD ha dei limiti strutturali - vedi 
larghezza della banda passante - che 
c'impongono scelte obbligate in fatto 
di grandezza del quadro (dimentichia¬ 
moci il full-screen) e del full-motion. La 
velocità di lettura di un moderno CD¬ 
ROM driver è ampiamente in 
grado di sostenere i 170 «By¬ 
te al secondo che un filmato 
MPEG, o un .dat Video-CD, 
può richiedere per far visua¬ 
lizzare al meglio full-screen e 
full-motion. Volendo essere 
precisi al massimo, lo stan¬ 
dard dei Video-CD stabilisce 
che il quadro video, trattato in 
MPEG-1, sia nella misura di 
352x288 pixel (formato PAL) 
e che il rate di 170 
KByte/sec, è dato proprio dal 
rapporto tra la risoluzione del 
quadro e il numero di foto¬ 
grammi al secondo (25 in 
PAL). Teoricamente anche un lettore 
della seconda, se non addirittura della 
prima generazione (150 «Byte al se¬ 
condo) può leggere in maniera fluida le 
informazioni MPEG nel formato sud¬ 
detto. 

Ben altro discorso va purtroppo fat¬ 
to per la riproduzione in linea, dove 
possiamo scordarci una banda passan¬ 


te equivalente. In teoria, sfruttando 
una normale connessione analogica, 
dal server al nostro PC il massimo - ri¬ 
petiamo, teorico! - è una banda pas¬ 
sante di 56 Kbit/sec. Ovvero 6-7 «Byte 
al secondo. Conti alla mano, stiamo a 
meno del 5%. Niente Video-CD, è 


chiaro. E allora, come potremmo mai 
mettere i nostri video On thè Web? 

Calma e gesso. Il problema della 
banda passante è comune a noi come 
ai più grandi e prestigiosi network ed è 
stato risolto mettendo a punto delle 
specifiche tecniche di codifica che, ol¬ 
tre ad imporre fattori di compressione 
più forte, permettono la riproduzione 


dei filmati mano a mano che, sul PC 
del visitatore, arrivano le informazioni 
sufficienti per cominciare, e via via 
procedere, nella visione. Tutto questo 
senza aspettare che l'intero film sia 
scaricato nella memoria (cache) del 
computer richiedente. Una manciata di 
secondi di scorta ed ecco che 
la riproduzione inizia e mentre 
questa procede, continuando 
ad arrivare dal server altri dati, 
nella cache del Client riprende 
ad accumularsi la "scorta" di 
frame necessari per la ripro¬ 
duzione di altri secondi di fil¬ 
mato. In tal modo si ottiene - 
o si dovrebbe ottenere... - la 
continuità della riproduzione. 

Tale tecnica, genericamen¬ 
te denominata streaming, è 
utilizzata con buoni risultati da 
moltissimi siti professionali. 
Come la CNN, la RAI con le 
sue "teche", ecc. 

Pur non essendoci alcuna standar¬ 
dizzazione rigida, né imposta né da se¬ 
guire obbligatoriamente, il quadro vi¬ 
deo di questi filmati in streaming è so¬ 
litamente inferiore a quello del Video- 
CD e al massimo attestato alla metà 
esatta della dimensione (176x144 pixel 
in PAL) e del numero dei fotogrammi 
al secondo ( 10-12 fps). 



120 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 










Masterizziamo le nostre vacanze 



Benché potremmo creare una con¬ 
dizione di lavoro del genere anche pro¬ 
vando i parametri qualitativi della nor¬ 
male codifica in MPEG, il consiglio è 
quello di ricorrere ai compressori in 
tecnologia streaming. 

Per ottenere ciò, ovvero file video 
compressi in modalità streaming, pos¬ 
siamo sfruttare due ottimi protocolli al¬ 
ternativi: 

• l'ASF di Microsoft, che utilizza il co- 
dec MPEG-4 per la componente video 
e il WMA (Windows Media Audio) per 
quella audio e che poi rende in strea¬ 
ming; 

• il RealMedia di Reai Networks. 

L'ASF può essere realizzato utiliz¬ 
zando la serie dei Media Tools che Mi¬ 
crosoft ha appositamente realizzato 
per la gestione completa dei media - 
dall’acquisizione all'editing, dalla com¬ 
pressione alla pubbli¬ 
cazione finale - e che 
mette gratuitamente 
a disposizione 
dell'utenza. 

Gli streaming in 
RealMedia sono a lo¬ 
ro volta realizzabili 
per mezzo dei vari 
tool appartenenti alla 
serie Producer di 
Reai Networks. Tra questi, solo versio¬ 
ni beta finali - comunque stabili e pres¬ 
soché definitive come le versioni com¬ 
merciali - sono disponibili gratuitamen¬ 
te. 

Sia gli ASF che i RealMedia si pos¬ 
sono quindi produrre senza alcuna 
spesa aggiuntiva. Comunque, perma¬ 
ne lo stesso un limite: la configurazio¬ 
ne ideale di lavoro della tecnologia di 
streaming prevede la gestione diretta 
degli stessi da parte di specifiche 
estensioni del System Server 

Esclusi domini o comunque soluzio¬ 
ni evolute, quali Website garantiti per 
lo streaming da parte del provider, nel¬ 
la maggioranza dei casi l'utente che di¬ 
spone di una semplice Home Page - 
spesso gratuita... - non potrà usufruire 
del pieno supporto del server. Lo 
streaming dei suoi file quindi non verrà 
svolto e i file, ASF o .rm che siano, 
verranno scaricati alla richiesta come 
normali file mediali e quindi riprodotti 
solo al termine dell'intera procedura di 




New to Stroummg Muda? 


download. 

Nonostante ciò, ASF e .rm saranno 
sempre di taglio inferiore rispetto agli 
equivalenti .avi o .mpg originali e co¬ 
munque pronti per essere prima o poi 
trasmessi effettivamente in streaming, 
Per questi motivi continuiamo a consi¬ 
gliare di produrli. Mettendovi a disposi¬ 
zione i rispettivi tool di sviluppo, infine, 
risolviamo anche il proble¬ 
ma della reperibilità del 
software applicativo. 

Dal punto di vista dell'uti- 
lizzo pratico, entrambi i pro¬ 
tocolli sono estremamente 
facili da guidare fino alla rea 
lizzazione dello streaming 
Al momento di utilizzarli at 
traverso i rispettivi tool d 
produzione, Windows Me 
dia Encoder e Reai Producer, entramb 
i compressori ci offrono dei preset d 
codifica tra cui scegliere il tipo d 
streaming da realizzare. Ciò a partire 
dalla banda passante più bassa: 28.8 
Kbit-3,6 Kbit al secondo, per arrivare a 
quelle più alte: dagli analogici 56 Kbit 
ai digitali 64/128 Kbit dell'ISDN o agli 
spettacolari 640 Kbit/sec delle moder¬ 
ne connessioni ADSL. Tra questi pre¬ 
set potremo 
scegliere quel¬ 
lo che fa al ca¬ 
so nostro. Il 
consiglio è di 
mettersi co¬ 
munque nel 

mezzo e scegliere il quadro dei para¬ 
metri equivalenti ai 56 Kbit/sec (8 Kbit 
al secondo) dei modem analogici at¬ 
tualmente più diffusi. 

Tali scelte sono tutt'altro che com¬ 
plicate, essendo gestite dai suddetti 
tool per mezzo di Wizard che ci guida¬ 
no dalla fase di caricamento fino a 



quella finale dello streaming. 

Oltre ai due tool di codifica, sia Mi¬ 
crosoft che Reai Networks offrono 
gratuitamente altri due interessanti ap¬ 
plicativi: Media Author e Reai Slide- 
Show. 

Del primo abbiamo già parlato - leg¬ 
gere al riguardo l'articolo apparso su 
MC n.203 - e sappiamo che è in grado 
di produrre codifiche in formato ASF di 
filmati e SlideShow con immagini sin¬ 
cronizzate all'audio (Audio lllustrated), 
nonché di generare in pieno automati¬ 
smo pagine HTML con player incorpo¬ 
rato compatibili all'esecuzione sia con 
lExplorer che con Netscape Navigator 

Per quanto poi riguarda il Reai Slide¬ 
Show, vi rimandiamo alle pagine di 
Comptuer & Video che, proprio su 
questo stesso numero, presentano 
l'applicativo in questione realizzandone 
anche una prova pratica. 

Nello specifico, il Reai SlideShow è 
un tool che, al pari dell'On Demand 
Producer di Microsoft, è in grado di 
realizzare delle presentazioni con im¬ 
magini sincronizzate a commenti au¬ 
dio, generare pagine HTML automati¬ 
camente e quindi pubblicare diretta- 
mente sul Web con un Wizard predi¬ 
sposto all’LIpload verso il server di re¬ 
te. 

Insomma, oltre al Video-CD, diventa 
possibile e praticabilissimo anche il Vi¬ 
deo Web. Sia esso nella normale codi¬ 
fica AVI oppure MPEG, che nella più 
interessante e funzionale codifica in 
streaming. 

Dalla teoria alla pratica, per comple¬ 
tare la trattazione dell'argomento in 
questione vi consigliamo la lettura del¬ 
le pagine di Computer & Video che, 
avendo per tema lo streaming, esten¬ 
dono idealmente 
l'argomentazione 
in un piccolo la¬ 
boratorio pratico, 
nel quale si pro¬ 
va a realizzare 
pagine HTML 
con clip incorporati e video-posta. Tut¬ 
to il materiale relativo alle pagine di 
prova, il codice d'incorporazione del 
player, i videoclip realizzati ed ovvia¬ 
mente gli applicativi cui abbiamo ac¬ 
cennato. saranno subito disponibili 
sull'allegato MCD-ROM. 

MS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


121 











Ik Internet - Eros 

^ Internet - Cinema 

Internet - 1 luoghi: Napoli 
Internet - Trovare leggi e sentenze 
^ Internet - Libri 

y Internet - Calcio 

Internet - Giocolieri 
Internet - Musica 
Internet - Imparare l’inglese 
Internet - Viaggiare in Italia 


una collana 

di volumi per 

navigare a gonfie vele 
tra le risorse della Rete. 

I Siti migliori, gli approfon¬ 
dimenti, le interviste con i 
protagonisti, per svelare tutti 
i segreti di Internet. 


Nelle migliori librerie e nei computer shop 


Allegato a ciascun 
volume un CdRom con: 
• bookmark con centinaia di siti 
® • oltre 100 megabyte 

di software 
• kit di collegamento 
gratuito a Internet 

ITISELI 









PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER 

(European Computer Driving License - ECDL) 


U ECDL è un certificato, riconosciuto a livello internazionale, che attesta 
il possesso delle conoscenze necessarie per lavorare con il Personal Computer 
presso un’azienda, un ente pubblico, uno studio professionale. 



UtrnU PtUM- Cliiil la 

PATENTE 
EUROPEA 
DEL COMPUTER 

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Aggiornalo al programmi di aaama 2000 

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PATENTE 
EUROPEA 
DEL COMPUTER 


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Aggiornato al programmi di asama 2000 

• • Un——Il a m ree —« e**— 



Per conseguire la patente europea del computer è necessario superare sette esami: 


CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL'INFORMAZIONE 
UTILIZZO DEL COMPUTER E GESTIONE DEI FILE 
ELABORAZIONE DI TESTI 
FOGLIO ELETTRONICO 
BASI DI DATI 

STRUMENTI DI PRESENTAZIONE 
RETI INFORMATICHE 

Il modo migliore per prepararsi agli esami è utilizzare La Patente Europea del Computer delle Edizioni 
Simone, una guida pratica divisa in due volumi, organizzati in sette moduli, uno per ognuna delle materie d'esame. 
Con batterie di test finali per verificare la preparazione. 

Nelle migliori librerie e presso i centri Libri&Professioni di: 

Milano • Via C. Battisti. 21 - Tel. 02/54120404 Fax 02/54127245 
Bologna - Via Garibaldi. 9/A - Tel./Fax 051/6449518 
Roma - Via XX Settembre. 43/D - Tel. 06/42014074 Fax 06/42005049 
Napoli - Via S. Brigida. 22 - Tel. 081/2514012 Fax 081/5800414 
Via S. Gennaro ad Antignano. 113 - Tel. 081/2295919 Fax 0812298625 
Salerno • Corso Garibaldi. 185 - Tel./Fax 089/222040 


Professioni 


Per ulteriori informazioni rivolgerei allo 081/7692026 - Ufficio Promozioni Libri A Professioni 















LA COSA - 
Collector's Edìtion 

Agli inizi degli anni Ottanta La 
cosa (1982) di John Carpenter, 
preceduto da Alien (1979) di 
Ridley Scott, rilanciò in modo vi¬ 
goroso il genere fanta-horror, da 
qualche lustro caduto in disgra¬ 
zia nelle attenzioni dei 'film- 
maker'. arricchendolo di una se¬ 
rie di effetti speciali meccanici 
ed elettronici assolutamente 
sconosciuti nel momento di 
maggior consenso riscosso dal 
genere fino alla fine dei 
Sessanta. Il film del regista ame¬ 
ricano si proponeva come re¬ 
make di un classico degli anni 
Cinquanta, La cosa da un altro 



mondo 
(1951) di 
Christian 
Niby (anche 
se si avverte 
nella realiz¬ 
zazione del 
film la mano 
di Howard 
Hawks, che 
compare solo come produttore), 
ma di quel film ne prendeva solo 
lo spunto e l'ambientazione arti¬ 
ca, trasformando la ‘creatura’ 
(un vegetale dalle sembianze 
niente affatto mostruose) in un 
inquietante ed efferato (e non 
identificabile) mostro che si 'im¬ 
possessava' di corpi altrui 


IL CORVO - THE CROW 

Basato sul fumetto creato da 
David J. Schow e John Shirley, il 
film racconta di Eric Draven, un 
musicista rock che viene assas¬ 
sinato assieme alla sua ragazza 
da una banda criminale, dedita al 
saccheggio, che terrorizza la de¬ 
cadente città nella quale egli vi¬ 
ve. Un anno piu tardi, in occasio¬ 
ne dell'anniversario della sua 
morte, all'improvviso un corvo 
prende forma sulla tomba di 
Eric; il defunto risorge dalla mor¬ 
te e si fa guidare dal corvo, per 
compiere la sua vendetta... Film 
'maudit' interpretato da Brandon 
Lee, figlio del leggendario Bruce, 
che venne ucciso accidental¬ 



mente sul 
set, durante 
le riprese, 
con un colpo 
di pistola 
partito da 
un'arma che 
si credeva 
caricata a 
salve. Il de¬ 
stino maledetto e crudele ha ac¬ 
comunato la sorte di Brandon a 
quella del padre, maestro e star 
di arti marziali, anch'egli morto 
in circostanze misteriose sul set 
di un film. 

Atmosfere molto dark con 
una saturazione voluta dei colori 
tetri. 



PEga ro © e ® © 

CONTENUTI SPECIALI: 

Il documentario "La Cosa di John 
Carpenter - Il terrore prende torma", 
Commento del regista John 
Carpenter e dì Kurt Russell. Archivi di 
produzione, Archivi del progetto di 
produzione, Post Produzione, Foto ri- 


© © 


prese 'Dietro le Quinte 1 Storyboard e 
bozzetti, Selezione delle 'location' 
delle riprese, Scene eliminate. Note 
di produzione, Trailer originale, 
Musica, Note di produzione e filmo¬ 
grafie 

IGiovanni Spacaco) 


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CONTENUTI SPECIALI: 

Intervista a Brandon Lee. 
Special e backstage originale, Note 


di produzione. Filmografie e note 
biografiche 

(Giovanni Sparacoj 


DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-70 RARITÀ' DVD FILMS 


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fantasy music 

Viale Paimiro Togliatti, 1484 
tei. 06.40.70.336 
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DVD MASTRI COMPACT DISC FILMS C'D ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD FILMS 































ENTRAPMENT 

Quando un quadro di 
Rembrandt, dal valore non com¬ 
mensurabile, viene rubato da 
una galleria di New York in mo¬ 
do rocambolesco e con una tec¬ 
nica assolutamente sofisticata, 
viene incaricata delle indagini in 


riserva con 
una dimo¬ 
strazione di 
abilità in un 
museo ingle¬ 
se... Sean 
Connery e 
Catherine 
Zeta-Jones 



curazione Virginia 'Gin' Baker. La 
quale ben presto giunge alla 
conclusione che a fare un colpo 
tanto audace possa essere stato 
solo il maestro dei ladri, Robert 
'Mac' MacDouglas. Per sma¬ 
scherarlo finge di essere a sua 
volta una ladra che vuole impara¬ 
re, e si offre come partner a 
'Mac', piegando la sua naturale 

no una coppia perfetta per tra¬ 
sformare un thriller d’azione in 
un duetto di seduzione tra un la¬ 
dro d'arte gentiluomo e la sedu¬ 
cente allieva, e ricordando da vi¬ 
cino i film degli anni Sessanta e 
segnatamente quelli del mitico 
agente James Bond. 

GENERE: THRILLER ROSA 

TITOLO ORIGINALE: ENTRA¬ 
PMENT (1999) 

REGIA: JON AMIEL 

CAST: SEAN CONNERY, 
CATHERINE ZETA-JONES, 

VING RHAMES, WILL PATTON 
DURATA) 109 m. 

DISTRIBUZIONE: MEDUSA 

VIDEO 

FORMATO: WIDESCREEN 

2.35:1 (28 capitoli) 

SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1 


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Voti 

1 

H DVD Tri : 

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CONTENUTI SPECIALI: 

Trailer cinematografico originale. 
Trailer cinematografico italiano. 

Filmografie e note biografiche. 
Makmg of "Entrapmenf, Special ori¬ 
ginale. 

(Giovanni Sparaco) 


HOOK - CAPITAN 
UNCINO - 
Collector's Edition 

Hook - Capitan Uncino è l'adat- 
: lamento che Steven Spielberg ha 
: realizzato della classica favola di 
j Peter Pan, il personaggio creato 
; da James M. Barrie II film celebra 
! le gioie della regressione all'infan- 
j zia: ancora una volta è il 'parco dei 
; divertimenti' della fantasia del re- 
| gista ed è anche il soggetto fanta- 
i stico più caro ai suoi desideri di 
realizzatore di sogni cinematografi¬ 
ci. Peter Pan (Robin Williams), 
i l'eroe che non cresce mai, è di¬ 
ventato adulto!, ha assunto il co- 
i gnome Banning, fa l’avvocato in 


carriera, ha 
due figli, e si 
è dimentica¬ 
to di essere 
proprio lui il 
leggendario 
Peter Pan, 
non ricorda 
più come si 
fa a volare 
ed anche il 
mondo magico della sua infanzia 
Ma quando l'arcinemico di Peter, 
il diabolico Capitan Uncino (Dustin 
Hoffman) rapisce i suoi figli, Peter 
torna nell'Isola Che Non C’è per 
riprendersi i suoi bambini. . Per la 
prima volta e in esclusiva per il 
DVD, la colonna sonora proposta 
in italiano è il Dolby Digital 5.1, 



TITOLO ORIGINALE: HOOK 

DISTRIBUZIONE: COLUMBIA 

(1991) 

TRISTAR HOME VIDEO 

REGIA: STEVEN SPIELBERG 

FORMATO: WIDESCREEN 

CAST: DUSTIN HOFFMAN, 

2.35:1 (28 capitoli) 

ROBIN WILLIAMS, JULIA RO 

SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1 

BERTS, BOB HOSKINS. MAG 


GIE SMITH, CHARLIE KORSMO 


DURATA: 136 m. 


Br2« 


B'S™ 

© ® © © 


CONTENUTI SPECIALI: 

Trailer vari, il 'Personality 
] Profiles'. il Dietro le Quinte con inter- 
| viste con il regista Steven Spielberg 
; e con gli interpreti del film, le 
: Campagne pubblicitarie alternative, 
i le immagini dei Costumi, le Foto di 
; produzione ed i progetti del set, un 


Gioco interattivo sulla ricerca di un 
Tesoro 'utilizzando' il telecomando 
del DVD, il Menù animato con colon¬ 
na sonora, Filmografie di Steven 
Spielberg, Robin Williams, Julia 
Roberts e Bob Hoskins. 

(Giovanni Sparaco) 
































di Aldo Ascenti 


Patente Europea del Computer 


Un manuale aggiornato, in due volumi, per superare gli esami ECDL 



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Aggiornato al pi 

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EUROPEA 
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Quando leggerete queste 
pagine l’estate sarà ormai agli 
sgoccioli, ma forse rimarrà an¬ 
cora un po’ di tempo da dedica¬ 
re a noi stessi, quanto basta per 
mettere alla prova le nostre co¬ 
noscenze informatiche in vista 
della prossima ripresa di ogni at¬ 
tività. 

Quindi, se le parole crociate 
riempite sulla spiaggia non vi sti¬ 
molano più, potreste prendere in 
considerazione questo nuovo ma¬ 
nuale sull'ECDL (European Com¬ 
puter Driving Licence) delle edi¬ 
zioni Simone, che spiega i segreti 
degli esami della patente europea 
del computer avvalendosi di una 
generosa raccolta di test per valu¬ 
tare la preparazione acquisita. 

Certo, i due volumi sono un po’ 
ingombranti per lo stretto tavolino 
alla base dell'ombrellone, conside¬ 
rando anche che i test, molto simili 
alle sessioni d’esame vere e pro¬ 
prie, vanno spesso svolti con il cal¬ 
colatore (ma va benissimo anche un 
più maneggevole notebook). 

Naturalmente il risultato porterà più 
vantaggi della mera enigmistica, poiché 
questo testo è piuttosto completo e 
comprende, nelle oltre seicento pagine 
complessive, numerosi spunti per am¬ 
pliare le proprie conoscenze sui comuni 
programmi di office automation, con 
espliciti riferimenti ed esempi relativi ai 
prodotti Microsoft. 

I diversi argomenti sono raggruppati 
in moduli (i sette esami della patente) 
ed in lezioni, ciascuna delle quali è rin¬ 
tracciabile in base al suo titolo e può es¬ 
sere svolta in poco tempo. Al termine di 
ogni lezione un lettore attento avrà pro¬ 
babilmente acquisito una specifica fun¬ 
zionalità di Access. PowerPoint e così 
via, indispensabile per sostenere l'esa¬ 
me senza rischi o semplicemente per 
lavorare più comodamente. 

Una menzione particolare merita la 
trattazione del primo dei sette moduli: 
si tratta della sezione teorica dell’esame 
ECDL, la prova più articolata e contro¬ 
versa, nella quale il candidato è tenuto a 
rispondere a domande tanto 
sull’hardware del PC che sul suo impat¬ 
to nella società, per non parlare del peri- 


patente “ 
«PUTEB 


mentati il testo delle edizioni Simone 
appare ordinato, chiaro, completo ma 
non eccessivamente approfondito, co¬ 
me richiesto dalle esigenze dell’esame. 
Piacciono, in particolare, la breve pano¬ 
ramica storica, corredata da immagini 
''d'epoca'’, e le descrizioni fortemente 
semplificate dei principali componenti 
di un sistema di elaborazione, con 
chiari riferimenti 


colo che spun¬ 
tino nozioni di 
ergonomia, si¬ 
curezza e qual¬ 
che informa¬ 
zione sulle 
leggi contro 
la pirateria 
del software e 
privacy. 

Su questi argomenti cosi vari e fram¬ 


Patente Europea del Computer 

edizioni Simone 
Editore 

ESSELIBRI S.p.A. 

Via F. Russo, 33/D 
80123 Napoli 
www.simone.it 

Prezzo: 

volume 1 - per gli esami 1,2,3 e 4 ECDL - 

Lire 34.000 

volume 2 - per gli esami 5,6 e 7 ECDL - 

Lire 28.000 


alle pos¬ 
sibili do¬ 
mi a n d e 
d’esame. 

All’ini¬ 
zio di 
ogni volu¬ 
me, che 
potrà quin¬ 
di essere 
acquistato 
indipenden- 
temente 
dall’altro, 
vengono 
pubblicate 
tutte le infor¬ 
mazioni ne¬ 
cessarie ad 
scriversi agli 
esami, oltre 
all'ultima edi¬ 
zione (la 3.0) 
del Syllabus, 
ovvero il docu¬ 
mento ufficiale 
che raccoglie i 
temi richiesti dal¬ 
le sette prove. 

Non mancano anche riferimenti a 
funzionalità dei programmi non stretta- 
mente necessarie per l'ECDL, che ven¬ 
gono però trattate più come spunti 
all'approfondimento che per acquisirne 
piena dimestichezza. Non si tratta, dun¬ 
que, di un manuale d'uso dei program¬ 
mi, ma di un'ampia panoramica di quan¬ 
to l'informatica abbia oggi da offrire per 
migliorare la qualità del lavoro e del 
tempo libero. 

Quest'opera è fatta più dì sostanza 
che di forma: mancano il classico CD¬ 
ROM, dai contenuti spesso discutibili, e 
l'edizione non brilla certo per la qualità 
di carta e stampa, ma il prezzo è com¬ 
petitivo e il risultato assicurato. «e 


126 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 














«-C.P. 


C’è un tempo per la passione... 




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Desidero abbonarmi a Orologi - Le Misure del Tempo 


j Nuovo abbonamento all numeri (1 anno) 


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GIOCHI 


di Pierpaolo Turitto 


IL MISTERO DI NOTRE-DAME 


Parigi 1313 

Siamo nel regno di Filippo il Bello, 
esattamente sull'ila de la Cité, ovvero 
ai piedi della cattedrale più famosa del 
mondo; Notre-Dame. 

Il Sovrano è nel mo¬ 
mento del suo massimo 
splendore, il potere da 
lui acquisito gli ha per¬ 
messo di soffocare l'in¬ 
surrezione fiamminga, 
di annullare l'ordine dei 
Templari e di moderare 
il controllo della chiesa, 
che ha dato chiaro se¬ 
gno di sottomissione 
santificando suo nonno 
Luigi IX. 

Proprio per coronare 



il percorso effettuato, Filippo decide di 
dare il via ad un'opera che deve lascia¬ 
re traccia nella sto- _ 

ria, un qualcosa per 
cui si parlerà di lui 
nei secoli a venire. 

Di questo impo¬ 
nente compito in¬ 
veste un suo fido 
collaboratore: 

Adam De Douai, un 
orafo della corte, 
che dovrà per ordi¬ 
ne del sovrano co¬ 
struire un orologio 
meccanico, che 
racconterà il passa¬ 
re del tempo al po¬ 
sto delle campane 
papali. 


In un primo tentativo, Filippo fece 
costruire un orologio ad acqua, che 




_ I 



128 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















IL MISTERO DI 
NOTRE-DAME 


Produttore: 

Microì'ds 


Distribuitore: 

LEADER Spa 


Prezzo al pubblico L. 99.900 


REQUISITI MINIMI Pentium 133 - 32 MB RAM 
o Macintosh PowerPC 120 MHz 20 Mb RAM 


smise di funzionare con l’arrivo del 
rigido inverno; stavolta sarà un 
moto perpetuo, aperta ostentazio¬ 
ne del potere umano nei confronti 
della chiesa che in quel tempo 
esaltava la sudditanza all'onnipo¬ 
tenza divina. 

Ma nel bel mezzo di una dome¬ 
nica di festa, Adam cade da una 
torre della Cattedrale: trasportato 
in fin di vita al Palazzo Reale, spari¬ 
sce misteriosamente. 

Si tratta di un incidente o di un 
complotto? Jacques, il fratello di 
Adam, Rosemonde, sua compa¬ 
gna, e il giovane scudiero Pierre 


de Cinq-Ormes si mettono alla ricerca 
della verità. 

Questa è la prefazio¬ 
ne che ci conduce 
all’inizio dell’avventura 
"Il mistero di Notre-Da- 
me”; nostro compito è 
gestire con saggezza e 
scaltrezza tutti e tre i 
personaggi sopracitati 
per arrivare alla soluzio¬ 
ne dell’intrigato miste¬ 
ro. 

Il gioco, compieta- 
mente in italiano, si di¬ 
stingue proprio per 
questa idea di metterci 


nei panni di tre per¬ 
sonaggi diversi, 
dandoci la neces¬ 
sità di portare avan¬ 
ti la missione di tut¬ 
ti per scoprire la ve¬ 
rità. 

I tre si incontra¬ 
no e si sovrappon¬ 
gono nel gioco, ma 
ognuno continua a 
fare la sua strada e 
a raccogliere i suoi 


avvicinandoci al gran fina¬ 
le. 

Le musiche sono quel¬ 
le del tempo, gioiose co¬ 
me i sottofondi del rac¬ 
conto di un menestrello, 
saltellanti come le danze 
di una cortigiana in 
un'osteria. 

La grafica si avvale di 
sequenze filmate che in¬ 
tercalano le schermate 
fisse in cui compiere le 
scelte; gli ambienti in 3D 
sono in 
realtà 
piatti e 
non permettono escur¬ 
sioni in tempo reale, 
ovvero, compiuta una 
scelta, ci viene presen¬ 
tata un'altra schermata 
o un filmato. 

Il gioco non è molto 
complesso, anzi a dire 
il vero è a tratti un po’ 
banale, ma il fascino 
dell'epoca raccontata e 
l’idea di portare avanti 
tre personaggi simulta¬ 


indizi. 

Ogni passo in più 
che compiamo, la 
griglia degli indizi da 
raccogliere si riem¬ 
pie con un segno 
verde, ogni passo 
falso una croce ros¬ 
sa indica che ci 
dobbiamo riprovare; 
al segno verde fa 
seguito una pagina 
di libro che si volge, 


neamente gli regala 
spessore e quel piz¬ 
zico di longevità. 

Un altro pregio 
non trascurabile al 
giorno d’oggi è il 
fatto che è alla por¬ 
tata di tutti per re¬ 
quisiti hardware: si 
accontenta, infatti 
di un Pentium 133 
e 32 Mb di RAM e, 
reggetevi forte, gira 
persino su un Ma¬ 
cintosh PowerPC 
120 MHz con 20 
Mb di RAM! 

(SS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


129 





















GIOCHI 


di Pierpaolo Turitto 


DAIKATANA 


Daikatana è una spada forgiata nell'an¬ 
tichità, un modello molto simile a quello 
che noi tutti conosciamo perché impu¬ 
gnato da Gamon, il fido compagno di Lu- 
pin 3°, il silenzioso samurai in grado di ta¬ 
gliare qualsiasi _ 

cosa con una pre¬ 
cisione orafa. 

La spada in 
oggetto è solo 
una delle terribili 
armi che possia¬ 
mo impugnare 
nell'omonimo 
gioco. 

Partorito dalla 
mente di John 
Romero, ovvero il 



sun modo riconduci¬ 
bili ad oggi. Ci tro¬ 
viamo in oriente 
perché è II che nel 
XVI secolo venne 




po stesso regala locazioni indimenticabili, 


presenti nella memoria di ognuno di noi: 
il Castello di Re Minosse, il Palazzo di 
Knosso, il Labirinto del Minotauro e l'Iso- 


: i - - 

•i- ■ 

■ ■ ■ • ■ • • 

\.r 

: - 

traodo nella sto¬ 
ria come uno dei più longevi vaporware 
(con questo nome si identificano quei 
prodotti che una volta annunciati non 
escono o tardano molto), ed ora una vol¬ 
ta rilasciato ambisce ad entrarvi per le 
sue qualità. 

Il gioco è uno sparatutto in soggettiva, 


forgiata la spada, 
unica arma che ci 
accompagnerà per 
tutta l'avventura. 

La seconda loca¬ 
zione distante nello 
spazio e nel tempo 


la dei Ciclopi. 

Dopo il futuro e l'antico, non poteva 


che si avvale di un motore 3D incredibil- è l'antica Grecia nel 
mente accurato e fedele, si snoda in 24 1200 a.C., un mon- 

livelli in quattro diversi momenti storici. do popolato di Divi¬ 
si comincia nel 2455 d.C. in Giappo- nità, in cui la mitolo- 

ne. un futuro cosi lontano dal presente già offre infiniti 

da essere popolato di strani personaggi spunti per nuovi 
ed un'infinità di armi devastanti, in nes- personaggi e al tem- 




130 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 














Ai 4 episodi da giocare in modalità 
stand-alone si affiancano altre 4 modalità 
di gioco. Deathmatch, Deathtag. Capture 
thè flag, Cooperative. 

La modalità Deathmatch ha come uni¬ 
co scopo uccidere più giocatori di quanti 
i tuoi avversari ne uccidano. Si può sce¬ 
gliere uno tra i tre personaggi principali: 
Hiro, Mikiko o SuperFly, il primo molto 
veloce e potente, il secondo velocissimo 
nella corsa e capace di salti incredibili, 
l'ultimo più difficile da uccidere (inizia 


certo mancare il medioevo, ed eccoci al¬ 
lora catapultati nel mondo epico Norve¬ 
gese del 560 d.C. Forte dell'esperienza 
maturata nel design di Hexen ed Heretic, 
Romero ha realizzato questo episodio 
con cura certosina, popolandolo di crea¬ 


ture incredibili e di una infinità di passag¬ 
gi e livelli segreti, in linea con la filosofia 
dell'epoca. Tutti gli ambienti sono molto 
scuri, le armi sono primitive ma potentis¬ 
sime, in particolar modo quelle magiche. 

Per concludere si toma ai giorni nostri 
o giù di II, San Francisco 2030 d.C. 


gno). Ovviamente 
tutto accade suben¬ 
do il tiro degli avver¬ 
sari e, importantissi¬ 
mo, se questi ultimi 
toccano la bomba 
questa si innesca 
senza via di scam¬ 
po, 

Il tempo per 
compiere la missio¬ 
ne è limitato: qualora quest'ultimo finis¬ 
se. la bomba esplode e pace all'anima di 
colui che la portava 

La squadra che raggiunge per prima i 
5 punti vince il match. 

Capture thè flag è la modalità più fa¬ 
mosa nei giochi arena (Quake, Unreal, 
ecc.): due squadre che si fronteggiano 
per catturare la bandiera avversaria, ov¬ 
viamente posizionata nel bel mezzo delle 
forze nemiche. 

Cooperative è la 
modalità uno per 
tutti e tutti per uno, 
e non a caso preve¬ 
de fino ad un mas¬ 
simo di tre giocato¬ 
ri. 

Da tutto ciò si 
evince che annoiar¬ 
si con Daikatana è 
pressoché impossi¬ 
bile; la modalità di 
gioco in solitario è 
vastissima e incre¬ 
dibilmente varia, la 
modalità di gioco su 
Internet o in rete lo¬ 
cale è infinita e sin¬ 
ceramente diver¬ 
tentissima. in parti¬ 
colare la Deathtag, 
in cui ho fatto spesso la fine di Wile E. 
Coyote, ovvero bruciacchiato con una 
simpatica bombettina in mano. 

Gli scenari sono stupendi, quelli 
dell'antica Grecia in modo particolare, ci 
si aggira dentro in 3D con visuale a 360°: 
se non ci fossero degli antipatici mostri 
mitologici, potrebbe essere una simpati¬ 
ca gita culturale con un cospicuo rispar¬ 
mio sul biglietto dell'aereo. 

La musica e gli effetti audio sono di 
ottima qualità e sempre diversi a secon¬ 
da del periodo in cui ci troviamo. L'abbia- 
mo aspenato tanto tempo e ne è valsa la 
pena, ma c'è da dire che nel frattempo 
sono usciti Quake 3 Arena ed Unreal 
Tournament che ci hanno un po' tolto 
l'appetito su questo tipo di gioco. 

Ultima nota: per giocarlo veramente a 
pieno serve un discreto computerone, 
un Pentium 2 300, 64 Mb RAM, 450 Mb 
hard disk e 16 Mb di scheda video; per i 
requisiti minimi date un'occhiata al box. 

«e 


con un health di 150), ma 
più lento. 

Il Deathtag è un modo di 
giocare che coinvolge 4 par¬ 
tecipanti. divisi in due squa¬ 
dre; il campo di gara ha due 
home (case di partenza), 
una per squadra, nelle quali 
si trova una bomba all’inter¬ 
no di un'area chiusa ed uno 
switch che apre quest'area 


ma nella home avversaria; 
c'è poi una scoring area do¬ 
ve si deve depositare la 
bomba per ottenere un pun¬ 
to. I due giocatori della me¬ 
desima squadra assumono 
il ruolo uno di bomb-carrier 
(colui che porta la bomba) 
ed uno di switch-flipper (co¬ 
lui che attiva l'apertura dello 
spazio contenente l'ordi- 


DAIKATANA 

Distribuitore 

Leader Spa 

Prezzo al pubblico: L. 109.900 

Requisiti di sistema PENTIUM 233 - 32 Mb 
RAM - 200 Mb Hard disk - scheda video 
compatibile OpenGL 4Mb 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


131 









lecensione 


GIOCHI 


di Massimiliano Cimelli 


L'IMPERO DELLE FORMICHE 



LIMPERO DELLE FORMICHE 


Produttore: 

Micro_ds 

Distributore: 

Leader Spa 

Prezzo al pubblico L 99.900 

RICHIESTE DI SISTEMA. Pentium II 233 (350 
raccomandato! - 32 Mb di RAM (64 racco¬ 
mandati) - 150 Mb hard disk - Scheda Video 
accelerata 3D con bus AGP 


cui prima edi¬ 
zione ha venduto solo nel territo¬ 
rio francese due milioni e mezzo di co¬ 
pie. sono riusciti a realizzare con una 
cura quasi certosina dei particolari i cicli 
vitali del mondo infraterrestre che orbita 
intorno alla creazione e alla sopravviven¬ 
za della civiltà delle formiche. 

La storia del nostro formicaio, come 
mostra il filmato e come ci spiega il ma¬ 


nuale completamente in italiano, ha 
origine da una principessa rossa 
dell'impero dell'Ovest di Bel-o-Kan, 
che, una volta spiccato il volo insieme 
a millecinquecento consorelle, riesce 
ad atterrare senza problemi e a na¬ 
scondersi sotto terra. Proclamatasi 
regina, la nostra eroina inizia subito a 
deporre le uova per generare i propri 
sudditi fondando in questo modo 
una nuova città. Da questo momen¬ 
to il neonato formicaio farà parte 
della Federazione delle formiche 
rosse e toccherà a noi assicurarne 
la protezione e lo sviluppo neces¬ 
sario per realizzare L'impero delle 
Formiche. Un impero capace di 
controllare sotto il suo dominio 
un immenso territorio ricco di in¬ 
sidie. grazie alla perfetta coordi¬ 
nazione delle centinaia di formi¬ 
che che lo popolano e che avrà 
come centro nevralgico una 
città piramidale sotterranea ca¬ 
pace di espandersi, al culmine 
del suo splendore, fino a un 
massimo di dieci piani per un 
totale di ben 136 stanze. 

Per realizzare questa incredibile im¬ 
presa avrete a disposizione 11 scenari 
da scoprire e conquistare, caratterizzati 
da un livello di difficoltà progressivo. In 
ogni avventura (unica nota dolente), si 
dovrà ricominciare con un solo formi¬ 
caio, in condizioni variabili, mentre le di¬ 
verse circostanze del mondo esterno vi 
obbligheranno ad adattarvi tramite stra¬ 
tegie sempre più complesse e coinvol¬ 
genti. Certo, le missioni non sembrano 


Volevano stupire con 
effetti speciali e con un 
mondo tridimensionale 
decisamente coinvolgente, 
ma questo piccolo capola¬ 
voro non è fantascienza o 
una pura visione, in realtà è 
il risultato di tre anni di lavo¬ 
razione da parte di una équi¬ 
pe di oltre quaranta sviluppa¬ 
tori della premiata software 
house Microids. Dopo l’esal¬ 
tazione dei primi momenti, 
creata dal filmato introduttivo 
che accompagna in un istante 
il videogiocatore nel microco¬ 
smo delle nostre piccole ami¬ 
che, ci si accorge subito di es¬ 
sere al cospetto di una realizza¬ 
zione videoludica non comune. 
Infatti i programmatori aiutati 
dall'autorevole esperienza di 
Bernard Werber autore del best¬ 
seller "Le Formiche", romanzo la 



132 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 
















molte, ma se consideriamo che in ogni 
livello dovremo gestire sia la conquista 
del mondo esterno sia la costruzione e 
organizzazione del formicaio sotterra¬ 
neo, due modalità di gioco compieta- 
mente diverse tra loro con differenti in¬ 
terfacce e scopi, possiamo affermare 
che i livelli sono in realtà 22. Vi assicuro 
che non saranno facili da superare, anzi 
talvolta la difficoltà sarà talmente eleva¬ 
ta che dovrete studiare una vera e pro¬ 
pria strategia a "tavolino". 

Infatti, prima di affrontare la prima 
avventura, vi conviene decisamente 
provare i percorsi guidati, dove verrete 
condotti lungo i vari passaggi tramite 
speciali partite illustrative. 

La prima partita ha inizio nel mondo 
esterno, dove vi verranno messe a di¬ 
sposizione solo poche formiche solda¬ 
to, un piccolo formicaio composto da 
quattro stanze fondamentali, alcune 
operaie e una piccola scorta di cibo e di 
materiali da costruzione A questo pun¬ 
to dovrete subito stimolare la regina a 
deporre uova e contemporaneamente 
ad esplorare i dintorni per acquisire nuo¬ 
ve zone risorse, cercando di raccogliere 
al piu presto sia i materiali da costruzio¬ 
ne (sabbia, terra, rametti e piccole ra¬ 
gnatele) sia il cibo necessario per il so¬ 
stentamento delle truppe (erba, foglie, 
funghi e frutti). In questo modo imple¬ 
menterete velocemente le vostre file e 
ingrandirete rapidamente il formicaio. 
Una partita è definitivamente perduta 
se la vostra regina viene uccisa e se 
non avrete alcuna principessa che ne 
possa prenderne il posto, oppure se 


vengono uccise tutte le povere operaie. 

Nel sottosuolo, oltre alle sfruttate 
formiche operaie, potremo impartire or¬ 
dini anche ad altre figure indispensabili 
come: la nutrice, specializzata nella cura 
delle uova, la costruttrice, adibita alla 
costruzione e manutenzione delle stan¬ 
ze. la coltivatrice e l'otre, formiche spe¬ 
cializzate nella coltivazione, nella produ¬ 
zione e conservazione del cibo. Mentre 
sulla superficie le file del nostro eserci¬ 
to saranno composte da valorosi guer¬ 
rieri come: i soldati di base, le artigliere, 
la portinaia, il carro armato, l'esploratri¬ 
ce e i soldati della regina. 

Ogni casta avrà la sua funzione spe¬ 
cifica, ad esempio: l'artigliera è specia¬ 
lizzata nello spruzzare gocce di acido al¬ 
tamente corrosive, mentre il carro ar¬ 
mato è in realtà una portinaia che tra¬ 
sporta quattro soldati di base. 

Inoltre le truppe potranno addirittura 
volare. Ma come? Per mezzo dei co¬ 
leotteri domestici che nasceranno quan¬ 
do verrà creata la loro stanza, dove ver¬ 
ranno allevati. Infatti questi particolari 


insetti costituiscono 
le truppe aeree del¬ 
le formiche rosse e 
trasportano gruppi 
di guerriere. 

Ma ora passiamo 
ai nemici: i nostri ri¬ 
vali potranno esse¬ 
re sia altre razze di 
formiche come le 
tessitrici, le scarlat¬ 
te, le schiaviste o le 
temibili legionarie, 
sia dei piccoli grup¬ 
pi di termiti, api e 
vespe. Infine, come 
se non bastasse, 
ogni tanto incontre¬ 
remo anche preda¬ 
tori solitari come: la 
libellula, il calabrone, lo scarabeo-rinoce¬ 
ronte. il ragno o la vorace mantide reli¬ 
giosa. 

Il gioco interamente realizzato con un 
motore in 3D integrale offre infinite vi¬ 
suali tramite la comoda telecamera ro¬ 
tabile a 360°, capace di realizzare 
"zoommate" davvero incredibili. Men¬ 
tre la longevità è garantita da un model¬ 
lo di intelligenza artificiale "comporta¬ 
mentale multi-agente non lineare", che 
permette una completa libertà di azione 
da parte di tutti gli insetti del gioco sog¬ 
getti a 20 differenti parametri di reazio¬ 
ne come fame, freddo, stress o allonta¬ 
namento dal formicaio; inoltre ogni pa¬ 
rametro potrà diversificarsi in 14 livelli 
di intensità, rendendo il numero di com¬ 
binazioni quasi illimitato. Per gli appas¬ 
sionati delle partite "multigiocatore" è 
possibile sfruttare anche l'opzione per il 
collegamento a Internet o LAN, creando 
scontri epici fino a 8 partecipanti. 

Quindi buon divertimento e buona 
conquista de L'impero delle Formiche! 

Kg 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


133 



Recensione 


CD ROM 


di Nero Serri 


Enciclopedia dell'Universo 
e Enciclopedia della storia 



L’avevo detto 

Pretendere che lo stesso telaio, lo 
stesso motore e parte dell'accessoristi- 
ca (buona parte), potessero soddisfare 
le esigenze di chi compra un'utilitaria e 
chi compra una coupé da sessanta mi¬ 
lioni, era pretendere che il consumatore 
rimanesse all'epoca in cui arrivava un 
Cristoforo Colombo coi bottoni da 
scambiare con queste pietre luccicanti 
ma monotonamente gialle! 

Anzi, visto che provare una macchina 
prima di comprarla è la richiesta che più 
fa incazzare un concessionario, nemme¬ 
no possiamo stare qui belli e trogloditi 
in attesa di caravelle all'orizzonte, bensì 
dobbiamo farci le nostre zattere, cari¬ 
carci pepite e diamanti (tutte le pietre 


Enciclopedia dell'universo 
e Enciclopedia della storia 

2 a edizione 

CD-Rom per Windows 95/98 
Ottobre 1999 

Prezzo L.24 000 lEuro 12.4) 

ISBN; 88-481-07184 / 188481-07281) 

Editore Tecniche Nuove SpA 
Via Ciro Menotti 14 -20129 Milano 
www tecnet.it 


monotone che abbiamo, insomma) tra¬ 
versare l'oceano ed andare a Genova da 
uno che ci rifila bottoni in cambio. 

Finisce che quelli di oltre oceano sga- 
mano, non vengono a Genova e fra 
sei/settecento anni se la comprano Ge¬ 
nova. La storia, in realtà, è un po' diver¬ 
sa, e i trogloditi si sono comprati Torino 
ed ora vanno in giro sbandierando l'Alfa 
Romeo come un orgoglio americano. 

Avevo già detto che un CD-Rom che 
trattasse di argomenti come spazio, co¬ 
smo. cielo, delle comete che passano 
vicine vicine al sole ed. essendo di 


ghiaccio, si sciolgo¬ 
no un po' e fanno 
la scia, del grande 
e del piccolo carro 
e delle altre meravi¬ 
glie della Volta Ce¬ 
leste è impresa ar¬ 
dua. 

Avevo già detto 
che simili trattazio¬ 
ni, per contenuti e 
qualità, le troviamo 
allegate a quotidia¬ 
ni, settimanali, ai 
quindicinali ed ai 
mensili e con so¬ 
vrapprezzi trascura¬ 
bili rispetto al costo 
di copertina e che 
per quanto affasci¬ 
nante fosse il mon¬ 
do deH'infinitamente grande, finiva per 
stancare anche l’attenzione più coria¬ 
cea. Enciclopedia dell'Universo (2a Edi¬ 
zione), pubblicato da Tecniche Nuove è 
un prodotto di sinergia, un modello 
uguale nel telaio e nel motore ma coi 
soli fari cambiati ad almeno un altro mo¬ 
dello. 

Prodotto per l'editore dagli stessi che 
hanno prodotto Data Inside, provato il 
mese scorso, quest'opera è un prete¬ 
sto per riutilizzare il motore di ricerca te¬ 
stuale sviluppato per il dizionario senza, 
dobbiamo dire, nessun paravento a co- 



134 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 




































prire l'operazione. 

L'interfaccia è bruttina e per nulla 
pertinente con l'argomento trattato, ri¬ 
chiede una impostazione anacronistica 
del monitor a 640*480 e consente di 
accedere alle sezioni in cui è divisa 
l'opera; sezioni che hanno interfacce al¬ 
trettanto incoerenti e fuorviami rispetto 
all'argomento e ripropongono modi e 
tempi di Data Inside e finiscono quasi 
sempre in una serie di scroll-box piene 
di testo. 

Peccato che funzionalmente i due 
prodotti non siano paragonabili, visto 
che, per fare esempi e due per tutti, la 
maschera di "Ricerca Avanzata" ha due 
campi per l'inserimento delle stringhe 
di ricerca, posti per di più alle tre estre¬ 
mità inferiore della schermata (!), men¬ 
tre la "Mediateca", una maschera di ri¬ 
cerca testuale ovviamente, effettua ri¬ 
cerche case-sensitive su una lista pre¬ 
sentata; case-sensitive vuol dire che se 
cercate "sole" (visto l'argomento del 


CD-Rom potrebbe succedere), trovate 
l'aggettivo femminile per 'non-in-com- 
pagnia'. 

Dovrete cercare "Sole" per ottenere 
la nostra amata stella e vederne infine 
un filmatino. 

Non sto qui a parlarvi dei "Percorsi 
tematici”, delle "Linee del Tempo" o 
del "Quiz", perché odio ripetermi, ma vi 
dirò che quei pochi filmati che ci sono e 
che certo non giustificano la multime¬ 
dialità sbandierata sono poco definiti e 
difficili a trovarsi. 

Ok, ma dov'è la recensione dell'Enci¬ 
clopedia della Storia? 

L'avete letta, è questa. 

E' lei infatti la sorella coi fari cambia¬ 
ti, lo stesso identico prodotto con un 
nome differente, le stesse identiche 
schermate (identiche, non simili) le 
stesse identiche sezioni più un paio non 
degne di particolare menzione (anzi: 
"Frasi Celebri": Apriti Sesamo! notissi¬ 
ma frase impiegata per aprire la porta 


della caverna!) che fanno i fari, appunto. 
Dunque, non volendo "sinergicamente" 
fare due recensioni identiche e riempir¬ 
vi MC con gli stessi contenuti per due 
volte, ne abbiamo fatta una per due, ma 
se proprio ne volete un paio rileggete 
l'articolo e sostituite i riferimenti ora 
all'una ora all'altra opera, anche se que¬ 
sto vi suonasse di già visto. 

Vi dirò invece che le icone dell'inter¬ 
faccia sono tanto incomprensibili da di¬ 
ventare divertenti ("Ultima Ricerca" è 
rappresentata da una cassetta della po¬ 
sta) e che se un giorno il prodotto fos¬ 
se rilevato dagli americani (che compra¬ 
no di tutto, compresa la Fiat), se ne 
guarderebbero bene dall'andarlo a dire 
in giro. 

Per noi del vecchio Continente, pa¬ 
gare una dozzina di Euro per avere un 
prodotto forse inferiore a quello che ci 
hanno già regalato con qualche rivista 
non sembra cosa fattibile, ma in botto¬ 
ni lo compreremmo volentieri. 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


135 
























Fryderyk Chopin 


Poeta musicista 


Fin da piccolo un sogno covava ine¬ 
spresso tra i tanti fin troppo frequente¬ 
mente palesati al pubblico adulto di ca¬ 
sa- Viste le reazioni che questo pubblico 
mostrava ad ogni tentativo del sotto- 
scritto di esternare le proprie aspirazioni, 
ce n'era uno che non avrei mai espresso 
per paura che la solita faccia dei parenti 
andasse a smosciare anche questo, che 
in verità mi sembrava troppo importante 
per essere giocato con tanta poca posta 
in palio: correre su di un Alfetta GTV. 

Come sempre accade quando le aspi- 


tre opere dello stes¬ 
so editore e di altri 
concorrenti, ma qui 
c’è tanto lavoro e 
tanto materiale. 

Questo CD-Rom 
per PC e Mac, si¬ 
gnori, è uno dei 
punti di riferimento, 
uno standard quali¬ 
tativo delle opere 
multimediali. 

Il lavoro di idea- 




razioni dei piccoli arrivano a portata di 
mano crescendo, un po’ della magia di 
questo evento si era persa quando presi 
posto sulla griglia di partenza di una gara 
riservata proprio alla coupé milanese. Ri¬ 
sultato deludente, per la troppa paura di 
romperla. Quello che mi prese di fianco 
non aveva la stessa paura, ed oltre a ro¬ 
vinarmi la macchina andò dritto su un 
cancello in disuso alla curva successiva. 

Il carrozziere (un amico, così come 
quello che aveva preparato il motore, 
così quello che mi aveva "assettato" a 
go-kart) mi disse: "La riparamo o la fa¬ 
nno sembra’ riparata?” Chiesi la differen¬ 
za di costo. "Lo stesso, sei n’amico! ma 
se la voi riparata, me fai lavora' de più! " 

Chopin, opera realmente multimedia¬ 
le commercializzata da Tecniche Nuove 
Multimedia, costa esattamente come al- 

136 


zione è coerente, curatissimo e svolto 
da personale preparato. L'interfaccia, 
originale e raffinata, si adatta all'argo- 
mento trattato nella sezione scelta, 
mantenendo una totale familiarità con il 


Fryderyk Chopin 
Poeta musicista _ 

CD-Rom per Windows e Mac 
Novembre 1999 

Prezzo L.24.000 (Euro 12,4) 

ISBN 88-481-09705 

Editore Tecniche Nuove SpA 
Via Ciro Menotti 14 - 20129 Milano 
www tecnet.it 


canavaccio globale del prodotto, ma pie¬ 
gandosi allo specifico contesto. Le se¬ 
zioni tutte curatissime e ricche di mate¬ 
riale di qualità approfondiscono l’argo¬ 
mento Chopin uomo e Chopin artista in 
percorsi paralleli, dandoci modo di com¬ 
prendere come la figura del composito¬ 
re derivi da quella quotidiana. Malgrado 
l'argomento, la bontà del materiale, la 
profondità del dettaglio in cui talune se¬ 
zioni si spingono e per merito dell’inter¬ 
faccia compassata, ma non triste, del 
Maestro Piero Rattalino, che ha un curri¬ 
culum da riempire un CD-Rom e pur tut¬ 
tavia risulta (come coloro che sanno 
davvero) simpaticissimo, e della mania¬ 
cale cura per ogni dettaglio che traspare 
ma non colpisce, l’opera è interessante 
e sorprendentemente divertente. 

Una menzione particolare meritano la 

MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















Lr Miat 




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regia cinematografica e la grafica edito¬ 
riale. 

La prima, realizzata in post produzio¬ 
ne alle spalle del Maestro che racconta 
uno Chopin inedito, curioso ed appassio¬ 
nante, segue l’andamento del racconto 
con dissolvenze ed animazioni belle, 
pertinenti e sapientemente scelte per 
assecondare il racconto e rimanere im¬ 


presse proprio per 
momenti importanti 
di questo, 

La seconda ci 
proietta nel mondo 
della grafica di pre¬ 
gio. dove poche li¬ 
nee minimamente 
varianti da contesto 
a contesto vi proiet¬ 
tano in situazioni di¬ 
verse; notevole la fluidità con la quale 
scorrono i testi riportati in lista, secondo 
linee curve anche a convessità variabile, 
notevole la mancanza quasi totale di 
stacchi nell'audio e la permanenza di 
una scelta fino alla successiva e non fi¬ 
no alla prossima cliccata come spesso 
avviene. 

Una possibilità di conoscere l'artista 


per i possessori delle due piattaforme 
(meglio se robustamente configurate), 
di ascoltare le sue composizioni sce¬ 
gliendo nelle versioni di diversi artisti o 
Direttori, di acquistare le relative riprodu¬ 
zioni conoscendo già l'editore e il nume¬ 
ro di catalogo, di legare una specifica 
composizione ad un fatto storico tanto 
grande come una guerra incipiente o 
tanto piccolo come una contadina che 
canta seduta su di uno steccato. 

Di stecche, in questa opera, invece, 
nemmeno l'ombra. 

Sicuramente, visto il costo forse trop¬ 
po basso del prodotto che lo rilega, 
neH'immaginario collettivo, tra quelli per 
i quali vale costo esiguo uguale qualità 
zero, opera di un amico carrozziere bra¬ 
vo ed anche lui appassionato d'Alfette. 

MS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


137 











icome mare». 

Word 2000 

Microsoft Word 2000: il collega di tutti 

Pensare in grande 

di Aldo Ascenti 


Dopo un'interruzione di un paio di 
numeri, riprendiamo il cammino intra¬ 
preso nei meandri di Word, la cui 
potenza diventa tanto più sfruttabile 
quanto più ampio e articolato è il pro¬ 
getto a cui stiamo lavorando. 

Tipico è il caso della tesi di laurea, 
per la stesura della quale molti si trova¬ 
no costretti, per la prima volta, a orga¬ 
nizzare centinaia di pagine, costruendo 
un indice analitico ed un sommario, 
creando didascalie e note a piè di pagi¬ 
na, aggiungendo schemi ed immagini 
e creando una struttura grafica quanto 
più coerente possibile. La realizzazione 
di un simile lavoro non dovrebbe parti¬ 
re in modo disordinato e, soprattutto, 
non è il caso di cominciare a scrivere 
senza aver impostato una valida infra¬ 
struttura, a meno di non voler operare 
un lungo lavoro di revisione e formatta¬ 
zione a cose fatte. 

Fortunatamente Word è prodigo di 
funzionalità pensate proprio per accele¬ 
rare questo processo organizzativo e 
rendere tutto più semplice, o quasi... 

Partiamo 
dalla struttura 

Per gestire nel modo migliore un 
documento di grandi dimensioni Word 
offre un metodo efficace, basato sulla 
nidificazione, al quale si accede nella 
modalità "struttura". L'idea è che, per 
qualsiasi trattazione, il semplice testo 
è l'elemento costitutivo di strutture 
più ampie come i paragrafi, a loro volta 
costituenti capitoli, sezioni, volumi e 
così via. In pratica Word ci consiglia di 
pensare il documento, prima ancora di 
scriverlo, partendo dalla definizione 





degli elementi di livello più alto, come 
i titoli dei capitoli, per poi scendere in 
profondità fino ai contenuti veri e pro¬ 
pri. I vantaggi di un simile approccio, 
oltre alla possibilità di usare il pro¬ 
gramma fin dall'inizio come “piattafor¬ 
ma di sviluppo" delle nostre idee, si 
vedranno quando Word userà la strut- 


02 


taicrtfrttpv 

I- 

Pa orària per 

I- 


(• Qnntt 

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|lw: 

O -v- vu 

C f, ., 





J 

c 




£ possibile ordinare i titoli usando questo stru¬ 
mento, generalmente destinato alla gestione 
delle tabelle. 


La visualizzazione 
’struttura " e arricchita 
da un'apposita toolbar, 
molto comoda per 
gestire i livelli . 


tura per facilitare i 
movimenti tra le 
diverse parti del 
documento e per 
istruire numerose 
funzioni avanzate. 
Per attivare la 
modalità "struttu¬ 
ra" è possibile 
usare l’apposito 
comando dal 
menu "visualiz¬ 
za". Compare, cosi, una nuova barra 
degli strumenti che contiene il neces¬ 
sario a definire il "livello" di ogni para¬ 
grafo. Se si digita il titolo dell'opera e 
lo si seleziona, si potrà attribuire ad 
esso la dovuta importanza semplice- 
mente agendo sul primo pulsante 
della barra, rappresentato da una frec¬ 
cia puntata a sinistra. In questo modo 
non abbiamo fatto altro che attribuire 
al paragrafo selezionato un particolare 
stile definito come "titolo", le cui 
caratteristiche grafiche potranno esse¬ 
re adattate usando il comando "stile" 
dal menu formato, come abbiamo 
descritto precedentemente (vedi MC 
205). 

Se il tasto con la freccia a sinistra 
alza il livello del paragrafo sul quale si 
trova il cursore della tastiera (selezio¬ 
narlo non è necessario), quello con la 
freccia a destra abbassa un titolo 
usando uno stile in tono minore, defi¬ 
nito a seconda del contesto e del 
numero di pressioni successive come 


138 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





























Microsoft Word 2000 


"titolo 1 ", "titolo 2", 

"titolo 3" e così via. 

Usando questo pul¬ 
sante con una por¬ 
zione (paragrafo) di 
testo normale, que¬ 
sta diventa un titolo 
di livello inferiore a 
quello sotto il quale 
era stato digitato. 

Per riportare un tito¬ 
lo al rango di sempli¬ 
ce testo è necessa¬ 
rio agire sul terzo 
pulsante, contrasse¬ 
gnato da una doppia 
freccia. 

Una volta che si è 
imparato a padro¬ 
neggiare questi tre 
comandi, unitamen¬ 
te ai metodi di sele¬ 
zione, che in moda¬ 
lità "struttura" operano in modo leg¬ 
germente diverso dal solito (se si sele¬ 
ziona un segno di paragrafo questo 
risulterà evidenziato per intero), si 
potrà definire agevolmente l'organizza¬ 
zione dell'intero documento, conside¬ 
rando, ad esempio, "titolo 1" come 
intestazione di un capitolo, "titolo 2" 
per la suddivisione degli argomenti e 
"titolo 3" per intitolare i diversi punti 
della trattazione. 

Navigare in un documento così 
strutturato è semplicissimo: se ci si 


elenco numci.it o 




Da guasta tmastra a possibile 
disattivare la creazione automati¬ 
ca di elenchi, che Word effettua 
in diverse circostanze 


Per creare un elenco in 
base ad uno stile predelini- 
to non c'è che l'imbarazzo 
della scelta 


Word 2000 permette di 
usare immagini e clipart 
per rendere ancora più 
particolari gli elenchi 
puntati 



_ ; - 



J 


-U=?J 


trova su un elemento che precede 
immediatamente paragrafi di livello 
inferiore, sì potranno visualizzare o 
nascondere questi ultimi usando i pul¬ 
santi con il "più" e con il "meno” sulla 
barra di struttura, rendendo la visione 
del documento ora agile ora completa. 
I pulsanti numerici servono invece per 
fermare l'espansione di tutto il testo al 


Personalizzando un 
elenco è possibile 
scegliere il formato e 
la posizione dei punti 


La definizione di elen¬ 
chi strutturati è ideale 
per numerare i titoli di 
un documento di gros¬ 
se dimensioni. 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


139 





















































































































































































icoiwe usare... 

Microsoft Word 2000 


livello di titolo desiderato, mentre con 
"tutto" si rende visibile anche il testo 
normale, la cui presenza è altrimenti 
indicata da una linea posta sotto il 
titolo corrispondente, 

La formattazione del testo non è 
importante in modalità struttura, ma 
sarà comunque visibile, a meno di 
non agire sull'apposito comando, con 
l’eccezione di quelle caratteristiche, 
come le opzioni di allineamento, in 
contrasto con il meccanismo di 
"indentazione" peculiare dell'organiz¬ 
zazione a livelli. 

Va notato che la definizione degli 
stili dei titoli renderà graficamente 
omogeneo tutto il documento, con 
ovvi vantaggi in termini di ordine e 
leggibilità, 

La disposizione 
dei titoli 

La visualizzazione "struttura" è 
ideale per cambiare di posto interi 
argomenti già sviluppati: basterà tra¬ 
scinare un titolo in una diversa posi¬ 
zione e questo si porterà dietro tutti i 
relativi contenuti di livello più basso 
non espansi. 

Se si desidera, si potranno ordinare 
alfabeticamente i titoli del livello desi¬ 
derato attivando il comando "ordina" 
dal menu "tabella” dopo averli resi 
visibili espandendo opportunamente 
la struttura. Da questa finestra di dia¬ 
logo, è possibile scegliere tra numero¬ 
se possibilità di ordinamento crescen¬ 
te o decrescente, la maggior parte 
delle quali, però, sono riservate all’u¬ 
so con gli elementi di una tabella. 

Una volta impostata e ordinata la 
nostra struttura, si potrà sfruttare una 
delle più comuni e potenti funzionalità 
di Word per creare una numerazione 
razionale: si tratta della gestione degli 
elenchi, che merita senz'altro un 
discorso a parte. 

Elenchi puntati 
e numerati 

Anche senza averla cercata diretta¬ 
mente, probabilmente ogni utente di 
Microsoft Word è incappato almeno 
una volta nella sofisticata gestione 
degli elenchi puntati. In effetti, le ulti¬ 
me versioni del programma generano 
automaticamente un elenco se si inizia 
un paragrafo con un contatore (lettera 


Indici e lomnutno 


Lmke , Sfumato | le^ce del» Igura | 


entf"» <*««*• 


Artcp.™*» 


Titolo 1 

1 

.d 

Titolo 1 

-li 

Titolo 2 

3 

H 

Tilolo 2 

□ 

Titolo 3 

.9 


Titolo 3 




-li 


-li 


R Mostra nunort di pogna 
R Nianeri d cagna Aoati a destra 
Carattere di nempmento: | 
Canari* 

Eprmatii pa 


modulo j Mostra live# tino a: 


Opzioni... 


ttxtfta.. 


Annulla 



C Perimento no oc iato: 1 Vedi 

<• Pagina corrente 

C fervalo pagrte 


b^bro: I - 

d 

Formato numero et pagina' - 

r Grassetto 
r Corsivo 


La finestra di dalogo rmane aperta per permettere d segnare 
pw d uno voce di mdee anattxo. 

| Segno | Segnatalo | 

Anemia 


Per aggiungere una voce all'indice analitico è 
necessario selezionarla e premere 
"ALT+SHIFT+X". 


o numero) seguito da un punto o una 
parentesi chiusa e quindi da uno spa¬ 
zio o un tabulatore. 

Per disabilitare questa caratteristi¬ 
ca, che talvolta può risultare fastidio¬ 
sa, basta aprire la finestra di correzio¬ 
ne automatica dal menu "strumenti" 
e disabilitare le due caselle relative 
agli elenchi sotto la voce "formattazio¬ 
ne automatica durante la digitazione". 

Quando, invece, gli elenchi servo¬ 
no, potranno essere creati usando gli 
appositi pulsanti sulla barra di format¬ 
tazione. A questo punto si potrà sfrut¬ 
tare l’eccellente flessibilità di questa 
funzione aprendo la finestra di dialogo 
relativa che si attiva dal menu "forma¬ 
to" o scegliendo "elenchi puntati e 
numerati" dopo un clic col tasto 
destro del mouse nel punto di applica¬ 
zione dell'elenco stesso. 

Da qui si potrà accedere ad una 
serie di riquadri di anteprima che 


Una volta creata una 
struttura, la generazione 
di un sommario e una 
procedura immediata 


mostrano le varia¬ 
zioni possibili per i 
punti elenco o i 
contatori, e se 
manca l'imposta¬ 
zione desiderata 
basterà cliccare 
sul pulsante "per¬ 
sonalizza" e Word 
offrirà una com¬ 
pleta gestione del 
formato da adotta¬ 
re, dei rientri e 
della posizione del 
punto rispetto al 
testo. Per i soli elenchi puntati Word 
2000 offre anche la possibilità di 
importare un'immagine qualsiasi da 
usare come punto elenco, ampliando 
ulteriormente il grado di personalizza¬ 
zione di questo strumento 

Il programma consente altresì di 
interrompere un elenco per inserire 
del testo normale e di riprenderlo suc¬ 
cessivamente. Per fare ciò basterà 
creare un nuovo elenco dello stesso 
tipo di partenza di quello precedente e 
selezionare la casella "continua elen¬ 
co precedente". In questo modo 
Word riprenderà la numerazione da 
dove era stata interrotta. 

In realtà gli elenchi descritti sono 
quelli del tipo più semplice: ad un solo 
livello. Gli elenchi su più livelli sono 
stati appositamente progettati come 
supporto alle possibilità della visualiz¬ 
zazione struttura ed è associandoli ad 
essa che se ne può trarre il massimo 
vantaggio L'operazione necessaria a 
creare la numerazione desiderata per i 
titoli del documento può apparire un 
po' laboriosa, ma ripaga in praticità 
durante tutte le operazioni successive, 
inoltre si tratta di un'impostazione da 
effettuare una volta sola e da mante¬ 
nere come traccia anche per i lavori 
successivi. 

Si tratta di andare in visualizzazione 
struttura e selezionare tutto il docu¬ 
mento o i soli titoli da numerare A 
questo punto si potrà aprire la finestra 
di dialogo "elenchi puntati e numera¬ 
ti" scegliendo la linguetta "struttura". 
Tra gli schemi predefiniti ve ne sono 
alcuni (quelli della riga inferiore) che 
definiscono i diversi livelli della nume¬ 
razione in base alle impostazioni dei 
titoli. Questi schemi potranno essere 


140 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 













































nome usarti 

Microsoft Word 2000 


completamente personalizzati, usando 
l'apposito pulsante, così da anteporre 
a ciascun titolo la voce desiderata 
(capitolo, parte, sezione e cosi via). 
Inoltre si potranno ridefmire le associa¬ 
zioni tra i livelli e i titoli e cliccando il 
pulsante "altro" si accede alla casella 
che definisce in base a quale priorità 
Word dovrà ricominciare il conteggio 
dei titoli di ciascun livello: ad esempio 
si potrà scegliere di contare da capo i 
titoli di livello 3 ogni volta che si incon¬ 
tra un titolo di livello 2, oppure basare 
la numerazione sui più importanti titoli 
di livello 1. Fortunatamente questa 
parte dell'organizzazione dei titoli è 
aiutata da un'indispensabile finestra di 
anteprima, che consente di scegliere 
tra le innumerevoli possibilità offerte. 


Creare un sommario 

Si potranno raccogliere i primi frutti 
del lavoro compiuto con la definizione 
della struttura quando sorgerà la 
necessità di creare il sommario della 
nostra tesi. Se la struttura creata è 
completa, basterà scegliere la posizio¬ 
ne in cui creare il sommario e fare clic 
su "inserisci/indici e sommario" per 
veder comparire una finestra di dialo¬ 
go in cui scegliere quanti livelli di tito¬ 
lo includere ed altre inezie come 
quale carattere usare per separare i 
numeri dì pagina, e il gioco è fatto. I 
sommari di Word sono campì dinami¬ 
ci, ovvero si possono aggiornare 
facendo un clic destro sul sommario 
stesso e scegliendo "aggiorna" dal 
menu che compare. 

Inoltre le singole voci fungono fa 
hyperlink per navigare nel documento 
e per realizzarne con semplicità una 
versione Web. 


L’indice analitico 

Durante la stesura di un grosso 
documento è bene prevedere la 
necessità di costruire un indice analiti¬ 
co per consentire un veloce accesso 
del lettore alle informazioni chiave. 
Naturalmente Word non può creare 
da solo tale indice, ma ci aiuterà mol¬ 
tissimo nella definizione delle voci e 
dei riferimenti. Una volta individuata 
una parola o frase che si vorrà aggiun¬ 
gere all'indice analitico, è necessario 
selezionarla e premere la combinazio¬ 
ne di tasti "ALT-SHIFT-X". Cosi facen¬ 
do si aprirà una finestra di dialogo che 
consente di segnare la voce in que- 



L'indice creato potrà essere aggiornato come avviene per il sommano 


Le voci dell'indice appa¬ 
riranno nel testo se si è 
scelto di mostrare i 
caratteri nascosti 
Saranno racchiuse tra 
parentesi gralte, come 
avviene per tutti i codici 
di campo di Word 


| J Cornei li «tir «woiri ?00 ilo»: Mietutoli Wmd 


sirr ^ yr- 




-r- 


alle-impostazioni-dei-titoli.-Qur 
)-pulsante{XE"pulsante"},-c( 

.■^p o-nnei-w ig\ ■ ln| r>lfro-ci-nntrai 




2/5 » 21.lem», *5 Col S) 


_ 


stione, che potrà essere immessa 
come voce principale o secondaria, 
ovvero subordinata ad una voce prin¬ 
cipale già presente nell'indice. Altra 
possibilità offerta dalla finestra di dia¬ 
logo è quella di creare un riferimento 
incrociato, ovvero un rimando ad 
un'altra voce dell'indice che dovrà 
essere precedentemente inserita. La 
scelta tra "pagina corrente" e "inter¬ 
vallo pagine" influirà su come viene 
individuata la voce al momento della 
creazione dell'indice vero e proprio, 
che visualizzerà un singolo numero di 
pagina o un intervallo di ricerca. Con 
un clic su "segna" la parola verrà 
memorizzata per diventare parte del¬ 
l'indice analitico, mentre con "segna 
tutto" Word memorizzerà tutte le 
occorrenze della parola selezionata 
all'interno del documento. 

L'ultima fase del processo di defini¬ 
zione richiede soltanto di posizionarsi 
opportunamente (di solito alla fine del 
documento) e di scegliere nuovamen¬ 
te "indici e sommario" dal menu 
"inserisci". La linguetta indice per¬ 
metterà di impostare lo stile grafico 
dell'indice analitico, che verrà poi 
creato in modo del tutto automatico. 

Le voci selezionate per far parte 
dell'indice analitico appariranno, nel 


testo, tra parentesi graffe se si visua¬ 
lizzano i segni di paragrafo con l'appo¬ 
sito pulsante. Queste voci potranno 
essere cancellate selezionandole per 
intero e premendo "CANC" oppure 
modificate usando mouse e tastiera 


Conclusioni 

Quanto detto è solo una parte 
delle possibilità offerte da Word per 
semplificare la gestione dei grandi 
documenti. In effetti, il programma è 
in grado di gestire immagini con dida¬ 
scalie, colonne, tabelle e caselle 
volanti di testo concatenato, raffinati 
capolettera e potenti funzioni di orga¬ 
nizzazione di banche dati. 

Il concetto di struttura di cui abbia¬ 
mo appena parlato può essere esteso 
per comprendere l'organizzazione di 
più documenti su diversi livelli di 
importanza, proprio come avviene per 
le parti di un documento singolo. 

Nei prossimi numeri andremo alla 
scoperta dì alcune di queste caratteri¬ 
stiche, soffermandoci su quelle, a 
nostro avviso, più utili e sorvolando 
quelle che sembrano fatte apposta 
per complicarci la vita. 

«E 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


141 







































icome usare 

Excel 


Con o senza filtro? 

Il filtro automatico 

di Excel 

di Francesco Pomponio 


“ Fig. 1 


* B rì ori y X Ih e <f «A * A sa 11 11 VÌA '«'1 

0 / 8 A » * Bì ® C % , •* a 9 9t _ 


Nome vj Cognome 

(Sandro Cot olino 

(Andrea Fringuelli 

(Ani omo Ciloiom 

gWaller Bianchi 

(Rocco Fune loto 

(Rosa Vantaggio 

JAIosaandro Volli 
(Aldo Unlalll 

■ Pia Amailgo 

ÌAIiaaamlio Piamaali_ 


Telefoni»] 

06-1234321 
02-096542 
06-2017663 
02 1823545 
011-5656412 
06-23231490 
02-263322 
0347-606055; 
06-466522 
06 -5 43 22 6 


Indlilz/e zi 

Via dai Gracchi, 27 
Via dalla Rosa, 25 
Via Pian Maimo, 6 
Piazza Rigete, 10 
Via Pncaiilli.55 
Via Cotlanlino, IX 
Via Caatallo. 12 
Via Romana, 11 
Piano Dame, 8 
V ia di a li A mman ati 122 


E j f 

CAPjj]Cina 

00123 Roma 
XI00 Milano 
00212 Roma 
XI23 Milano 
10100 Tonno 
04000 Napoli 
XI25 Milano 
10662 Tonno 
05421 Napoli 
00255 Rami 


O I H 

.•jpiofoaelojr] Pailenjjj 

Ginecologo 560 

Catdiologo 850 

Infallivologo 290 

Chiruigo 1510 

Cardiologo 9X 

Psichiatra 1450 

Cardiologo 1400 

Psichiatra 600 

Cardiologo 450 

G i n ecologo-Z20 


Excel è pieno di automatismi nasco¬ 
sti negli angoli più disparati- Questa 
volta parleremo di un automatismo 
tanto comodo quanto sconosciuto: il 
filtro automatico. 

Per prima cosa, se non avete dei 
dati già pronti dentro un foglio Excel, 
dovrete provvedere ad inserirli, come 
nella figura 1. 

Potreste realizzare un semplice 
elenco telefonico (Excel può fare 
anche questo, ovviamente), che 
potrebbe fra l'altro tornarvi utile, se 
non altro per stamparlo e infilarlo fra le 
pagine dell'agenda. 

In questo esempio utilizziamo dei 
nominativi di persone, ovviamente 
inventati, ma si potrebbe trattare di 
dati di vendita per prodotto e per area, 
o di un file contenente informazioni sui 
vostri prodotti o su quelli della concor¬ 
renza: insomma potete usare il filtro 
automatico su tutto quello che, orga¬ 
nizzato per righe e colonne, riuscite ad 
infilare in un foglio Excel, 

Per attivare il filtro automatico sce¬ 
gliete dal menu di Excel Dati-Filtro- 
Filtro automatico, 

Come potete vedere dalla figura 1, 
in ogni colonna del foglio, sulla prima 
riga sono comparsi dei piccoli pulsanti. 
Se ci cliccate sopra, come nella figura 
2 sulla colonna città, vedrete compari¬ 
re un menu a discesa con diverse 
opzioni; scegliete la città di Roma. Il 
risultato potrete vederlo immediata¬ 
mente in figura 3. Excel ha filtrato tutte 
le righe del vostro indirizzario facendo 
"passare" solo quelle che nella colon¬ 
na città contengono la parola Roma. 

Notate che le righe "scomparse" 
non sono state cancellate, ma solo 
nascoste; potrete rendervi conto che il 


vostro foglio è sotto l'influsso di un fil¬ 
tro perché il triangolino vicino alla 
colonna città è diventato blu, come 
pure i numeri delle righe, alcune delle 
quali potrebbero essere "scomparse". 

Per farle ricomparire, tornate sulla 
colonna città e scegliete l'opzione 
Tutto. 

La stessa cosa si può fare ad esem¬ 


pio per la professione, ad esempio cer¬ 
care tutti quelli che fanno i chirurghi e. 
combinando più filtri, che vivono a 
Roma. 

Ma il filtro automatico e molto più 
potente di quello che può sembrare a 
prima vista, che già non è poco; si può 
scegliere, infatti, dalla lista relativa alla 
voce che ci interessa, l'opzione 


«r*r i jub*■ - « * M 

• ■ • «/a m w m ffl ® c x 


[ Nomo 

3 Codrioni*] Telefonivi Indirizzo «| 

CAP »l Ciudi. 

Profilalo .| 

Pillili.»! 

Sandro 

Catalano 

06 1234321 

Via dai Gracchi, 27 

00 

(Tulio) 

Ginecologo 

560 

Andrea 

F (inguaili 

02 896542 

Via dalle Rose, X 

X 

(Primi 10...) 

Cardiologo 

850 

Antonio 

Cllaionl 

06-X17663 

Via Pian Marmo, 6 

00 

Milano 

Infili ivologo 

290 

kNallar 

Bianchi 

02-1823546 

Piazza Raguta, 18 

X 


Chirurgo 

1510 

Rocco 

IRosa 

Fiancioaa 

Vantinolo 

011-5656412 Via Paicinlla, 55 
06-23231490 Via Collimino. IX 

10 


Cardiologo 

9X 

1460 

Alessandro Volli 

02-253322 

Via Castello, 12 

XIX Milano 

Cardiologo 

1400 

Aldo 

Unlalll 

0347506056;Via Romana, 11 

10562 Tonno 

Psichiatra 

600 

Pia 

Amerigo 

06-466522 

Piazza Dania. 8 

05421 Napoli 

Cardiologo 

450 

[Alessandro Piarpaoli 

06-5432X 

Via degli Avignoneti, 122 

00256 Roma 

Ginecologo 

7X 


142 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 























l<o— wiori^ 

Excel 


dati contenuti all'interno di un testo. 
Se per caso volessimo trovare l'indiriz¬ 
zo di una persona della quale ricordia¬ 
mo solo che abita in un posto che ha a 
che fare con le rose, scegliamo sulla 
colonna indirizzo l'opzione contiene e 
quindi digitiamo nel riquadro a fianco la 
parola "rose" (figura 6). 

In figura 7 potete vedere il risultato. 
Da notare che la parola Rose si trova 
all'interno del testo e non all'inizio e 
che è stata trovata anche se in fase di 
ricerca abbiamo scritto "rose" con l'i¬ 
niziale minuscola. 


"Personalizza". 

Nella finestra di 
dialogo che compa¬ 
re (figura 4) potrete 
sbizzarrirvi quanto vi 
pare e quanto è 
necessario alle 
vostre interrogazioni 
dell'archivio; ad 
esempio, potrete 
scegliere la colonna 
pazienti, che in que¬ 
sto caso indica il 
numero dei pazienti di ognuno di que¬ 
sti medici, ma potrebbe anche indicare 
delle percentuali di vendita oppure dei 
totali di spese, insomma qualunque 
numero che possa essere utile. 

In questo caso scegliamo di cercare 
tutti i medici il cui numero di pazienti 
sia maggiore di 500 (figura 5). 

Un'altra possibilità dell'opzione 
"Personalizza" è quella di cercare dei 





aa? x use«• 

• c / s m m : 

*1 - ^subtotalep.h: ec 


4, * r. g *1 il (9 i«v - g . 

9 € % , -A fi 99 A.-- 


-H I 



Giuseppe 

Rosa 

Bianchi 02-1823545 

Saluzzi 02-256554 

Ferraresi 02-1354545 

Piazza Ragusa, 18 

Via Leonardi. 23 

Piazza Verdi. 6 

20123 Milano 
20144 Milano 
20100 Milano 

Chirurgo 1510 

Chirurgo 820 

ChmjfQo 450 






1 27»1 








Ma adesso mettetevi comodi, che 
viene il meglio. 

Tutti dovreste sapere, se usate 
Excel, come si usa la somma automa¬ 
tica, ma se non ve lo ricordate sappia¬ 
te che è sufficiente posizionare il pun¬ 
tatore di cella sotto alla colonna di 
numeri da sommare (oppure di lato se 
i numeri sono messi su una riga) e poi 
cliccare sul pulsante identificato dal 
simbolo della sommatoria S. La stessa 
cosa è stata fatta nella figura 8, ma, 
attenzione, dopo aver applicato il filtro, 
in questo caso sulla colonna 
Professione e scegliendo Chirurgo. 

Ma il bello è che se cambiate filtro 
avrete comunque il totale delle righe 
visualizzate, anche se i criteri di ricerca 
sono diversi e di conseguenza anche il 
numero di righe. 

Ovviamente se scegliete l'opzione 
Tutto avrete il totale di tutto l'archivio. 

Pensate per esempio ad un elenco 
di spese giornaliere; potreste visualiz¬ 
zare i subtotali per data, per mese, per 
anno, oppure il totale generale. E tutto 
ciò senza modificare il foglio Excel e 
solo con pochi clic del mouse. 

E da notare che se salvate il lavoro 
con il filtro impostato, lo ritroverete 
tale e quale alla successiva riapertura. 
Tenete presente inoltre che i filtri fun¬ 
zionano anche in fase di stampa, quin¬ 
di si potranno stampare le varie 
"viste" che saranno generate usando 
il filtro automatico. 

KB 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


143 
















































































Brucia, disco, brucia! 

Oscuro oggetto del desiderio da parte dei nostri figli, pregevole macchina da falsari che 
produce copie identiche agli originali, insostituibile amico e confidente per chi ha 
necessità di creare backup, il CD ROM Writer, o, come viene detto più brevemente, il 
masterizzatore, è ormai parte integrante della nostra macchina e non riusciamo neppure 
a immaginare com’era possibile, prima, farne a meno. Ma come ottenere il massimo da 
questo prezioso collaboratore? Se ne occupa ABC 


di Raffaello De Masi 


Ah, poter possedere una macchina 
da clonazione e metterci dentro Naomi 
(va bene, mi potrete dire, amici lettori, 
che potrei anche un poco cambiare; di¬ 
ciamo la signorina Campbell)! Ci sto la¬ 
vorando, nei ritagli di tempo, e non 
mancherò di metter un demo, lime li- 
mited (10 minuti), su WWW, quando 
sarà messa a punto. 

Nel frattempo l'unica cosa che riu¬ 
sciamo a duplicare sono i nostri CD. 
Inutile illudersi e nascondere la testa 
sotto la sabbia! Lo scopo di chi compra 
un masterizzatore non è quasi mai 
quello di fare backup dei dati insostitui¬ 
bili in suo possesso; nel momento in 
cui entriamo in un negozio a comprare 
un CD writer si è scatenato, nella no¬ 
stra mappa genetica, il cromosoma del 
mariuolo. 

La legge afferma che, nel momento 
stesso in cui si co¬ 
pia un CD commer¬ 
ciale, si compie un 
atto di contraffazio¬ 
ne e di infrazione al 
copyright Ma nel 
contempo nessuno 
può negare l'intrin¬ 
seco diritto di una 
persona che, nel 
momento in cui ac¬ 
quista un prodotto 
software, desidera 
salvaguardare il 
proprio investimen¬ 
to, facendo una co¬ 
pia del software e 
lavorando con que¬ 
sta al posto dell'ori¬ 
ginale. 


mm tsm 



SECURE WEB SHOP 
tttUlb buttili feHtHh 
r»i K»* fi+Um*. rlkh hr , T ) ^ 


rtrkaktJ Siw.ni 

HttelaJ 
**’*• finii 1 ’'in Lnl- 

**£ *Uv 


GIMItAL MOUMTI* lAlli IN»0 JUtKITINQ INfO IUMOIT 


li te'• qbmm* «aininail 


tf’il J'ik .wv 


Beh, bando a 
queste considera¬ 
zioni di tipo morale 
e sociale. Non si 
copia, punto e ba¬ 
sta, al massimo si 
copia per mante¬ 
nere una via di sal¬ 
vataggio in occa¬ 
sione di un ina¬ 
spettato incidente. 
Ma arriviamo al 
nocciolo della que¬ 
stione: come otte¬ 
nere il meglio dal 
nostro masterizza¬ 
tore? 



Avanti con 
le copie! 

I masterizzatori, come i CD-Rom, 
hanno attraversato un non breve perio¬ 
do di collaudo attraverso standard diver¬ 
si prima di giungere allo stato attuale. 
Oggi i driver sono di eccellente qualità, 
scrivono in un batter d'occhio, permet¬ 
tono di creare dischi multisessione, ge¬ 
stiscono in maniera efficiente anche i 
CD riscrivibili (CD-RW). Il tutto maneg¬ 
giando media robusti, affidabili, leggeri, 
facilmente portatili, e dal costo non su¬ 
periore. spesso, alle tremila lire. 

Per creare il nostro ambiente di lavo¬ 
ro, abbiamo bisogno di un pacchetto ad 
hoc di masterizzazione (i due più diffusi 
ed efficienti sono Nero Burning ROM e 
Easy CD Creator); per il driver vero e 
proprio non c'è che l'imbarazzo della 


144 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















fiBtì 


scelta, considerando la numerosa mes¬ 
se di marche e modelli presenti. Come 
al solito, è consigliabile, soprattutto con 
questo tipo di periferica, non correre 
appresso al risparmio, e investire in una 
barca di prestigio. 

Se scegliere un driver è sovente le¬ 
gato alla disponibilità dei negozi che 
contatteremo, molte sono le domande 
accessorie che non di rado ci vengono 
rivolte anche dai lettori riguardo a tutto 
il materiale di contorno. Perciò ecco di 
seguito una serie di domande e rispo¬ 
ste (nella maggior parte dei casi ricava¬ 
te da quesiti posti da lettori) sui fatti 
che più di frequente si verificano duran¬ 
te l'uso di questa periferica. 




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[a—'iTitr, 

|« alpi afa 



(ntroduclng 

Adaptec AAA -UDMA RAID 

f RAID 5 FOR ATA SERVERS. 

BECAUSE SOME TIME5 

DRIVES FAIL. 


-06/1MD Adamo Ulli.lCO SCSi 
TatNKilogy Saaclad b> (.Wnpaq te* Alpha 
b.»ad Sy itami 


»»U1Uo. 


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- 06/1 MB Ad «piai l •»•! fu D*Wv. niP v , Oalhmab 

-r,,. St.v w «MKlMlT Tn Tht < h.rm.l V " U ‘ 0u » rMh 

AdaptK Ri**» loSf*nO* 'od-.F. Buliniti Un* 

• 06 OSCD Adaptu RAID Tacbr-itog, C*)**" 0 , Far 1U MP 
Netiar** L-Stnn Sfilimi 


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OH 


ilUkU «alili Ioni 



laflaira talallaoi 


1999 Adèpti* Ir* Avvìi. .1 
Papali bna«h»F«»< Poe» .mi 
Pro»y Statimanl 

tptn-igii Sgil or» «*. ikI^ 
Itt IM«i «Ulivi *i«4 «pgtfluMitl 


COn< wdtn md *d«t4K COR 
Noi tuia •»><»> (H09UC110 bvy- 11* (hi *d«»>t»l PtOlUKl S.MOOf 


. Sant»* te» Momidron i 

ioRwwi .viplitui li» a«<li 


Uh-i» «Ila l-*a« lialp 


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C.XXX a. Aitali <a«*«M • 

.«A.pui | .. ..pala.,. 



DlteclCD 

CD Rtcordino • Now Ai Easy 
as Ualng a Dlak Diival 


MaHmivnaai 



CD-ftvvMn inm 
CORwda. 
CDPWOOnd 
CO-RUlai CWnrmjMr 
CDRNtmMlt'» 
COPUfdiiD.ig.ms 
CO Pai n»da•* 1 OuPpod 
CO-P Sca—a UM.tar 


product overview 

Tou know how aity 4 n lo im Bai lo yn\ir hard *ik o* «Oppy d<%fc 
Now A<j»pia: «tfroductt OmlCO. ih* to*ww» ihu «Ati your CO 
rat oidi* li a.i» lo mio «i ■ dnk Orar* Vou ton drag and drop Un 
ianimi Din da ala Mai. and ( ralla nrw diraclonai ngM on *oui COR 
dur You <in ««an «ava Bai (Wtlly bom yoot woid |»oc*tl«g 
ioRwi>a ipiaadthMt. or olhtf application d*tclly lo CO-R 

Tht Faat (and Chaapeat) Way lo Stora Your Data File* 

O-iclCO loftwifi bom Adipi oc #Ho»i *o«i lo copy yo* din lo CO Ini 
liflar Ihin copy mg Iha lima Bai lo floppy dnk or otha» * lunga divicai 


W4h DaaclCO jwi i an im juv» dall lo mai pan ina CD-R 

md CD-RW madri 


MMa*)tfl 

V««0<M1 


Copy Hundrads of Files - or Just Ont 


DaatICD» ao» Wtialhar your. copymg you» anWf h»*d duk. or |u»t ona Ma. Dirteli;0 

malia» you» job tana» OotClCO lOflwar. lattai idnntiga ol youl CO 
iKtfdtt'i abtiily lo «mia »m.li pattali ut data lo ih* CO lo» liu 
uruRtamjpttd dna «ow and optimum usa o» **c «para 


Tht Partaci Dtaktop StoraQt Otvlct 


W4h Ibi a>ar rncftiting damami (or rloragi »pace. causati by manna 
Mainai downloidi. boma pubUihing and mgltmad»! ippltcalion» a CO 
R dina mi li DvtCtCD bicomai iha paiHtl daikloe iloraga dm«ci 

1 ... . 


R...« 06TOI9» 


D: Quale è il mi¬ 
glior tipo di media 
da utilizzare? E' ve¬ 
ro che i CDE oro so¬ 
no migliori di quelli 
argentei e blu-ver¬ 
dastri? 

R: E' questa una 
delle leggende me¬ 
tropolitane più diffu¬ 
se nel campo della 
masterizzazione, la ri¬ 
sposta è no! Punto e 
basta! La qualità e 
l'affidabilità non ha 
niente a che vedere 
con il colore del CD, 
colore che è dovuto 
solo al pigmento usa¬ 
to nell'impasto. 
Ovviamente ben al¬ 
tro peso e differenza 
la fa la marca del pro¬ 
duttore. 

D: Come posso 
creare i miei CD au¬ 
dio? 

R: fatti salvo tutti ì 
discorsi sul rispetto 
del copyright, occor¬ 
re disporre di un 
software che con¬ 
senta questa opera¬ 
zione. Ambedue i 
pacchetti già nomina¬ 
ti consentono questa 
possibilità, con la dif¬ 
ferenza che Easy CD 
Creator permette dì 
selezionare brani pro¬ 
venienti da dischi di¬ 
versi che verranno in¬ 
seriti in una compila¬ 
tion virtuale, poi scrit¬ 
ta sul disco. 

Nero ha dalla sua, 
invece, una più age¬ 
vole tecnica di ge¬ 
stione dei pezzi, che 
potranno essere tra¬ 
scinati direttamente 
dal disco sorgente. 
Occorre inoltre tene¬ 
re da conto che, du¬ 
rante la copiatura, il 
prodotto finale subirà 
una lieve caduta di 
qualità rispetto all'ori¬ 
ginale, per cui è sem¬ 
pre preferibile partire 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


145 














































dal CD nuovo di fabbrica per recuperare 
/ brani destinati a copiatura 
Ovviamente ambedue i pacchetti per¬ 
mettono di fare un backup completo del 
disco sorgente (in gergo questa opera¬ 
zione viene detta imaging) 

D: Cosa è una gestione in multi- 
sessione? 

R Si tratta di una seduta di backup 
per così dire parziale, in cui verranno co¬ 
piati solo alcuni file, lasciando, per cosi 
dire, il CD ricevente "aperto " a ricevere 
altri dati in una seduta successiva. Si 
tratta di una tecnica molto diffusa, che 
permette di risparmiare media e tempo 


riempiendo, mano a mano, il disco di 
destinazione fino a che non sarà pieno, 
o fino a che si deciderà di "finalizzare " 
e chiudere lo stesso impedendo ulterio¬ 
ri scritture su di esso. 

Una via di mezzo è rappresentata 
dalla copia diretta del CD lasciando 
aperta la sessione. 

Immaginiamo di dover fare il backup, 
ad esempio, di un nostro vecchio archi¬ 
vio dati su un nuovo disco; copieremo 
l'intero contenuto, lasciando la seduta 
aperta per nuove aggiunte. Infine l'altra 
estremità del processo è la copiatura 
"Disk-at-once ", che scrive l'inero CD in 
un singolo passaggio, tecnica molto 


usata quando si duplicano CD originali. 
Il vantaggio di questa procedura rispet¬ 
to alle precedenti e che viene davvero 
effettuato un clone settore per settore, 
ma esiste il pericolo che, se la copiatura 
viene interrotta, ad esempio da una ca¬ 
duta di tensione, il disco destinazione 
sarà inutilizzabile. 

D: Come creare CD da 80 minuti? 

R: I dischi da ottanta minuti utilizzano 
una spirale più sottile per immagazzina¬ 
re la sequenza di dati I CD destinati 
all'uso sono di qualità superiore rispetto 
a quelli da 74 m, ma la copiatura avrà 
luogo e sarà affidabile solo se il burner 


r ---___________-----i 


Uno sguardo ai prodotti 



Spazio ce n'è poco, su questo numero affollato, per dedicarci ad 
una rassegna puntuale del software destinato allo scopo. Meglio 
impegnare, quindi, questa pagina per indicare solo quello che il 
mercato mette attualmente a disposizione al livello migliore 

Nero, forse il pacchetto piu noto in questo campo 
Hhttp.//www.nero,comi è da poco disponibile in versione 5 0 (se 
ne può scaricare una versione demo, funzionale per 30 giorni) Ne 
pubblicheremo presto una prova completa Notevoli le migliorie of¬ 
ferte, come copiatura multipla, se. ad esempio, si dispone di un 
doppio driver, e il completo supporto di Super Voiedo CD (SVCD è 
un'estensione dello standard VCD che usa un algoritmo di com¬ 
pressione MPEG-2. con rapporto di codifica variabile e un bit-rate 
doppio rispetto alla vecchia VCD II risultato è un'immagine di mi¬ 
gliore qualità, a scapito, comunque, di una minore durata della regi¬ 
strazione) Al massimo della qualità, un SCVD registra fino a 35 mi¬ 
nuti di video, a fronte degli oltre settanta della vecchia forma di co¬ 
difica. 

Altra interessante caratteristica e la possibilità di registrare e ge¬ 
stire immagini singole e slideshow, aggiunte in una compilation 
CD. Sono stati migliorati i filtri di registrazione e trasferimento dei 
formati audio, ed è oggi possibile applicare questi stessi filtri in 
tempo reale al materiale di registrazione E' incluso un filtro ka¬ 
raoke, che elimina le tracce vocali dalla musica, e un filtro di Cross 

Fading, per sfuma¬ 
re una musica 
nell’altra. Sono 
adesso 
supportate 
le cosid¬ 
dette M3U 
playlist, 
compila¬ 
tion che 
contengo¬ 
no liste di 
file audio in 

formato ASCII Ancora, Nero gestisce 
direttamente database dei file maneggiati e. og¬ 
gi. permette la manipolazione e la copiatura di file 
VQ. come pure quella di CD-Extra e CD Multisessione. 

Altrettanto valido, dotato di una interfaccia meno complicata, 
ma non per questo meno efficie nte, è Easy CD Creator, di 
Adaptec, |http.//www adaptec comi leggermente piu costoso di 
Nero, e che dovrebbe essere aggiornato a breve. Meno potente, 
ma adatto per chi non desidera ambienti di gestione complessi, e 
CDRWin, di Golden Hawk Technology, http.//www 
goldenhawk.com/, giunto alla versione 3.8 e . sovente, inserito co¬ 


me bundle in numerosi driver. Se ne può scaricare una versione 
demo, completamente funzionale, ma che permette solo velocita 
di scrittura di 1 X. 




b 


146 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















































s adaptec 

t»«ll(«» 



Toast™ 4 Deluxe 

lo. MKfiloOl 

CD R.cordlng Made Easy 



produci OverView 


Save on a bundle! 


UPMMI|4MNN»t| 

OlUlMMp^l 

hKrmiiwtpei* 



E«y CD Creator 4 Datura goal way bayor.d Ih* tcdlwata inai coma 
•Ah i<xp CD Recorder, and *• aarhet date» a adteom Now 4» amar 
Ih*» avar lo creata murre, pholo. «ideo. ar>d data CD» Acca»» mui* on 
Iha Marnai fra lune your multe tiacki EtM and anhanca pholoi and 
"1*04 «Uh a t-o » touch Sa" and th»e data w4h cnnAdance And. CD 
Orarlaa naw anrmaiad charatlar. tale» you through Ih» ilapi crf 
creaitng yovr CDl 

E 441*7 croata data audio and miAlmwdia CO* 0" yWA PC 

Download Internai multe aichrdmg MP3 Ireek». and record IO your 
«•* CO* 

. 0 Kk Up aratori «ri Mai mcO a* iptaadaheali and Inane tal data 

Male your min CD Mah, co"»» and atterii 

Creato CirMom mute CD* lo play ai any standard t D H*l" «* 
computar COROM dmra 

-4 Sand ndari po«lca>di. »har» photO albumi an CD» Ihel play on any 
PC • no apectai «odwar» raguaad 

Prie Ing 4 Avallablllty 

Suggatlad rat ad pnra ai III# US/C enada il VH "III « $.T) mad in raliala 
Clic k tuia ter datarti 


Eaay CO Creai* 4 m 
•PC Dal»gtrlialai otEMvCDCraatoraom IMMolWt 


r MPKMCI.’«) 


r..^ 1 » 1 ! ..^r.a.»... | ..* | „»..».,. 


GOLOCN Hawk TECHMQLOOV 

C» Nccordlng Software 


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Ow M*>»»i» «"MMHard0*0r*ronanf ■ nr tuicuMt *•(<-almartrarar*HO«Mmaitwmu aa 
ra»«**"a• aaaarM*«Hawaa» •*<or*'«»Mmi» <"•<*"<• te»"*** tea iMilCOte)* 

■wnanr mr»ewwisa*»Mi nMia*n«-"iii«-irai 

•v» ■•» aa a*<awrcon »«*••<• i-mms r.tvy»*• » *" lIM w'aarvarr ia*', -a ma»" 
W hii*.«t.wii»«»vrr »iMntvrmui*<iaM<»e«a MiuamgOarman.<•* t-atiM 
rrara».Ben Uvarw *>nlMu a" *au»tariani» riart «nanna**mar«rtvnm araaamn«M»IMuna»» 


•ma» AprH 3.2000 Vg Ulttl -M* liPWfflflMtrt «— 

*««*•"*>•» J >»XI Vfty> rami te ai ntn iflai 



» "V Ha" an «alai •"*•. Ne ara»*» 'lu titi 


laaaa n warrur Maini 


CDNVYhar» Ma* 

CO» «da. 

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CCkN Uiar Communi» 
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CO-R Madia Oaigan» 
CO Rai ornar* 4 Suppuri 
CON Su*h»a»a updataa 

Mactrooin 

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1-roeKitl <*"i>raw 
Datai*»*! 
Prumptuporada 
roaiiragi 
AW4I0» A Narlawa 
Tuaii >4» toma 



IM4 July 2nd. gal Toail bundled "Ut I ol 4 al ou» awa»uma SCSI cardi 
ter a tpecul pt«a Chooia trom * bundla "ih Ih* mi perni" SCSi 
C ard .'<•» Ih# popolar PowatOoma-t J910u. Ih» "ty high «paad 
PowatDomam 29IG0r>. or ter PowarOooka "ili Card Dui Unta n Un 
PowarDomatn SlrmSCSl 1480 


Too*l 4.0 Docs II agtilnfJ! 

Adapiaci Toail 4 0 daini a «rat ralad ’SPlFFr* by 
Mac Addici 

ai Mar Adite i tound Ih* abrMy io lum 
MPJ Hat roto au*o CO Mai *> a itngla itap an 
anfratti" adtM—i Alio maMionad waa lite e aie 
*rth wtuch «Nane ad tealiaa» inach ai taro larigth 
Igapi t*r«**n irack» ara addad and teralchai and 
|pop4 *om «myl and cataau* racordmg» c an b* 


Taaal'» 4 Dalui» opam a *w»d oI poitiMmat lai bayond Ih* latwar» 
Ihal rama *ah ynut CO-Racndar Creala CO* bom any mimi unar*- 
axhrdatg IPi, caitaiiai. CO». M"MP3 Irarki kom ih» Internet 
Organix» muatmad»» tea» ih* way you «ara -oh PholoRalay'" Ctm 
tea* control mi d-»c m»il»nng wdh Pnc-Al-Onca And wtnm 4 cornai 
la backarg up anportanl Ma». Ihata » nnUang ballar Ihan a "tually 
antattnrr Itela CD 

Eaidy naala dal*, audm. mulli ma** ur tubral < 0» nn yenn 
U«.M0»M> 

' Record rnuarc kom any analog »ourc»_lP» i ••iettai e*en Ina 
mirati Mh CO Spm Doclor 

Arcai*, purchata. ami rtownlnad mu»rr bt-t» populei walraita» 
awhrtnfMPlIrafka 

• C"pania tori and backup importanl mulimadia Mai "Ih 

PhotoRetay 

• Daitpn and pnnt you» ewn CD lattai», r mar» and matrl* 

Toa»l iuppou* *.*SB. CE and SCSI CORacordar» and mud^a CD 
fermali 

Pricing & AvaJlablltty 

Suppaiiad ralad pnt# t. W Cttcb here ter daini» 

OorwrfNMW Pan Numlur «S7B201 7m 


in nostro possesso sarà di 
buona qualità, con una mecca¬ 
nica del laser affidabile e preci¬ 
sa. I software moderni sono 
capaci dì riconoscere immedia¬ 
tamente i dischi sorgente di 
questo tipo e, nei limiti del 
possibile, tentano di copiare 
forzando il burner. Inoltre, di 
solito, é possibile eseguire una 
simulazione di scrittura, per cui 
il CD destinazione non verrà 
rovinato se questa dovesse 
fallire. 

D: Il mio CD, in maniera 
erratica, interrompe la sua 
operazione di scrittura e mo¬ 
stra un messaggio di "cache 


underrun". Cosa 
succede? 

R: E' importante, 
anzi fondamentale, 
avere la periferica del 
CDR installata su un 
canale del tutto diver¬ 
so da quello che ge¬ 
stisce il o i dischi rigi¬ 
di. Il flusso dei dati dì 
questi è molto più ra¬ 
pido di quello relativo 
al CD-RW e questo 
crea, inevitabilmente 
conflitti nella gestio¬ 
ne dell'area di imma¬ 
gazzinamento dei da¬ 
ti. Questo è ancora 
più vero se la periferi¬ 
ca è una IDE. 

Le cose vanno de¬ 
cisamente meglio se 
il DC-RW è uno SCSI, 
a motivo della più 
ampia banda di tra¬ 
sferimento maneg¬ 
giata da questo tipo 
di collegamento, que¬ 
sto porta inoltre offre 
minori errori durante 
la fase di scrittura. 
Inoltre, in caso di 
scrittura dì CD desti¬ 
nati a diversi sistemi 
operativi, l'uso dello 
SCSI è essenziale. 
Uno dei problemi più 
comuni, associati con 
il processo di brucia¬ 
tura dei CD deriva poi 
dalla lunghezza dei 
cavi dì collegamento, 
che va accuratamen¬ 
te prevista Imolti er¬ 
rori durante la scrittu¬ 
ra, o addirittura la non 
ricognizione della pe¬ 
riferica, possono essere dovuti a questo 
motivo). 


Q Eg] 

I .- 1 .. 


Conclusioni. 


Le quattro pagine assegnate a que¬ 
sta rubrica in questo numero sono rapi¬ 
damente finite. Ma non disperiamo! 
Riparleremo presto dei pacchetti nomi¬ 
nati, non foss'altro per evidenziare, sul 
campo, le nuove caratteristiche. Nel 
frattempo, usiamo il nostro masterizza- 
tore con giudizio. 

Rubare è una brutta cosa e non ci si 
può giustificare dicendo che lo si fa per 
combattere gli alti prezzi imposti dai 
produttori. A presto! 

«e 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


147 



























fi- \ r /P^ 


* 


Video Online e Offline: 

dal video sul Web ai filmati 
e agli slideshow offline in fullscreen via browser 

Mentre nello “speciale” dedicato alla masterizzazione si affrontano gli argomenti legati 
alla realizzazione dei VideoCD, sempre rivolto all’uso creativo dei media, Computer & 

Video prova ad organizzare un piccolo laboratorio per lo streaming. 

Ovvero, oltre a poterli incidere su CD, i nostri filmati possono anche finire sulle pagine 
Web oppure, allegandone il file ad un messaggio, viaggiare per posta elettronica fino alla 

casella di un generico corrispondente. 

di Bruno Rosali 



Com'è facile dedurre, gli ambiti pro¬ 
duttivi sono abbastanza vari. Si va dal 
puro diletto vacanziero - 
spedire per posta elettro¬ 
nica le scene più belle del 
nostro Tour delle Piramidi 
a parenti ed amici lontani - 
ad una vera esposizione 
telematica On The Web 
Ad esempio, la messa a 
punto di un sito pubblici¬ 
tario, un archivio in linea 
oppure un vero e proprio 
training aziendale via In¬ 
tranet. 

Di conseguenza a ciò, 
in questo articolo cerche¬ 
remo di vedere come e 
con quali criteri qualitativi 
possiamo realizzare lo 
"streaming", che poi non 
è nulla di eccezionale, né 
tanto meno di fantomati¬ 
co. In parole semplici si 
tratta di un particolare tipo 
di compressione - tra l'al¬ 
tro imposta a fattori piut¬ 
tosto elevati, in modo che la richiesta 
della banda passante sia prossima a 
quella permessaci dalle connessioni 
analogiche - per mezzo della quale la 


riproduzione dei filmati in linea comin¬ 
cia ad essere svolta mano a mano che 


sul Client cominciano ad arrivare le 
informazioni relative. Lo streaming 
quindi non aspetta il completamento 
del download del file. In linea tutto ciò 


è un vantaggio non indifferente e, in 
sede di compressione, quello che 
dobbiamo fare - relativa¬ 
mente al software utilizza¬ 
to - è solo cliccare su un 
determinato bottone e 
scegliere dei parametri 
qualitativi che più avanti 
vedremo. 

Muovendoci subito nel 
pratico, utilizzeremo que¬ 
ste pagine per mettere alla 
prova un sistema "all-in- 
one" hardware e software 
come il Dazzle* Digital Vi¬ 
deo Photo Maker, che ab¬ 
biamo deciso di utilizzare 
per questa prova e che, vi¬ 
sti i risultati, ci sentiamo di 
consigliare a tutti coloro i 
quali, trovandosi nella ne¬ 
cessità di acquisire e fare 
streaming, ancora non di¬ 
spongano di una base 
hardware e software de¬ 
dicata. 

Di rimando, per chi già 
dispone di una base d'acquisizione e 
cerca eventualmente solo il software 
di codifica - o ancora meglio moduli 
plugin con i quali estendere il proprio 


Dazzle 


Digital Plinto Maker 


Dazzle SS 

Digital Photo Maker 


Internet Edition 


m g* y 


II pannello iniziale dell inrerlaccia di lavoro del software Dazzle 


148 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






toifirfHi 1 fr- V/ftiftfl 


sistema di editing verso lo streaming - 
consigliamo la lettura dell'articolo "Il 
video sul Web" che appare aH'interno 
dello "speciale" dedicato alla maste¬ 
rizzazione dei VideoCD. In quest'altro 
articolo, comprensivo dell'argomenta¬ 
zione più tecnica legata ai criteri di 
streaming (che il Dazzle* esplica al 
contrario automaticamente), sarà dato 
spazio alla presentazione di quattro 
applicativi dedicati, nonché di sicuro 
interesse, come sono i Microsoft Me¬ 
dia Tools 4.1 e l'accoppiata Reai 
Networks del Reai Producer 8.0 ver¬ 
sione beta e del Reai SlideShow free 
edition. 

Tornando a noi, ovvero a tutti colo¬ 
ro i quali possano essere interessati a 
una base d'acquisizione semplice, 
dall'utilizzo immediato e dal costo 
contenuto, procediamo alla prova pra¬ 
tica del citato Dazzle* Digital Video 
Photo Maker 

Di tale package - per la cui presen¬ 
tazione vi rimandiamo al numero scor¬ 
so di MCmicrocomputer - va subito 
sottolineato che si tratta di un prodot¬ 
to distribuito da Fast Multimedia tra¬ 
mite la sua sussidiaria Rekeo e che è 
promosso, con un buono sconto di 
50mila lire, proprio da Mcmicrocom- 
puter, in collaborazione con le catene 
informatiche di Computer Discount, 
Compy e Amico. 

A parte questi motivi di convenien¬ 
za - che pure contano - proponiamo il 
Dazzle* soprattutto per la sua predi¬ 
sposizione progettuale ad acquisire vi¬ 
deo nella misura standard dello strea¬ 
ming via Web (niente di più di un 
semplice equilibrio trovato intorno ai 
177x144 pixel in PAL) e alle sezioni di 
editing, streaming, pubblicazione sul 
Web, con l'incorporamento del player 
d’esecuzione in una pagina HTML 
creata automaticamente dal software 
e di distribuzione via posta elettronica, 
con l'attachment ad un messaggio di 
posta del nostro Client, che il software 
è in grado di realizzare con ottimo au¬ 
tomatismo. 

Tra le peculiarità d'acquisizione, le 
caratteristiche di montaggio e le scel¬ 
te del tipo di codifica - MPEG oppure 
lo streaming in RealVideo - il Dazzle* 
Digital Video Photo Maker rappresen¬ 
ta un'ottima scelta. Senza trascurare 
altre combinazioni possibili - ripetia¬ 
mo: al riguardo si legga l'articolo "Il 
Video sul Web", inserito nello "spe¬ 
ciale" dedicato alla masterizzazione 
dei VideoCD - ci sembra interessante 
procedere ad una vera e propria prova 
pratica utilizzando le capacità hardwa¬ 
re e gli automatismi software di cui il 


II Dazile’ mentre vi¬ 
sualizza in tempo reale 
ri segnale proveniente 
dal camcorder connes¬ 
so al suo ingresso. 
Quando vedremo so¬ 
praggiungere la scena 
che c'interessa , un 
click sul bottone di re¬ 
gistrazione e il file 
MPEG comtncerà ad 
essere realizzato in 
tempo reale in una zo¬ 
na cache dedicata 




|vHfco/audK»/fnpeg 


V!iiomaro2 mpg 
v (tornar*. 3 mp-j 
k!tuicok>1 rreg 
y ioynanol mpg 


|My Web Page 


Una volta acquisiti tutti i filmati che ci necessita¬ 
no sul pannello principale del software Dazzle '. 
ecco visualizzarsi l'insieme delle clip acquisite. 


prodotto in questione dispone, per 
realizzare e ottimizzare pagine Web e 
video e-mail, nonché le operazioni di 
upload verso il server e l'ovvia con¬ 
nessione alla rete per l’invio della po¬ 
sta. Cliccando su dei semplici bottoni, 
vedremo che sarà possibile realizzare 
tutto ciò con rapidità e semplicità. 

Fase di acquisizione 
e codifica in MPEG 

Nulla di più facile Dopo aver colle¬ 
gato il Dazzle* a una delle porte USB 
e l'uscita video del camcorder (o del 
VCR) all'ingresso composito o Super- 
Video dell'apparecchio stesso, dal 
pannello principale del software di 
controllo sarà possibile sia vedere lo 
scorrere delle immagini provenienti 
dalla periferica video connessa che, 



cliccando sul bot¬ 
tone rosso presen¬ 
te sulla barra dei 
controlli remoti 
(subito sotto il di- 


Alle informazioni me¬ 
diali di ciascuna clip 
realizzata è possibile 
aggiungerne altre, co¬ 
me ad esempio il nome 
da far visualizzare sulla 
pagina ed una breve 
descrizione più o meno 
didascalica che accom¬ 
pagni la miniatura lun 
fotogramma bloccatol 
di ogni filmato Tutto 
per rendere più rifinita 
ed elegante la pagina 
WebI 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


149 























feinfTfflr fr 


splay), procedere alla registrazione. 
Questa sarà immediatamente fatta in 
formato MPEG, ovvero acquisendo 
già in modalità compressa. In tal mo¬ 
do avremo subito a disposizione il no¬ 
stro file .mpg nel taglio video (quadro 
da 177x144 e numero dei fotogrammi 
al secondo pari a 25) per il quale l'ap¬ 
parecchio è tarato. Senza sorprese e 
senza la benché minima fatica. Come 
fase preliminare a disposizione il 
Dazzle garantisce la presenza di un 
equalizzatore, con il quale è possibile 
correggere cromatismo, luminosità e 
contrasto del segnale posto in ingres¬ 
so. Come fase finale, ovvero ad acqui¬ 
sizione avvenuta, lo stesso ci rende 
l'opportunità di definire delle sequen¬ 
ze - una piccola fase di editing con 



GITE ARCHEOLOGICHE 


mM 

. _ 

=? H 

Ha 


gru 


Ecco finalmente la pa¬ 
gina Web realizzata au¬ 
tomaticamente dal 
software Dazzle * Non 
è il massimo, ma con 
pochi ritocchi personali 
possiamo farla arrivare 
persino a luccicare I 



Quarti! scena: il Foro Romano 



Dopo aver settato la 
modalità d'incorpora- 
mento del player di ri¬ 
produzione, ecco che la 
pagina dedicata, e sem¬ 
pre auto-prodotta dal 
software Dazzle'. si 
rende alla vista . Un clic 
e il file mpg relativo 
comincia a scorrere nel 
browser. 


Fot® Romina Hnoranea iufl» Butti» 




punti di partenza e 
di chiusura del bra¬ 
no acquisito da 
svolgersi utilizzan¬ 
do i bottoni sotto¬ 
stanti a quelli del 
controllo remoto. 
Una volta ottimiz¬ 
zati i file, in modo 
che rimangano so¬ 
lo le scene pulite 
del filmato acquisi¬ 
to, altre possibilità 
sono a nostra di¬ 
sposizione. Possi¬ 
bilità che sono poi 
quelle della pubbli¬ 
cazione e distribu- 


r* 

-4 


% » 


Il Dazzle * non si limi¬ 
la solo a creare pagi¬ 
ne Web, ma anche 
attachment automati¬ 
ci e, tramite il carica¬ 
mento del Client di 
posta, a spedirli dove 
noi vogliamo. 


B- ? I II 

u-* 1»*» M 


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dii. |— 
me. | 





-arra at. 


» / # A. 


■ « • ■ j 


Caro amico tl *c rivo... 
cosi mi dlttraqgo mi po'. 


f «letama lu «al li 


I filmali della no«tra rvcmite gita anhnulmjli a 


.. li ipndiun par po«la alattrimira 


zione per le quali 

stiamo in effetti realizzando questa 

prova. 

Nel nostro caso, dal punto di vista 
pratico, abbiamo intenzione di creare 
una pagina dedicata alle visite archeo¬ 


logiche, delle quali dobbiamo acquisi¬ 
re 5-6 filmati. 

Detto fatto, individuate le scene sul 
display - che visualizza in tempo reale 
il segnale proveniente dal camcorder 


attestato al Dazzle* - abbiamo sempli¬ 
cemente aspettato che, sul display 
stesso, apparisse l'inizio della singola 
scena interessata e quindi fatto click 
sul bottone della registrazione. Al re¬ 
sto, per ogni singola scena un click 
soltanto, ci hanno pensato ('hardware 
e il software del sistema Dazzle* per 
mezzo dei rispettivi automatismi. 

Per ogni singola scena, quando nel 
display vedevamo che la parte della ri¬ 
presa che c'interessava stava termi¬ 
nando, ci siamo preparati a cliccare 
sul bottone di stop con il quale, fer¬ 
mata la registrazione, il Dazzle* ha av¬ 
viato la procedura successiva: la rea¬ 
lizzazione effettiva del file .mpg relati¬ 
vo alla scena che stavamo registran¬ 
do. Ciò è avvenuto travasando dalla 
cache (che il software crea al momen¬ 
to dell'acquisizione) alla directory che 
per default il software assegna. Fatto 
ciò, il file mpg è pronto. Tutto sempli¬ 
ce ed immediato. Anche la fase 
dell'eventuale editing, che per mezzo 
dei marcatori In/Out ci ha permesso di 
tagliare via i frame indesiderati e con¬ 
servare quindi solo quelli che, della 
scena, ci interessavano. A sorprender¬ 
ci positivamente è stata in particolare 
la rapidità con la quale è avvenuta la 
codifica in MPEG. Pensando che tutto 
ciò s'è generato in tempo reale da 
uno scatolotto più piccolo di un pac¬ 
chetto di sigarette, la cosa ci ha fatto 
esclamare ammirati. 

Ok, adesso abbiamo tutti i file delle 
scene che ci interessava acquisire e, 
già così, potremmo inserirli sul Web. 
Ma il Dazzle* ci offre altre tre, interes¬ 
santissime opportunità: 

• passare dal formato MPEG, con il 
quale abbiamo appena acquisito tutti i 
filmati, allo streaming in formato (pro- 


150 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















































Eccoci pronti per inseri¬ 
re le coordinate FTP 
del server del nostro 
provider Da inserire in 
maniera precisa sarà 
anche la denominazio¬ 
ne della directory a noi 
assegnata e nella quale 
andremo a scaricare 
tutu i file che abbiamo 
prodotto per il nostro 
sito. 




Streaming by Reai Networks: ecco il piano di lavoro del Reai SlideShow. Con la lista delle immagini e le 
posizioni del sino audio, nonché le singole durate in schermo di ogni immagine 


prietario) RealMedia; 

• realizzare automaticamente delle 
pagine HTML di consultazione a parti¬ 
re dalle quali, per mezzo di clip di ri¬ 
chiamo (miniature del 1° fotogramma 
di ogni scena disponibile, tra l'altro pu¬ 
re brevemente commentate), sarà 
possibile portarsi sulla pagina di ripro¬ 
duzione che incorpora il filmato e il 
plugin del riproduttore multimediale; 

• caricamento del Client di posta elet¬ 
tronica in nostro possesso, attach- 
ment automatico dei filmati e attiva¬ 
zione della connessione ad Internet 
automatica: a noi basterà solo scrivere 
l'indirizzo del ricevente e quindi ag¬ 
giungere un breve testo a commento. 

Più facile a farsi che a dirsi, ora che 
disponiamo dei nostri filmati proviamo 
ad attivare le tre differenti procedure 
di pubblicazione e distribuzione. 

Pubblicazione 

automatica 

Per pubblicare sul Web il software 
del Dazzte ' dispone del modulo Publì- 
sh, attraverso il quale è possìbile rea¬ 
lizzare pagine in HTML ed inserire al 
loro interno uno o più eventi strea¬ 
ming. 

Oltre a questo primo livello di auto¬ 
mazione - che sarà sicuramente ap¬ 
prezzato da tutti ì neofiti del webma- 
stering - il Publish, cosi come lascia in¬ 
tuire il nome, offre un secondo livello 
di automazione con il quale la pagina 
appena realizzata e tutti i file ad essa 
linkatì possono essere caricati in 
upload nella partizione che il server del 
nostro provider ci ha assegnato al mo¬ 
mento della registrazione del nostro 
spazio Web. Caricando tali file a partire 
da questa partizione, al primo refresh 
della nostra Home Page, potremmo fi¬ 
nalmente vedere "On The Web" pagi¬ 
ne e filmati da noi realizzati. Cosa si¬ 
gnifica e come si fa Tupload? 

Semplice. Fare upload significa im¬ 
magazzinare sul server di rete tutti ì fi¬ 
le che necessitano per far visualizzare 
le informazioni che desideriamo far 
vedere in linea. Ciò è esattamente il 
contrario dì quando, dal Web, proce¬ 
diamo a scaricare, ovvero quando av¬ 
viamo procedure di download. 

Come si immagazzinano i file sul 
server dì rete? A fare upload ci pen¬ 
serà il modulo di pubblicazione del 
software del Dazzte'. Quello che noi 
dovremo fare, una volta per tutte, sarà 


inserire nel pannello di settaggio rela¬ 
tivo le coordinate del server. Al mo¬ 
mento della registrazione in linea, 
ogni provider fa visualizzare una pagi¬ 
na dì riepìlogo (oppure ce la invia per 
posta elettronica) nella quale, oltre al¬ 
le coordinate relative alla denomina¬ 
zione dell'account assegnato, l'URL 
della nostra Home Page, l'indirizzo del 
server di posta, ecc., ci vengono forni¬ 
te anche quelle che riguardano appun¬ 
to le operazioni di upload. Tali coordi¬ 
nate sono specifiche verso l'indirizza¬ 
mento FTP del server. 

Ma procediamo finalmente nel pra¬ 
tico, cominciando a realizzare la lista 
dei filmati che dovranno essere visibili 
in linea. Per fare ciò, come accennato 
più sopra, intendiamo realizzare una 
pagina sulla quale appariranno i titoli e 
i link relativi a ciascun file. I pannelli di 
settaggio che si aprono, a partire dal 
pannello principale del software del 
Dazzle*. dopo aver cliccato sul botto¬ 
ne Publish, ci offrono queste ed altre 
opzioni. 

Al primo click su Publish si apre in 
schermo il pannello denominato Web 


1*4 


Page Creator sul quale è possibile far 
visualizzare e quindi spuntare tutti i fi¬ 
le (.mpg come .rma) che vogliamo in¬ 
serire sulla pagina e quindi digitare il 
titolo da dare alla pagina stessa (Web 
Page Title) nonché le note di piè pagi¬ 
na (Web Page Footnotes). 

Fatto ciò, se vogliamo, possiamo 
aggiungere ulteriori controlli, cliccan- 
do sul bottone Settings, e cosi portar¬ 
ci su un secondo pannello denomina¬ 
to File Info Panel. Su questo, a secon¬ 
da del file che è stato selezionato sul 
pannello precedente, appariranno: 

• il percorso della directory dov'è im¬ 
magazzinato 

• il nome del file e le eventuali note 
esplicative che abbiamo aggiunto al 
momento dell'acquisizione e dell'inse¬ 
rimento nel Media Manager. Si tratta, 
a tutti gli effetti, di un piccolo ma fun¬ 
zionale Thumbnail. 

Il nome di ciascun file - per default 
viene assegnato quello dato all'atto 
della compressione e quindi compren¬ 
sivo della desinenza del formato: foro- 
romanol.mpg, per esempio - può es¬ 
sere modificato digitando nel campo 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


151 


























Il salvataggio finale del¬ 
lo slideshow ci consen¬ 
te la realizzazione auto¬ 
matica di un file HTML 
di presentazione, dal 
quale è possibile clicca¬ 
re per lanciare la ripro¬ 
duzione tramite il Real- 
Player del file rma pro¬ 
dotto. La tecnologia che 
c'è sotto lo slideshow è 
lo standard SMIL 


infine, la possibilità di scegliere il tipo 
di impaginazione (a sinistra, oppure 
centrata), un eventuale sfondo grafico 
e quindi l'uso di una o più colonne. 

Effettuati anche questi settaggi e 
tornati al pannello principale Web Pa¬ 
ge Creator, possiamo scegliere la vi¬ 
sualizzazione di un'anteprima della pa¬ 
gina appena organizzata e quindi, se 
questa ci soddisfa, procedere alla sua 
compilazione premendo il bottone 
Create. 

Ora che la pagina è pronta, che i 
link sono tutti indirizzati verso i relativi 
file video e che descrizioni e impagi- 
nazione corrispondono ai nostri desi¬ 
deri, non ci resta che procedere alla 
pubblicazione effettiva, dall'hard disk 
del nostro PC alla partizione sul server 
di rete di tutti i file realizzati. 


Lo stesso slideshow vi¬ 
sto in modalità "scher¬ 
mo doppio" Tramite il 
pul/down è anche pos¬ 
sibile visualizzare a tut¬ 
to schermo On The 
Web. vedere immagini 
del genere e sentire un 
bel commento sincro¬ 
nizzato, farà sicuramen¬ 
te un bell'ellettol 



"Thumbnail Title" un titolo più espli¬ 
cativo. Ad esempio: Passeggiata lun¬ 
go la Via Sacra. 

Il campo sottostante, Thumbnail 
Notes, può essere a sua volta sfrutta¬ 
to per digitare la descrizione del con¬ 
tenuto della scena relativa alla pas¬ 
seggiata lungo la via sacra. La deno¬ 
minazione del file e la sua descrizione 
scenica appariranno - con caratteri di 
taglio diverso - sulla pagina Web in via 
di realizzazione. La scritta "Passeggia¬ 
ta lungo la Via Sacra" sarà chiaramen¬ 
te linkata alla parte del file reale (foro¬ 
romano 1. Mpg) e al click su di essa si 
potrà avviare la riproduzione. Sempli¬ 
ce ed elegante. 

Ma sul pannello File Info, oltre alla 
lista di tali parametri, c'è una seconda 
linguetta, denominata "Preferences", 


cliccando sulla quale è possibile entra¬ 
re in una sezione contenente ulteriori 
settaggi. Tra questi troviamo quello 
relativo al limite massimo da assegna¬ 
re al "size" in kbyte della pagina. Al ri¬ 
guardo sì sappia che minore sarà il si¬ 
ze - per default viene stabilito pari a 
2k, forse un po' pochino... - e più rapi¬ 
do sarà il caricamento in linea. 

Il secondo settaggio è quello più 
importante della modalità di riprodu¬ 
zione, con la scelta di incorporare il 
player (embedded player) nella pagina 
oppure farlo apparire (pop-up) solo al 
click sul link del file. 

La prima opzione è senz'altro quella 
esteticamente più gradevole, anche 
se piu costosa in fatto di controlli e 
quindi dei kbyte da assegnare alla pa¬ 
gina. Sempre sullo stesso pannello, 


Procedura di Upload 

Anche per svolgere questa funzio¬ 
ne basta un semplice click sul bottone 
Publish. Tra le due opzioni che appaio¬ 
no, invece di selezionare Create Web 
Page dovremo selezionare il comando 
Upload. Fatto ciò, sul pannello di sini¬ 
stra dell'interfaccia apparirà un pan¬ 
nello denominato "FTP Upload", all'in¬ 
terno del quale vedremo la clip di rife¬ 
rimento al file attualmente attivo, il ta¬ 
glio in byte del file HTML e quindi la 
scelta per il sito FTP verso cui linkarsi. 
Se non abbiamo ancora settato le 
coordinate del server del nostro provi¬ 
der, dovremo cliccare sul bottone Set- 
tings e, sul pannello che si aprirà sulla 
destra, provvedere ad inserirle. Le 
coordinate ci vengono assegnate al 
momento della registrazione del no¬ 
stro account. 

Ad esempio, Interfree, al termine 
della procedura di registrazione, visua¬ 
lizza una pagina di riepilogo. Su que¬ 
sta basta individuare il nostro account, 
l'indirizzo ftp del server (solitamente 
ftp.nomeprovider.it) e quindi la path 
della directory che ci è stata assegna¬ 
ta con l'account. Tali informazioni an¬ 
dranno ora digitate nel pannello dei 
settaggi del modulo di Upload Fatto 
ciò, tornati sul pannello FTP Upload, 
saremo pronti a connetterci con il ser¬ 
ver e a scaricare lì tutti i file che com¬ 
pongono il nostro lavoro. Anche qui è 
più facile a farsi che a dirsi, essendo 
la procedura del tutto automatica. 

Tutto fatto. Dall'acquisizione alla 
pubblicazione. Seguendo le immagini 
che corredano l’articolo, la facilità e 
l'immediatezza delle procedure auto- 


152 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





































matiche del Dazzle* non possono che 
dimostrarsi da sé. A completamento 
di tale sperimentazione, quanto fin qui 
descritto sarà chiaramente disponibile 
sul CD allegato alla rivista. I file com¬ 
pressi - solo quelli in .mpg, compatibili 
con tutte le versioni di player di cui il 
singolo lettore può disporre - e le pa¬ 
gine di prova. 

Ma è ovvio che lo streaming perso¬ 
nale non si ferma ad un pur ottimo si¬ 
stema come il Dazzle*... 

Dagli automatismi 
del Dazzle* 
alle soluzioni miste 

E' chiaro: il "piccolo" Dazzle* è una 
soluzione buona per soddisfare esi¬ 
genze squisitamente personali ma, se 
si hanno mire maggiori, va ovviamen¬ 
te alzato il tiro. Nello spirito di questo 
articolo comunque non possiamo non 
consigliarlo a tutti coloro i quali sono 
al momento sprovvisti sia di un siste¬ 
ma di acquisizione che di montaggio, 
streaming e pubblicazione sul Web. E 1 
facile da installare ed usare, nonché 
economico d'acquistare e infine com¬ 
pleto ed equilibrato nelle sue combi¬ 
nazioni hardware e software. 

Per risultati di qualità superiore può 
essere presa seriamente in considera¬ 
zione la versione superiore, il Dazzle* 
Digital Video. Questo sempre per par¬ 
lare di sistemi pronti, ovvero: proget¬ 
tati per renderci tutto l'occorrente - 
dall'acquisizione fino alla pubblicazio¬ 
ne - nel massimo possibile dell'auto¬ 
matismo. 

Ma è ovvio che a tutti coloro i quali 
dispongono già di una scheda di ac¬ 
quisizione ciò che necessita è solo il 
completamento del proprio sistema 
con la giusta componente software, 
sia questa un applicativo a sé stante, 
come pure un plugin da aggiungere al 
proprio editor video, che comunque 
usano e useranno per acquisire ed 
editare. 

Pensando che il caso personale di 
chi scrive possa essere facilmente ge¬ 
neralizzato, abbiamo allora provato 
due diversi sistemi hardware in com¬ 
binazione con varie soluzioni softwa¬ 
re. Nello specifico, come base di ac¬ 
quisizione abbiamo utilizzato sia una 
recente ATI All-ln-One - acceleratore 
grafico, sintonizzatore TV e scheda dì 
acquisizione allo stesso tempo - che 
una gloriosa, ma ancora perfettamen¬ 


II pannello di lavoro del 
Reai Producer 8.0 beta 
free. 



te funzionante, Vi- 
deoBlaster RT 300. 

Alla ricerca del 
software giusto ab¬ 
biamo allora reclu¬ 
tato una serie di 
applicativi arrivando 
a mettere insieme, 
tra nomi già noti e 
un paio di novità, la 
seguente lista: 


• Microsoft Me¬ 
dia Tools 4.1: i 

tool che Microsoft ha realizzato per 
acquisire, comprimere, pubblicare e 
distribuire i file mediali (audio/video, 
solo audio e solo video) verso il Web. 
Lo streaming in questo caso è svolto 
nel rispetto del protocollo .ASF che la 
stessa Microsoft promuove come pro¬ 
pria soluzione per la tecnologia strea¬ 
ming. 

• Microsoft On Demand Producer 

Modulo "stand-alone" per mezzo del 
quale, a partire da qualsiasi sistema 
hardware e software, è possìbile con¬ 
vertire tutti i file mediali prodotti 
nell'ASF standard. 

• Reai Networks Reai Producer 8,0 
beta free Reai Producer svolge con¬ 
cettualmente le stesse operazioni dei 
Media Tool di Microsoft, ma sfruttan¬ 
do la tecnologia RealMedia, sviluppata 
da Reai Networks concorrente a quel¬ 
la di Microsoft. Alternativa validissi¬ 
ma, lo streaming in formato RealMe- 
dia (RealAudio e RealVideo) è al mo¬ 
mento il più diffuso in rete. 

Dalla sua, quindi, oltre alla popolarità e 
alla massima compatibilità - Netscape 
distribuisce Navigator con l’installer di 
ReaIPlayer Plus incorporato! - c'è an¬ 
che una maggiore affidabilità dal pun¬ 
to di vista distributivo. 

Per mezzo del Reai Producer 8.0 beta 
- l'unica versione liberamente scarica¬ 
bile e utilizzabile - è possibile acquisi¬ 
re, comprimere in modalità streaming, 
pubblicare e distribuire sul Web, utiliz¬ 
zando dei preset qualitativi per mezzo 
dei quali I'utiIizzatore può scegliere 
grandezze del quadro, qualità del suo¬ 


no e larghezza di banda delle connes¬ 
sioni. 

• Reai Networks Reai SlideShow 
free edition Ad integrare il modulo 
Producer, Reai Networks ha sviluppa¬ 
to e promosso gratuitamente questo 
altro eccellente modulo di produzione, 
per mezzo del quale è possibile realiz¬ 
zare degli slideshow con audio sincro¬ 
nizzato ad immagini GIF e JPEG. Dallo 
sheet di lavoro dell'applicativo, oltre 
ad assegnare i tempi di durata in 
schermo di ogni singola immagine e i 
relativi sinc audio, è anche possìbile 
assegnare degli effetti di temporizza- 
zione. 

Una volta realizzato, lo slideshow pro¬ 
duce automaticamente al salvataggio 
una pagina HTL di collegamento per 
mezzo della quale, cliccando su dì un 
apposito link testuale (denominato da 
noi stessi durante la lavorazione sulla 
pagina dì lavoro del Reai SlìdeShow), 
sarà possibile attivare il ReaIPlayer per 
la riproduzione. 

Il file HTML generato automaticamen¬ 
te al momento del salvataggio dello 
slideshow, oltre a contenere il link ed 
eventuali commenti (compresi i cre- 
dits di chi ha prodotto lo slideshow in 
questione), impagina su se stesso i 
link verso il sito di Reai Networks nel 
caso in cui, al momento del carica¬ 
mento della pagina, lo stesso codice 
auto-prodotto rileva sul PC Client la 
mancanza del player. 

Se ciò si verifica si attiva automatica- 
mente la connessione verso il sito del 
produttore. 

«e 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


153 


























Corso alternativo di programmazione 

Generazione automatica 
di Pagine per Internet 


In pochi mesi, buona parte degli 
"informatici" professionisti si sono do¬ 
vuti riconvertire alle tecnologie, alle nu¬ 
merose tecnologie, interessate dal fe¬ 
nomeno Internet. In particolare, buona 
parte dei programmatori tradizionali so¬ 
no stati trasferiti "armi e bagagli" da 
un mondo in cui esistevano pochi lin¬ 
guaggi affidabili, in quanto consolidati 
nel corso degli anni ed in cui esisteva¬ 
no precise regole di comportamento, 
in un nuovo mondo in cui le tecnologie 
si susseguono, affiancandosi, sosti¬ 
tuendosi o sovrapponendosi l'una alle 
altre ed in cui, per essere ottimisti, si 
può dire che è ancora presto per fissa¬ 
re regole. 

Da alcuni punti di vista Internet rap¬ 
presenta per loro sicuramente un pas¬ 
so indietro, nel senso che molto del 
codice che scrivono non può e quindi 
non deve essere compilato, in quanto 
viene interpretato solo al momento 
dell’esecuzione o dal browser oppure 
dal server, nel senso che non è assolu¬ 
tamente possibile un efficace lavoro di 
debugging del codice stesso, in quanto 
non esiste un ambiente specifico che 
semplifichi questo lavoro, nel senso 
che il programma può non funzionare o 
perché il destinatario non dispone di un 
browser adeguato (della versione pre¬ 
vista daM’incauto programmatore), o 
perché il destinatario stesso ha attivato 
dei livelli di sicurezza in grado di bloc¬ 
care qualsiasi componente, anche il più 
microscopico, necessario per far fun¬ 
zionare l'applicazione. 

C'è poi una difficoltà nella definizio¬ 
ne esatta degli output che possono di¬ 
pendere dalla risoluzione scelta 
dall’utente, o dalla dimensione dei ca¬ 


di Francesco Petroni 


ratteri che costui imposta per il proprio 
browser. 

Anche la progettazione dell'applica¬ 
zione è un'attività che presenta vincoli 
di tutti i tipi, soprattutto perché un'ap¬ 
plicazione per Internet è comunque 
un'applicazione client/server e quindi 
vanno regolati i rapporti tra questi due 
soggetti (chi fa cosa), va ipotizzata la 
modalità e la velocità di trasmissione 
dei dati, ecc. 

lo penso che, paradossalmente, so¬ 
no proprio tutte queste limitazioni che 
rendono la programmazione per Inter¬ 
net più stimolante, in quanto c'è anco¬ 
ra molto spazio per la "creatività" nella 
ricerca della soluzione "geniale" del 
problema da risolvere. 

Alcune considerazioni 
sui prodotti per 
sviluppare applicazioni 
per Internet 

Oggi esistono tanti prodotti di tanti 
produttori che servono per creare siti 
Internet, oppure pagine Internet, oppu¬ 
re ancora componenti per pagine Inter¬ 
net. 

Alcuni sono più orientati all'estetica 
della pagina (sia perché, come se non 
bastassero i problemi, la prima cosa 
che si nota in un programma per Inter¬ 
net è se le pagine realizzate sono "bel¬ 
le"), altri alla dinamicità della pagina, al¬ 
tri ai rapporti che questa ha con il data¬ 
base in cui sono contenuti i dati da vi¬ 
sualizzare, ecc. 


La tendenza è quella di realizzare le 
pagine, anche quelle interattive o quel¬ 
le prodotte da un programma, con edi¬ 
tor di tipo "visuale", in cui l'utente in¬ 
serisce elementi o imposta proprietà o 
effetti speciali, che poi sono tradotti in 
codice (sia HTML, sia DHTML, sia 
ASP) dall’editor stesso. Anche l'acces¬ 
so ai dati si realizza inserendo oggetti e 
impostando come proprietà informazio¬ 
ni sulla base dei dati, sui campi da vi¬ 
sualizzare e sulle modalità di gestione 
di tali dati. 

In generale, questi prodotti dispon¬ 
gono di voluminose librerie di funzioni 
standard, già pronte e scritte nei vari 
linguaggi (quasi sempre in JavaScript 
per quelle che lavorano sul Client ed in 
Visual Basic Script per quelle che lavo¬ 
rano sul server). Quando il programma¬ 
tore prepara la pagina inserendo gli og¬ 
getti, il prodotto crea i richiami alle va¬ 
rie librerie, sfruttando il comando Inclu¬ 
de, che tiene all’esterno dell'applicazio¬ 
ne la libreria, ma che ne sfrutta il con¬ 
tenuto. In pratica con il comando Inclu¬ 
de si effettua un Copia ed Incolla dina¬ 
mico in fase di esecuzione del pro¬ 
gramma. 

Questo modo di lavorare è facilitato 
dal fatto che il codice dell'applicazione 
non deve essere compilato e registra¬ 
to, e che quindi è solo necessario che 
le librerie con le funzioni siano disponi¬ 
bili al momento dell'esecuzione dell'ap¬ 
plicazione. 

Molti programmatori poi, specie 
quelli più esperti, preferiscono realizza¬ 
re proprie librerie o modificare quelle 
disponibili nei vari prodotti per renderle 
più immediatamente utilizzabili dalla 
propria applicazione. 


154 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






I ÌS I 




3 ■»- 


,iì <j 


Figura I - Esercizio T - 
Uso dell'Istruzione Docu- 
ment. Write In un codice 
JavaScript. 

Un appassionato di pro¬ 
grammazione, sia esso 
un programmatore pro¬ 
fessionista oppure un 
utilizzatore evoluto, sicu¬ 
ramente non ama I pro¬ 
dotti che producono ele¬ 
menti “statici'', ad esem¬ 
pio non ama il word pro¬ 
cessor, anche se eviden¬ 
temente lo usa per scri¬ 
vere I suol documenti, e 
non ama gli editor che 
producono semplice co¬ 
dice HTML. Per un pro¬ 
grammatore una pagina 
HTML DEVE essere pro¬ 
dotta via codice e quindi 
deve essere il risultato di 
una elaborazione. Quan¬ 
do si scrive un program¬ 
ma che produce una pa¬ 
gina Internet si presentano sempre tre alternative: far lavorare il server, far lavorare II Client, oppure far la¬ 
vorare ciascuno dei due per quanto di sua competenza. In questo primo esercizio, descritto nel testo, 
usiamo l'istruzione JavaScript Document.Write, il cui compito è proprio quello di generare codice HTML. 
Nella figura vediamo codice e risultato. 


K/UIUX4M» 
ti 1^-. 

I XlkVH'MrMNUItU I 


■ni.niui -u Miceli n«a*lt HmUi>C 


/W«V> 


l •< /tiftlCK (Mlolix/rwn- ’ I 


Ma perché 
programmare 
per Internet 

L'obiettivo che ci vogliamo porre in 
questo articolo è quello di analizzare gli 
strumenti con i quali è possibile realiz¬ 
zare un programma che produce pagine 
per Internet. Ma prima di cominciare 
vediamo perché è un bene sostituire ad 
un sito fatto di pagine, un programma 
che produce le pagine. 

All'inizio la dimensione del sito si mi¬ 
surava in numero di pagine e se queste 
erano tante diventava un problema la 
loro gestione, soprattutto per il fatto 
che chi preparava le pagine non era lo 
stesso personaggio che ne definiva i 
contenuti. 

Con l'evoluzione delle tecnologie un 
fondamentale passo in avanti è stata la 
nascita del concetto di stile (a proposi¬ 
to, prima o poi ne parleremo), che per¬ 
mette di isolare l'aspetto estetico da 
quello contenutistico e quindi permette 
di preparare tante pagine di contenuti 
"puliti" che fanno riferimento ad un 
unico foglio di stile, che risiede su file 
esterno. 

Il passo successivo è stato quello di 
preparare le pagine con i contenuti di 
un database. Un esempio evidente è 
costituito dai cataloghi on-line, centinaia 
di pagine ricche di informazioni, di tipo 
strutturato, di tipo testuale, di tipo grafi¬ 
co, ma in definitiva identiche come or¬ 
ganizzazione. La soluzione è quella di 
fare un’unica pagina prototipo da riem¬ 
pire con i campi di un singolo record di 
un database, magari prodotta "a richie¬ 
sta" da parte dell'utente. 

Un ulteriore passo può essere quello 
che prevede una vera e propria proce¬ 
dura tradizionale, con tanto di masche¬ 
re di acquisizione e gestione dei dati, la 
cui finalità è quella di produrre in auto¬ 
matico i contenuti del sito. 

Come esempio si pensi ad un "por¬ 
tale” che contiene decine di elementi 
che cambiano "minuto per minuto". Il 
responsabile di tale portale non agisce 
certo sulle pagine HTML, ma lavora con 
procedure in cui inserirà, ad esempio, 
le News, con indicazione del loro perio¬ 
do di validità, dell'importanza che devo¬ 
no avere all'interno della pagina, del link 
a cui si riferiscono e cosi la produzione 
della pagina sarà quindi automatica. 

Ebbene, chiarito cosa significa produ¬ 
zione automatica di pagine, occorre par¬ 
lare un po' della strumentazione a di¬ 


sposizione per ottenere tale obiettivo. 

Ci dedicheremo in particolare ai due 
linguaggi "per Internet" che vanno per 
la maggiore e poi proporremo alcuni 
esperimenti di media complessità, facil¬ 
mente realizzabili su qualsiasi macchina. 

Primi esperimenti 
con il JavaScript 

Una pagina HTML può contenere del 
codice JavaScript opportunamente 


scritto ed individuato all'interno del co¬ 
dice HTML. 

Questo codice JS viene inviato, an¬ 
cora sotto forma di codice, dal server al 
Client, in quanto è il browser che si in¬ 
carica di interpretarlo. 

E' quindi possibile creare un pro¬ 
gramma in JavaScript che fa sostanzial¬ 
mente due cose: esegue dei calcoli in¬ 
tesi in senso lato e produce il risultato 
sotto forma di codice HTML all'interno 
di una pagina Internet. Un esempio di 
comando JS che si usa per produrre co¬ 
dice HTML è il seguente: 


document.write ("<htmlxheadxtitle>Zero</titlex/headxbody>Ciao</bodyx/html>") 

Figura 2 - Esercizio 2 - 
Esempio di programma¬ 
zione Object. 

Una delle caratteristiche 
più stimolanti della pro¬ 
grammazione per Inter¬ 
net consiste nel poter 
gestire in un'ottica 
Object il documento pro¬ 
dotto. E' possibile identi¬ 
ficare tutti gli elementi 
della pagina, gestirne le 
proprietà, Intercettarne 
gli eventi. Nell'esercizio 
mostriamo appunto co¬ 
me sia possibile identifi¬ 
care gli elementi della 
pagina ed Intercettare gli 
eventi su di essi. Vedia¬ 
mo anche come sia pos¬ 
sibile utilizzare nella stes¬ 
sa pagina due differenti 
linguaggi, nel nostro ca¬ 
so il Visual Basic Script, 
per sfruttare le sue co¬ 
mode funzioni sulle date, 

ed il JavaScript al quale si delega la gestione degli Object. 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


155 






























magal i 


volta JavaScript oppure il Visual Basic 
Script. 

Semplificando, potremo dire che un 


("<html><headxtitle>Zero</title></headxbody>Ciao</bodyx/html> 


Questo piccolo comando JS può es¬ 
sere eseguito in due modi, o all'interno 
di un semplice tag <script>: 

«script language="JavaScript"» 

<docu ment.wri te 
«/script» 

ed in questa maniera viene eseguito 
direttamente in fase di caricamento del¬ 
la pagina, oppure inserito in una funzio¬ 
ne JavaScript eseguita al verificarsi di 
un evento, ad esempio al click su un 
pulsante o al load della pagina: 


} 

«/script» 


In questo caso il codice viene ese¬ 
guito e quindi la pagina viene prodotta 
quando qualcuno fa click sul pulsante. 

E' evidente e stimolante il fatto che 
in pratica l'intero codice della pagina 
può essere prodotto da un programma, 
non solo il codice HTML, ma anche 
quello DHTML, o quello JavaScript. Nel 
caso mostrato tra qualche riga vediamo 
un programma JavaScript che genera 
un programma JavaScript completo, 
nel caso specifico produce un pulsante 
con il suo evento onClick: 


programma ASP contiene istruzioni, 
funzioni assolutamente in linea con gli 
standard VB, VBA e VBS. Per produrre 
il codice HTML per la pagina che viene 
generata si utilizza l'istruzione Respon- 
se.Write. 


Un semplice esempio di ASP potreb¬ 
be essere questo: 

«HTML» 


Per eseguire il codice ASP è indi¬ 
spensabile disporre di un server Inter¬ 
net, ma per i nostri esperimenti è suffi¬ 
ciente il Personal Web Server 
(PWS), anche quello per Windows 
) 95 o Windows 98 (Windows 2000 
Professional lo ha in dotazione). E' 
indispensabile creare una cartella 
virtuale nella quale posizionare il file, 
che a sua volta deve essere salvato con 
il suffisso ASP. 

Ad esempio, se la macchina si chia¬ 
ma TEST, la cartella PROVE e il file 
ESEMPIO.ASP, l’indirizzo per eseguirlo 
deve essere: 

http://test/prove/esempio.asp 
Il PWS lo trovate neH’Option 
Pack di Windows NT, nel secondo 
CD del pacchetto Visual Basic ed in 
buona parte dei CD della Microsoft 
Press che hanno a che fare con lo 
sviluppo per Internet. 

Dopo aver parlato di JavaScript e 
di ASP e tornando al tema della ge¬ 
nerazione automatica delle pagine 
HTML, risulta evidente il fatto che Java¬ 
Script sarà utilizzato per risolvere i pro¬ 
blemi lato Client (co¬ 
me il controllo dei da¬ 
ti in fase di digitazio¬ 
ne), mentre ASP sarà 
utilizzato lato server 
(ad esempio quando 
occorra accedere ad 
un database). Riman¬ 
gono comunque tan¬ 
te le problematiche 
risolvibili, sia con il 
JavaScript che con le 
pagine ASP e quindi può 
essere utile darsi ulteriori 
regole di comportamento. 


«% 

Response.Write "Inizio della Parte ASP«hr»" 

For R=1 to 20 

Response.Write "Questa è la Riga Numero “ & R & "«br»' 
Next 

Response.Write "«hr»Fine della Parte ASP" 

%» 

«HTML» 


«script language="JavaScript"» 

document.write ("«input type=button value=Red name=P onClick=document.bgColor='#ff0000’>") 
«/script» 


«input type="button" name="P1" value="Premi" onclick="Esegui()"» 

«body onload="Esegui()"> 

«script language="JavaScript"» 
function Eseguii) 

{ 

document.write ("<html»«head»«title»Zero«/titlex/head»<body»Ciao«/bodyx/html»") 


Questi tre pezzettini di codice mo¬ 
strano tre possibili modalità di esecu¬ 
zione di un codice JavaScript. 

Primi esperimenti 
con ASP 

Il codice JavaScript viene interpreta¬ 
to dal Client; in pratica è il browser che 
contiene un "motorino" in grado di ri¬ 
conoscere ed eseguire il programma. 
La tecnologia Active Server Pages 
(ASP) invece prevede che il programma 
venga eseguito dal "motorino" presen¬ 
te sul server, ma questo è disponibile 
per ora solo nell'Internet Information 
Server della Microsoft. 

Il linguaggio può essere ancora una 


In pratica il programma ASP produce 
stringhe contenenti codice HTML, che 
viene inviato al Client in forma di codice 
HTML (quindi viene inviato il risultato 
dell'esecuzione del programma, non il 
suo listato). I tag "<% ... %>" individua¬ 
no la parte di codice ASP che va scritto 
al suo posto all'Interno del normale codi¬ 
ce HTML. Lo stesso programma di pri¬ 
ma lo possiamo realizzare con un codice 
meno elegante, ma che produce lo stes¬ 
sissimo effetto: 

«HTML» 

Inizio della Parte ASP«hr» 

«% For R=1 to 20 %» 

Questa è la Riga Numero «% = R %»«br» 
<% Next %> 

«hr»Fine della Parte ASP 
«HTML» 


Vediamo gli esercizi 

A corredo degli articoli abbiamo pre¬ 
parato 8 esercizi di cui mostriamo, in 9 
figure, sia gli output che tutto il codice 
Trovate comunque tutti i file relativi 
all’articolo, figure comprese, nel CD al¬ 
legato e nel nostro sito. 

Il codice è impaginato in modo che 
"venga bene" nella foto e conseguen¬ 
temente appare un po' disordinato ai 
puristi. 

Nel primo esercizio (in figura 1) verifi¬ 
chiamo come sia possibile produrre tut¬ 
to il contenuto della pagina con un codi¬ 
ce JavaScript. Nel nostro caso abbiamo 
realizzato due loop, quello esterno per 
riga e quello interno per colonna, che 
producono una tabella. Il colore delle 
celle della tabella viene determinato da 


156 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





calcoli numerici che coinvolgono il con¬ 
tatore delle righe e quello delle colon¬ 
ne. 

Il programma svolge due lavori ben 
individuabili: esegue i calcoli che servo¬ 
no per preparare, sotto forma di strin¬ 
ga, il codice HTML e visualizza il codice 
prodotto con il comando 
Document.Write. 

Il secondo esercizio (figura 2) ci per¬ 
mette di verificare numerose cosette. 
Prima di tutto la possibilità di utilizzare 
due linguaggi nella stessa pagina/pro¬ 
gramma. E' evidente che trattandosi 
ancora di programmazione lato Client è 
necessario che il browser sia in grado 
di interpretare ambedue i linguaggi. 

Poi notiamo la potenza del tag DIV, 
che permette di dare un nome ad un 
elemento della pagina, nel nostro caso 


Figura 3 - Esercizio 3 - 
E' necessaria una totale 
padronanza degli ele¬ 
menti in gioco. 

Il buon programmatore 
deve saper maneggiare 
tutti gli oggetti inseribili 
in un form. Nel nostro 
caso vediamo come si 
inseriscono, da codice, 
elementi in un oggetto di 
tipo Select, come si pos¬ 
sono anche togliere e 
come, dell'elemento 
scelto, sia possibile co¬ 
noscere ogni proprietà, 
come progressivo, iden¬ 
tificativo e valore. L'eser¬ 
cizio non tratta le nume¬ 
rose altre varianti, la più 
stimolante delle quali è 
quella che prevede la 
selezione multipla degli 
elementi. 


ji; a E. .la» 

m 

«ai-» t» 

■ Mal "ItO-l lUHUUUUIU^ ÌtMCvMF> • 

■a “ 

Cuccalo 

*''■■■'•' Conci 

■(•1- muti 
■lil-* ruolo' 

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■|»|-'Bolo- 
•■0**100 CoricoO | 

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■mioo liou - »•!. 

■ ^h.o l .^1 H ’•>- - . 

■ «110.11 »li.o l.»<. n icol - 0|>| 

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| Il Wo - ■. Miao . • • • ■-«pilo—proa*»cli«im»1.1—1 | 

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/■crini> 

imuxirHU» 

«■Ini o mm-‘Wr ai*-*?' oollcWVMMI'x^loMX/IMO 

•m» iwr-'omioo* i— *ri* Miao-* Cori co* noe Hit-* Corico! )' ~lir> [ 

•mi lir-Mnl' »or-'II'.<W> 

iw—'fcaUoo' lai *■!' -olar-'Vofiio' — 1 ut- 1 Vocìi oli' » 

/Mha»<MU> 

MlXAW) 

- 

HHpSf- 

;cr: j= u 

Colo 

r 


Figura 4 - Esercizio 4 - 
Utilizzo del Timer. 

Una pagina “dinamica" è 
in grado di reagire agli 
eventi ovvero alle azioni 
che l'utente esegue sugli 
elementi della pagina. Im¬ 
portantissimo è anche 
l'evento Timer, che produ¬ 
ce degli eventi lemporiz- 
zati a cui si possono colle¬ 
gare delle routine che ese¬ 
guono con tale periodicità 
"qualcosa" sulla pagina 
senza che l'utente debba 
fare nulla (può anche solo 
guardare stando a braccia 
conserte). Ad esempio si 
può prevedere una navi¬ 
gazione automatica e tem- 
porizzata da una pagina 
alle successive. 



proprietà e metodi. Chi già conosce 
questo modo di programmare dovrà so¬ 
lo trovare le istruzioni JavaScript, che 
già conosce dal punto di vista concet¬ 
tuale. 

Per caricare l'oggetto usiamo un ar- 
ray JavaScript opportunamente caricato 
di dati, che poi viene via via letto per ali¬ 
mentare l’oggetto Select. Se l'oggetto 
si chiama N utilizzeremo: 
N.selectedlndex numerodell’ltem, ov¬ 
vero il progressivo 

N.value proprietà Value, ad 

esempio il codice dell'articolo 
N.options[n].text suo valore esterno, 
ad esempio la descrizione dell'articolo. 

Il quarto esercizio, il più semplice fi¬ 
no ad ora, utilizza il comodissimo Timer 


al paragrafo che mostra il nome del me¬ 
se, e poi di intercettare l'evento click 
sull'elemento stesso. Queste tecniche 
si basano sull'uso del modello ad og¬ 
getti della pagina, fondamentale non 
tanto nella produzione automatica della 
pagina, quanto nella sua interazione 
con l'utente. 

Vale la pena di ricordare che nel pri¬ 
missimo HTML l'unica interazione pos¬ 
sibile erano i link per la navigazione tra 
le pagine, mentre ora. ad esempio, la 
navigazione può essere gestita con il 
DOM: Document Object Model. 

Riguarda l’interazione con l'utente 
anche il successivo esercizio 3 (figura 
3). In particolare ci occupiamo dell'uso 
dinamico dell'oggetto Select (la combo 
box di Visual Basic). Per dinamico inten¬ 
diamo il suo caricamento da program¬ 
ma e la visualizzazione delle informazio¬ 
ni che contiene. 

Anche in questo caso si tratta di pro¬ 
grammazione Object, in cui si usano 


Figura 5 - Esercizio 5 - 
Programma ASP che ge¬ 
nera 120 pulsanti. 

Il programma ASP viene 
eseguito dal server che 
invia il risultato della sua 
esecuzione al Client. Un 
primo vantaggio sta nel 
fatto che dal browser 
non è possibile leggere il 
codice, che in tal modo 
risulta protetto da 
"sguardi indiscreti". An¬ 
che un programma ASP 
può servire per generare 
codice HTML, che viene 
prodotto come sequenza 
di stringhe che vengono 
inviate al Client. All'inter¬ 
no della pagina ASP. ol¬ 
tre al codice ASP può 
essere presente normale 
codice HTML e normali 
brani di script Java¬ 
Script, che non vengono 
Interpretati dal server, 

ma inviati direttamente al Client che si occuperà di interpretarli. In questo esempio abbiamo prodotto, con 
ASP, 120 pulsanti che richiamano tutti una stessa funzione JavaScript parametrizzata in modo da Indivi¬ 
duare da quale pulsante sia stata richiamata. 



MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 


157 










































































LfiKSHÉSSI 



Figura 6 - Esercizio 6 - Creazione 
di una DLL da usare solo per Inter¬ 
net - Codice della DLL. 

Una delle caratteristiche piu sti¬ 
molanti delle tecnologie Microsoft 
è quella di essere tutte allineate tra 
di loro e di essere allineate alle 
tecnologie di base, ad esempio 
COM. DCOM L'esperimento più 
semplice da realizzare consiste nel 
costruire una libreria, compilata 
sotto torma di DLL, che contenga 
funzioni da usare In pagine ASP. 
E' inoltre possibile, anche se non 
e corretto da un punto di vista “fi¬ 
losofia COM", realizzare funzioni 
che lavorano solo per il WEB. Nel 
nostro caso abbiamo realizzato 
una semplice DLL che contiene 
una sola classe che a sua volta 
contiene una sola funzione. Que¬ 
sta funzione riceve un'Istruzione 
SQL sotto torma di stnnga e resti¬ 
tuisce una “stnngona" che corri¬ 
sponde ad una tabella HTML, per¬ 
fettamente confezionata, che vi¬ 
sualizza i dati nchiesti. Qui vedia¬ 
mo il codice nel suo ambiente na¬ 
tivo, che è il Visual Basic. 


net della Microsoft, 
in cui c'è l'interprete 
del codice, o di un 
suo surrogato, come 
il PWS. 

Il primo esercizio 
(figura 5) prevede la 
realizzazione di 120 
pulsanti opportuna¬ 
mente intabellati, 
ciascuno con un suo 
nome e un suo valo¬ 
re. La procedura 
ASP che genera i 
pulsanti associa a 
ciascun pulsante un 
evento onClick, che 
corrisponde ad un 
codice JavaScript 
presente anch'esso 
nel file, ma che vie¬ 
ne inviato diretta- 
mente al Client, per¬ 
ché sarà il Client che 


JavaScript. Per attivarlo basta imposta¬ 
re nel BODY ONLOAD, ma va bene le¬ 
garlo a qualsiasi altro evento, l'intervallo 
in millisecondi e la routine da chiamare 
al verificarsi dell'evento. 

<BODY ONLOAD="window.tmr 
= setlnterval('Vai()',999)" 

significa un intervallo di quasi un se¬ 
condo e che ogni "quasi secondo" vie¬ 
ne eseguita la function Vai(). 


Un pizzico di ASP 

Riassumiamo quanto detto fino ad 
ora. ASP è una tecnologia della Micro¬ 
soft che permette di creare delle pagi¬ 
ne attive, in pratica delle pagine che 
contengono del codice che viene inter¬ 
pretato dal server ed il cui risultato vie¬ 
ne inviato al Client. 

Il Client "si vede arrivare" codice 


lo dovrà eseguire. 

Evidentemente la funzione Mesi(pp), 
richiamata da ciascuno del 120 pulsanti, 
è parametrizzata nel senso che riceve 
anche l'indicazione di quale sia il mese 
da cui è stata chiamata. In pratica il pa¬ 
rametro è una stringa che contiene il 
numero dell'anno ed il numero del me¬ 
se, che vengono visualizzati in cima al 
documento. 


Cosa fare all'interno della funzione Vai 
dipende da cosa deve fare il programma; 
nel nostro caso, produciamo un conto al¬ 
la rovescia che, allo scadere dei quasi 20 
secondi, apre un'altra finestra. 


HTML o anche codice JavaScript, ma 
ignora il fatto che tale codice è stato 
prodotto da un programma, 

Per sperimentare il codice ASP oc¬ 
corre quindi disporre di un server Inter- 


Una DLL per ASP 

Una delle caratteristiche più stimo¬ 
lanti che i programmatori trovano nelle 
pagine ASP consiste nella pos- 


Iran iiiium 

1 IIIA IMPIUMO 

|l0M pIlMBU 

PCM* 

|l 120 ^ECCAIjUA 

PCMA (*538000’ | 


J j j ,4'votM Jwn 


Invalgo 

[||T3^A1X*II 

|i20j 

|li6l |*VIO 
|1269 ►«ATTIM 
[uS [l'SSKM 

[1327 (SASSI 



•ro t</cicl«></bc*d> 


fatai» 

<h«ad><cici«>t*«cci: io I 
<body> 

<* 

3*c 00 • »«rv«r.eroocoobjoct("CoopTBP.CoapTBC”) 

3Q»"9«l*cc cod,coflntw,cicco, laporto ttom poraoM *har* cicca* POIU 
eaponae.vrito 00-TaballaiucaaaISO)I 
»> 

</bo<ly>j 

</hcal> 



Figura 7 - Esercizio 6 
- Creazione di una 
DLL da usare solo 
per Internet - Codice 
ASP e hsultato. 

E' evidente, anche 
dalle nostre figure, 
che il fatto di trasten- 
re la logica dell'ap¬ 
plicazione all'interno 
della DLL alleggeri¬ 
sce il codice del pro¬ 
gramma ASP. che 
deve solo referenzia¬ 
re l'oggetto e usarne 
metodi e proprietà. 
Altn vantaggi sono la 
velocità di esecuzio¬ 
ne, dovuta al tatto 
che il codice DLL è 
compilato mentre II 
codice ASP no, e la 
facilità di manuten¬ 
zione che permette 
di aggiornare la DLL 
senza dover modifi¬ 
care il codice ASP 
che la utilizza. 


sibilità di utilizzare direttamen¬ 
te le DLL. E' evidente che poi¬ 
ché ASP lavora sul server, le 
DLL sono quelle che risiedono 
sul server. 

Molte delle funzionalità 
standard di ASP si appoggiano 
su DLL di sistema oppure in¬ 
stallate insieme al server, ad 
esempio la libreria ADO o la li¬ 
breria Scripting Obiect 

Si possono ovviamente uti¬ 
lizzare DLL fatte in casa, come 
quella che vi proponiamo 
nell'esercizio 6, l'unico che di¬ 
spone di due figure, quella che 
mostra l'intero codice della 
DLL e l'altra che mostra lo 
scarno codice ASP e il risultato 
nel browser. 

La nostra libreria si chiama 
CompTBP (il file generato 
quando compileremo il sor- 


158 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

















































I f l 


Figura 8 - Esercizio 7 - 
Lettura di un file testuale. 
Nel prossimo numero 
parleremo di pagine In¬ 
ternet che "leggono " file 
e ne visualizzano il conte¬ 
nuto. Per ora "acconten¬ 
tiamoci" di utilizzare il 
TOC. Tabular Data Con¬ 
trol, componente dì Inter¬ 
net Explorer 4.0 o supe¬ 
riori (risiede quindi sul 
Client), che permette di 
vedere sotto torma di Re- 
cordset un file testuale 
opportunamente organiz¬ 
zato. Quello che mostria¬ 
mo è un uso elementare 
del TDC, che è peraltro 
uno del cento stormenti a 
disposizione del pro¬ 
grammatore per dialoga¬ 
re con un database. 


gente si chiama 
CompTBP.DLL), contiene 
una classe che si chiama 
CompTBC, che contiene 
una funzione che abbiamo 
chiamato tabella. A questa 
funzione passiamo una 
stringa SQL: 

select cod,cognome,cit¬ 
ta,importo from persone 
where citta='ROMA' 

compito della funzione 
è quello di costruire una 
stringa (molto lunga) che 
contiene un codice HTML 
che a sua volta contiene 
una tabella con le intesta¬ 
zione e con i dati. Se ser¬ 
ve del codice in più, ad 
esempio funzioni Java¬ 
Script, lo si può inserire 
leggendolo da un file testuale per ag¬ 
giungerlo alla stringa prodotta. 

Il trasferimento del codice nella DLL 
semplifica enormemente il 
lavoro del codice ASP (evi¬ 
dente dimostrazione nel 
codice di figura 7). 

Questo semplice eser¬ 
cizio, che trovate in "sca¬ 
tola di montaggio" (c'è an¬ 
che il database), dimostra 
Tinteragibilità delle tecno¬ 
logie Microsoft, grazie alla 
quale un programma per 
Internet può essere svilup¬ 
pato in gran parte in Visual 
Basic. 

Altro componente inte¬ 
ressante per tale interagi- 
bilità è costituito da ADO, 
tecnologia universale e so¬ 
fisticatissima di accesso ai 
dati, che dispone di ogget¬ 
ti, metodi, proprietà, even¬ 
ti "pensati" per le applica¬ 
zioni Internet. 

Il settimo esercizio (fi¬ 
gura 8) mostra l'utilizzo 
della tecnologia TDC, Ta¬ 
bular Data Control, componente (si trat¬ 
ta di un OCX) che viene installato assie¬ 
me ad Internet Explorer e che permette 
di definire, caricare e gestire un Re- 
cordset. I dati, nel nostro caso si tratta 
di un semplice file TXT che nella prima 
riga riporta i nomi ed il tipo dei campi, 
risiedono sul server, ma vengono cari¬ 
cati sul Client, sul quale possono essere 
manipolati con metodi e proprietà tipici 
di un Recordset. E' evidente che si trat¬ 
ta di una tecnologia che funziona solo 
sui browser MS. 

Questo esercizio apre il discorso, 


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’ÀOl"."Hutande"."15000" 

'BOI”,"Camicia","56000" 

'COI",“Pantalone","110000" 

«C02","Giacca","4)5000" 

'COI". "Impeci*«bile","150000' 
'C04"."Bc tarpa","26000" 

•C05","Cinta","46000" 

'C05","Veataglla", "780000" 

Ld 


JÌ 


Figura 9 - Esercizio 8 - 
Generazione automatica 
della pagina 

Il nostro obiettivo è di 
quindi quello di generare 
una pagina automatica- 
mente. Qui vediamo un 
esempio supersempliticato 
di quello che intendiamo 
per produzione automati¬ 
ca. In pratica realizziamo 
una pagina con dei segna¬ 
posto (I lag DIV nella ta¬ 
bella) che vengono riempiti 
"da programma" con dati 
(testi, link, ligure, tag 
HTML, ecc.) provenienti 
da un database presente 
sul server. Per cambiare la 
pagina sarà sutficlente 
cambiare I dati nel databa¬ 
se. Per ragioni di spazio, i 
nostri dati sono stati sem¬ 
plicemente Inseriti a mano 
in array JavaScript. Nel 
prossimo numero, come 
appena detto, ci occupe¬ 
remo della lettura dei dati 
e quindi avremo occasione 
di riparlare dì tali tecniche. 


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Pagavi Riempita Automaticamente 

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che sarà alla base del nostro successi¬ 
vo articolo, relativo all'utilizzo dei data¬ 
base all'interno di pagine Internet. 


Conclusioni 


L'ultimo esercizio (figura 9) esempli¬ 
fica il nostro obiettivo, creare una pagi¬ 
na che viene riempita di contenuti gra¬ 
zie ad una procedura che legge i dati da 
un database. 

Nel nostro caso abbiamo una pagina 
(ad esempio la home di un portale) che 


contiene una griglia vuota, in cui le va¬ 
rie celle sono ben identificate da un 
nome. La procedura legge i dati, nel no¬ 
stro esempio li abbiamo direttamente 
scritti in un array JavaScript, poi li ela¬ 
bora ed invia il risultato dell'elaborazio¬ 
ne alle varie celle. 

L'evoluzione di tale semplice esem¬ 
pio è costituito da una vera e propria 
procedura che gestisce un database di 
informazioni, strutturate, testuali, grafi¬ 
che, e che produce dinamicamente pa¬ 
gine o componenti di pagine, a richiesta 
dell'utente. «e 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


159 










































PRATICA 


Lavori in corso 

Soluzioni, programmi e script per fare il Web 

Questo mese di fine estate lo passiamo cercando di mettere a punto piccole soluzioni con le quali 
realizzare al meglio le nostre pagine On The Web. Consigli in genere e vari programmi per 
realizzare le pagine HTML e per generare GIF animate oppure effetti di rifinitura. Il tutto condito 
con i soliti “trucchetti” in JavaScript per rendere l’insieme più dinamico e, dove ciò sia possibile, 

funzionale ed elegante. 


di Bruno Rosati 


Lavori in corso 

Due piccoli lavori per questa nuova 
rubrica che nel corso dei numeri si al¬ 
ternerà con le tante altre che via via ab¬ 
biamo istituito su Internet Pratica - che 
pratica, appunto, mai lo è come stavol¬ 
ta... dato che i due “works in pro¬ 
gress " che vi proponiamo questo mese 
provano a mettervi al lavoro per abbelli¬ 
re la vostra Home Page. 

Galleria di immagini. Il primo di 
questi lavori è tanto semplice nella sua 
struttura, quanto articolato ed appari¬ 
scente nella sua resa finale Si tratta di 
una piccola galleria di immagini gestita 
attraverso un codice JavaScript capace 
di miniaturizzare le immagini per tra¬ 
sformarle in bottoni e di far visualizzare, 
in una cella dedicata, l'equivalente 
JPEG a grandezza originale. Ad ogni 
click sulla specifica immagine in minia¬ 
tura, la cella centrale della tabella dedi¬ 
cata sostituisce alla foto attualmente vi¬ 
sualizzata quella rappresentata dalla mi¬ 
niatura che si è cliccata. In tal modo è 
possibile esporre quante immagini vo¬ 
gliamo. senza visualizzarle - né tanto 
meno caricarle! - tutte insieme, ma so¬ 
lo a richiesta e nella loro versione a 
grandezza originale. 

A noi. dal punto di vista grafico, resta 
solo l’incombenza di preparare immagi¬ 
ni nella stessa grandezza ed inserirle. 


se non si ha voglia 
o conoscenza per 
agire sul codice, 
nella misura stan¬ 
dard di 360x240 
pixel, in formato 
JPEG e rispettando 
modalità di denomi¬ 
nazione e numero 
massimo inseribile. 
Nello specifico, il 
codice denomina 
cronologicamente 
le immagini a parti¬ 
re da "pi jpg" e ne 




La nostra pìccola 
“gallarla d'immagini" 
realizzata con un 
semplice JavaScript. 



Il codice JavaScript con 
il quale siamo riusciti a 
realizzare la gallerìa 
d'immagini. 


160 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 
































FrontPage 2000: la struttura della pagina di MCmicrocomputer come 
esemplo di tabella a cornice arrotondata. 


permette l'inserimento di un numero 
massimo di 8. 

Ma se abbiamo voglia e tempo per 
capire com'è fatto lo JavaScript in que¬ 
stione, è possibile modificare tutti i pa¬ 
rametri originali, aumentare (o diminui¬ 
re) il numero delle immagini-bottone, 
quello ovvio delle immagini da visualiz¬ 
zare - che sono sempre le stesse che il 
codice rimpiccolisce nelle misure del 
bottone - e la grandezza delle immagini 
originali. Quest'ultime possono pure 
essere tagliate a dimensioni maggiori - 
al limite, un bel 640x480 o ancora di 
piùl -, purché siano tutte della stessa 
misura e dello stesso formato. 

La resa del codice e deH'impaginato, 
da noi messo a punto con lo JavaScript 
prelevato dall'inesauribile Webstore di 
The JavaScript Source, ci ha subito 
soddisfatto e con pochi ritocchi grafici 
ve l’offriamo in visione direttamente dal 
CD allegato. 

Il codice JavaScript. Dal punto di vi¬ 
sta del codice, tutto il lavoro "sporco" 
è svolto da uno JavaScript che al limite 
può essere lasciato così com'è e che, 
nella sua struttura originaria, permette 


La stessa Home Page 
di MCmicrocomputer 
vista dal browser. 


PaintShop Pro: la 
costruzione delle due 
comici in GIF. 

l'inserimento di 8 immagini-bottone e la 
visualizzazione di altrettante immagini 
originali. E' chiaro che en¬ 
trando nel codice è possibi- <td> 
le aumentare o diminuire il 
numero delle immagini-bot¬ 
tone e modificare, al bìso- </td> 
gno, la grandezza di quelle 
da visualizzare. Il codice - che nella ver¬ 
sione originale punta alla visualizzazione 
di immagini JPEG nel formato fisso di 
360 x 240 pixel - è il seguente: 


Com'è facile notare, oltre alle funzio¬ 
ni per il riconoscimento del browser uti¬ 
lizzato per la consultazione, tutta la 
struttura della galleria interattiva è tenu¬ 
ta dalla funzione "doPic(imgName) che, 
come è verificabile più avanti, è invoca¬ 
ta da ogni link <A HREF =...> relativo 
ad ogni singola immagine-bottone inse¬ 
rita nella tabella. 

Per aumentare il numero delle celle 
ed allo stesso tempo quello delle im¬ 
magini-bottone (con conseguente au¬ 
mento del numero delle immagini da vi¬ 
sualizzare) è necessario intervenire 
all'interno della tabella aggiungendo 
una cella, ovvero una colonna, e quindi 


inserire il link verso l'immagine-bottone 
relativa Ad esempio, il codice per fare 
questa aggiunta è il seguente: 

La cella centrale, quella dedicata alla 


<a href="javascript:doPic('p9.jpg');"> 

<img src="p9.jpg" width=90 height=60 border=0x/a> 


«SCRIPT LANGUAGE="JavaScript"» 
browserName = navigator.appName; 
browserVer = parselnt(navigator.appVersion), 


ns3up = (browserName = "Netscape" && browserVer >= 3); 

ie4up = (browserName.indexOf("Microsoft") >= 0 && browserVer >= 4); 


function doPic(imgName) { 
if (ns3up || ie4up) { 
imgOn = ("" + imgName); 
document.mainpic.src = imgOn; 
} 

> 

«/SCRIPT» 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


161 






























































L'esempio finale che pubblichiamo, codice e GIF utilizzali, anche sul CD 
allegalo alla rivista. 


visualizzazione a richiesta delle immagi¬ 
ni originali, è a sua volta cosi definita: 


nel rifacimento del 
sito della Pluricom 
e delle riviste da 
questa pubblicata: l'inserimento, come 
bordo perimetrale alle varie tabelle che 


serire tutti i dati necessari, quelle ester¬ 
ne per inserire: 

• orizzontalmente, sulla prima e l'ultima 
riga, le GIF della cornice superiore e 
quella inferiore 


<td colspan=4 align=center> 

<img name="mainpic" src="p1.jpg" alt="lmmagine a dimensione originale" width=360 height=240 border=0> 
</td> 


(che termineran¬ 
no con gli arro¬ 
tondamenti che 
in sede grafica 
vedremo più 


In pratica, per default, viene sempre 
invocata l’immagine originale del primo 
bottone (sre = "pl.jpg"), ma è fonda- 
mentale la presenza del parametro 
"img name = "mainpic" a cui, al click 
sul bottone e lanciata la funzione doPic, 
corrisponderà l'immagine originale che 
appare nella gestione dell'evento: 

<a href="javascript:doPic('p2.jpg');"> 

In questo caso, se noi cucchiamo sul 
secondo bottone verrà invocata la fun¬ 
zione doPic che. grazie alla definizione 
relativa agganciata al bottone, farà svol¬ 
gere la funzione doPic(imgName) nella 
forma doPic(p2.jpg) 

Il codice, sostituendo alla variabile 
imgName il nome reale del file, com¬ 
pleterà l'istruzione e assegnerà a <img 
name=mainpic"> il valore "docu- 
ment,mainpic.sre = imgOn, dove que- 
st'ultima variabile risulterà uguale a: im- 
gOn = ("" + imgName). Ovvero uguale 
a ("" + 2.jpg). 

Cornici arrotondate. Il secondo "lavo¬ 
ro in corso" riguarda a sua volta una so¬ 
luzione grafica che stiamo utilizzando 


s'impaginano sulle pagine HTML, di 
cornici grafiche arrotondate. 

Non è nulla di eccezionale, ma visiva¬ 
mente rende un effetto più accattivan¬ 
te. Seguendo la tendenza delle linee ar¬ 
rotondate - che ormai si utilizzano sulla 
maggioranza dei siti - è facile arrivare a 
confezionare tabelle più raffinate. Dal 
punto di vista realizzativo è necessaria 
la tabella e quindi stabilirne almeno in 
larghezza delle misure prefissate in 
pixel (valore assoluto) e non in percen¬ 
tuale (valore relativo). 

Quindi azzerare paddmg e spacing 
delle celle e non assegnare alcun bor¬ 
do. 

Fatto ciò, la tabella andrà organizzata 
in modo che, al suo interno, siano com¬ 
prese delle celle che, orizzontalmente e 
verticalmente, possano poi essere as¬ 
segnate alla cornice grafica 

Di conseguenza, se dobbiamo utiliz¬ 
zare - come nel caso della Home Page 
di MCmicrocomputer - tre colonne e 
due righe per inserire oggetti e testo di 
riferimento, a queste andranno aggiun¬ 
te altre due colonne e altre due righe. 

Le righe e le colonne più interne ver¬ 
ranno sfruttate e dimensionate per in¬ 


avanti come imporre); 

• verticalmente, sulla prima e l'ultima 
colonna, il colore di sfondo da assegna¬ 
re a tutte le celle, meglio ancora se tut¬ 
te le celle che compongono la linea ver¬ 
ticale della cornice sono fuse in un'uni¬ 
ca cella. E' ovvio che il colore dello 
sfondo dovrà essere assolutamente 
uguale a quello assegnato alle GIF arro¬ 
tondate poste nelle celle orizzontali. 

Pronta la tabella, procediamo ora a 
realizzare i bordi superiore e inferiore 
della cornice. In realtà basterà fame so¬ 
lo uno, quindi copiarlo e capovolgerlo 
Si tratta di semplici funzioni che qual¬ 
siasi applicativo di grafica dispone Per 
la cronaca, noi abbiamo utilizzato Paint- 
Shop Pro 6.02 e la forma grafica " Pre¬ 
set Shapes: Rounded Rectangle" con 
funzione di antialiasing attiva. Prima di 
far ciò abbiamo, comunque, stabilito la 
lunghezza e l'altezza della GIF - 600x20 
-. Misure queste che abbiamo imposto 
alla larghezza assoluta della tabella (600 
pixel) e all'altezza della prima e l’ultima 
riga di celle (20 pixel). 

Iniziato un nuovo file grafico delle mi- 


162 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 
































DolCool: l'assegnazione del link. 


DolCool: I sìngoli settaggi di una pagina. 

sure appena dette, abbiamo quindi se¬ 
lezionato il colore - un rosso porpora - e 
attivato lo strumento di disegno delle 
forme con i parametri sopra citati (ret¬ 
tangolo arrotondato e antialias). Posizio¬ 
natici a 3 pixel dal bordo, abbiamo quin¬ 
di tracciato la sagoma sinistra e, una 
volta fatta, selezionata e spostata pro¬ 
prio al bordo della GIF (0,0). Nella figu¬ 
ra, se vogliamo, è rappresentata questa 
piccola serie di step: 

a- Il disegno del lato sinistro del rettan¬ 
golo arrotondato. 

b- Il copia e incolla del lato sinistro, flip- 
pato sul lato destro per completare an¬ 
che l'altro lato. 

c- Il suo riposizionamento in alto nella 
GIF e quindi il completamento verso il 
basso. 

d- A bordo (superiore) fatto, copia e 
flipping dello stesso per ricavare il bor¬ 
do inferiore. 

Quattro piccoli passi per ottenere, ra¬ 
pidamente e semplicemente, le due 
cornici principali. Due GIF che impongo¬ 
no le loro misure all’intera tabella che 
quindi, qualsiasi sarà la risoluzione dello 
schermo e la grandezza della pagina del 
browser aperto, si visualizzerà sempre 
alla stessa misura. 

Adesso che abbiamo le due cornici - 
cosi come le abbiamo fatte noi, a quella 
superiore è anche possibile aggiungere 
un titolo - non ci resta che richiamare le 


due GIF direttamente dal Web Editor 
nel quale si sta lavorando la pagina 
HTML interessata. Caricato il file della 
pagina, dovremo fondere insieme tutte 
le celle della prima riga e quindi quelle 
dell'ultima. Fatto ciò, vi incolleremo 
dentro le due GIF. Assegnando infine 
come sfondo lo stesso colore usato per 
le due GIF, completeremo l'opera colo¬ 
rando le celle che compongono la pri¬ 
ma e l'ultima colonna della tabella. Cosi 
facendo sembrerà che la cornice dagli 
angoli arrotondati sia uniforme. In realtà 
è composta da due sole GIF poste in 
orizzontale che fissano la larghezza del¬ 
la tabella. Per quanto riguarda l'altezza, 
utilizzando al contrario solo celle vuote - 
di larghezza prefissata rigidamente (3-5 
pixel) - potremmo conservare la giusta 
elasticità che in verticale testo, immagi¬ 
ni ed altri orpelli aggiuntivi possono ri¬ 
chiederci. Solo in larghezza saremo cosi 
costretti a stare dentro una misura rigi¬ 
da, Verticalmente la tabella potrà esse¬ 
re lunga e scrollabile quanto ci serve. 

Il risultato è tutto estetico: la tabella 
è indubbiamente piu raffinata, ma non 
per questo rigida da modificare. 

Affinché quest'esempio divenga ef¬ 
fettivamente pratico, abbiamo deciso di 
mettere a disposizione sul CD allegato 
sia la cornice superiore che la cornice 
inferiore, nonché la pagina di prova 
che incorpora la struttura della tabella 
con la cornice effettivamente inserita. 

WebWare 

Ricca sia numericamente che quali¬ 
tativamente la lista del software per il 


Web. Questo mese presentiamo e 
mettiamo a vostra disposizione sul CD 
allegato cinque applicativi interessantis¬ 
simi. Un Web Editor come DotCool, 
Objective Voice Email, un plugin per 
qualsiasi Client di posta elettronica, con 
il quale aggiungere anche la gestione 
dei messaggi vocali, e quindi l'Ulead 
Cool 360°, per realizzare stupende foto 
panoramiche, visionabili anche via 
browser per mezzo dell'allegato Plugm- 
viewer , 

DotCool Semplice quanto efficace 
questo Web Editor, concepito per la 
realizzazione automatica, tramite appo¬ 
siti Wizard, sia di singole pagine che di 
un intero sito. La filosofia progettuale 
dell'applicativo si basa su di uno svilup¬ 
po delle pagine HTML per modelli - a 
tema generale, business, hobby, sport, 
ecc. - e, all'interno di ogni singolo mo¬ 
dello, per temi grafici e layout. Una vol¬ 
ta scelto il modello e quindi il layout. 
DotCool ci chiede le informazioni di ba¬ 
se al riguardo del numero e il nome di 
ogni pagina e quindi genera le pagine 
stesse, comprensive della barra di navi¬ 
gazione comune. 

E 1 in pratica un editor appositamente 
pensato per chi non conosce - oppure 
conosce poco o non vuole comunque 
perderci tempo - l'HTML, link, tabelle 
ed altri accidenti di codice. Nella versio¬ 
ne dimostrativa che troverete sul CD al¬ 
legato, DotCool ha attivo un solo mo¬ 
dello con 5 temi a disposizione. Prova¬ 
telo, e se ne rimarrete - com’è facile 
che sia! - soddisfatti, salite sul sito della 
DotCool Ine IhttpV/www.dotCool.corfì 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


163 


























si porterà sull'Immagine successiva, fi¬ 
no a completare l'intero giro panorami¬ 
co di 360 gradi. 

Al termine del processo, la sene del¬ 
le istantanee caricate verrà resa in 
un'unica immagine finale che. una volta 
salvata definitivamente, potrà essere vi¬ 
sualizzata o per mezzo del Viewer in 
versione stand-alone oppure da un nor¬ 
male browser. 

In quest'ultimo caso, il browser, in¬ 
differentemente lExplorer o Navigator, 
necessiterà dell'indispensabile Ulead 
Cool 360° Plugin-viewer che, come la 
versione trial di Cool 360°, sarà possibi¬ 
le trovare sul CD allegato. 


MIDIclip e karaoke 

La nostra solita offerta d'ascolto 
composta di brani MIDI da ascoltare e 
karaoke da cantare. 


Ulead Cool 360": la pagina di lavoro del programma. Da notare le linee dì unione Ira le prime due 
immagini. 


Per quanto riguarda i MIDIclip, vi pro¬ 
poniamo un piccolo speciale dedicato ai 
mitici Beatles. A disposizione ben dieci 
brani, per un totale di 256 kbyte e circa 
30 minuti di musica MIDI ben arrangia¬ 
ta ed estesa dai classici "Yesterday", 
"Michelle" e "Let It be", fino ai meno 
diffusi "Sgt. Pepper's", "Obladi Obla- 
da", "Taste Of Honey" e via discorren¬ 
do. 

Nella sezione karaoke invece, questa 
volta, vogliamo sentirci più italiani che 
mai, proponendo all’ascolto solo belle, 
bellissime canzoni "made in Italy" che 
abbiamo selezionato tra i migliori suc¬ 
cessi musicali dei piu famosi cantanti e 
cantautori nostrani. 

La lista è splendida: 

• Diamante di Zuc¬ 
chero e De Gregori 

• Quello che le 
donne non sanno 
dell'ispiratissima 
Fiorella Mannoia 

• Cuore d'aliante 
di Claudio Bagliom 

• Teorema di Mar¬ 
co Ferradim 

• erte volte di Li- 


Ulead Cool 360": Il 
Viewer in azione. 

La loto panoramica verrà 
mostrata seguendo i 
movimenti del mouse. 


e verificate le condizioni di vendita della 
versione completa. 

Objective Voice Email Una volta in¬ 
stallato, Objective Voice Email aggiun¬ 
ge al nostro Client di posta elettronica - 
compatibilità garantita con Outlook, Ou¬ 
tlook Express, Eudora Light e Pro - co¬ 
mandi aggiuntivi per poter gestire, oltre 
che i tradizionali messaggi testuali, an¬ 
che messaggi vocali. Semplice e fun¬ 
zionale. 

Ulead Cool 360° Altro gioiello di 
questa mini-rassegna di fine estate, 
Cool 360° - da non confondersi con 
Cool 3D - è un generatore di foto pano¬ 
ramiche. Foto "circolari" - se vogliamo 
dirla in parole povere - che è possibile 
far scorrere per mezzo del mouse vi¬ 
sualizzando l'intero panorama che cir¬ 
conda il punto d’osservazione. 

Per arrivare ad avere una foto pano¬ 
ramica, (‘utilizzatore di Cool 360° deve 
necessariamente effettuare più scatti 
del luogo interessato - una stanza, una 
piazza, un panorama montano, ecc. - 
mantenendo lo stesso punto d'osserva¬ 
zione, ma ruotando ad ogni scatto di un 
certo numero di gradi sul proprio asse. 
Ovvero, facendo girare la propria Reflex 
- ben impiantata su di un cavalletto, in 
modo che mantenga l'asse di rotazione 
e la stessa altezza! - fino a tornare, 
scatto dopo scatto, al punto di parten¬ 


za. Unica cura d'avere è quella d'inqua¬ 
drare, in ogni scatto successivo, una 
parte dell'inquadratura precedente. In 
tal modo il lavoro di Cool 360° sarà 
semplificato al massimo. 

Il programma difatti, quando esegue 
il rendering della foto panoramica, non 
farà altro che "appendere" alla fine di 
ogni immagine l'inizio di quella succes¬ 
siva, andando ad eliminare per linea 
verticale le zone adiacenti che rileva si¬ 
mili. Una volta che alla sua analisi - un 
vero e proprio scannering cromatico 
fatto pixel per pixel - eseguirà l’append, 


164 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 















n 1 1 SottMoriky ( ompotrr 
nw'i 

Uh i» . 1 VllL'O» 

CMVtni.liMMftOHM 

„ -M 

— '■*-*—> — 



NoleWorthy. Un piccolo 
sequencer da provare tra 
l'ascolto di un file MIDI ed 
una bella cantata con un tile 
karaoke! 


JavaScript: Tic.Tac. Toe. Il 
primo dei piccoli giochi che 
proveremo a fornirvi per 
qualche mese. 


viamente dovremo stare 
attenti a posizionare il no¬ 
stro segnalino anche per 
impedire che il PC inseri¬ 
sca e allinei i suoi. 

Il gioco è semplice - ad arricchirlo c’è 
comunque un comodo contatore che 
memorizza i punti fatti dal PC, quelli fat¬ 
ti da noi e le partite andate pari - ma la 
pagina è facilmente adattabile ai nostri 
gusti, rimpaginando sfondo, tabelle e. 
ancora di più, sostituendo a quelli "di 
serie” dei segnalini personalizzati che 
potremmo realizzare, ad esempio, in 
PaintShop Pro, oppure rendere ancora 
più originali animando delle GIF nell'am¬ 
biente di Ammation Pro o di qualsiasi al¬ 
tro generatore di GIF ani¬ 
mate si disponga. 

SI, l’idea di sostituire le 
gif di serie con delle GIF 
animate personali è proprio 



gabue 

• Se balla da sola dei Pooh 

• Se stiamo insieme di Riccardo Coc- 
ciante 

Roba da cantare in allegria ce n’è an¬ 
che questa volta, ci pare. Al solito, 
sempre dal CD allegato, oltre a scarica¬ 
re e ascoltare i file karaoke, sarà possi¬ 
bile installare al volo anche Van Basco 
player, il riproduttore di karaoke per an¬ 
tonomasia. 

Se, al contrario, i file MIDI volete 
crearli per vostro conto, allora uniamo a 
questo elenco di file e applicativi anche 
il nome di un piccolo, grande sequen¬ 
cer come il NoteWorthy. 

JavaScript: 
un piccolo gioco 

JavaScript non serve solo per inven¬ 
tarci click dinamici o altri controlli "se¬ 
ri". Semplice e lineare, JavaScript può 
anche tirar fuori simpaticissimi giochi, 
da mettere sulla propria Home Page o 
da giocarsi a tempo perso in offline In 
questo articolo provvediamo ad offrirve- 
ne un primo esempio. 

Tic, Tac, Toe. Un giochetto sempli¬ 
ce e rilassante? Ok, provate questo Tic 
Tac Toe che si gioca da soli contro il 
computer e al quale si vince se si rie¬ 
sce ad allineare (in orizzontale oppure in 
verticale o in diagonale) tre segni ugua¬ 
li. Il codice originale fa riferimento a 


due segnalini fissi: una "o" assegnata 
al PC e una ”x” che spetta a noi. Si ini¬ 
zia il gioco e si clicca su una delle nove 
celle vuote a disposizione. 

Fatta la mossa, al click sulla cella 
prescelta si visualizza il segnalino corri¬ 
spondente e il PC fa subito la sua con¬ 
tromossa. 

Una volta noi, una volta il PC, si deve 
cercare di allineare tre segni uguali. Ov- 


carina, così come carino, semplice e 
immediato è il gioco in questione. 

Anche il codice di Tic, Tac, Toe l’ab¬ 
biamo scaricato dal pozzo infinito di The 
JavaScript Source http://javascript- 
source.com, un posto bellissimo da 
dove è possibile scaricare script per 
ogni genere di necessità in maniera as¬ 
solutamente gratuita. 

Mg 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


165 























































Il piede sull'acceleratore 

Non importa quanto veloce sia la nostra connessione, c’è sempre la possibilità di migliorarla; 
e MC ci indica come fare attraverso le pagine di questa rubrica. 

di Raffaello De Masi 



Benvenuti in Internet! Abbiamo mes¬ 
so tutto a punto, abbiamo aperto il no¬ 
stro bravo account cercando l'offerta 
migliore e basandoci, manco a dirlo, sui 
consigli del nostro migliore amico, bravo 
"in queste cose"; 0 magari facendoci 
guidare dal nostro istinto, che non ci ha 
mai ingannato! Insomma, siamo pronti 
per sfrecciare liberi in autostrada, con il 
pedale dell'acceleratore a tavoletta. 



“ r~ 


E invece, capric¬ 
ci della sorte, ci ri¬ 
troviamo alla guida 
di una vecchia lu¬ 
maca. malata e 
stanca, che ogni 
tanto si concede 
un momentino di 
sosta e di riposo. 

Ma che succede? 
dove abbiamo sba¬ 
gliato? 

Ricordate, amici 
veterani, com'era 
veloce Internet 
qualche anno fa, a 
dispetto dei vetu¬ 
sti modem da 14K 
di allora? Eppure anche allora ci lamen¬ 
tavamo. Perfino la posta, allora rigoro¬ 
samente text based nella maggior par¬ 
te dei casi, ci pareva lenta. Ah, incon¬ 
tentabilità dell'uomo! 

Il fatto è che navigare in Internet è 
come viaggiare in auto; tanto più velo¬ 


ce è la strada, tanto meno siamo dispo¬ 
sti a sopportare rallentamenti. Nessuno 
si lamenta se, in città, è costretto a pro¬ 
cedere a singhiozzo, ma la fila al casello 
o il rallentamento per il cantiere ci ren¬ 
dono immediatamente nervosi. Lo 
stesso è Internet. 

Il problema, visto in termini 
di "guida" è semplice; se si 
decide, in auto, di andare da 
Atripalda a Benevento (20 km 
d'autostrada, sempre deserta) 
è probabile che, in qualche mi¬ 
nuto di viaggio, si giunga a de¬ 
stinazione! Al contrario, se de¬ 
cidessi di andare a Bologna, è 
statisticamente molto piu pro¬ 
babile che possano intervenire 
intoppi nel viaggio, che mi fa¬ 
ranno ritardare con rallenta¬ 
menti e deviazioni Giusto co¬ 
me su Internet, ne vediamo 
l'analogia! 

Quando tentiamo di scarica¬ 
re una pagina Web o un pro¬ 
gramma in FTP da un server, 
allo stesso modo, i nostri viag- 
gii verso la destinazione e, al 
contrario, quello dei dati verso 
di noi, saranno basati sul "traf- 



166 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


























































How Fast Cui i Yow Go? 

I nt roduet no Bis re net. 

Iho new word tor Speed. 




I ni*' lo brtom* « Moflir«*.»od »!•»! 

5IGN UP NOWI Mu 


IM ira» 



KnowPost.com 

'Min i* lumuaiMr uri oh imi mkimii 



probabile che la stessa pagina 
sia stata richiesta contempora¬ 
neamente da altri 
utenti. Sa già di mira¬ 
colo che tutto funzio¬ 
ni ancoralE abbiamo 
anche il coraggio di 
lamentarci! 

Fortunatamente, 
comunque, ci sono 
modi e mezzi per cer¬ 
care di ridurre, non 
potendoli certo elimi¬ 
nare, questi disagi; 
vediamo come! 


Una fatica 
da forzati! 


da un server ci rag¬ 
giunge. Ci possono 
essere diverse cause 
capaci di rallentare o 
addirittura fermare la 
spedizione del mate¬ 
riale quando questo 
viaggia dal server 
Web fino a noi! 

Al contrario del si¬ 
stema postale, dove 
una lettera viaggia, 
tutta intera, dal mit¬ 
tente al destinatario 
mediante un solo vei¬ 
colo, Internet maneg¬ 
gia tutto quel che ci 
raggiunge o che traf¬ 
fica sulle sue linee 
spezzettandolo in 
frammenti, quelli che 
in gergo si chiamano 
"pacchetti". Questo 
vuol dire che, quando 
chiediamo di accede¬ 
re a una pagina Web, 
questa ci verrà invia¬ 
ta suddivisa in un lot¬ 
to di parti, tutte egua¬ 
li tra loro, che saran¬ 
no riassemblate 
all'arrivo presso di 
noi; immagiamo una 
serie di vagoncini 
sganciati l'uno dall'al¬ 
tro, che viaggiano sulla stessa linea e 
che vengono riassemati all'arrivo, e ci 


\ deertleld.com 


Iti, 1 InterQuick 


fico" che incontreranno sulla rete. Una 
volta che il contatto è stato stabilito, il 
nostro povero server deve incaricarsi di 
trasportare la pagina richiesta attraver¬ 
so sovente mezzo mondo, saltando da 
server a server intermedio fino a che 
non ci raggiunge. 

E giusto per complicare le cose, è 


In ordine a miglio¬ 
rare le possibilità di trasferi¬ 
mento dei dati sulla rete e, in 
definitiva, di rendere più 
confortevole la navigazione, è 
necessario avere ben chiaro 
come una pagina Web, un 
messaggio d'e-mail, o un file 
trasferito in FTP proveniente 



MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


167 















































marni 


saremo andati molto vicini 

Solo che, a questa condizione già di 
per sé penalizzante, se ne aggiungono 
altre. Il fatto è che i pacchetti, come di¬ 
cevamo, sono fisicamente separati, e 
ognuno cercherà la migliore strada per 
raggiungerci. Un po' come prendere la 
Divina Commedia e dividerla in pagine 
che verranno spedite a un nostro ami¬ 
co ognuna in una busta. Alcune pagine 
troveranno la strada diretta e raggiun¬ 
geranno rapidamente la destinazione, 
ma potrà succedere che altre, durante 
il loro trasferimento, incontreranno dif¬ 
ficoltà di percorso (immaginiamo la se¬ 
quenza di vagoncini e che qualcuno ne 
interrompa il flusso perché sulla stessa 
linea deve transitare un rapido; o peg¬ 
gio, immaginate che i vagoni della mia 
spedizione si mischino con quelli di 
due o cento altre. 0, infine, immaginia¬ 
mo che alcuni vengano instradati attra¬ 
verso altre strade) Insomma, un bel da 
fare! E non è tutto; potrebbe succede¬ 
re che qualche pezzetto (come, nel ca¬ 
so precedente, qualche pagina della 
Commedia) vada perso, per cui sarà 
necessario rispedire la parte non giunta 
a destinazione. E' vero che di tutte 
queste operazioni noi non avremo mai 
modo di sapere nulla, ma è altrettanto 
vero che le complicazioni insite nel pro¬ 
getto si pagano in termini di tempo. 

Come fare, allora, per migliorare la 
situazione, almeno per quel che ci è 
possibile? La prima cosa da fare, man¬ 
co a dirlo, è quella di disporre di un col- 
legamento di qualità in forma di fornito¬ 
re di servizi e di hardware ad hoc. 

Per il primo discorso, già tempo fa 
avemmo modo, su queste pagine, di 
parlare dei provider gratuiti, che metto¬ 
no a disposizione accessi senza cano¬ 
ne. La domanda più comune che si po¬ 
ne a tal proposito è se vale la pena di 
approfittare di queste offerte, a prima 
vista del tutto vantaggiose. La risposta 
è. "Dipende!''. Di¬ 
ceva mìo padre 
che chi più spende 
meno spende, vale 
a dire che se conti¬ 
nuano a esserci sul 
mercato fornitori 
con canone la ra¬ 
gione certamente 
ci sarà L'esempio 
più evidente è Te¬ 
lecom, che offre, 
accanto all’offerta 
free, l'abbonamen¬ 
to Premium. An¬ 
che se, negli ultimi 
tempi, la qualità 
dei servizi gratuiti è 
sensibilmente mi- 


I OnjtnCr your Irfr vlsmlly 



□ìNUST 


\»\V MocViM Ifcmun vi.» ttifi Imwtliif aa AOU 


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-»• >iii i»PMin. w . — 


Kud thè tetfMatttnunrtonaamm 


* — . » 



'•"W* 

— f-f* 



gliorata, provate a usare una connes¬ 
sione del secondo tipo e noterete subi¬ 
to la differenza di prestazioni e qualità 
Ne riparliamo tra poco. 

Ovviamente, in autostrada, le pre¬ 
stazioni sono proporzionali alla macchi¬ 
na su cui si viaggia. Quindi niente di 
meno di un modem a 56K, che garan¬ 
tirà trasferimenti più veloci e, ovvia¬ 
mente, a conti fatti, spese telefoniche 
più ridotte. 

Se disponiamo di una linea ISDN 
non pensiamoci due volte a mandare in 
pensione il nostro modem analogico; ci 
ritroveremo con velocità di trasferimen¬ 
to spesso raddoppiate (e anche più) a 
onta della modesta differenza di velo¬ 
cità di trasferimento dichiarata (56k 
contro 64K; il discorso sta anche nel 
tempo impiegato nella conversione di¬ 
gitale-analogico, che qui non avviene) 
Inoltre c'è da tenere conto (e questo 
per motivi intrinseci non superabili di 
qualità della linea) che il lìmite massi¬ 
mo dei modem analogici da 56K è pu¬ 
ramente fittizio, e potremo essere sod¬ 
disfatti se, talvolta, taglieremo il tra¬ 
guardo dei 50 (sempre meglio, comun¬ 
que, del vecchio catorcio da 36). E poi. 
in fondo, tutto il gioco, costerà, più o 
meno, un biglietto da centomila, giusto 
la rinuncia, per un paio di settimane, al 
cornetto e cappuccino di mezza matti¬ 
nata, che, oltre tutto, aumenta la ciam¬ 
bella nei fianchi proprio adesso che 
stiamo per andare al mare! 

Per chi desidera davvero fare il salto 
dì qualità, ritorniamo un momento sul 
discorso dell'ISDN. La Telecom contì¬ 
nua periodicamente ad offrire l'attiva¬ 
zione gratuita (e non si sa ancora bene 
cosa accadrà quando, come si dice, tra 
poco il discorso canone subirà un radi¬ 
cale cambiamento) ma il grande van¬ 
taggio sta nel fatto che si possono 
adottare collegamenti doppi, sfruttan¬ 
do ambedue le linee e facendo saltare 
la velocità a ben 128K.Quasi tutte le 
schede ISDN più recenti offrono que¬ 
sta possibilità); attenti, però, al raddop¬ 
pio degli scatti del contatore. E se pro¬ 
prio abbiamo il portafoglio a mantice, 
una bella connessione ADSL ci porterà 
a viaggiare su un FI4 con gli overboost 
accesi. 

Messa a punto e 
carburante speciale. 

E adesso passiamo al computer. 
Sebbene sia perfettamente possibile 
navigare in Internet anche con una 
vecchia macchina, addirittura con un 
386 o con un FX, un computer potente 


168 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


























































sarà certo più lesto a mostrare sullo 
schermo le pagine scaricate. Un mini¬ 
mo accettabile di prestazioni lo si ot¬ 
tiene poi con almeno 32 MB di RAM, 
e i migliori risultati in termini di rapidità 
ed efficienza di gestione li otterremo 
adottando uno dei più moderni brow- 
ser, che peraltro hanno bisogno di an¬ 
cora più ampie quantità di memoria 
La pedina successiva del gioco delle 
velocità è la qualità del nostro provi¬ 
der. Ne abbiamo già accennato in pre¬ 
cedenza, i servizi a pagamento lo sono 
per qualche motivo, no? Se abbiamo 


deciso di optare 
per un servizio 
gratuito, beh, è il 
caso di iscriversi 
almeno a un paio 
di fornitori; E' un 
fatto corrente 
che i provider at¬ 
traversino periodi 
alternativi di ser¬ 
vizio efficiente e 
di prestazioni mo¬ 
deste, non sol¬ 
tanto nel campo 
del gratuito. Il problema è che un nuo¬ 
vo fornitore, quando si presenta sul 
mercato, mette a disposizione il me¬ 
glio come attrezzature e qualità intrin¬ 
seca di connessione. Ma poi, col pas¬ 
sare del tempo, l'aumento degli iscritti 
lo porta più o meno rapidamente al li¬ 
vello degli altri (per la verità forse pro¬ 
prio perché poco conosciuto, un forni¬ 
tore gratuito ha sempre mantenuto un 
livello di qualità elevato; non possiamo 
nominarlo qui, visto che se poi dieci o 
ventimila lettori del De Masi ci si iscri¬ 
vono, addio qualità! Ma chi ha sfoglia¬ 


Montiamo un overboost! 


Di acceleratori per Web ce ne sono tanti, ma proprio tanti I basta dare un'occhiata alle pagi¬ 
ne di Tucows, di Davecentral o di Filez per trovarne di tutti i tipi e fatture. Ne vedete alcuni 
nella pagine di questo articolo, e numerosi altri ce ne sono nei siti indicati. 

Ma se desiderate dare un'occhiata a qualcosa di veramente speciale, vi consigliamo di visi¬ 
tare il sito di Neotrace, http://www. neotrace.com, per scaricare l'omonimo pacchetto Si 
tratta di un'utility ben nota nel campo degli specialisti d'analisi di connessioni, ma che per¬ 
mette anche al normale utente di sbirciare dietro le quinte dei processi di connessione. 
Cosa fa Neotrace è presto detto; esso "traccia" il percorso della nostra connessione, vale 
a dire legge i nodi che via via vengono chiamati in causa perché la nostra richiesta giunga 
a destinazione; il tutto, poi in forma sia analitica che grafica. E possiamo assicurare che 
vedere il viaggio, su un mappamondo, delle nostre richieste e del materiale che ci arriva è 
quanto mai suggestivo e, forse, ci farà maledire di meno i tempi di attesa che ci sembra¬ 
no, ogni giorno, più lunghi. Insomma, ci insegnerà un po' di modestia e di rispetto per il 
lavoro degli altri! 



to numeri più vecchi di MC sa a chi mi 
riferisco!) Se proprio vogliamo essere 
sempre al corrente delle novità, iscri¬ 
viamoci a qualche newsgroup e potre¬ 
mo essere aggiornati, sempre, in tem¬ 
po reale. 

E infine dobbiamo valutare la vera 
chiave di volta del problema, Net stes¬ 
so. Beh. qui c'è pochino da fare diret¬ 
tamente, ma se vogliamo provare, la 
tecnica più immediata, in caso di con¬ 
nessione lenta a una pagina è di 
schiacciare il pulsante di refresh-ag- 
giorna del browser. In questo modo 
costringiamo Communicator o Explo¬ 
rer a ricaricare daccapo la pagina con 
una nuova ricerca, cosa che può deter¬ 
minare un diverso reinstradamento 
della connessione. 

Se neppure questo funziona, beh, il 
server potrebbe essere semplicemen¬ 
te sovraccarico di richieste. In questo 
caso non c'è niente altro da fare se 
non armarsi di certosina pazienza o di 
spegnere tutto, andare a bere un 
caffè, e riprovare più tardi. E' ovvio 
che, essendo la maggior parte del traf¬ 
fico regolato dagli Stati Uniti, e che i 
siti più popolari si trovano lì, è più con¬ 
veniente navigare la mattina fino intor¬ 
no alle 2-3 pomeridiane, e molto meno 
la sera. Per lo stesso motivo è consi¬ 
gliabile navigare nei weekend, quando 
il traffico business è quasi assente. 

Ebbene, ci sarà un giorno in cui i 
collegamenti avverranno in un baleno, 
le pagine saranno scaricate in un fulmi¬ 
ne, non pagheremo nulla per la con¬ 
nessione e ci potremo collegare im¬ 
mediatamente con il più frequentato 
dei siti in un battito di ciglia, in qualun¬ 
que ora del giorno e della notte. Sare¬ 
mo allora felici? No, certamente, sare¬ 
mo ancora qui a lamentarci di come il 
Net è lento, come una tartaruga mala¬ 
ta e stanca. A risentirci! ^ 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


169 























































iifiasa» 

AVVISI Al NAVIGANTI 


Vento di guerra! 


Il primo conflitto affrontato dagli USA dopo la catastrofe del Vietnam doveva essere una 
catarsi, volta a far dimenticare la debacle subita e a ridare, anche come potenza militare, la 
completa supremazia agli Stati Uniti. 

Era dal 1898, in occasione del conflitto lampo ispano-americano, che gli Stati Uniti non 
vincevano una guerra in tempi brevissimi. Le ostilità contro l’Iraq erano destinate a 
riproporre gli equilibri di una scacchiera internazionale che, solo qualche anno prima, era 
stata completamente rivoluzionata dallo sgretolamento dell’Orso russo. La guerra del Golfo 
(il nome ufficiale era Seconda Guerra del Golfo Persico”) detta anche, per antonomasia, 


Operazione Tempesta del Deserto, era lo scenario ideale per evidenziare l’enorme potenza 


bellica degli Stati Uniti. Con tutte le televisioni 
del mondo intero, che portavano ogni giorno, 
nelle nostre case, la “guerra spettacolo”. 


di Raffaello De Masi 


Cronaca di un 
conflitto annunciato. 

Gli analisti di tutto il mondo concor¬ 
dano pienamente nello stabilire tre ca¬ 
se concomitanti, effettive o scatenanti, 
per l'inizio del conflitto. L'Iraq aveva già 
da diversi anni affermato che il Kuwait 
doveva essere considerato, a tutti gli 
effetti, parte dell'Iraq, sotto forma di 
19° provincia. E Saddam Hussein ave¬ 
va. da tempo dichiarato che era sua pie¬ 
na intenzione ricostituire l'integrità del 
territorio iracheno, annettendo questo 
stato e riconquistando una forte pre¬ 
senza a sud della penisola araba. 

Causa affermata dell'invasione fu an¬ 
che la continua interferenza dei due 
stati nello sfruttamento delle risorse 
petrolifere sotterranee. L'Iraq aveva 
sempre sostenuto che il Kuwait sfrutta¬ 
va, alla frontiera, estese risorse petroli¬ 


fere invece ad es¬ 
so appartenenti, e 
la difficoltà di stabi¬ 
lire una perfetta li¬ 
nea di confine nel 
deserto non alleg¬ 
geriva certo la si¬ 
tuazione. Infine 
esisteva una ne¬ 
cessità di rivaluta¬ 
zione militare da 
parte di Saddam. 
Infatti, la prima 
guerra del Golfo 
Persico, combattu¬ 
ta tra Iran e Iraq, 
cominciata con 


http://www.desertstor 
m.com il silo 
sicuramente più ricco 
di notizie e dati. 



170 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















una rapida invasione da parte di questo 
che però poi era rallentata sempre più e 
poi seguita da una lunga ritirata con 
prezzo di vite umane altissime, aveva 
minato, almeno all'apparenza, il presti¬ 
gio del leader di Bagdad. Curiosamen¬ 
te, il Kuwait era stato uno dei più gene¬ 
rosi supporter dell'Iraq durante la guer¬ 
ra contro il regine degli ayatollah, ma, 
alla fine del conflitto, i rapporti si dete¬ 
riorarono rapidamente. 

Sicuro che, per evitare interferenze 
nella delicata situazione politica degli 
Stati Arabi, USA e altre nazioni non sa¬ 
rebbero intervenute nel conflitto, il 2 
agosto 1990 le forze irachene invasero 
il Kuwait, prendendo in un giorno il 
completo controllo della nazione. In po¬ 
chi giorni, gli Stati Uniti, con il completo 
supporto delle Nazioni Unite, iniziarono 
il trasferimento di un grande contingen¬ 


te di truppe in Arabia, che aveva chia¬ 
mato gli Stati Uniti in soccorso attraver¬ 
so le NU. Già in una settimana il com¬ 
pleto schieramento di uomini e forze al¬ 
leato era completato, ma nulla si muo¬ 
veva, con le diplomazie indaffarate a 
cercare una soluzione onorevole per 
tutti. 

Nel gennaio del 1991 erano schierati, 
da parte delle forze ONU, oltre mezzo 
milione di uomini provenienti da più di 
venti nazioni, tra cui curiosamente il 
Bangladesh e l'Afghanistan, con uno 
schieramento di mezzi impressionante. 
L'intensa attività diplomatica tra gli uffi¬ 
ciali di Saddam e gli Stati Uniti non 
portò ad alcuna conclusione, per cui, 
nella notte del 16 gennaio, le forze al¬ 
leate iniziarono le ostilità bombardando 
truppe e postazioni nemiche in Iraq e in 
Kuwait. Il lancio di bombe fu subito in- 


Fatti e statistiche 


Alla fine della guerra fu calcolato che l'Iraq aveva subito perdite di 100.000 vite umane. 
Questo valore è stato poi ridimensionato, passando a circa 20.000 militari e 2.300 civili. 
Non è mai stato stimato il numero dei feriti. 

Gli Stati Unni contarono 148 caduti e 458 feriti; dei primi, ben 57 caddero sotto il "fuoco 
amico". Inoltre 121 americani morirono in incidenti non legati a combattimenti. 

Durante la settimana in cui Re Fahd fu persuaso a chiedere l'intervento delle truppe sta¬ 
tunitense a difesa dei confini dell'Arabia Saudita, un ufficiale dello spionaggio USA, inviato 
segretamente in Kuwait dal generale Norman Schwarzkopf, riferì che le divisioni della 
guardia repubblicana di Saddam stavano ritirandosi dal Kuwait. Il particolare non fu mai re¬ 
so noto a Re Fahd 

Alcune settimane prima dell'inizio dei bombardamenti, agenti dell'US Intelligence, il servi¬ 
zio di spionaggio americano, inserirono con successo un virus nel sistema informativo del¬ 
la difesa aerea irachena. 

Molti soldati, durante la penetrazione in territorio iracheno, raccontarono di aver visto mi¬ 
gliaia di granate e bombe inesplose, ben più pericolose del fuoco nemico. 

La fornitura più curiosa di tutta la guerra fu certamente quella di alcuni milioni di profilatti¬ 
ci, utilizzati per coprire le bocche dei fucili, per impedire l'entrata di sabbia e polvere 



Forze irachene 

Forze alleate 

tipo 

schierati 

persi 

schierati 

persi 

carri 

4230 

4000 

3360 

4 

pezzi d'artiqlieria 

3110 

2140 

3633 

1 

mezzi 

2860 

1856 

4050 

9 

elicotteri 

160 

7 

1959 

17 

aerei 

800 

240 

2600 

44 


Le forze e le perdite. 

Il contingente piu piccolo era quello dell’Honduras, composto da 150 soldati, quello più 
specializzato era il cecoslovacco, con 200 esperti di guerra chimica 


I due mezzi terrestri più potenti schierati in battaglia furono l'Abrams M-1-A-1 (45 mph, pe¬ 
so 63 l, armato con un cannone da 120 mm che spara granate ad uranio impoverito. 2 mi¬ 
tragliatrici 7,62 e una mitragliatrice da mezzo pollice) e il semovente MI09 con cannone 
da 155 mm, capace di sparare una granata convenzionale a 20 km di distanza. Il mezzo in 
assoluto più potente era senz'altro l’F14 Grumman Tomcat, cacciabombardiere dotato di 
una autonomia di 2000 miglia e di due turboreattori della potenza massima di 125.000 CV, 
capaci di lanciare l’aereo alla velocità di 1734 mph. 



btrp.'//www. r -1 Ubdeltadart com/inaex. utili è un 
silo ricco e curioso, che illustra le caratteristiche 
degli armamenti americani con dovizia dì 
particolari, ivi compreso il probabile costo. 
Scopriamo, così che un caccia costa una 
manciata di miliardi, in tondo a buon mercato! 


tensissimo e prosegui senza tregua, 
con il dichiarato scopo di fiaccare im¬ 
mediatamente il morale civile e milita¬ 
re. Come risposta allo spaventoso at¬ 
tacco, Saddam ordinò di lanciare missili 
SCUD contro Israele e Arabia Saudita. 
Lo scopo, più che quello effettivo, del 
tutto aleatorio, era di provocare una 
reazione dello stato ebraico, in pratica 
non belligerante, per farlo scendere in 


Webografia essenziale: 


lnto://www. desert-storm.com/ (torsel il più comple¬ 
to e aggiornato) 

ihip://www. ievaen.com/aulfwar/ 

E iUpy>mynomejjninoirocQm/--n^ i -, 1 ; -1 

ìUp /.'www t-1UWglt?d.?rr,cgm/inge\ hjnj 

httpV/www. Qeocities.com/Pentaaon/Quar- 

tersZ948.6Z _ 

hUP./Avww saull COm/-t!anvaugTTi] 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


171 















































































http://www. desert- 
storm. comi Machine 
s/land.hlml silo 
interessante, che 
mostra un ampio 
catalogo delle armi 
usate nel contatto. 


172 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 









































Dall'album delle 
loto ricordo... 


quel che succe¬ 
deva (è rimasto 
famoso l'episo¬ 
dio di un intero 
distaccamento 
che si consegnò 
a una troupe di 
giornalisti della 
CNN). Il 26 feb¬ 
braio le truppe 
americane e 
dell'Arabia Sau¬ 
dita controllava¬ 
no Kuwait City 
mentre un'altra 
armata attraver¬ 
sava il fiume Eufra¬ 
te presso Basra, e 
una furiosa rivolta 
interna tentava di 
abbattere il regime 
di Saddam. Il giorno 
successivo il presi¬ 
dente Bush ordina¬ 
va il cessate il fuoco 
contro le truppe in 
ritirata e infine, il 3 
marzo, l'Iraq accet¬ 
tava i termini della 
resa; la guerra era 
finita. 


un rallentamento delle 
incursioni notturne. 

Il 23 febbraio succes¬ 
sivo. dopo quaranta gior¬ 
ni di guerra, le forze ter¬ 
restri lanciarono l'attac¬ 
co. ma si trovarono di 
fronte solo truppe stre¬ 
mate ed affamate, che si 
arrendevano senza nep¬ 
pure rendersi conto di 


campo a fianco degli stati arabi, crean¬ 
do quindi una situazione assurda dal 
punto di vista politico e religioso. Ma la 
reazione di Israele non ci fu, visto che 
già da tempo il presidente Bush aveva 
provvisto questo paese di batterie di 
missili Patriot, capaci di intercettare gli 
SCUD in volo ed abbatterli. 

Ulteriore scopo dell'attacco era quel¬ 
lo di distrarre l'attenzione dei bombar¬ 
damenti dagli obiettivi militari, per im¬ 
pegnarli contro le piattaforme di lancio 
mobili di questi. Ciononostante l'im¬ 
mensità delle forze in campo alleato 
non determinò neppure per un attimo 


Conclusioni. 

La storia della "tempesta" non si 
chiude e non si esaurisce certo in que¬ 
ste pagine. Tutto il lungo prologo, la 
storia degli "scudi umani", le vicende 
della guerra, la battaglia di Kafji, le vi¬ 
cende successive alla resa da parte di 
Saddam, riempiono numerosissime pa¬ 
gine di IWVWV. Li troverete, nei lini! in¬ 
dicati, storia nota e vicende personali, 
compresa un'amplia bibliografia sulla 
"Gulf War Syndrome" Buona lettura! 

KS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


173 







**dx«F, r^MMìtr.* 

Progetti inusuali 

C’è bisogno di fare una brochure? Un semplice volantino? E se ci fosse necessità di un 
invito? Magari ciò che serve è un bel catalogo... Dov’è il problema? Nessuno di questi 
prodotti preoccupa i grafici professionisti, poiché sono da sempre i più richiesti tra i 
materiali stampati. 

Ma qualche volta i clienti arrivano con esigenze un po’ fuori dalla norma: cosa fare in 
questi casi? La nostra rubrica si occupa questa settimana di oggetti stampati che non 
siano di tipo tradizionale e vi dà un po’ di consigli. 

di Mauro Candirti 



I clienti sono... 


Come dicono a Napoli, "I 
clienti so' piezze ’e core" (da 
qui gli americani hanno ricava¬ 
to il loro famoso "core busi¬ 
ness"): ogni loro desiderio è 
un ordine e quando chiedono 
qualcosa di inusuale, non c'è 
nulla da fare, bisogna solo ob¬ 
bedire. 

Scherzi a parte, in questo 
articolo ci limiteremo a dare 
solo alcune indicazioni su lavo¬ 
ri non troppo comuni, ma che 
comunque non sconfinano in 
lavori specifici, come per 
esempio il packaging, che nor¬ 
malmente è realizzato da so-_ 

cietà specializzate e che co¬ 
munque risulta essere troppo variegato 
per essere riassunto nelle pagine della 
nostra rubrica mensile. 

Come al solito non scenderemo nei 
particolari creativi, ma vi forniremo un 
certo numero di informazioni con l’obiet¬ 
tivo di evitarvi i più comuni errori nei pro¬ 
getti che andremo ad esaminare. In par¬ 
ticolare. verificheremo quelli per la pro¬ 
duzione di materiali relativi appunto al 
packaging e labelling dei CD-ROM. di bi¬ 
glietti semiadesivi come i Post-it della 
3M, di adesivi da vetrina e come realizza¬ 
re le pellicole per la stampa dei poster. 


CD-ROM: un formato, 
100 confezioni 

Quando si deve realizzare un CD¬ 
ROM con una tiratura abbastanza so¬ 
stenuta (dai 3.000 pezzi circa in su), 
senza dubbio la prima domanda che 
sorge spontanea è: "che utilizzo ne 
dobbiamo fare e, quindi, che confezione 
è necessaria?" 

Ormai le società in Italia che produ¬ 
cono CD-ROM sono qualche decina e 
tutte da sempre offrono un servizio 


Ecco una videata di CorelDraw, con 
cui abbiamo disegnato la label da ap¬ 
plicare ad un CD: come potete nota¬ 
re le label sono due. poiché normal¬ 
mente i logli di carta adesiva preta¬ 
gliata contengono due etichette cia¬ 
scuno Lavorando con un fondo scu¬ 
ro, abbiamo deciso di creare il con¬ 
torno del CD in giallo, questo filetto 
andrà rimosso prima della stampa 


completo di realizzazione del 
CD con relativo contenitore. I 
più classici sono senza dubbio 
quattro: il "ricco" Jewel Case, 
cioè la scatoletta classica in 
cui normalmente troviamo an¬ 
che i CD Audio; la bustina di 
cartone; la bustina di plastica trasparen¬ 
te; il nudo CD (in questo caso si dice 
"CD in spindle"). 

I tipi di confezionamento elencati co¬ 
prono praticamente oltre il 98% della 
produzione: a questi se ne aggiungono 
altri, che possono essere le bustine tra¬ 
sparenti con retroadesivo e i semplici 
supporti con la rosetta centrale di fis¬ 
saggio del CD. Tuttavia di questi non ci 
occuperemo nel nostro articolo, poiché 
non richiedono la stampa. 

Per prima cosa, infatti, ci occupere¬ 
mo della stampa del CD vero e proprio. 


174 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





















Superficie del CD-ROM 

Come tutti sanno, i CD-ROM posseg¬ 
gono due facciate, di cui una dedicata 
alla lettura dei dati e l'altra su cui è pos¬ 
sibile stampare una "label" con le indi¬ 
cazioni sui contenuti, oppure una sem¬ 
plice grafica in grado di identificarlo da¬ 
gli altri. 

Esistono differenti sistemi di realizza¬ 
zione della stampa sulla superficie di¬ 
sponibile: le differenze sono legate alle 
tirature del CD stesso, cioè dal numero 
di copie che ne vengono realizzate. 

Partiamo dalle poche fino a qualche 
centinaio, in questi casi l’utente può 
spesso fare il lavoro da sé, poiché, da 
alcuni anni, sono stati messi in com¬ 
mercio dei kit contenenti un certo nu¬ 
mero di fogli con etichette adesive ro¬ 
tonde e pretagliate a misura di CD (ven¬ 
duti anche separatamente come mate¬ 
riale di consumo) e relativo applicatore 
sul disco stesso. 

In questo caso la realizzazione 
dell'etichetta da apporre è piuttosto 
semplice: basta utilizzare un qualsiasi 
programma di disegno, come 
FreeHand, lllustrator o 
CorelDraw Qualche volta 
capita che compreso nel 
kit ve ne sia uno fatto ad 
hoc per sfruttare al me¬ 
glio i fogli su cui si trova¬ 
no le etichette adesive. 

Utilizzando un comune 
programma di disegno 
sarà necessario fare alcu¬ 
ne prove prima di trovare 
la posizione ottimale del disegno sul no¬ 
stro foglio, in modo da far si che in se¬ 
guito questo combaci con l'etichetta 
pretagliata sarà sufficiente misurare la 
distanza delle label dai bordi del foglio e 
poi, aiutandosi con i righelli del pro¬ 
gramma di disegno, sistemare un cer¬ 
chio nella posizione adatta. Stampando¬ 
lo su un foglio di carta normale, potre¬ 
mo poi controllare la corrispondenza 
della posizione sovrapponendolo al fo¬ 
glio con le etichette (se non avete a di¬ 
sposizione un visore per trasparenti, po¬ 
trete fare come quando eravamo bam¬ 
bini, appoggiando i due fogli a registro 
sul vetro della finestra). 

Una volta fatto con la necessaria pre¬ 
cisione questo lavoro, potremmo salva¬ 
re il documento come template per fu¬ 
turi utilizzi. Una volta compiuto questo 
primo passo, possiamo inserire le no¬ 
stre immagini e/o scritte nell'etichetta, 


In Quest'immagine le 
dimensioni da aspetta¬ 
te per la preparatone 
dei hle e delle relative 
pellicole per la stampa 
fisica della superficie 
del CD 



La copertina del Jewel Box è semplicemente un Quartino con Queste dimensioni, stampato a colon in 
bianca e in nero in volta È possibile richiedere la preparazione di un libretto anziché un semplice Quar¬ 
tino in Questo caso il numero di pagine dovrà essere al massimo di 32 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


175 




























138mm 


ricordandoci che al centro c'è una parte 
inutilizzabile in concomitanza del foro 
centrale del CD e quindi dell'etichetta. 

Visto che in questi casi la label sarà 
realizzata con una stampante a colori, 
laser o persino a getto d'inchiostro, è 
consigliabile non inserire scritte o altri 
piccoli elementi vicini al bordo, poiché 
in caso di lieve imprecisione nel carica¬ 
mento della carta questi elementi po¬ 
trebbero risultare stampati fuori dal limi¬ 
te di taglio dell'etichetta stessa. È pre¬ 
feribile utilizzare quindi un fondo pieno, 
inserendolo con la dovuta abbondanza 
intorno al contorno, e poi inserire le 
informazioni ad almeno 5 mm dai bordi 
(esterno e interno del buco centrale). 

Prima di caricare la carta adesiva pre¬ 
tagliata, vi consigliamo di fare una stam¬ 
pa di prova su un foglio di carta norma¬ 
le, per controllare nuovamente in tra¬ 
sparenza se è tutto ok: ovviamente bi¬ 
sogna ricordarsi di togliere all'ultimo 
momento il filetto del cerchio di posizio¬ 
namento (è buona cosa salvare il file 
definitivo con il filetto, toglierlo per la 
stampa e non salvare il documento sen¬ 
za filetto dopo la stampa). 

Se decidete di duplicare i CD da soli, 
se possibile, cercate dei CD-R con la 
superficie senza alcuna stampa, cioè 
senza il nome del produttore e le linee 
per scrivere a mano con il pennarello il 
contenuto del disco. Le etichette sono 
di carta leggera e quindi un po' traspa¬ 
renti: se applicate su un CD con delle 
scritte, il buon risultato viene senza 
dubbio rovinato dall’Immagine sotto¬ 



co 


stante che si vedrebbe in trasparenza. 
Un ultimo punto: incollando l'etichetta, 
state attenti che sia ben applicata, evi¬ 
tando bolle o punti di possibile distacco 
che potrebbero creare problemi di lettu¬ 
ra, soprattutto sui player ad alta velocità 
di cui sono dotati i PC delle ultime ge¬ 
nerazioni. 

Alcuni produttori di CD. per le piccole 
tirature, hanno la possibilità di utilizzare 
delle speciali stampanti, che eseguono 
la stampa direttamente su CD: in questi 
casi sarà sufficiente fornire al produtto¬ 
re un file realizzato sempre con uno dei 
principali programmi di disegno sopra 
indicati. 

Se il fondo non sarà completamente 
coperto da un colore, dovremo tenere 
presente che le parti non coperte risulte¬ 
ranno del classico colore a specchio dei 
CD, anche se nel nostro programma di 
disegno il fondo o apparirà sempre bian¬ 
co. Se per esempio scaviamo una scritta 
su un fondo colorato, essa risulterà in fa¬ 
se finale scavata nel colore di fondo, ma 
a specchio come il CD stesso. 

La stessa cosa vale nel caso in cui 
debbano essere preparate le pellicole 
per CD da produrre in grande numero 
Se si vuole ottenere qualcosa di bianco 
bisogna generare una specifica pellicola 
per tale colore. In questo caso, abbiamo 
potuto vedere dei CD stampati in bian¬ 
co con aree scoperte a specchio e scrit¬ 
te in negativo scavato nel bianco: l'ef¬ 
fetto è molto bello ed elegante. 

Nella maggior parte dei casi, la stam¬ 
pa di grossi quantitativi di CD avviene 


con macchine auto¬ 
matiche in grado di 
gestire fino a 5-6 
colori: 4 nel caso di 
immagini in quadri- 
cromia. più un quin¬ 
to colore che può 
essere il bianco, più 
un altro colore a pia¬ 
cimento. 

È anche possibile 
utilizzare tutti colori 
pieni come i Pantom, creando le apposi¬ 
te pellicole piene per ogni singolo colo¬ 
re. Tendenzialmente i produttori offrono 
due prezzi di personalizzazione dei CD 
uno per la stampa a due colori e uno 
per quella in quadricromia più l'eventua¬ 
le bianco. Il primo caso viene utilizzato 
per generare CD in grande quantità, do¬ 
ve le 100 lire in più per una stampa in 
quadricromia potrebbero essere un co¬ 
sto aggiuntivo poco giustificabile Nel 
caso sia necessario produrre dischi di 
qualità superiore, allora si può optare 
per la spesa maggiore. 

Meglio dare qualche indicazione per 
la preparazione del lavoro prima di man¬ 
dare a far fare le pellicole: il procedi¬ 
mento di stampa dei CD prevede delle 
limitazioni simili a quelle relative alla se¬ 
rigrafia, visto che in pratica il sistema di 
stampa è proprio quello. Se dovete di¬ 
segnare delle righe sarebbe meglio che 
queste non siano sottilissime: si parla di 
una buona definizione fino a 0.1 mm, 
ma noi vi consigliamo di non scendere 
mai sotto il mezzo millimetro Anche i 
font utilizzati dovrebbero essere di al¬ 
meno 5 punti: in effetti ciò varia da font 
a font. Sono sconsigliabili font con le 
grazie, tipo Times, specialmente se pic¬ 
coli: permetteteci, come nel caso pre¬ 
cedente, di consigliarvi di non scendere 
mai sotto i 6 punti tipografici per scritte 
in positivo e sotto i 7 punti in caso di 
scritte in negativo. 

La stampa può coprire due differenti 
aree: la più classica è compresa in un 
anello con diametro esterno di 114 mm 
e diametro interno di 45 mm. In effetti, 
quest'area lascia visibile la cosiddetta 
ID-Band, dove trova posto un codice di 
identificazione univoca del lavoro: se 
non si vuole lasciare visibile questa ban¬ 
da si può arrivare ad un diametro inter¬ 
no di soli 21 mm. In questo caso è con¬ 
sigliabile aver un fondo uniforme su tut¬ 
to il CD. 

Si può optare per una stampa seri¬ 
grafica con colori Pantoni, oppure per 
una stampa offset a secco in quadricro¬ 
mia Nel primo caso per compensare il 
possibile fuori registro i vari colori devo¬ 
no avere una sovrapposizione di circa 


1 


_ 




Questo è il retro del 
contenitore Jewel 
Box le due tasce la¬ 
terali di 6.5 mm ven¬ 
gono piegate e ap¬ 
paiono in costa al 
contenitore Even¬ 
tuali scritte devono 
risultare centrare e 
sarebbe consigliabile 
non superassero i 3 
mm di altezza 


176 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 






















0,15 mm. 

Quando andiamo a 
farci realizzare le pelli¬ 
cole di stampa dobbia¬ 
mo dare due indicazio¬ 
ni: l'emulsione dovrà 
essere positiva (cioè 
guardando la pellicola 
dal verso giusto dovrà essere sopra) e il 
retino non dovrà superare le 34 linee 
per cm. Attenzione alle sfumature e ai 
retini nel limite del possibile sarebbe 
meglio non correre rischi con sfumature 
di colore. Inoltre, le gradazioni sono am¬ 
messe dal 15% all'80%. 

Nel caso della stampa offset a secco, 
le specifiche delle pellicole sono diffe¬ 
renti: il primo colore sarà sempre il bian¬ 
co di fondo, a cui si aggiungono i 4 colo¬ 
ri di quadricromia ed un eventuale sesto 
colore supplementare. La lineatura del 
retino dovrà essere di 60 linee/cm, 
mentre le inclinazioni dovranno seguire 
tale schema: Cyan 15°. Magenta 75°. 
Giallo 0° e Nero 45°. È sempre meglio 
fornire un cromalin 

Jewel Case 

Passiamo ora a vedere velocemente 
i materiali necessari alla stampa delle 
confezioni: prenderemo in esame solo i 
due principali tipi di confezionamento 
che richiedono interventi di stampa, il 
Jewel Case e la bustina di cartoncino. 

Il materiale stampato necessario per 
assemblare un Jewel Case è composto 
normalmente da due pezzi: la copertina 
e il retro. La copertina è semplicemente 
un quartino, generalmente stampato a 
4+1 colore (quadricromia esternamente 
e nero internamente), di dimensione 
chiusa, di 121 mm di base per 120 mm 
di altezza (formato steso di 242 mm di 
base per 120 mm di altezza). 

Il retro è composto da un cartoncino 
di 151 mm di base e 118 mm di altezza: 
la base andrà suddivisa in tre aree, una 
centrale di 138 mm e altre due di 6,5 
mm laterali, che andranno piegate e 
serviranno a coprire le due coste del 
Jewel Case. La parte interna non risul¬ 
terà stampata, salvo nel caso in cui si 
chieda al produttore di fornire speciali 
confezioni con la parte di alloggiamento 
del CD trasparente: in tal caso è consi¬ 
gliabile prevedere che l'immagine ripro¬ 
dotta sul CD sia la stessa che si vede 
sul fondo quando si toglie il disco dal 
suo alloggiamento o, al minimo, lo sfon¬ 
do sia identico. 

La stampa è di tipo classico, per cui 
non vi sono specifiche particolari per le 
pellicole: è sempre consigliabile lasciare 
almeno 3 mm di abbondanza sui lati e 
fornire il lavoro completo di cromalin. 


105x75 


100x76 


100x140 


Bustina di cartoncino 

Il formato delle bustine in cartoncino 
è di 124 mm per lato (aperto 148 mm 
per 124 mm): bisogna ricordarsi che la 
piega è sempre sul fondo o sul lato sini¬ 
stro. Nel primo caso le immagini stam¬ 
pate dovranno risultare come speculari, 
mentre nel secondo potranno essere 
tranquillamente affiancate. Come al so¬ 
lito. è sempre meglio fornire pellicole 
con 3 mm di abbondanza e relativi cro- 
malin. 


Post-it o Memotac 

I prodotti tipo Post-it o Memotac so¬ 
no materiali dalla lavorazione particola¬ 
re: in realtà non è molto complessa, ma 
tuttavia necessita di attrezzature e col¬ 
lanti specifici, in grado di assicurare un 
livello qualitativo che sia durevole nel 
tempo. 

Quando si realizza questo genere di 
prodotti bisogna ricordarsi che la loro 
funzione principale è si quella di pubbli¬ 
cizzare un marchio, ma anche quella di 
consentire ai fruitori di poterci scrivere 
sopra. Il layout deve essere quindi piut¬ 
tosto semplice e lasciare spazio per la 
scrittura. 

Inoltre la carta con cui sono realizzati 
questi biglietti è naturalmente di tipo 
"uso mano" per consentire una buona 
scrittura: è consigliabile quindi utilizzare 
colori pieni, poche sfumature e fotogra¬ 
fie solo quando si è costretti. Nella 
maggior parte dei casi inoltre è neces¬ 
sario lasciare 3 mm di spazio non stam- 


Ecco alcuni for¬ 
mali disponìbili 
per i blocchetti di 
foglietti adesivi 
per note IMemo- 
tacl 


51x38 


127x75 


76x75 


105x100 


52x75 


pato tra il bordo e le immagini da stam¬ 
pare. 

Normalmente chi stampa questi ma¬ 
teriali richiede le classiche pellicole: in 
alcuni casi è meglio che il retino non sia 
il classico per la stampa offset, ma leg¬ 
germente più ampio. Senza arrivare alle 
30 linee/cm, sarebbe tuttavia meglio 
mantenersi sulle 54 linee/cm (la defini¬ 
zione normale è intorno alle 60 
linee/cm). 

Una delle società che in Italia offre la 
possibilità di realizzare questi prodotti 
partendo dalla tecnologia 3M è il Cen¬ 
tro Stampa GB di Milano (tei, 
02.2771.633). In questi ultimi anni, tut¬ 
tavia, altre società hanno iniziato a com¬ 
mercializzare prodotti similari persona¬ 
lizzabili: una di queste è la società Re¬ 
sponsor di Conegliano Veneto (TV) (tei. 
0438.62780), che offre tutta una serie 
di prodotti con adesivi rimovibili di buo¬ 
na qualità. 


Conclusioni 

Spesso capita di trovarsi di fronte a la¬ 
vori che non vengono richiesti tutti i gior¬ 
ni e quindi vi è una certa apprensione 
nell'affrontarli: abbiamo cercato di darvi 
qualche indicazione che speriamo sia uti¬ 
le nel caso in cui vi capiti di dover affron¬ 
tare la realizzazione grafica di un CD¬ 
ROM o di foglietti adesivi per le note. 

In futuro cercheremo altri di questi 
casi e vi proporremo le soluzioni ai piu 
comuni problemi che essi possono 
comportare. KE 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


177 








Come funziona Linux: 

l'amministrazione di sistema 

In questa puntata introdurremo il problema dell’amministrazione di un sistema Linux. 
Anche se si utilizza da soli un computer, è comunque buona norma distinguere 
nettamente il ruolo di utente da quello di amministratore, in quanto tale distinzione 
consente di avere sempre un sistema sicuro ed affidabile. 

Settima parte 

di Giuseppe Zanetti 


Abbiamo già visto che in Linux non tutti gli utenti possono 
fare le stesse cose. Il meccanismo dei permessi infatti per¬ 
mette di creare un ambiente sicuro, in cui solamente l'utente 
amministratore di sistema (root) o le persone a cui egli ne 
concede la possibilità possono modificare i file importanti o 
di configurazione. 

Oltre al vantaggio di poter lasciare tranquillamente utilizza¬ 
re la macchina anche ad utenti inesperti senza che possano 
fare danni, il meccanismo delle protezioni mette al sicuro an¬ 
che da eventuali virus e cavalli di Troia. Infatti, salvo che si 
debba modificare un'impostazione, durante il lavoro normale 
le operazioni vengono compiute collegandosi a Linux come 
un utente non privilegiato Eventuali operazioni errate o pro¬ 
grammi maliziosi potranno cosi al massimo intaccare i file 
per i quali il singolo utente ha i permessi di scrittura e non 
quelli di sistema. 

Collegarsi come root anche durante il lavoro normale può 
sembrare comodo, ma è probabilmente la più importante 
fonte di problemi. Anche per l'utente esperto, infatti, sbaglia¬ 
re è facile e non sempre è possibile tornare sui propri passi 

Single user mode 

I sistemi UNIX, da cui Linux concettualmente deriva, non 
furono inizialmente pensati per funzionare su personal com¬ 
puter ed è perciò normale aspettarsi che una semplice ope¬ 
razione di manutenzione o installazione di software non ab¬ 
bia influenza sulla continuità d'utilizzo del sistema. Sarebbe 
infatti assurdo, in un sistema multiutente, fermare il lavoro di 
centinaia di persone solamente per cambiare l'indirizzo di un 
DNS o per installare un nuovo modem. 

Nonostante ciò, capita di voler eseguire alcune operazioni 
importanti senza il rischio che altri utenti accedano contem¬ 
poraneamente alla macchina. Ad esempio, la riparazione di 
un filesystem danneggiato mediante fsck dovrebbe essere 
fatta essendo sicuri che nessun altro processo vada a modifi¬ 
care il disco mentre ne stiamo testando l'integrità. 


Abbiamo visto parlando dei runlevel che per far ciò esiste 
un modo semplice e pulito, ovvero quello di portare il siste¬ 
ma nello stato di "single user". In tale modalità di funziona¬ 
mento l'accesso è permesso solamente dalla console di si¬ 
stema all'utente root e sono disabilitati tutti i servizi. La man¬ 
canza dei servizi a cui si è abituati durante il normale lavoro 
rende, però, la modalità di single user abbastanza limitante 
ed è perciò conveniente ricorrervi solamente quando è stret¬ 
tamente necessario. La maggior parte delle procedure di am¬ 
ministrazione di un sistema Linux può tranquillamente esse¬ 
re eseguita a sistema funzionante e senza necessità di re- 
boot. 

Per entrate in single user mode si può fare un reboot del 
sistema e inserire il runlevel desiderato nella linea di coman¬ 
do di LILO di seguito al nome dell'immagine del kernel che si 
vuole caricare: 

LILO: linux S 

oppure è possibile in qualunque momento passare dal 
runlevel corrente a quello di single user senza spegnere la 
macchina mediante il comando init: 

# init S 

INIT: Going single user 

INIT: Sending processes thè KILL signal 

INIT: Sending processes thè TERM signal 

Stopping pancia ( OK } 

Stopping irda ( OK ] 

Stopping linuxconf [ OK ) 

In questo modo, sotto il controllo del programma init e 
del suo file di configurazione /etc/inittab, verranno terminati 
tutti i servizi avviati nel runlevel corrente (poniamo sia il 3): 
ognuno degli script Sxxxxx presente in /etc/rc.d/rc3.d viene 
pertanto richiamato col parametro "stop", così come quelli 
di tipo Kxxxxx in /etc/rc.d/rcl .d. In seguito vengono fatti par¬ 
tire i servizi necessari per il single user, ovvero in 


178 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 



/etc/rc.d/rcl.d/ vengono lanciati col parametro "start", gli 
script che iniziano con S. 

Per tornare in modalità multiutente al termine delle ope¬ 
razioni si potrà semplicemente dare il comando "inverso": 
init 3. 


Il disco di rescue 

Alle volte, nel caso di problemi gravi, ad esempio se il di¬ 
sco dove risiede il filesystem principale è seriamente dan¬ 
neggiato, non è possibile neppure fare il boot del sistema in 
modalità single user. Per fronteggiare situazioni di questo ti¬ 
po è bene tenere sempre sotto mano un dischetto di rescue 
(salvataggio), che contenga al proprio interno un mini siste¬ 
ma Linux bootabile da floppy, un editor di testi (di solito "vi") 
e le principali utility di manutenzione del filesystem (mount, 
fsck, ...). Tale strumento è incluso in quasi tutte le distribu¬ 
zioni di Linux, ma, nel caso non lo fosse, è possibile trovare 
in rete parecchie distribuzioni di Linux su un singolo floppy 
che possono essere utilizzate allo scopo. Ne potete trovare 
una lista completa su http://freshmeat.net/appindex/conso- 
le/mini%20distributions.html. 

E' addirittura possibile creare il proprio disco di rescue per¬ 
sonalizzato utilizzando l'utility BYLD (http://byld.sourcefor- 
ge.net/). 

Il metodo di utilizzare questi strumenti è quello di fare il 
boot da floppy e poi di riparare manualmente il filesystem ro¬ 
vinato usando fsck: 

# fsck -t ext2 -r /dev/hdal 

Nel caso il problema fosse diverso e il sistema non partis¬ 
se. ad esempio perché si è persa la password di root. è pos¬ 
sibile usare il dischetto di rescue per montare il filesystem 
principale e andare a modificare direttamente il file delle pas¬ 
sword (/etc/passwd oppure /etc/shadow) usando un editor: 

# mount -t ext2 /dev/hdal /mnt 

# vi /mnt/etc/passwd 

La soluzione è quella di togliere completamente la pas¬ 
sword all'utente root: 

root : x : 0:0 : root : /root : /bin/bash 

Fatto ciò, sarà possibile fare un reboot del sistema ed en¬ 
trare come root premendo semplicemente il tasto return alla 
richiesta della password. A questo punto si assegna una 
nuova password a root e il gioco è fatto: 

freddy login: root 

Password: 

Last login: Tue Jun 20 16:43:48 on ttyl 

You have new mail. 

# passwd root 

Changing password for user root 

New UNIX password: 

Retype new UNIX password: 

passwd: all authentication tokens updated suc- 
cessfully 

Ovviamente tale possibilità può essere pericolosa dal pun¬ 
to di vista della sicurezza 

Conviene perciò disabilitare il boot da floppy disk e proteg¬ 


gere con una password l'accesso al BIOS della macchina 

I compiti 

delPamministratore di sistema 

Vedremo in questa e nelle prossime puntate del corso, 
che le operazioni di manutenzione di un sistema Linux sono 
essenzialmente le seguenti: 

✓ installazione di una nuova periferica hardware 

✓ installazione e configurazione di nuovo software o servizio 

✓ analisi dello stato del sistema e dei log, gestione della si¬ 
curezza 

✓ manutenzione ordinaria (backup, pulizia dei dischi, gestio¬ 
ne utenti, ...) 

✓ manutenzione straordinaria (recovery di incidenti, ..,), 

Tenere un diario delle modifiche 

Durante tutte queste operazioni, specialmente nel caso si 
modifichino dei file di configurazione, conviene tenere traccia 
delle modifiche apportate, in modo da poter tornare indietro 
nel caso di malfunzionamenti o effetti collaterali indesiderati. 
Ciò permetterà anche eventualmente di costruire molto velo¬ 
cemente un sistema simile al nostro o di sapere quali confi¬ 
gurazioni si devono fare nel caso di reinstallazione II metodo 
migliore è quello di segnare le modifiche su un notes oppure 
su un file, che tuttavia potrebbe andare perso o non essere 
disponibile in caso di problemi. E' anche utilissimo fare una 
copia dei file prima di modificarli: 

# cp /etc/sendmail.cf /etc/sendmail. 
cf.10.05.2000 

# vi /etc/sendmail.cf 

Generalmente i file di configurazione di Linux si trovano 
nella directory /etc (oppure /usr/etc o /usr/local/etc), tuttavia 
alcuni programmi hanno i propri file di configurazioni in altre 
posizioni nel filesystem. 

Il metodo classico di configurazione di un sistema di tipo 
UNIX è quello di modificare direttamente i file di sistema uti¬ 
lizzando un comune editor di testi L'operazione è facilitata 
dal fatto che praticamente tutti i file di configurazione sono 
file di testo. Questo formato ha i vantaggi di essere più com¬ 
prensibile per chi deve modificare una configurazione rispet¬ 
to ad un file binario ed inoltre di essere meno propensi a pro¬ 
blemi durante la trasmissione, ad esempio via e-mail. 

All'interno dei file che si modificano è bene inserire sem¬ 
pre dei commenti su cosa si è fatto, completi di data e del 
nome della persona che ha apportato la variazione II formato 
accettato dalla maggior parte dei programmi permette l'inse¬ 
rimento di commenti facendoli precedere dal carattere can- 
celletto "#": 

# Abilita la access list (anti-SPAM) 

# modificato da Giuseppe Zanetti (beppe@profu- 
so.com) il 16/06/2000 

Kaccess hash -o /etc/mail/access 

Non si tratta, purtroppo, di una regola. In alcuni casi i com¬ 
menti devono essere fatti precedere da altri caratteri, ad 
esempio il punto e virgola o la scritta "rem". 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


179 


Strumenti semplificati 
di configurazione 


Configurare a mano un programma è spesso un'operazio¬ 
ne ostica. Alcuni anni or sono, era considerato un "vero 
System Manager" solo chi riusciva ad ottenere una configu¬ 
razione funzionante di sendmail (il programma che gestisce il 
protocollo SMTP della posta elettronica) modificando diretta- 
mente a mano il file /etc/sendmail.cf. Anche se la modifica 
manuale dei file di configurazione rimane il metodo più usato 
e più utile per comprendere come funzionano i diversi pro¬ 
grammi, per fortuna ora sono disponibili diverse interfacce 
che permettono di configurare un computer Linux in modo 
semplice ed intuitivo. 

Bisogna fare però attenzione al fatto che spesso questi 
strumenti non coesistono in modo accettabile con eventuali 
modifiche fatte a mano o usando altri programmi, con la pos¬ 
sibilità che si sovrascrivano a vicenda le configurazioni. 

Ogni distribuzione di Linux offre i propri strumenti, ma esi¬ 
stono delle soluzio- 

Nella tabella che segue sono riassun¬ 
te le funzionalit* principali configura¬ 
bili mediante Linuxconf. 


System urne, time zone, CMOS clock 
LI LO 

Basic networking 
IPX interface setup 
Static routing 
Filesystems (/etc/fstab) 

Routed daemon 
NIS Client (ypbind) 

NFS server 
PPP Client 

User accounts, groups 
Shadow account policies 
DNS named daemon (bind) 

Sendmail, Virtual email domain 
Fire-walllng (Packet filtering) 

RARP 
DHCP 
IP Alias 
UUCP 
Disk quota 


ni indipendenti dal¬ 
la versione utilizza¬ 
ta. In questo artico¬ 
lo tratteremo linux¬ 
conf, ma vale la pe¬ 
na menzionare an¬ 
che webadmin 
(http://www.web- 
min.com/webmin), 
che ha la caratteri¬ 
stica di funzionare 
con una interfaccia 
Web e di essere di¬ 
sponibile per più si¬ 
stemi (diverse di¬ 
stribuzioni di Linux, 
Solaris, HP-UX, 
FreeBSD, ,..). Esso 
permette non solo 
di configurare, in 
modo coerente fra 
le diverse piattafor¬ 
me, gli aspetti stan¬ 
dard del sistema 



L'albero delle configurazioni possibili usando Linuxconf. 



sotto Gnome 



e via web 

operativo (utenti e gruppi, stampanti, servizi di rete, condivi- 
sione di file, ...) ma anche di creare mailing list, gestire data¬ 
base MySQL, tenere sincronizzate le versioni dei programmi 
installati,... 


Linuxconf 

Linuxconf |(niip://www.soiucorp.gc.ca/iinuxcont/| è un pro¬ 
gramma scritto specificamente per Linux, che ha la caratteri¬ 
stica di essere realizzato in maniera "modulare" ed indipen¬ 
dente dall’interfaccia che si sta usando (solo testo, grafica in 
ambiente X, via Web). 

Una caratteristica interessante di Linuxconf è quella di po¬ 
ter creare diverse configurazioni per la stessa macchina. Tale 
funzione è utilissima nel caso di un computer portatile, che 
può essere configurato in modo diverso a casa o in ufficio. 

La programmazione di plugin aggiuntivi è relativamente 


180 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 







































































La gestione delle partizioni usando webadmm 

semplice ed indipendente dall'interfaccia che verrà utilizza¬ 
ta. Come si può vedere dalle foto allegate a questo articolo, 
le stesse maschere di configurazione possono essere usate 
indipendentemente sia in modalità testo che via Web o in 
ambiente X, in quanto non viene ogni volta riscritta l'inter¬ 
faccia utente ma viene realizzata solamente una descrizione 
della stessa basata su un insieme di componenti standard 
(bottoni a scelta singola o multipla, caselle dì inserimento te¬ 
sto, 

In questo modo è possibile anche demandare la creazio¬ 
ne delle maschere di configurazione agli autori dei diversi 
programmi e fare in modo che ogni nuovo pacchetto 
software che si installa sulla macchina sì porti dietro il pro¬ 
prio modulino di configurazione. 

La possibilità di usare interfacce diverse permette di utiliz¬ 



za stessa maschera di configurazione usando Linuxconf in modalitt testo. 



Lo strumento per aggiungere una stampante 'proprietario' di Red Hat 


Sendmail Configuration 



Webadmin permette di gestire tutte le possibili opzioni di sendmail 


zare Linuxconf per fare la manutenzione anche di macchine 
remote. 

Oltre ad essere un configuratore, Linuxconf è anche un 
"attivatore" di servizi, ed è in grado di sostituire molte delle 
funzionalità di init. Esso è in grado di sincronizzare il sistema 
in modo che siano attivi i servizi specificati dalla configurazio¬ 
ne prescelta. Ciò è possibile lanciando il programma con la 
seguente linea di comando: 

linuxconf -update 

Oppure utilizzando l'opzione "Adivate changes" dal menu 
interattivo. 

E' inoltre possibile vedere la lista delle operazioni ancora 
da compiere per portare il sistema dalla condizione attuale a 
quella configurata, usando l'opzione —status. 


Conclusioni 

Grazie a Linux, UNIX ha perso in parte la sua fama di siste¬ 
ma eccessivamente complesso da configurare e mantenere. 
Nelle prossime puntate vedremo come in realtà le diverse at¬ 
tività da compiere come amministratore di sistema risultino 
in Linux semplificate e facilmente automatizzabili. MS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


181 





























































jm* 

PD-SOFTWARE 

Sydney 2000 

Olympic Games 

Nei prossimi giochi olimpici si utilizzerà OS/2 per gestire il CIS (Commentator Information System). 
Nel frattempo, consigliamo di scaricare la nuova versione di Java 1.3. 

Questo mese presentiamo i driver video della Sciterh e un file manager tutto a 32-bit. 

a cura del Team OS/2 Italia 



Scitech Display 
Doctor 

• Genere: Driver video 

• File: sdd-os2-7.0.0-b22.exe 

• Autore: Vari 

• Reperibilità Internet: 
rittp://www.scitechson. corri 

• Autore recensione: Claudio 
Umana Kumana.c@libero.it] 


Fino a poco 
tempo fa, la carenza di driver video per 
OS/2 aveva portato molti di noi a pensa¬ 
re male sul futuro del nostro sistema 
operativo. La mancanza (ormai cronica) 
dei driver per le schede audio è meno 
rilevante nel settore professionale, dove 
non si pensa a giocare oppure a perdere 
tempo con gli ultimi player mp3, ma 
quella relativa ai video potrebbe vera¬ 
mente segnare la fine per qualsiasi 
sistema operativo. 

Ma come ho detto, questo accadeva 
fino a poco tempo fa. 

La casa software produttrice del pro¬ 
gramma ha fatto veramente un bel dono 
(anche se a pagamento...) alla comunità 
di utenti OS/2 Vediamo di cosa si tratta. 
In sostanza ci troviamo di fronte a un dri¬ 
ver video "universale", basato sugli ulti¬ 
mi GRADD della IBM, capace di fornire 
a OS/2 tutti i vantaggi delle nuove sche¬ 
de video uscite in commercio negli ulti¬ 


mi anni, comprese le TNT2, varie 3Dfx, 
Matrox, ecc. L'elenco occuperebbe 
quasi tutto l'articolo. Quello che tengo a 
far notare è che l'accelerazione hardwa¬ 
re finalmente è reale e non simbolica. 
Chi non si è mai lamentato dei driver 
della Matrox, lontanamente paragonabili 
a quelli per Windows? Ora le lamentele 
possono essere messe nel cassetto. 
L'accelerazione fornita a tutto il sistema 
è molto rilevante se paragonata a qual¬ 
siasi altro driver. Una volta installatolo 
nel sistema, notiamo subito una risposta 
più pronta del puntatore del mouse (pro¬ 
vate ad aprire 5 Ringer OpenGL, fornito 
con il bonus pack di OS/2 Warp 4), un 


ridisegno 
delle fine¬ 
stre più rapi¬ 
do. il prompt 
molto più 
veloce per le 
sessioni a 
caratteri e 
un vero sup¬ 
porto per le 
DIVE ed 
EnDive. 
Posso forni¬ 
re un esem¬ 
pio concre¬ 
to: con una 
Matrox 
G400 Dual 
Head, il 
famoso 
esempio di 
uso delle 
DIVE con il 
C + + della 
I B M 
show.exe (in pratica un'animazione che 
rappresenta una virata di un aereo mili¬ 
tare nel cielo!) riesce a sfoggiare al 
massimo 130 frame al secondo 
(Pentium II 300 MHz) in finestra, contro 
li oltre 600 forniti con il driver della 
citech! Un altro vantaggio fornito dal 
software è quello di permettere di cam¬ 
biare scheda video senza reinstallare il 
driver universale. Un vantaggio impaga¬ 
bile. 

Una volta procuratoci il driver basta 
eseguirlo in modalità VGA e seguire le 
informazioni sul video, riavviare e il 
gioco è fatto. Si tenga conto che biso¬ 
gna avere OS/2 warp 3 fix 35 o OS/2 


182 


MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000 



















warp 4 fix 5 o qualsiasi versione superio¬ 
re. Il programma comunque non è per¬ 
fetto. Ho riscontrato problemi di ridise- 
gno delle finestre per alcuni applicativi 
eseguiti in una sessione wm-OS/2. e 
alcuni problemi con programmi multime¬ 
diali come PowerMod, nel quale viene 
visualizzato non correttamente il Fourier 
(PowerMod Analyser). Per il resto tutto 
ok. Quello che avrei desiderato, ma 


come me sicuramente anche tutti i let¬ 
tori, e il supporto per l'accelerazione 3D 
per le schede che lo supportano 

Il programma costa solo $39.9, ma 
può sembrare caro se si tiene conto che 
in altre piattaforme i driver sono gratuiti. 
Tuttavia i suoi reali vantaggi in termini di 
prestazioni e universalità lo rendono un 
software che non può mancare agli 
utenti OS/2. 


E' nella politica della IBM usare entro 
breve il Scitech Display Doctor come dri¬ 
ver ufficiale, anche se non è chiaro in 
quali termini e limitazioni esso verrà for¬ 
nito a tutti gli utenti OS/2. 

Comunque, in attesa di un prodotto 
analogo per le schede audio, non pos¬ 
siamo che rallegrarci del software recen¬ 
sito e sperare bene nel futuro professio¬ 
nale di OS/2. 


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0 99/06/75 
0 99/06/74 
0 99/0b/?4 
0 99/06/24 
0 99/06/25 
0 99/06/24 
0 99/11/0/ 
0 99/06/78 
0 99/06/74 
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1/06/24 
l/0b/7b 
l/0b/?4 
1/06/74 
1/06/25 
1/10/79 
1/06/74 
1/06/75 
1/11/05 
1/06/74 
1/07/06 
1/06/74 
1/11/06 
1/06/74 
1/06/74 
1/06/74 


00:13 
IB.57 
73 46 
19 34 
19 36 
12:73 
19:34 
23 50 
22.73 
19 36 
19 36 
19:27 
19:23 
72 18 
19 34 
19:22 
Il 70 
14 79 
19 36 
17 09 

13 44 
19:22 

14 43 
19 22 
17 39 
19 30 
19 3fl 
19 30 


• Mr. File/PM 

•Genere: File manager, 
freeware 

• File: MRFILEPM.ZIP, 250 kB 

• Autore: Mike Kaczmarski 

• Reperibilità Internet: http://hob- 
bes.nmsu.edu/pub/os2/apps/fil 
emanagers 

•Autore recensione: 

Mentore Siesto 

Usi 35989(a>studenti.inq.umpi.itl 

Un file manager 
per OS/2 è sempre utile, specie se è 
rapido. E' facile desiderare qualcosa 
che permetta di muoversi velocemen¬ 
te tra directory e dischi, magari lan¬ 
ciando il programma appropriato con 
un semplice doppio click sull’icona del 
file, o con un drag&drop dello stesso. 
Tutte cose che con la WPS si possono 
fare senza troppi sforzi, avendo cura di 
non fare scherzi strani con le associa¬ 
zioni dei file, ma a volte si vorrebbe 
usare qualcosa di più leggero della car¬ 
tella dischi di WPS. Ecco che in questo 
caso tornano utili file manager che 
spesso richiamano l'interfaccia utente 
di Norton Commander in modalità 
testo, oppure altri, come questo Mr. 
File/PM, che sotto un aspetto dimesso 
alla Windows 2.0 nascondono poten¬ 
zialità tipiche solo di OS/2. Vediamone 
gli aspetti principali. 

Innanzitutto, è un file manager velo¬ 
ce e facile da usare, proprio per la 
semplicità della sua interfaccia utente. 
Dal lancio è possibile passare tra le 
directory e i dischi rapidamente. Tutte 
le operazioni possono essere eseguite 
con un colpo di mouse o con un dop¬ 
pio click: è presente un potente menu 
con un elenco di associazioni modifica- 
bili, tramite il quale associare un'esten¬ 
sione di file con il Viewer o l'editor pre¬ 
ferito (questo a dire la verità è un 
richiamo alla vecchia distinzione DOS 


sui tipi di file, discriminati dalle esten¬ 
sioni: tutt'altro accade in UNIX). Altri 
menu riguardano il meccanismo del 
drag&drop. potentissimo ma mai sfrut¬ 
tato abbastanza in OS/2, la presenza di 
menu personalizzati e persino l'uso 
della clipboard. Lo stesso drag&drop 
prevede due meccanismi, quello clas¬ 
sico di WPS ed uno configurabile dal¬ 
l'utente, ma solo per la versione a 32 
bit del programma (inclusa). E' possibi¬ 
le. infine, usare una finestra per lancia¬ 
re comandi tramite un'istanza separata 
di CMD.EXE, che viene chiamata 
appositamente dal programma 

Nonostante sia addirittura del 1992, 
è un programma comodo e semplicis¬ 
simo da usare, che tra l’altro usa il 
drag&drop di OS/2 come pochi applica¬ 
tivi fanno: sarebbe ottimo se non aves¬ 
se dei piccoli difetti, che peraltro non 
inficiano più di tanto la sua efficienza. 
Innanzitutto (ma queste sono più che 
altro piccole carenze) le associazioni 
comprese nell'installazione base del 


programma sono poche, e ci si ritrova 
ad aprire involontariamente l'editor di 
sistema anche per file grafici. Inoltre, il 
programma da solo non permette la 
visualizzazione di più 

directory/dischi/partizioni nella stessa 
istanza, staccandosi così da quel con¬ 
solidato modello proposto da Norton 
Commander e i suoi cloni (in realtà è 
possibile aprire due copie del program¬ 
ma, facendo doppio click con il tasto 
destro del mouse su un drive/direc- 
tory) Se aggiungiamo a ciò il fatto che 
a volte il programma va in crash e 
quindi viene forzatamente interrotto 
dal sistema, il quadro è un po’ meno 
allettante, ma a dire il vero solo un po'. 

Mi sono abituato molto in fretta a 
questo piccolo e veloce file manager, e 
lo trovo molto comodo: vi consiglio se 
non altro di dargli un’occhiata, anche 
perché è completamente a 32 bit e la 
sua installazione non lascia alcuna trac¬ 
cia nel sistema (tranne forse il file di 
help, ininfluente). MS 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


183 




























iuiidhlxÀk 


coordinamento di 
Andrea de Prisco 


Microsoft 


Outlook Express 5 


Annunciato tante volte e tante volte poi rimandato, Microsoft Internet Explorer è approdato 


nell’area Mac, con la versione 5, molto tempo dopo la sua comparsa come compagno di 
Windows, compagno peraltro di sventura, visto che è stato poi quello che ha determinato, 


indirettamente, i noti fatti di 
queste settimane riguardo alla 
condanna della Microsoft. 


di Raffaello De Masi 


Lo spazio, stavolta, riservato alla ru¬ 
brica è ridotto a 4 pagine, modesto per 
poter illustrare con particolari sufficienti 
le caratteristiche del nuovo browser, 
Invece ne approfittiamo per dare un'oc¬ 
chiata alla cenerentola che da sempre 
accompagna Explorer, e che, come 
Cenerentola, stavolta ha raggiunto di¬ 
gnità di applicazione di tutto rispetto. 


4 hi,- uni V*.~ ■» UPM.Uj.- * limi,il I..UK SVnuli. /. Aiuto 1*21 Jfr 
Omino* 


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Lo spashscreon 
di Outlook 5 per 
Macintosh 




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-, 


. 




L'ambiente d'u 
meglio organi z. 

so principale del programma; comoda la finestra di previe v 
ala rispetto alle versioni precedenti 

V, 


184 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 

































































































efficace e molto 
ben realizzata. 

Stiamo parlando 
di Outook Express 
in versione Mac. 
Per la verità chi pen¬ 
sa a una traduzione- 
clone di quella di¬ 
stribuita con W98 è 
in errore. La nuova 
versione di questo 


famoso Client di posta è stata, per l'oc¬ 
casione, completamente ridisegnata, 
tanto da potersi collocare, quanto a pre¬ 
stazioni. a metà strada tra Outlook 
Express e Outlook 2000 della piattafor¬ 
ma PC Niente di meglio, quindi, che 
partirne all'esplorazione. 


Una piuma formato 
massimo 

Una dozzina di MB non sono certo 
uno scherzo! Eppure tanto grande è 
‘ingombro della cartella creata dall’in- 
staller sull'HD del Mac; la tecnica è 
quella già diverse volte vista negli altri 
pacchetti Microsoft per Mac, con l'ico- 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


185 





















































































































































































































r 4 ni EiliK view >.v ***<,.• 1 ormai tool* svinilo* Mulo 1129 # ■ © -*3 


lunk Mail liner 




H -y . t ii iar Li. t1 


3 {natile Junk Mail filler 

TN Juak «MI hltor «mi noi «flacl matta*** front mvi 

«•unii 

Saailtlvllv 

Orai l«n la daaatfg fa.*» "**1*9*1 «a Juak. or drag righi lo 
clMillg trart n atta*** n jgnk To*n*ur* INI n«*»*g*t front 
MfTMM oro Mi Clminod u juni. «M Un oondor io **r 
Md'm Booi 


I l l T l I l 
lov Avaro* Hlflh 

0# noi «Mi* I" MBMfM fra* IM*a damala* 

Typ* IN domai n, IN po'» *f moti addrt»» ini follava ' ♦ 
to' *>*mplo. Ivi* tompongMom* com' lo provini appiglii IN 
Junk Moli fiU»rl*m*»*ag*ifriim1halMmN"g Tgi*o comma 
Nlvoon domain* 


Parlarm aMillaaal acllaaa aa Jaak mali 

Q Sai calar HH Qrtirhairaod 

□ Bua Appiastri pi ro— tal* ini- 


• Uh <=i 


I a«-*l priaa 
tnlarvortira II 
a llanra 


Bando alla posta non 
sollecitata; l’opzione 
non si applica alle 
news 


Una tase di costru¬ 
zione delle regole, la 
scelta delle azioni é 
diversificata, e capa¬ 
ce di soddisfare le 
esigenze più sofisti¬ 
cate 



na della cartella da 
scaricare sull'HD e 
basta. Occorre pre¬ 
cisare che Outlook 
abbisogna, per 
quel che riguarda il 
sistema, della ver¬ 
sione minima 8.1. 

Non gira sulle mac¬ 
chine dotate del 
680X0. 

Inutile descrive¬ 
re le funzioni pro¬ 
prie di Outlook, 
credo che tutti or¬ 
mai le conoscano 
bene. Ci limitere¬ 
mo quindi a rac¬ 
contare delle nuo¬ 
ve caratteristiche 
introdotte in que¬ 
sta versione, diverse delle quali sono 
specifiche di questa versione Mac del 
Client. 

In ossequio alla filosofia Microsoft, 
è stata introdotta la funzione di 
Autocomplete, per cui, durante la 
composizione di un indirizzo, Outlook 
Express mostra nomi e indirizzi che 
corrispondono a valori già presenti 
"nel suo ricordo". La “predizione" va¬ 
le per il nome, il cognome, il nickna- 
me, l'indirizzo di posta. L'opzione può 
essere esclusa. 

Migliorata anche la tecnica di ge¬ 
stione degli attachment. Inviare e rice¬ 
vere posta con messaggi e file inclusi 
è una bella cosa, ma spesso possono 
verificarsi errori quando si usano diffe¬ 
renti pacchetti di e-mail su differenti 
sistemi operativi. Nel pannello degli 


Attachment, situato al di sotto della fi- 
nestrina dell’indirizzamento, è possibi¬ 
le aggiungere o rimuovere file "attac¬ 
cati", usando il formato AppleDouble, 
che può essere letto senza problemi 
da Mac da PC. indifferentemente. 
Ovviamente sono disponibili altri for¬ 
mati di codifica. 

Il pannello di preview, decisamente 
facile da gestire e utile nelle funzioni, 
permette di leggere un messaggio sen¬ 
za aprirlo in una finestra separata 
Inoltre, cosa decisamente originale ed 
elegante, è stata aggiunta una opzione 
per leggere i messaggi in maniera più 
comoda, ed escludendo l'uso del mou¬ 
se stesso. 

Oggi è sufficiente schiacciare la bar¬ 
ra spaziatrice per scorrere il messag¬ 
gio. Una volta giunti alla fine, viene cari¬ 


cato il messaggio successivo 

La barra delle informazioni, sistema¬ 
ta sempre in testa ai messaggi da rice¬ 
vere, contiene importati informazioni 
circa il messaggio ricevuto Ad esem¬ 
pio, se si risponde al messaggio, la 
barra delle informazioni include la data 
di replica e fornisce immediatamente 
un link, in modo da avere sempre sotto 
mano la risposta. Se si esegue, su un 
file, più di una operazione, il link si tra¬ 
sforma in una vera e propria finestra di 
history. 

E' stata anche migliorata la finestra 
del Find. Oggi è possibile esplorare i 
messaggi attraverso un'ampia messe 
di criteri, e in base a più di un criterio 
alla volta. L'address book, la rubrica 
degli indirizzi, oltre che conservare in¬ 
dirizzi di e-mail, di abitazioni e di luoghi 
di lavoro, numeri di telefono e fax, per¬ 
mette, in una apposita area customiz- 
zata, di aggiungere qualunque altra 
informazione si desideri, come, ad 
esempio un compleanno o una data si¬ 
gnificativa. L'Address Book è inoltre 
fortemente integrato con la messaggi- 
stica ed è, con essa, fortemente inte¬ 
rattiva. Ad esempio, quando si va sulla 
finestra dell’indirizzatario, la rubrica de¬ 
gli indirizzi può aprirsi automaticamen¬ 
te, e, ovviamente, all'arrivo di un mes¬ 
saggio, si può generare automatica- 
mente una entry per l’inserimento nel¬ 
la rubrica stessa. 

Integrazione e 

trasparenza, 

soprattutto! 

L'interfaccia di Outlook Express é 
oggi molto simile a quella delle altre 
applicazioni Microsoft, in particolare a 
quella di Office; ad esempio, per l’edi- 
tor di testo, è possibile usare gli stessi 
shorteut utilizzati in Word E si posso¬ 
no anche usare molte delle utility co¬ 
muni all'ambiente MSOffice, come è 
noto, presenti nella cartella condivisa 
di base di Office. 

Nuovo l'Account Setup Assistant, 
attraverso cui organizzare la posta, le 
news e i servizi di directory. All'instal¬ 
lazione (e in ogni altro momento lo si 
desideri) un wizard in sei passi permet¬ 
te facilmente di configurare uno o piu 
account, ed ha una linea preferenziale 
d'uso per la creazione di un account in 
HotMail. E' facile e immadiato importa- 


186 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 





















































































re messaggi, contatti, filtri, regole, fir¬ 
me e informazioni di account diretta- 
mente da diversi pacchetti di posta o 
da precedenti versioni di Outlook, Se, 
peraltro, si proviene da un vecchio pro¬ 
gramma di posta da cui Outlook non 
riesce ad importare, è possibile gestire 
la "trasfusione" adottando come ter¬ 
mine intermedio un file di testo. In 
questo caso Outlook Express ricono¬ 
sce automaticamente i campi dei dati 
nel file a disposizione, e li ridispone ac¬ 
conciamente secondo le necessità. 

Se siamo vittime di posta non desi¬ 
derata, 

Outlook Express può gestire questi 
arrivi identificando i possibili messaggi 
non sollecitati. All'uopo esiste una vo¬ 
ce, Junk Mail Filter, che permette di 
specificare regole e sistemi per identi¬ 
ficare la posta non desiderata, maneg¬ 
giandola secondo certe regole (ad 
esempio assegnando un colore di eti¬ 
chetta) o lanciando un AppleScrìpt per 
gestirne la destinazione e l'utilizzo. 

Questa nuova versione di Outlook 
include un più moderno ed efficiente 
sistema di report degli errori. Se il lavo¬ 
ro è interrotto da un problema, come 
una caduta di connessione o un errore 
di trasferimento o di protocollo, 
Outlook mostra una finestra di dialogo 
che indica l’errore rilevato e, se possi¬ 
bile, il sistema per porci rimedio (un 
log viene sempre generato ed è leggi¬ 
bile in ogni momento per maggiori 
informazioni). 

Ancora, si possono automatizzare 
certe fasi, creando un log di schedula- 
tura con le operazioni che si desidera 
che Outlook esegua per noi, in un par¬ 
ticolare momento. Il nuovo Mailing List 
Manager permette di gestire le comu¬ 
nicazioni ricevute dalle mailing list cui 
siamo iscritti; esso può automatica- 
mente mettere in ordine i messaggi, 
raggruppando eventualmente gli stessi 
in base a parole chiave, argomenti, da¬ 
te, ecc. 

Questa versione supporta la multiu- 
tenza, in base alla quale un computer e 
un Client di posta possono essere con¬ 
divisi da diversi utenti, che hanno di¬ 
verse preferenze e non desiderano che 
la loro posta sia frammista a quella de¬ 
gli altri. Ovviamente possono ancora 
essere gestiti diversi account di acces¬ 
so, di POP, di IMAP e di Hotmail. 
Riguardo a quest'ultimo, l'integrazione 
è tanto intima che è possibile inviare e 
ricevere posta da questo account diret¬ 
tamente dal Client, senza accedere alle 


II Mailing List Rute in 
azione, per gestire al 
meglio i contatti con le 
liste d'utenza 



Sempre utili, i direc¬ 
tory Service, per rin¬ 
tracciare un amico 
scomparso; 6 previ¬ 
sta l'assistenza in li¬ 
nea 


iku 




rii* nwsug** infoia»' 

□ Alio ni! nwtiopi lh»l I tona lo Ih» llil in lM> folfei 
0 Iw rei appi v '«Mi 'o IMI rama»*» 

NOI»» _ 

»t»li ® a*l»ion» do* m»>M9gt prev»M»n*i d» «Il trmrt m4 


0£nabled 


Ito, por »ua 


Vmw Mruaur lormai InoU Window 


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Attenni n»m» |»«roo i Pupi» Soarch 

Sorvar informati» 

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0 IMI larvar raquira* mila logon 
Accenni IO I 


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Che* htr» Hr *r> *iw «vAww 


[ Aulii Me I 


I aneti III 0 » I 


funzioni proprie di Web-Mail. 

Outlook Express include supporto 
per condividere i contatti attraverso un 
palmtop, con possibilità che ambedue 
gli ambienti mantengano sempre un 
eguale aggiornamento dei dati. Come 
già accennato precedentemente, se 
Office e i suoi accessori sono già in¬ 
stallati nella macchina, è possibile ac¬ 
cedere a servizi come il controllo orto¬ 
grafico e la sillabazione, come pure il 
MaiMerge di Word può essere utilizza¬ 
to per distribuire posta dall'interno del 
word processor, senza lasciare l'appli¬ 
cazione e lanciare Outlook. 

E' infine consigliabile scaricare dal 
sito Microsoft l'aggiornamento 5.02, 
minor release che, però, fissa alcuni 
bug, come la possibilità di usare un 
SMTP che necessita di autenticazione. 


Per i vecchi clienti 
di Claris Emailer è 
stata aggiunta una 
utility di scarica¬ 
mento e importa¬ 
zione, ed è stata 
migliorata la possi¬ 
bilità di lettura di 
documenti forte¬ 
mente imbevuti di 
HTML. 


Conclusioni 

Outlook Express 
si ripresenta, dopo 
tanto tempo, in 
area Macintosh 
con un nuovo abi¬ 
to, nuove prestazioni, un look aggressi¬ 
vo e perfettamente integrato nell'otti¬ 
ca di Office. La cosa non può farci che 
piacere, visto che l'unica vera alternati¬ 
va è Eudora, che non ha mai ripudiato 
l'ambiente Mac. 

Eudora è senz'altro più professiona¬ 
le e agevole da imparare, m Outlook 
sarà vincente per chi già lo usa in 
Windows e desidera mantenere abitu¬ 
dini e regole anche in un altro ambien¬ 
te di utilizzo. Resta il fatto che chi 
adotterà questo Client provenendo 
dall'area PC avrà la gradita sorpresa di 
trovare un prodotto meglio realizzato 
rispetto al fratello formato Windows. 
Quindi di nuovo la corsa è aperta; chi 
non potrà che guadagnarci saremo noi, 
gli utenti. Non vi pare, amici lettori, un 
bel gioco? 

KB 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


187 





































































































/I-fnifìrra 


* 


a cura di Amiga Group Italia 

PageStream 4 

Quanto tempo è passato da quando, sui nostri Amiga 500 e 2000, cominciavamo a destreggiarci 
nel mondo del DTP con PageStream 2.2, su un monitor a 15 KHz e il chipset OCS! 

Si trattava della prima “vera” versione del programma, che all’epoca doveva fronteggiare lo 
strapotere di Professional Page, l’altro grande programma di DTP per la nostra piattaforma. 
Oggi Professional Page non c’è più; resta PageStream che, costantemente aggiornato, è adesso 

arrivato alla versione 4. 

di Maurizio Bonomi 


Requisiti di 
sistema 


PageStream 4 richiede 
un Amiga con OS 3.x 
(consigliata la presenza di 
versioni superiori alla 
3,0), CPU 68030 o supe¬ 
riore (tenete conto che il 
68040 a 25 MHz 
dell'Amiga 4000 basta a 
malapena), 8 MB di FAST 
RAM (e sono comunque 
ancora pochi), disco fisso 
capiente (almeno 1 GB) e 
scheda grafica (gli AGA 
sono veramente delete¬ 
ri). Sono da considerarsi 
ottimi complementi sia 
una stampante a getto 
d'inchiostro in quadricro¬ 
mia (oppure una laser Po¬ 
stScript) e relativo 
software per la gestione 
avanzata della stampa 
(OS 3.5, Studio o Turbo- 
Print), sia uno scanner per l'acquisizione 
delle immagini. Per chi vuole gettarsi 
professionalmente nel settore DTP (o 
perlomeno chi ci vuole provare) si consi¬ 
glia la presenza di un discreto numero di 
font Agfa o PostScript. I primi si possono 
trovare su Internet (vagando un po' tra 
Aminet e siti specifici), i secondi si pos¬ 
sono ''estirpare" da un PC qualsiasi. Per 
la gestione dei font TrueType (diffusissi¬ 
mi e facili da reperire) nella versione 3.3 
era necessario acquistare un modulo 


PAGESTREAM 

relea.se 4 


esterno presso la Softlo- 
gik, il cui costo non era 
esorbitante (ma comun¬ 
que non indifferente). 
Ora PS4 incorpora questa 
funzione e la implementa 
in maniera abbastanza 
solida. 


PageStream 4 


Produttore 

Softlogik 

Distributore: 

Haage & Partner. www haage-partner corti 
Prezzo d98 DM (circa 500.000 lire* 


L’interfaccia 

L'interfaccia utente è 
pressoché identica alla 
precedente versione; ab¬ 
biamo ancora l’uso di 
font non proporzionali 
(corpo 8) tipo Topaz, che 
rendono l’interfaccia un 
po' vecchiotta e difficile 
da gestire (specialmente 
su schermi con risoluzio¬ 
ni superiori agli 800 pixel 
orizzontali). Dopo l’avven¬ 
to di librerie come MUI e 
ClassAct (definitivamente 
adottata anche da Amiga 
per l'OS 3.5), non si capisce come mai 
Softlogik si ostini a usare un codice pro¬ 
prietario per la costruzione della GUI, 
creando cosi problemi di compatibilità 
notevoli, oltre a fastidiose sovrapposizio¬ 
ni di elementi grafici. 

Una volta aperto PS4 ci troviamo din¬ 
nanzi alla classica finestra del "Page¬ 
Stream Navigator" con i suoi utilissimi 
consigli (è bene leggerseli tutti... sono 
solo 92!). Le barre strumenti sono anco¬ 
ra quelle della versione precedente: 


188 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 













documento con un solo clic. Naturalmen¬ 
te ogni singolo elemento di questa strut¬ 
tura multi-livello si può modificare in ogni 
momento. 

Visualizzazione 
e grafica 

Per quanto riguarda la gestione della 
grafica, PS4 offre buone possibilità. In¬ 
nanzitutto la gestione di file esterni: PS4 
può importare EPS (sia generici che ge¬ 
nerati da Adobe Illustratori, UFF (com¬ 
pressi e non, a 24 e 32 bit), PICT (il for¬ 
mato grafico dei Macintosh) e JPEG (tut¬ 
te le tipologie, tranne quella prodotta da 
Photoshop), oltre ai soliti IFF (nelle sue 
innumerevoli incarnazioni), alle GIF, ai 
PCX e ai BMP. Nel settore testi PS4 leg¬ 
ge gli ASCII, gli RTF, i WordPerfect, gli 


La finestra del Naviga¬ 
tor. all'apertura di Pa- 
gestream 4 


quella verticale, pic¬ 
cola ma non troppo, 
e quella orizzontale, 
microscopica e di 
difficile lettura. For¬ 
se bastava usare la 
stessa dimensione 
di pulsanti della ver¬ 
ticale per migliorar¬ 
ne la leggibilità... 

Il look di questo 
programma non è 
proprio il migliore 
della categoria, quin¬ 
di. Il discorso cam¬ 
bia se parliamo della struttura del pro¬ 
gramma; ovvero come sono concepite le 
finestre di dialogo, le palette di gestione e 
la funzionalità della GUI in generale. 


HTML (novità introdotta con la versione 
4), oltre che a un grappolo di formati pro¬ 
venienti da vari programmi Amiga. 
L'esportazione è limitata, ma abbastanza 
ben costruita. Visto che purtroppo PS4 
non è lo standard per rimpaginazione e 
visto che, se vogliamo stampare le no¬ 
stre produzioni, bisogna fare i conti con i 
Macintosh e con i loro programmi, PS4 
cerca di affrontare il problema della co¬ 
municazione con gli altri programmi tra¬ 
mite due strade ben contraddistinte La 
prima passa tramite il driver di stampa 
dove è possibile creare documenti di ti¬ 
po EPS pronti per essere riaperti in lllu- 
strator o mandati direttamente al device 
di stampa. La seconda è parte delle no¬ 
vità introdotte nella versione 4 e usa la 
tecnologia PDF che dovrebbe risolvere la 
notevole confusione che regna nel mon¬ 
do dei formati grafici per il DTP. Con la 
prima è stato possibile, dopo alcuni 
esperimenti, creare documenti pronti per 
essere stampati senza problemi, e tali 
documenti sono stati anche manipolati 
con Adobe lllustrator; anche se un po' 
macchinoso, tale metodo produce ottimi 
risultati. Con il secondo metodo (PDF) 
sono comparsi invece due grossi proble¬ 
mi (dovuti all'estrema "giovinezza" del 
modulo): il primo riguarda la presenza di 
font Compugraphics all'interno del docu¬ 
mento da esportare. Il programma si in¬ 
terrompe dichiarando un "Intellifont er- 
ror: 69" rendendo difficile l'esportazione. 
Tolti i font Compugraphics e usati solo 
font PostScript o TrueType, la conversio¬ 
ne sembra filare liscia. La successiva ria¬ 
pertura del PDF tramite APDF dà una se¬ 
rie di errori di decodifica e non mostra al¬ 
cun testo. Quello che mi è rimasto da 
sperimentare è l'apertura tramite Acro¬ 
bat su Macintosh 
per verificare se 
quegli errori sono 
solo mancanze del 
tool APDF o errori 
di scrittura del PDF 
stesso. Tenendo 
conto che si tratta 
comunque della 
prima comparsa di 
questa funzione, ri¬ 
tengo sia necessa¬ 
rio verificarne le 
funzionalità e cor¬ 
reggere gli errori, 


Urta sessione di lavo¬ 
ro Notate la presen¬ 
za delle guide Iverdil 
e della griglia. 


Gestione documenti 

La creazione di un impaginato all'inter¬ 
no di PS4 è un mestiere relativamente 
facile. Il termine "relativo" riguarda la 
complessità che si cela nel DeskTop Pu- 
blishing. Softlogik ha cercato di rendere 
l'impatto utente-grafica DTP il più "dol¬ 
ce" possibile. 

PS4 lavora in maniera molto particola¬ 
re, proponendo un approccio a più livelli 
che può sembrare, a un primo esame, 
un po' ostico, ma che invece permette di 
controllare ogni aspetto e ogni particola¬ 
re del proprio lavoro. Per chi conosce 
Quark Xpress, PS4 ne ricalca solo in par¬ 
te la gestione delle pagine. Ogni docu¬ 
mento è caratterizzato da una comples¬ 
sità a più livelli; un documento compren¬ 
de un livello generale di configurazione 
(numerazione, gestione delle pagine), al 
di sotto troviamo la definizione delle pa¬ 
gine mastro (pagine esemplificative su 
cui si basa la costruzione della pagina di 
lavoro vera e propria), infine arriva il do¬ 
cumento stesso, con le sue pagine "co¬ 
struite". E qui troviamo una novità che 
estende il concetto "a livelli" del pro¬ 
gramma: in PS4 è infatti possibile defini¬ 
re dei layer (strati) di lavoro all'interno di 
una pagina. Possiamo così separare te¬ 
sti, grafica ed elementi vettoriali, ponen¬ 
doli su più livelli. Questo permette di ge¬ 
stire in maniera completa e veloce il con¬ 
tenuto del nostro documento, grazie alla 
possibilità di visualizzare, nascondere, 
spostare e cancellare singole porzioni di 


MCmìcrocomputer n. 209 - settembre 2000 


189 
































































in quanto l'esportazione del PDF potreb¬ 
be porre PS4 su un gradino piu alto nella 
"scala" delle compatibilità nel mondo 
DTP. Ciò renderebbe Amiga e PS4 com¬ 
pletamente indipendenti da piattaforme 
grafiche "straniere", o perlomeno per¬ 
metterebbe dì interagire solo minima¬ 
mente con questi computer. Basterebbe 
un qualsiasi PC collegato ad una fotou¬ 
nità e un Acrobat Reader per poter "but¬ 
tare" su pellicola i nostri lavori. 

L'esportazione grafica prevede i for¬ 
mati IFF-ILUS, IFF DR2D e Al (Adobe Il¬ 
lustratori, mentre i testi possono essere 
esportati in ASCII, HTML, RTF, 
WordWorth. Il modulo HTML è stato in¬ 
trodotto solo in questa versione, e riguar¬ 
da solamente il testo, Non si possono 
esportare intere pagine in formato HTML 
ma si può salvare un testo formattato in 
PS4 m un file HTML mantenendone cor¬ 
po e stile. Il modulo è configurarle al 



re testi senza box e tramite script si pos¬ 
sono anche allineare a curve vettoriali. La 
gestione delle immagini è stata concepi¬ 
ta alla maniera di PageMaker: le immagi¬ 
ni importate non devono essere inserite 
in un box ma è comunque possibile 
"chiudere" la finestra che le inquadra. 



La finestra di prefe- 
reme Qui possiamo 
configurare gli ele¬ 
menti tmmuscolil del¬ 
la toolbai 


momento del salvataggio e permette di 
specificare le diverse caratteristiche dei 
TAG da includere nel file. 

Il programma mostra proprio l'inten¬ 
zione di aprirsi sempre più al mondo 
esterno in modo da permettere ad Ami¬ 
ga di rimanere un computer indipenden¬ 
te anche dal punto di vista professionale. 


Funzioni avanzate 
di impaginazione 


Questo significa 
che, al momento 
di caricare un im¬ 
magine, PS4 crea 
un box della di¬ 
mensione totale di 
quest'ultima. Successivamente sarà 
l'utente che, agendo sulle maniglie di 
editing del box, deciderà se e quanto ta¬ 
gliare dell'immagine caricata. 

Interessante anche la compatibilità 
con i file di lllustrator. PS4 permette di 
caricare tali file e ne visualizza perfetta¬ 
mente il contenuto. Questo risulta molto 
comodo, in quanto esistono diverse li¬ 
brerie di clip-art diffuse tramite questo 
particolare formato di file. La compatibi¬ 
lità con gli EPS è invece subordinata alla 
presenza dell'anteprima all'interno del fi¬ 
le da caricare. 


L'uso quotidiano di PS4 permette di 
scoprire quanto sìa fluida e veloce la me¬ 
todologia di lavoro adottata dal program¬ 
ma. La porta Arexx permette la costru¬ 
zione di script su misura che compiono 
operazioni ripetitive o che richiedono un 
minimo di automatizzazione. Tramite 
l’uso esteso di guide e griglie è possibile 
creare documenti graficamente puliti e 
ordinati e la loro gestione è semplice e 
intuitiva. La gestione delle finestre di te¬ 
sto è potente e include la possibilità di 
creare testi a più colonne e finestre col¬ 
legate fra di loro. I testi sono comunque 
svincolati dai box: è infatti possibile crea¬ 


La gestione del colore si avvale della 
presenza di una libreria di riferimento dei 
colori PANTONE (estremamente utile, in 
quanto standard de facto nel settore del¬ 
la grafica DTP). 

La gestione dei layer in PS4 (introdot¬ 
ta solo in quest'ultima versione) non è 
molto intuitiva ma è potente. Ogni ele¬ 
mento inserito in una pagina può essere 
memorizzato in un layer, il quale può es¬ 
sere "spento" (cioè non visualizzato), 
cancellato e protetto in scrittura. Utile 
soprattutto in presenza di pagine partico¬ 
larmente caotiche, piene di oggetti, di te¬ 
sti e di immagini. 


Altra funzione introdotta in PS4 è la 
creazione e gestione degli indici (già vi¬ 
sta nella versione 4 di Quark Xpress), 
molto utile in fase di composizione di li¬ 
bri, manuali o di pubblicazioni che richie¬ 
dono un indice, dei numeri di pagina e 
dei sommari. Ogni lavoro può essere or¬ 
dinato per capitolo, paragrafo e gestito in 
maniera del tutto interattiva, grazie alla 
possibilità di cambiare ordine in qualsiasi 
momento. 

In ultimo (ma non come importanza), 
PS4 offre la possibilità di definire per 
ogni capitolo, colori, stili di testo, oggetti 
e variabili. In questo modo si può creare 
un piccolo ambiente personalizzato per 
ogni singola parte del nostro documento, 
rendendo molto più facile e ordinata la 
progettazione e la realizzazione di lavori 
ad alta complessità. 

La stampa 

PS4 è il primo software per Amiga 
che estende e implementa in maniera 
professionale la stampa PostScript. Co¬ 
me nelle precedenti versioni, nella fase 
di stampa è possibile specificare diversi 
parametri di output. Nella versione 4 so¬ 
no state migliorate ed estese sia la ge¬ 
stione della separazione di colore che il 
posizionamento delle stampe. Con la pri¬ 
ma possiamo selezionare quali colori 
stampare (sia i CMYK che gli eventuali 
colori speciali chiamati anche SPOT CO- 
LORS, come per esempio i PANTONE), 
come stamparli (se "bucati” o in sovra- 
stampa) e con quale inclinazione di reti¬ 
no (per la generazione di pellicole). La se¬ 
conda riguarda uno dei processi piu com¬ 
plicati e intricati della tipografia: l'imposi¬ 
zione. Questa tipologia di posizionamen¬ 
to dei fogli da stampare serve esclusiva- 
mente a chi deve poi tagliare e rilegare le 
stampe. Come ben sapete i libri e le rivi¬ 
ste sono di sovente divisi in ottavi, sedi¬ 
cesimi, trentaduesimi: vengono cioè 
"cuciti" o rilegati a gruppi di otto, sedici, 
trentadue pagine. In questi gruppi le pa¬ 
gine vengono accorpate in modo che la 
prima abbia al suo fianco l'ultima, la se¬ 
conda la penultima e cosi via. Insomma, 
in un ottavo, prima di cucire le pagine as¬ 
sieme, la pagina uno sarà affiancata dalla 
otto, la due con la sette e cosi fino a 
chiudere il gruppo. L’imposizione non è 
sicuramente così semplice, ma ne ho 
semplificato volutamente il concetto per 
renderlo chiaro. Ebbene, PS4 permette 
di configurare una plancia (si chiama cosi 
un foglio su cui vengono stampate stese 
tutte le pagine di un ottavo) a seconda 
del tipo di rilegatura finale. Se pensate 
che un software del genere, sulle piat- 


190 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 



































taforme concorrenti, può costare anche 
4-5 milioni... capite quanto sia una rivolu¬ 
zione. 

Ma veniamo alla pratica. PS4 può 
stampare direttamente su una fotoumtà 
o su un fotoplotter (stampanti su pellico¬ 
la), basta possederne il PPD (PostScript 
Printer Description, il file di descrizione 
della stampante). Il PPD è facilmente re¬ 
peribile, sia presso il Service che possie¬ 
de quel tipo di stampante sia sul sito FTP 
di Adobe. Sicuramente però non vi saran¬ 
no Amiga collegati ad una stampante del 
genere (dal costo di svariati milioni)... e al¬ 
lora come si fa? Dopo aver configurato 
PS4 (grazie all'inserimento del fatidico 
PPD), si può generare un file di stampa 
(meglio se in formato EPS) per poi suc¬ 
cessivamente consegnarlo presso il Ser¬ 
vice che dovrà stampare le pellicole. 

Prendendo spunto da un'esperienza 
personale, i veloci passaggi di stampa di 
una pellicola di prova da PS4 sono stati la 
creazione dell'impaginato, la stampa su 
file generando un EPS utilizzando il file 
PPD della stampante che si andrà ad uti¬ 
lizzare, il riversamento del file ottenuto 
su ZIP in formato Macintosh e la conse¬ 
gna al service. E tutto è filato liscio. 

Volendo poi modificare il nostro impa¬ 
ginato su una macchina che non possie¬ 
de Pagestream (ad esempio, proprio un 
Macintosh), allora il discorso cambia. 
L'EPS dell'esempio non va più bene in 
quanto possiede delle informazioni che 
gli interpreti PostScript dei programmi 
grafici non sono in grado di codificare. E 
allora qui interviene il trucco numero 
due: il tutto sta nel selezionare il PPD 
giusto. PS4 ne ha uno che si chiama 
".GENERIC", ed è un PPD generico con 
codice Adobe Se selezioniamo la scrittu¬ 
ra EPS con questo file inserito, e se nel 
nostro impaginato abbiamo usato solo 
font PostScript, l'EPS generato sarà 
compatibile con la maggior parte dei 
software Macintosh. Personalmente so¬ 
no riuscito a farlo leggere solo a Quark 
Xpress e a Adobe lllustrator. Ma può ba¬ 
stare. 

Per chi non ha queste manie di gran¬ 
dezza e ha una stampante a colon, sap¬ 
pia che PS4 ha un ottimo driver Epson, e 
un buon driver HP. Con entrambi i driver 
abbiamo anche la possibilità di calibrare 
(in maniera un po' "primitiva") la stam¬ 
pa, selezionando la qualità cromatica e la 
resa finale. Per chi possiede Studio, può 
accedere ad una grande quantità di con¬ 
trolli in più, dedicati quasi esclusivamen¬ 
te alla calibrazione e alla risoluzione di 
stampa. In PS4 il driver esterno Studio 
(concepito per la versione 3) funziona be¬ 
nissimo. Nelle sperimentazioni condotte, 
i risultati migliori senza alcun lavoro di ca- 



il 0 I O I o 
maona •tfiquani <J 
Ut «visi orai» od in 
quia nnsliud oi 
uNamcrapof miim| 
IMI ut srfiquip ni J 
conaoquut Dina 
Bum nino dolor in 
vilpuuto voiii oJ 
(DiatoquoL voi uh 
Iouqiui mila toni 
moti ol mr in turili 
tlUiMMm qui Mail 
lupWum //ni dii 
dura dolevo lo N 
Indirai I a«n ipJ 
nmot. cocMMJotuJ 
(ili imi diam noi 
IHIMItOd ItncHliiiJ 
dototo maona a 
Militai UlwuiuJ 




La simulazione a vi¬ 
deo. non eccezionale, 
dei colon PANTONE 


Wot m yt.il- ■« 


Uno schermo a 16 
bit permeile di vi¬ 
sualizzare bene i 
vostri lavori. 


librazione con Stu¬ 
dio, sono stati otte¬ 
nuti con il driver in¬ 
terno di PS4 (con 
stampante Epson 
Stylus Color 600), 
mentre, dopo aver 
configurato con cu¬ 
ra Studio, i risultati 
migliori sono stati 
ottenuti utilizzando 
il driver esterno. 

Tirando le som¬ 
me, PS4 risulta ot¬ 
timo in fase di 
stampa, ma se la 
nostra "inclinazio¬ 
ne" è di tipo pro¬ 
fessionale, il pro¬ 
cesso di prepara¬ 
zione del lavoro ri¬ 
chiede un po' di esperienza nel settore 
del DTP. Per cui, se volete "pellicolare” i 
vostri lavori, dovete documentarvi per 
bene: l'uscita in pellicola costa parec¬ 
chio... 


Conclusioni 

PS4 è un ottimo programma, potente, 
professionale e ricco di funzioni all'avan¬ 
guardia I suoi lati migliori li troviamo nel¬ 
la gestione degli elementi di pagina, quali 
testi, immagini e oggetti vettoriali; le sue 
pecche le incontriamo nell'interfaccia, 
nella visualizzazione delle fonti, 
nell'esportazione dei file PDF e nella ge¬ 
stione dei colori. Sulla bilancia del giudi¬ 
zio finale questi difetti sono piuttosto ri¬ 
levanti ma non abbastanza da pregiudica¬ 
re la bontà di questo prodotto, in quanto 
facilmente migliorabili da parte della 
software house. Il programma è estre¬ 
mamente vorace di risorse, e quindi una 
versione PPC sarebbe fortemente auspi¬ 
cabile. Sulla macchina usata per la prova 
il programma reagisce abbastanza bene, 
ma è comunque sempre un po' lento 
(specialmente in fase di visualizzazione 


di grosse porzioni di testo). Con un 
68060 e una scheda grafica come la Cy- 
berVision PPC forse si ottengono risultati 
migliori, 

Per una comprensione totale delle 
funzionalità di questo potente program¬ 
ma grafico è decisamente consigliabile la 
presenza del manuale. Se poi, un bel di, 
la Softlogik si deciderà a sposare la tec¬ 
nologia Locale di AmìgaOS, forse potre¬ 
mo anche avere un PS4 in Italiano, con 
tanto di dizionario, thesaurus e correzio¬ 
ne automatica dei documenti Queste 
funzioni sono già implementate in PS4 
ma funzionano solo con la lingua ameri¬ 
cana! 

Visto che il programma ha un costo più 
che normale (non costa poi cosi tanto, 
specialmente se consideriamo quali sono 
le sue funzioni e le sue potenzialità, e 
quanto queste caratteristiche costano su 
altre piattaforme), se vogliamo "gettarci" 
sul DTP facciamolo acquistando senza re¬ 
more una copia originale di questo pro¬ 
gramma. In questo modo possiamo spro¬ 
nare tutti assieme Softlogik in modo che 
possa migliorare sempre più un program¬ 
ma che. già adesso, è entrato nella storia 
della nostra piattaforma. kb 


MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000 


191 






































































di 

MCmicrocomputer 






























un anno 



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* La funzione DH è presentata su monitor LG Flatron LCD modello 880 LC 18.1“ Cb 
Il livello di supporto DH dipende dal sistema operativo. 

Si riconoscono i marchi registrati al legittimi proprietari. 


Milano 19-23 ottobre 
Pad. 1 1/E 10 


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Jepssen ha stanziato 15 miliardi 
per i franchisees di tutta Italia 

Il franchisee non deve versare alcuna 
royalty per la gestione del negozio 

Jepssen riconosce al franchisee 
un bonus dell'1% sul fatturato imponibile 
da investire in azioni pubblicitarie locali 

Le spese di promozione pubblicitaria 
su scala nazionale sono a carico di Jepssen 


IRmf 


hisees tutti i prodotti Jepssen 
sono sempre in promozione 


dal 19 al 23 ottobre 
presente a 


con il truck Jepssen 
a piazza Amendola